Pubblicato il: 25/03/2019
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Il raggiungimento dell'accordo, per quanto parziale, su Horizon Europe del 20 marzo era un passaggio necessario e atteso per agevolare la transizione dall'attuale Programma Quadro Horizon 2020 al prossimo e per consentire alla Commissione Europea di avviare l'ambiziosa programmazione strategica che dovrebbe portare ai nuovi work programme. Per quanto il rispetto della tempistica nella definizione dell'accordo fosse considerato cruciale, altrettanto importante era che la corsa verso il suo raggiungimento non procedesse a spese dei contenuti. Sulla base di una prima analisi, la LERU è sollevata nel rilevare come anche dal punto di vista contenutistico si tratti di un risultato accettabile.

Molti degli emendamenti al testo della proposta su Horizon Europe presentati al Parlamento e al Consiglio Europeo, che la LERU aveva identificato come preoccupanti nei mesi scorsi, sono scomparsi o sono stati significativamente corretti. In questo senso, le università LERU valutano positivamente il compromesso raggiunto nell'accordo rispetto all'allargamento della partecipazione a Horizon Europe.

Horizon Europe è un Programma ampio e multi-livello, composto da parti differenti che necessitano di fondi adeguati per raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti. Al momento prosegue il dibattito e il fermento riguardo alle mission, alle partnership e al nuovo European Innovation Council ma, come la LERU ha ribadito in più occasioni, anche le iniziative consolidate e di successo di Horizon 2020 – ERC, Marie Skłodowska-Curie Actions, i progetti collaborativi nel Pillar II – non dovrebbero essere trascurati nella nuova suddivisione del budget. Al contrario.
 
L'unica soluzione, in questo senso, permane quella di aumentare il budget totale di Horizon Europe rispetto all'attuale proposta della Commissione Europea. La LERU quindi ribadisce con forza la richiesta pubblicata un anno fa, insieme ad altre 13 associazioni di università europee, di raddoppiare il budget per il prossimo Programma Quadro, o quantomeno di appoggiare la proposta avanzata dal Parlamento Europeo di portarlo a 120 miliardi di euro. Investire nella ricerca e nell'innovazione è essenziale per la competitività dell’Unione Europea e per la società europea in generale. La LERU si impegna a ripetere questo messaggio per la restante parte del 2019 nella speranza che molte altre voci si aggiungano.

"Speriamo – commenta Kurt Deketelaere, Segretario Generale della LERU – che questo accordo parziale venga completato al più presto con gli elementi mancanti, come, in primo luogo, le regole di adesione per rendere possibile la piena partecipazione del Regno Unito e della Svizzera al Programma Horizon Europe. Ci auguriamo, inoltre, che il prossimo Parlamento Europeo e la prossima Commissione non sentano l'esigenza di rivedere elementi sostanziali di questo accordo politico".

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