Pubblicato il: 06/03/2018
Ca' Granda con Torre Velasca

Ca' Granda con Torre Velasca - Foto di Paolo Sacchi, 2010

Dopo il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in mattinata, anche il Senato Accademico ha espresso oggi pomeriggio parere favorevole, con 25 voti a favore e 7 contrari, all'avvio dell'iter procedurale per la realizzazione del Campus scientifico della Statale nell'area di Expo, sciogliendo le riserve che avevano vincolato la realizzazione del progetto già dalla prima manifestazione di interesse espressa a larghissima maggioranza dagli organi di governo nel luglio 2016. Due le condizioni poste in quella sede e oggi, al termine un'istruttoria durata circa un anno e mezzo, considerate entrambe soddisfatte positivamente dagli organi accademici: la coerenza del Masterplan, rispetto ai requisiti fissati dalla Statale per la realizzazione del Campus, e la sostenibilità finanziaria del progetto stesso.

Il Masterplan vincitore del bando di Arexpo (LendLease) ha sostanzialmente recepito i "Requisiti di progetto del Campus Statale in Expo2015", redatti sulla base delle esigenze espresse da tutti i dipartimenti interessati allo spostamento, approvati dagli organi di governo dell'Ateneo e inviati dalla Statale ad Arexpo nell'aprile 2017. L'adesione ai requisiti è stata realizzata per quanto riguarda gli spazi destinati all'Ateneo, la localizzazione del Campus e i servizi e le infrastrutture in grado di garantire agli studenti, ai ricercatori, al personale tecnico amministrativo e ai professori spazi di studio e lavoro all'altezza dei più avanzati modelli internazionali.

Per quanto riguarda la copertura finanziaria del progetto e la sua sostenibilità, senza che l'investimento intacchi le risorse di bilancio destinate alla complessità delle attività didattiche e scientifiche dell'Ateneo, sono state individuate due procedure alternative, che saranno sottoposte ad analisi comparativa nelle prossime settimane per valutarne i relativi impatti economico-finanziari.

Potendo contare sui 135 milioni di euro stanziati come è noto per la valorizzazione dell'area Expo – e quindi non utilizzabili dalla Statale che per il Campus – l'Ateneo dovrà decidere se procedere con un appalto tradizionale o ricorrere alla procedura della finanza di progetto (project financing), ovvero una gara per la concessione di costruzione e gestione dell'area a un privato che cofinanzierebbe l'opera e al quale l'Ateneo riconoscerebbe un canone annuo equivalente alle attuali spese di gestione degli edifici di Città Studi (in continua crescita per i numerosi interventi di manutenzione straordinaria resi necessari dall'obsolescenza dell'infrastruttura edilizia e impiantistica).
A tale riguardo va precisato che, in entrambe le ipotesi, l'esposizione economica dell'Ateneo verrebbe in larga parte finanziata dai risparmi sui costi di gestione che saranno consentiti dall'efficientamento strutturale ed energetico del nuovo Campus. Inoltre, in nessuna delle due opzioni si renderebbero necessarie per il finanziamento del progetto le entrate derivanti dall'alienazione del patrimonio immobiliare di proprietà della Statale a Città Studi che si renderà disponibile dopo il trasferimento, recentemente stimato in oltre 175 milioni di euro.

Lo scorso 23 febbraio alla Statale è arrivata una proposta di iniziativa privata da parte di LendLease, che l'Ateneo è tenuto a esaminare e negoziare e sulla quale dovrà pronunciarsi entro 90 giorni. I tempi di realizzazione del Campus contenuti nella proposti di LendLease sono di tre anni solari dalla firma del contratto alla consegna.

Con il voto di oggi, che è il terzo parere positivo dato dagli organi di governo della Statale, è ufficialmente avviato l'iter per la realizzazione del Campus della Statale in area Expo, con il contestuale lavoro di preparazione del bando, tradizionale o avente come base di gara la proposta di project financing di LendLease.

Nella stessa seduta, il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato l'avvio della progettazione per la ristrutturazione della ex sede della Facoltà di Veterinaria a Città Studi, che potrà ospitare le attività del Dipartimento di Beni culturali e le collezioni museali dell'Ateneo.

Il progetto del Campus scientifico della Statale nell'area Expo prevede lo spostamento e la riorganizzazione nell'area di Expo delle aree scientifiche della Statale attualmente gravitanti su Città Studi. Si parla di una struttura che dovrebbe accogliere poco più di 18.000 studenti, di cui quasi 700 stranieri. A questi, si aggiungono circa 1.800 ricercatori e poco meno di 500 tra tecnici e amministrativi: oltre 20.000 persone che andrebbero a popolare l'area di Expo 2015.