Immagine di copertina innovazione e ricerca

Riflettere sulla diffusione della prosa nelle letterature del Medioevo al centro del convegno promosso dal dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici, che chiude il progetto di ricerca “La tradizione manoscritta dell’Eracles e la circolazione della storiografia antico-francese nel Mediterraneo”. Docenti e studiosi si confronteranno sulla nascita della prosa vernacolare e della sua coesistenza con il verso a partire dal XIII secolo.

Quando
Dal 09 Aprile Al 10 Aprile 2018
dove
Contatti
2018-04-09 08:00:00 2018-04-10 19:00:00 Europe/Rome La prosa medievale: produzione e circolazione <p>Il convegno, che conclude le attività del mio progetto La tradizione manoscritta dell’Eracles e la circolazione della storiografia antico-francese nel Mediterraneo (Programma Giovani Ricercatori “Rita Levi Montalcini”), vuole essere una prima occasione per riflettere sulla diffusione della prosa nelle letterature del Medioevo. Questo incontro sarà in primis, per ragioni pratiche, limitato alla letteratura latina e alle letterature romanze, pur essendo chiara la necessità di estendere l’ambito della comparazione alle altre letterature medievali, per ottenere una comprensione generale del fenomeno. Tuttavia, sarà utile, quando possibile, tenere in conto l’eventuale diffusione dei testi studiati nelle letterature europee non romanze.</p> <p>La nascita della prosa vernacolare e le modalità della sua coesistenza con il verso a partire dal XIII secolo sono state oggetto di approfondimenti ancora in anni recenti.</p> <p>Nel momento in cui la prosa appare nelle letterature vernacolari, queste fanno parte di un sistema integrato insieme alla letteratura latina, nell’ambito della quale la prosa ha una tradizione plurisecolare. Tale sistema, spesso studiato su scala europea, era in realtà esteso al Mediterraneo: a chi intenda occuparsene si presenta quindi anche la questione dei contatti con la letteratura bizantina e con le letterature del vicino Oriente.</p> <p>La cronologia e la geografia della prosa necessitano di un approfondimento in questa direzione. Questo dovrebbe prendere in considerazione le circostanze storiche e le necessità espressive che hanno favorito, di volta in volta, l’adozione della prosa.</p> <p>Sarebbe importante anche tenere in conto la dialettica dei centri di produzione e la circolazione di opere e manoscritti. Al di là di semplici fenomeni di ricezione, i manoscritti sono infatti veicolo attivo di modelli di prosa e sono suscettibili di incidere direttamente sul panorama letterario, secondo modalità che devono essere verificate caso per caso. Particolarmente importanti in quest’ottica, per la loro funzione di cerniera, sono ad esempio i manoscritti francesi copiati o circolanti in Italia.</p> <p>Alcuni generi letterari vernacolari sono rimasti ai margini delle ricostruzioni tentate finora: è il caso della storiografia contemporanea (mentre il ruolo della storiografia letteraria di ascendenza classica è meglio noto), dell’agiografia e della prosa di carattere enciclopedico e moraleggiante. Questi generi hanno spesso avuto una fortuna inversamente proporzionale al relativo disinteresse della critica, e solo negli ultimi anni sono stati oggetto di nuovi approfondimenti. </p> <p>Anche alcuni filoni maggiori della letteratura, e in particolare il romanzo, di argomento arturiano o no, hanno visto negli ultimi anni l’apertura di nuove prospettive, grazie allo studio e all’edizione di testi rimasti inediti, spesso dalla tradizione manoscritta complessa. L’alto tasso di letterarietà di questi testi ne rende spesso difficile la contestualizzazione storica (a partire dai problemi di datazione).</p> <p>L’intreccio di questi differenti filoni permetterà di riconsiderare il panorama generale dello sviluppo della prosa nelle letterature romanze, in una prospettiva che si potrà poi estendere alle altre letterature vernacolari.</p> <p>Relatori (lista provvisoria):</p> <p>A. D’Agostino – Università degli Studi di Milano</p> <p>P. Chiesa – Università degli Studi di Milano</p> <p>B. Ferrari – Università degli Studi di Milano</p> <p>B. Barbiellini Amidei – Università degli Studi di Milano</p> <p>R. Tagliani – Università degli Studi di Milano</p> <p>A. Punzi – Sapienza Università di Roma</p> <p>F. Cigni – Università degli Studi di Pisa</p> <p>S. Cerullo – CNR Opera del Vocabolario Italiano</p> <p>F. Papi – CNR Opera del Vocabolario Italiano</p> <p>C. Lagomarsini – Università degli Studi di Siena</p> <p>L. B. Mortensen – Syddansk Univesitet</p> <p>F. Duval – Ecole Nationale des Chartes, Paris</p> <p>C. Wittig – Universiteit Gent</p> <p>J. Metois – Univeristé de Poitiers</p> Aula Crociera Alta Giurisprudenza - Festa Del Perdono; via Festa del Perdono, 7, 20122 Milano (MI)