Pubblicato il: 04/10/2018
HortExtreme - microverdure

Microverdure con il progetto HortExtreme - Foto tratta dal sito di ENEA

Va al progetto HortExtreme, condotto da ENEA, ASI e dipartimento di Fisica 'Aldo Pontremoli' dell’Università Statale di Milano, il premio "ECOtechGREEN" come miglior prototipo di verde high-tech, tra 19 progetti candidati.

Promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, dal network PAYSAGE e dalla rivista internazionale Paysage Topscape, in collaborazione con Padova Fiere, il prestigioso riconoscimento a HortExtreme è stato valutato il migliore "per dimensione, strategia e proposta, rappresentando possibili nuove ispirazioni per lo sviluppo futuro del progetto del paesaggio".

Alla base del progetto, un sistema verticale da 4 m² di superficie coltivabile divisi su quattro livelli – due per la germinazione e due per la crescita – dotato di luci a led e inserito in una tenda gonfiabile, per la coltivazione "fuori suolo" idroponica di microverdure, all'insegna di un'alimentazione sana e di alta qualità nutrizionale per un futuribile equipaggio "marziano" sul Pianeta rosso.

L'innovativo orto made in Italy era stato protagonista lo scorso febbraio in Oman, insieme ad altri 15 esperimenti internazionali, della missione Amadee-18, coordinata dall'Austrian Space Forum e finalizzata alla simulazione di alcune delle condizioni del Pianeta rosso, con l'obiettivo di testare strumenti e processi per future esplorazioni spaziali. A fornire microverdure fresche agli astronauti "analoghi" – in quell’occasione amaranto, cavolo cappuccio, senape e ravanello – ci ha pensato dunque la ricerca italiana con il progetto Hortextreme, i cui risultati saranno diffusi nel 2019.

A rappresentare l'Università Statale nel progetto HortExtreme ci sono Francesco Cavaliere e Marco Potenza del dipartimento di Fisica, impegnati da anni in esperimenti scientifici in ambienti estremi e ostili in Antartide, sulle Alpi e nello Spazio. Nell'ambito del progetto, invece, i due fisici dell'Università Statale svilupperanno serre gonfiabili dotate di una rete di sensoristica avanzata per tutti i parametri indispensabili alla vita umana e vegetale su Marte.

Contatti