Pubblicato il: 21/04/2016

Come si può garantire l’accesso ai farmaci essenziali a tutti coloro che ne abbiano necessità? E quale è il ruolo che possono giocare in questo senso il mondo della ricerca indipendente, l’università, gli apparati di governance e i sistemi di valutazione dei farmaci?

Sono i quesiti fondamentali attorno a cui ruota il convegno organizzato dal nostro dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che vede tra i relatori nomi illustri della ricerca italiana e internazionale.

In programma ci sono infatti interventi di: Silvio Garattini (IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri), Kay Dickersin (Johns’ Hopkins University), David Moher (Ottawa Hospital Research Institute), Nicola Magrini (OMS, Segretariato per i Farmaci Essenziali), Selina Lo (The Lancet) e Manuel Martin (studente di medicina, The Imperial College London).

L’accesso alle cure essenziali è oggi messo a rischio dall’incremento esponenziale dei prezzi e dalla dispersione delle risorse su molecole che apportano benefici marginali.

Nonostante, infatti, i progressi nella diffusione e accessibilità delle terapie siano significativi – basti pensare al caso dell’HIV – molto resta da fare, soprattutto nell’ambito delle malattie croniche, come l’epatite C, e di quelle non trasmissibili, come i tumori.

Gli esperti mondiali sottolineano come la questione del prezzo delle medicine sia una questione rilevante, e non solo per i paesi poveri, ponendo l’accento sulla necessità di politiche efficaci di accesso universale sostenute da evidenze affidabili.

La Lista dei Farmaci Essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata uno strumento di successo per individuare i farmaci che offrono maggiori benefici alla popolazione, farmaci la cui accessibilità dovrebbe essere sostenuta da politiche che ne garantiscano la disponibilità senza restrizioni: accordi internazionali di cessione di licenza per la produzione di versioni generiche di farmaci sotto brevetto (medicines patents pool), registrazione di nuove molecole all’interno di programmi pubblici internazionali (global fund), nuovi sistemi, basati sul beneficio clinico e di salute pubblica, per definire politiche di accesso globale ai farmaci.

Il convegno – che si svolge interamente in lingua inglese – è aperto a tutti.

Tuttii dettagli nel programma del convegno

Per informazioni
Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute
Francesca Ruggiero
Tel. 02/50315118
E-mail: francesca.ruggiero@unimi.it