Smettere di studiare

Rinuncia, Interruzione, Sospensione e ripresa, Decadenza
Rinunciare agli studi

La rinuncia agli studi si può presentare solo se si è in regola con il pagamento di tutte le tasse universitarie fino all’ultimo anno d’iscrizione, anche se non si sono sostenuti esami.

Per gli studenti iscritti all’anno accademico 2023/2024 ai corsi di laurea che rinunciano agli studi dopo il 16 ottobre 2023 ed entro il 31 gennaio 2024 è previsto il pagamento dell'importo di 400 euro a titolo di oneri fissi per rinuncia studi o dell'importo di seconda rata dovuto sulla base dell'attestazione ISEE, se inferiore a 400 euro. 

Per gli immatricolati al primo anno magistrale (biennio), il suddetto importo di 400 euro è dovuto in caso di rinuncia dopo il 15 gennaio 2024 ed entro il 16 febbraio 2024. Prima del 15 gennaio, l'importo è dovuto solo in caso in cui siano stati sostenuti esami nell'anno accademico 2023/24.

Chi rinuncia a partire dal 1 febbraio 2024 (o dal 17 febbraio 2023 per gli immatricolati al primo anno magistrale), deve invece pagare l’importo massimo di seconda rata o l’importo dovuto sulla base dell’attestazione ISEE. L'attestazione ISEE può essere richiesta anche oltre i termini stabiliti, senza attribuzione della sanzione per dichiarazione tardiva. A chi rinuncia agli studi non viene attribuita la mora per tardivo pagamento anche in caso di pagamento della seconda rata oltre i termini di scadenza.

Chi rinuncia agli studi può richiedere il rilascio di certificati solo se in regola con la posizione amministrativa.

Come presentare la richiesta di rinuncia agli studi

La richiesta di rinuncia agli studi si presenta online, tramite il servizio dedicato.

La domanda sarà presa in carico della segreteria studenti che contatterà lo studente nel caso di eventuali pendenze amministrative (tasse dovute e non pagate).

Chi rinuncia agli studi, può sempre tornare a immatricolarsi allo stesso corso di laurea o a uno diverso e può presentare domanda per il riconoscimento di eventuali crediti acquisiti nella precedente carriera, versando un contributo di 75 euro.

Solo per gli studenti dei corsi di laurea non riformati la rinuncia agli studi comporta la cancellazione della carriera pregressa.

Contatti
Interrompere gli studi

La carriera di studi si interrompe automaticamente nel momento in cui non viene rinnovata l’iscrizione (cioè non viene effettuato il pagamento della prima rata). L'interruzione comporta l’impossibilità di sostenere esami, seduta di laurea e tutti gli altri atti di carriera.

L'interruzione può durare al massimo 3 anni, calcolati a partire dall'ultimo esame sostenuto con esito positivo: dopo questo termine si decade dallo status di studente. Per gli immatricolati fino al 2019-2020 l'interruzione può durare un massimo di 8 anni accademici.

Casi particolari

Nel caso in cui l'interruzione degli studi si chiede per gravi motivi di salute o per la nascita di un figlio, si può presentare istanza di interruzione, corredata da documentazione che attesti i motivi, entro i termini di scadenza del pagamento della seconda rata dell'anno in cui si chiede l'interruzione.

Al momento della ripresa degli studi l'importo della prima rata già versato potrà essere conguagliato con quello da versare. Non è in ogni caso previsto alcun rimborso.

Modulistica

Per riprendere gli studi va richiesto un modulo apposito e il conteggio delle tasse arretrate tramite Informastudenti, allegando la scansione di un documento di identità.

Insieme alla tassa d’iscrizione all’anno in cui si chiede la ripresa, e ad eventuali tasse arretrate non pagate, bisogna versare un contributo di 200 euro per interruzione degli studi per ogni anno accademico di inattività.

La domanda compilata e le ricevute dei versamenti vanno presentati alla Segreteria Studenti del proprio corso di laurea tramite appuntamento da prenotare con Informastudenti.

Sospendere gli studi

Il percorso di studi universitari può essere sospeso per proseguire la formazione in  università all’estero, accademie militari in Italia o per frequentare corsi di dottorato di ricerca, scuole di specializzazione e master.

La sospensione può durare da un minimo di 1 al massimo 3 anni accademici. Per gli immatricolati fino al 2019-2020 la sospensione può durare un massimo di 8 anni accademici.

Domanda di sospensione

La domanda di sospensione può essere fatta solo se, al momento di presentarla, si è in regola con il pagamento delle tasse, compreso il versamento del contributo previsto per eventuali anni di interruzione studi.

Presenta la domanda di sospensione scaricando il modulo allegato e presentala agli sportelli della Segreteria Studenti, prenotando il tuo appuntamento tramite il Servizio Informastudenti. Allega alla domanda:

  • libretto universitario (se rilasciato all’immatricolazione)
  • marca da bollo da 16 euro.

Per riprendere gli studi bisogna presentare una domanda ritirando in Segreteria Studenti i moduli appositi, compreso quelli per il pagamento del contributo di 200 euro, previsto per l’intera durata della sospensione, e per il rinnovo dell’iscrizione all’anno accademico in corso.

Documentazione attività svolte e riconoscimento della carriera pregressa

Con la ripresa degli studi vanno anche documentate le attività svolte presso università straniere, accademie militari, corsi di dottorato, scuole di specializzazione e master.

Si può anche chiedere il riconoscimento dei percorsi di studio svolti, presentando specifica domanda alle autorità accademiche e pagando il contributo di 75 euro per riconoscimento della carriera pregressa.

Decadere

Quando si decade

Si decade dallo status di studente trascorsi 3 anni accademici consecutivi senza aver sostenuto esami con esito positivo. Gli immatricolati fino al 2019-2020 decadono dopo 8 anni senza il superamento di esami con esito positivo.

Non decade chi sostiene almeno 1 esame con esito positivo prima che siano trascorsi 3 anni accademici dall’ultimo esame e chi ha solo l’esame di laurea da sostenere e ha acquisito tutti i crediti richiesti, tranne quelli della prova finale.

Effetti della decadenza

Chi è decaduto può immatricolarsi nuovamente a un corso di laurea triennale o magistrale e fare domanda per il riconoscimento dei crediti ottenuti nella precedente carriera.

Gli studenti iscritti a corsi di laurea non riformati, che si immatricolano nuovamente, non possono richiedere il riconoscimento dei crediti precedenti perché gli vengono cancellate sia la carriera scolastica pregressa che gli esami di carriere decadute convalidati presso altri Atenei.