Pubblicato il: 17/10/2018

Una restituzione eccezionale dal punto di vista archeologico ha accompagnato la conclusione della campagna di scavi e ricerche al "complesso monumentale" della Civita di Tarquinia, portata avanti nell'ambito della missione interdisciplinare del Centro di ricerca Coordinata "Progetto Tarquinia" dell'Università Statale di Milano, diretto da Giovanna Bagnasco Gianni, docente di Etruscologia al dipartimento di Beni culturali e ambientali.

L'imponente cisterna sotterranea, individuata nel 2013, è stata completamente svuotata quest'anno, restituendo una camera circolare, del diametro di circa 10 metri, con volta sorretta da sei pilastri su cui insiste una cavità troncoconica.

La campagna è frutto di un lavoro di team che vede coinvolti docenti, ricercatori e dottorandi di altri sei Dipartimenti dell'Università Statale, oltre al Politecnico di Milano, a cui sono affidati anche gli aspetti di restauro, tutela e conservazione di un sito inaugurato dagli scavi di Maria Bonghi Jovino nel 1982, professore emerito dell'Ateneo di via Festa del Perdono.

Una scalinata consentiva l'accesso alla cisterna dal versante orientale e, insieme a una canalizzazione, testimonia dell'inserimento della struttura nella fase in cui entrò a far parte di un sistema idraulico coerente in epoca tardo ellenistica – spiega la professoressa Bagnasco GianniIl riempimento conteneva parti edilizie smontate e pietrame frammisto a decine di resti scheletrici, ora allo studio presso il Laboratorio Labanof diretto da Cristina Cattaneo. Lo studio complessivo aggiungerà informazioni importanti sulle più tarde fasi, se non di vita, almeno di utilizzo delle strutture dismesse del complesso monumentale, finora poco note. Per quanto riguarda, invece, la prima aggregazione della comunità tarquiniese gli scavi ne confermano l'inizio con l'età del Ferro, tra fine X e inizi IX secolo a.C.,offrendo così uno spaccato cronologico incredibilmente ampio per seguire la storia di una della più importanti città etrusche".

Gli scavi del Progetto Tarquinia sono anche una "palestra" unica per archeologi in formazione che ha attratto anche quest'anno studenti dell'Università di Oxford, strutturati in un programma Field School dal 2015. Studenti liceali dell'Istituto "V. Cardarelli" di Tarquinia e del Liceo Classico "G. Prati" di Trento sono invece gemellati in progetto di alternanza scuola-lavoro mirato a guidare i visitatori di "Civita Aperta", concretatosi quest'anno – il 29 e 30 settembre – con la manifestazione, promossa dall'Università Statale, per rendere disponibili al pubblico i risultati delle ricerche condotte alla scoperta della storia dell'antica città etrusca di Tarchna (Tarquinia).

La campagna di scavi 2018 dell'Università Statale di Milano a Tarquinia è realizzata grazie ai finanziamenti dell'Ateneo di Milano e al supporto logistico ed economico degli Enti locali (Comune e Università Agraria di Tarquinia).

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