Pubblicato il: 09/04/2019
Interni Human Spaces in Statale - Foto di Matteo Chiari, 2019

Interni Urban Spaces in Statale - Foto di Matteo Chiari, 2018

Nei cortili della Ca’Granda in via Festa del Perdono 7 e nell’Orto botanico dell’Ateneo a Brera, si rinnova l’appuntamento con l’evento più atteso del FuoriSalone della Milano Design Week, proposto dalla famosa rivista di design, Interni.

Interni Human Spaces è il titolo dell’evento del 2019 che, ancora una volta, mette l’accento sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, partendo dalle emergenze dell’oggi: il clima, l’inquinamento dei mari, la scarsità delle risorse a cui sono chiamati a offrire possibili soluzioni anche il design, la produzione industriale e la ricerca sullo sviluppo di nuovi materiali e sul riciclo di quelli maggiormente inquinanti.

Nate dalla collaborazione tra designer, architetti, enti e aziende produttrici di arredi e materiali innovativi, le installazioni in mostra per il FuoriSalone di Interni insistono sull’economia circolare, sul riuso della plastica e dei monitor, sull’impiego di materiali incredibilmente ricavati dalle radici dei funghi e dalle squame dei pesci e su materiali come il legno, che da sempre ha un ruolo di primo piano nelle proposte che animano i cortili della Statale.

Il legno è protagonista de La Foresta dei Violini, che campeggia nel Cortile d’Onore: un grande cavalletto che sostiene due grandi tronchi di abete rosso, sradicati dal disastro naturale del novembre 2018 che ha abbattuto 700.000 metri cubi di un legname pregiatissimo, usato da secoli per realizzare strumenti ad arco. Nata da un’idea di Nemo Monti, l’installazione è un luogo di memoria attiva, realizzato con il contributo della Provincia Autonoma di Trento e della Magnifica Comunità di Fiemme.

Di legno è anche la grande installazione From shipyard to courtyard, che riempie per intero lo spazio del Cortile del 700. La struttura nuda di uno scafo dipinto di rosso, ideato da Piero Lissoni, richiama quelle costruite dai maestri d’ascia a raccontare la maestria di vecchi e nuovi artigiani.

Grandi dimensioni anche per l’installazione che campeggia nel prato del grande cortile centrale: composta da due tonnellate di tappi di plastica contenuti in sacchi di reti e gabbioni, disposti sull’erba a formare la scritta HELP, ben visibile dall’alto del loggiato superiore. Ideata dall’artista Maria Cristina Finucci, l’installazione è stata promossa dall’Università Roma Tre con la collaborazione di Caritas, e rappresenta un monito a frenare il disastro ambientale che mina la salute del mare: un appello lanciato anche, nella conferenza stampa di apertura della mostra, da Cristina Taiani, Assessore alle Politiche del lavoro del Comune di Milano che ha ricordato il progetto Milano Plastic Free, una campagna lanciata per ridurre l’uso dei contenitori di plastica mono uso.

Il legno è protagonista di MultiPly Milano, progettata da Waugh Thistleton Architects, l’installazione composta da sedici cubi in pannelli di legno sostenibile che invita i visitatori a ripensare al modo di progettare case e città, proponendo un percorso attraverso un labirinto di scale, corridoi e aperture, che mostrano tutte le potenzialità progettuali del legno.

Tante, tantissime le sollecitazioni che attendono i visitatori: dallo spazio antistante l’Aula Magna al il porticato superiore, passando per il lungo passaggio che si affaccia su Largo Richini e per i cortili interni dei Bagni e Farmacia, le installazioni di Interni Human Spaces, intrecciano natura, manufatti, materiali e architetture storiche riproponendo i mille modi in cui la creatività può prendere forma.

Nel Cortile della Ghiacciaia, Urban Islands, propone la reinterpretazione degli spazi che ogni giorno vengono attraversati e vissuti da chi studia e lavora in Statale, attraverso la costruzione di una grande e poliedrica mappa affettiva realizzata interamente dalla comunità universitaria, che per la prima volta partecipa creativamente alla mostra di Interni - un appuntamento che anima gli spazi della Ca’Granda fin dal 2008 -  una piccola variazione per la mostra del FuoriSalone, ma molto importante per l’Università, come ha sottolineato il rettore Elio Franzini nel saluti di apertura della conferenza stampa di Interni Hurban Spaces.

All’Orto botanico di Brera si possono attraversare invece le grandi strutture monolitiche ad arco del Circular Garden dello studio Carlo Ratti Associati: "stanze" modulari ispirate al simbolismo dei giardini recintati del Medioevo, realizzate con l’uso sperimentale di un materiale tratto dalla radice fibrosa dei funghi, che una volta smontata l’installazione potrà tornare alla terra e ricominciare un nuovo ciclo vitale.