Ricerca
L’Università degli Studi di Milano è tra i primi atenei italiani per investimenti in infrastrutture di ricerca e capitale umano: due elementi imprescindibili per affrontare le complesse sfide della conoscenza in un contesto sociale e produttivo in costante e velocissimo mutamento.
Istituzione pubblica votata allo sviluppo e al progresso dei saperi, l’Università è da sempre impegnata nello sviluppo di progetti di ricerca che abbiamo un forte impatto sulla qualità della vita dei cittadini.
La ricerca in Statale si svolge soprattutto nei dipartimenti e nelle tante strutture dedicate privilegiando la creazione e la crescita di reti di collaborazione sia sul territorio che a livello nazionale e internazionale.
In Ateneo le attività scientifiche coinvolgono l’intera comunità accademica - dai professori, ricercatori, dottorandi, assegnisti e borsisti fino agli studenti dei corsi di laurea - in una ideale tensione conoscitiva capace di accogliere sempre nuove sollecitazioni.
 
Multidisciplinarità, ricerca di base e applicata e innovazione caratterizzano i progetti dell’Università degli Studi di Milano finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
 
Workshop dedicato ai progressi tecnologici verso la realizzazione di un collisore di muoni, in particolare per quanto riguarda la sfida rappresentata dal raffreddamento dei fasci di muoni. L'evento, che si inserisce nel più ampio quadro della International Muon Collider Collaboration (IMCC), mira a dimostrare che è possibile ottenere un alto livello di brillantezza dei fasci, elemento fondamentale per raggiungere la luminosità desiderata per il collisore di muoni. Il workshop rappresenta una tappa chiave nel processo di ricerca e sviluppo volto a valutare il potenziale del collisore di muoni e a definire quale sarà, perlomeno a grandi linee, il suo design. L'evento è in inglese.
In occasione della <strong>Giornata Nazionale delle Cure Palliative</strong> dell’11 novembre, l’Università Statale di Milano ospita un incontro gemellato con analoghe iniziative promosse dagli Atenei di Bari, Firenze e Ferrara e patrocinato dalla <strong>Società Italiana di Cure Palliative</strong>. L’obiettivo è riflettere sul ruolo formativo e scientifico dell’università in un ambito in costante crescita, ma che richiede ancora un impegno condiviso tra ricerca, pratica clinica e sensibilizzazione sociale. <br><br>L’evento nasce dalla collaborazione tra <strong>Giovanni Montini</strong>, presidente del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità, e <strong>Nicola Montano</strong>, docente di Medicina interna della Statale. <br><br>La <em>lectio magistralis</em> è affidata a <strong>Eduardo Bruera</strong>, tra i massimi esperti mondiali di medicina palliativa, con oltre 1300 pubblicazioni e una lunga esperienza al MD Anderson Cancer Center di Houston. Seguono diversi interventi fra i quali quello di <strong>Gianpaolo Fortini</strong>, presidente della Società Italiana di Cure Palliative, che parlerà della realtà nazionale e del bisogno di formazione nelle professioni mediche e sanitarie.
La conferenza annuale della <strong>Stefan George Gesellschaft</strong>, organizzata in collaborazione con il dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università Statale di Milano, si apre con i saluti della rettrice <strong>Marina Brambilla</strong> e riunisce studiosi italiani e tedeschi per approfondire il legame tra Stefan George e l’Italia. <br>Al centro del convegno temi come le immagini dell’Italia nella poesia di Stefan George il rapporto con la tradizione dantesca, il ruolo dei traduttori italiani e il dialogo culturale tra Germania e Italia nel primo Novecento. Un’occasione per riflettere sulla diffusione europea del poeta simbolista e sulla vitalità della sua eredità letteraria.
 
 
 
 
 
 
 






