Pubblicato il: 27/10/2017
Il gruppo di studenti che partecipa al laboratorio Polo universitario penitenziario della Casa di Reclusione di Milano-Opera

Il gruppo di studenti che partecipa dal 17 ottobre al laboratorio Polo universitario penitenziario della Casa di Reclusione di Milano-Opera

Arricchita dalla Convenzione con il Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria della Lombardia, del dicembre 2015, l’offerta didattica dell’Università Statale include con grande successo i laboratori, sia didattici che sperimentali, organizzati nei luoghi di detenzione milanesi, dal carcere di Bollate a quello di Opera.

Il progetto, coordinato da Stefano Simonetta, docente di Filosofia in Statale e referente di Ateneo per il sostegno allo studio universitario delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, vede quest’anno la realizzazione del laboratorio di narrazione e scrittura teatrale proposto dal Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti", dal titolo “L’attesa e la speranza: storie di confini”, che il 17 ottobre ha inaugurato l'avvio dell’offerta formativa presso il Polo universitario penitenziario della Casa di Reclusione di Milano-Opera.

Per la prima volta in Italia viene autorizzato e realizzato un laboratorio che coinvolge ospiti della struttura di detenzione appartenenti al circuito dell’Alta Sicurezza, che frequenteranno insieme a un gruppo di studenti della Statale, guidati dalla drammaturga e attrice teatrale, Elisabetta Vergani e dallo stesso Stefano Simonetta.

Si tratta di un normale laboratorio didattico della durata di 20 ore, articolate in 10 lezioni che si concluderanno nella seconda metà di dicembre.

Sempre nell’ambito della stessa convenzione, continua quest’anno il lavoro su Shakespeare che coinvolge studenti della Statale, ragazzi dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria e attori della compagnia Puntozero Teatro

Per tre sabati consecutivi, un gruppo di studenti si unirà al gruppo degli ospiti del Beccaria che ha lavorato, nel corso dell'estate, su scrittura teatrale, costumi e messa in scena per produrre frammenti di testi e materiali artistici che verranno presentati al pubblico sabato 11 novembre, alle ore 10, al Teatro Beccaria Puntozero, in via dei Calchi Taeggi 20, con uno spettacolo e una mostra alla presenza della madrina dell’iniziativa, l’attrice milanese Lella Costa.
L’evento è gratuito, ma si richiede la prenotazione obbligatoria sul sito del Teatro.

Il nuovo laboratorio - nato sulla scia del successo del progetto “Shakespeare 400 – Will forever young!” che ha coinvolto l’artista britannico Kingslee “Akala” Daley – è ancora una volta una riflessione sul sogno. Guidati da Maggie Rose e Mariacristina Cavecchi, docenti in Statale di Storia del teatro inglese, da Giuseppe Scutellà e Lisa Mazoni (Puntozero Teatro) e dalla stessa Lella Costa, i partecipanti lavoreranno alla produzione di materiali collettivi e individuali grazie anche all’intervento di Paolo Giovannelli, psichiatra e psicoterapeuta e di Laura Ridolfi (Imagine Therapeutic Arts, Stroud), un’arte terapeuta d’ispirazione antroposofica.

Per informazioni
Università degli Studi di Milano

Dipartimento di Filosofia
Prof. Stefano Simonetta
Tel. 39 02503 12349
stefano.simonetta@unimi.it

Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere
Prof. Mariacristina Cavecchi

Tel. 39 02503 13648
cristina.cavecchi@unimi.it