Pubblicato il: 08/03/2019
Un dettaglio del Ciclo di Orfeo - Foto Comune di Milano

Un dettaglio del Ciclo di Orfeo - Foto Comune di Milano

Apre a Palazzo Reale il 13 marzo la mostra "Il meraviglioso mondo della natura: una favola tra arte, mito e scienza", curata dagli storici dell’arte dell’Università Statale di Milano, Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa.

La mostra, che si inserisce tra le iniziative per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, propone la rappresentazione della natura nelle opere d’arte che vanno dal Quattrocento al Seicento, con un allestimento particolare grazie alle scenografie realizzate da Margherita Palli, scenografa dei più suggestivi spettacoli di Luca Ronconi.

"Cuore" dell’esposizione, realizzata dal Comune di Milano | Cultura, Palazzo Reale e 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, sarà il Ciclo di Orfeo, 23 tele raffiguranti più di 200 differenti animali a grandezza naturale e poche figure umane, tra cui Orfeo, Bacco e Sileno, commissionato da Alessandro Visconti per il proprio palazzo di Milano nel Seicento e dal 1877 ospitato nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani.

Il Ciclo di Orfeo - inserito dal Ministero dei Beni culturali tra le opere da finanziare con Art Bonus -  fa parte delle Raccolte Civiche del Comune di Milano - sarà allestito presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale secondo quella che doveva essere la sequenza originaria pensata per Palazzo Visconti con l’obiettivo di valorizzarlo e farlo conoscere al grande pubblico, che potrà, inoltre, partecipare a una campagna di crowdfunding per la raccolta di fondi da destinare al restauro dell’opera.

"Un’esperienza del genere – spiega Giovanni Agosti – è un modo di mettere in relazione aspetti diversi della ricerca, alla luce di un elemento unificante, rappresentato dal teatro. È un onore poter lavorare con un’artista come Margherita Palli, a cui si devono alcune delle più affascinanti scenografie degli spettacoli di Luca Ronconi. Speriamo che la mostra arrivi davvero a tutti: adulti e bambini, che da sempre dimostrano una passione particolare per gli animali".
 
"La mostra – aggiunge Jacopo Stoppa – darà la possibilità di conoscere un salone distrutto alla fine dell’Ottocento, ma decorato verso la fine degli anni Settanta del Seicento con una varietà unica di animali disposti secondo un principio illusionistico".

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