Nel quadro delle numerose attività di formazione e studio in atto all’Università Statale sui temi delle carceri, la sera del 4 marzo l’Aula Magna ospita lo spettacolo teatrale "L’infanzia dell’alta sicurezza", scritto e diretto da Mimmo Sorrentino e interpretato da otto detenute del reparto di alta sicurezza del carcere di Vigevano, detenute per reati associativi, mafia, ‘ndrangheta, camorra.
Nato all’interno di un laboratorio di teatro partecipato, ideato in primo luogo come ausilio alla rieducazione dei detenuti, lo spettacolo è stato invece premiato dal pubblico al di là di ogni aspettativa, divenendo un evento di grande successo, seguito da oltre 2.000 spettatori nelle 25 repliche che si sono svolte nell'ultimo anno nel carcere di Vigevano.
Il lavoro del drammaturgo e regista Mimmo Sorrentino, che si ispira ad un metodo proprio delle scienze sociali - "l’osservazione partecipata" - è stato oggetto di studio presso la cattedra di storia del teatro dell’Università di Pavia.
Nella sua ricerca Sorrentino ha sempre coinvolto, oltre agli attori, persone molto lontane dalle accademie teatrali, come non teatrale è stata la sua formazione. I suoi maestri sono stati Norberto Bobbio, Danilo Dolci, Italo Mancini. Nei suoi lavori spesso si avvale della consulenza di scienziati come il Vittorino Andreoli e Piergiorgio Odifreddi.
"L’infanzia dell’alta sicurezza" viene messo per la prima volta in scena fuori dal carcere all’Università degli Studi di Milano, impegnata da anni in una vasta gamma di attività di collaborazioni sui temi delle carceri e della condizione dei detenuti - che coinvolgono numerosi docenti e studenti, soprattutto dell’Osservatorio sulla Criminalità organizzata e del Dipartimento di Scienze giuridiche – tra cui la realizzazione di progetti formativi e di volontariato per gli studenti e la formazione del personale dell’Amministrazione Penitenziaria.
L’ingresso allo spettacolo del 4 marzo in Aula Magna richiede la prenotazione obbligatoria.
Leggi il comunicato stampa integrale
L’infanzia dell’alta sicurezza
4 marzo, ore 20, Aula Magna, Via Festa del Perdono 7
Potrebbero interessarti anche