Pubblicato il: 03/07/2017

Secondo appuntamento per la World Bronchiectasis Conference che a Milano dal 6 all’ 8 luglio, nella bellissima cornice dell’Università degli Studi di Milano, presenta i più recenti trial clinici volti all’identificazione di nuovi farmaci antibiotici inalatori e di nuove molecole antiinfiammatorie per il trattamento di una malattia non certo rara ma in qualche modo “dimenticata"

Più di 300 esperti, provenienti da tutto il mondo, affrontano i temi più “caldi” della gestione delle bronchiectasie, come il ruolo della flora batterica delle vie aeree, il microbioma, le infezioni croniche da Pseudomonas aeruginosa e le infezioni da Mycobatteri non tubercolari.
Preceduto da workshop preliminari, il congresso si apre il 6 luglio, alle ore 18.15, nell’Aula Magna di via Festa del Perdono 7, con i saluti del rettore, Gianluca Vago, e di Francesco Blasi, docente di Malattie dell'Apparato respiratorio in Statale e presidente della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS).

All’interno della conferenza un meeting dei maggiori esperti mondiali definirà i criteri di diagnosi di riacutizzazione di bronchiectasie che diverrà la "definizione Milano 2017" con il supporto del registro delle bronchiectasie italiano IRIDE, patrocinato dalla SIP/IRS, e del registro europeo EMBARC, con il patrocinio della European Respiratory Society (ERS).

Saranno presentati i più recenti dati del registro italiano delle bronchiectasie (IRIDE) che consentiranno di comprendere meglio la epidemiologia e la gestione delle bronchiectasie in Italia.

Da ultimo sono previsti corsi pratici, lezioni frontali, discussioni di gruppo e sessioni dedicate ai giovani ricercatori, alcuni dei quali saranno premiati in sede congressuale e potranno pubblicare sulla rivista ufficiale della SIP/IRS il loro lavoro di ricerca.

Malattia dell’apparato respiratorio che causa tosse, produzione di catarro e infezioni respiratorie ricorrenti, le bronchiectasie hanno cause diverse: malattie genetiche, come la fibrosi cistica e le discinesie ciliari; problemi immunitari con deficit di produzione di anticorpi; infezioni respiratorie gravi, tubercolosi, pertosse, virus respiratorio sinciziale Circa il 40% delle bronchiectasie hanno però una causa ignota e vengono definite come idiopatiche.

In Italia la prevalenza stimata è di 168/100.000 quindi più di 100.000 persone sono affette da bronchiectasie, con un’incidenza pari a 10.000 nuovi casi all’anno.

Nota fin dagli anni ’60 del secolo scorso, essa è stata ed è in parte tuttora una malattia orfana di attenzione e di cure. Il principale problema sono i dati disponibili sull’epidemiologia della malattia stessa, fino a poco tempo fa pochi e dispersi.

Solo di recente, attraverso EMBARC, the European Bronchiectasis Registry e gli analoghi registri nazionali, tra cui IRIDE, il registro italiano delle bronchiectasie, le informazioni note sono state messe a fattore comune dai ricercatori permettendo finalmente la progettazione e realizzazioni di studi clinici finalizzati a comprenderne cause, dinamica e a identificare cure che possano alleviare il peso della malattia per pazienti, le loro famiglie ed il sistema sanitario.