Pubblicato il: 21/09/2018
Giorgio Vacchiano

Giorgio Vacchiano, uno degli 11 scienziati emergenti secondo Nature

Giorgio Vacchiano, ricercatore di Assestamento forestale e Selvicoltura presso il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università Statale di Milano, è tra gli 11 scienziati emergenti al mondo su 500 profili valutati secondo il Nature Index (pubblicazione di almeno un articolo nelle 82 riviste del Nature Index nel 2017 e il cui primo documento scientifico sia apparso meno di 20 anni fa).

The world at their feet è stato il titolo a dir poco emblematico scelto da Nature, il 19 settembre, per celebrare quegli scienziati nel mondo che "con i loro studi stanno lasciando il segno", un prestigioso riconoscimento, quindi, che il dottor Vacchiano condivide con Silvia Marchesana dell'Università di Trieste, altra italiana tra i magnifici 11 per la rivista Nature.

Da sempre appassionato di natura e di montagna, Giorgio Vacchiano si laurea in Scienze forestali e ambientali all'Università di Torino nel 2003, dove consegue anche un dottorato in Scienze agrarie, forestali e agroalimentari, mentre "approda" nel febbraio 2018 all'Università Statale nel team di ricerca del professor Osvaldo Failla, dopo aver lavorato anche al Joint Research Centre di Ispra (Varese).

Al centro della sua attività la gestione forestale, la capacità di resistenza e resilienza delle foreste ai cambiamenti climatici, lo studio delle conseguenze di incendi e altri "disturbi naturali" sulle foreste temperate italiane e europee, collaborando con team di ricerca italiani, europei e nordamericani a numerose ricerche sulla "dinamica" delle foreste.

In particolare, il dottor Vacchiano si occupa dell'uso della modellazione matematica per la gestione forestale che permette di prevedere la probabilità di diffusione degli incendi, la crescita delle foreste naturali e artificiali e la loro capacità di protezione idrogeologica, tutti temi di cruciale importanza per i responsabili della pianificazione forestale chiamati a prendere le migliori decisioni per il futuro delle nostre foreste e di ciò che queste offrono all'uomo: biodiversità, protezione idrogeologica e materie prime rinnovabili.

Altro campo di studi a cui Giorgio Vacchiano si è avvicinato negli ultimi anni la ricerca sulle relazione tra cambiamenti climatici e produzione di fiori, frutti e semi su cui è tra gli autori di una recente pubblicazione su Ecology Lettersdove si chiarisce come, in presenza delle condizioni ambientali adatte, gli alberi "scelgano" di destinare le risorse a loro disposizione alla produzione di frutti piuttosto che alla crescita legnosa.

Giorgio Vacchiano in montagna

Giorgio Vacchiano in montagna

Giorgio Vacchiano è anche membro della Società Italiana di Selvicoltura e Ecologia Forestale impegnata sulla ricerca del delicato equilibrio tra conservazione delle foreste e loro gestione sostenibile. "Il legno è un materiale e una fonte energetica rinnovabile e pulita – afferma il dottor Vacchiano – e se prelevato e utilizzato correttamente e a certe condizioni il suo prelievo può essere compatibile con la conservazione delle altre funzioni che le foreste svolgono per noi, come la protezione del suolo e la mitigazione del clima. Utilizzare modelli matematici è necessario per prevedere l’effetto degli selvicolturali su queste caratteristiche, e simulare la risposta della vegetazione a un clima che continuerà a cambiare".

The last but not the least, Giorgio Vacchiano è anche un bravo divulgatore scientifico, sia presso Società Italiana di Selvicoltura e Ecologia Forestale, dove coordina il gruppo di lavoro sulla comunicazione, sia come autore di un sito personale e di un blog sulle foreste italiane di prossimo lancio.

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