Open Access in Statale

Le forme di pubblicazione in Open Access sono di diverso tipo a seconda dell’iter previsto e si distinguono convenzionalmente con i colori: green, gold, diamond e bronze, a cui si aggiunge la categoria hybrid.

L’Università degli Studi di Milano promuove la pubblicazione ad accesso libero di articoli su riviste e monografie, con una propria policy e degli strumenti che sono in linea con le migliori esperienze nazionali e internazionali e seguendo alcune tra le principali vie oggi utilizzate: green, diamond e gold.

Sull’Hybrid Open Access l’Ateneo ha operato la scelta di non supportare il pagamento di APC per riviste ibride in linea con le posizioni espresse nella petizione della LERU  Christmas is over, mentre il Bronze Open Access è invece appannaggio dei soli editori.

Scopri il mondo dell'Open Access

La pubblicazione in Open Access ha forme diverse a seconda dell’iter previsto:

  • Diamond - è la pubblicazione ad accesso aperto in sedi editoriali scholar led, interamente open in cui né l’autore né il lettore pagano, ma c’è una istituzione che si fa carico a monte dei costi
  • Green - riguarda la ripubblicazione di un articolo in un archivio istituzionale in una forma che è diversa da quella pubblicata in origine, ma ha il medesimo contenuto, cosiddetto post-print o AAM (Author Accepted Manuscript) o nella versione sottomessa all’editore, pre-print). Gli editori definiscono periodi di embargo diversi a seconda delle riviste
  • Gold - questo iter prevede che le istituzioni paghino una Article Processing Charge (APC) perché un articolo, una volta accettato, sia ad accesso aperto in una sede editoriale che pubblica solo articoli ad accesso aperto
  • Gold in sedi editoriali ibride - prevede che le istituzioni paghino una Article Processing Charge (APC) perché l’articolo, una volta accettato, sia ad accesso aperto in una sede editoriale che normalmente pubblica articoli accessibili tramite sottoscrizione. In questo caso si verifica il fenomeno del double dipping, fortemente sconsigliato dagli enti finanziatori della ricerca e anche dalla LERU, la League of European Research Universities, che ha lanciato una petizione sul tema, sottoscritta anche dall’Università di Milano
  • Open Access nei contratti trasformativi - riguarda al momento parte del catalogo degli editori ibridi e solo gli articoli, mentre le altre forme di Open Access riguardano articoli, volumi, capitoli di libro.
  • Bronze - non si tratta in questo caso propriamente di Open Access. L’editore decide di rendere disponibili (free) una serie di articoli (come è accaduto per esempio durante l’emergenza sanitaria da Covid-19) per periodi determinati di tempo, senza diritti di riutilizzo.

Viene definita Double dipping la pratica degli editori ibridi di incassare dalla stessa istituzione il pagamento per gli abbonamenti e anche per le APC (Article Processing Charges). In pratica se un’università paga un abbonamento 1000 euro e poi tre suoi studiosi pagano 3 APC per l'open access da 3000 euro, l’istituzione ha pagato all'editore 10mila euro, di cui 9000 non necessari.

L'Università degli Studi di Milano ha sottoscritto insieme alla  Leru, League of European Research Universities,  la petizione Christmas is over  e si è impegnata a non supportare il pagamento di APC per riviste ibride. In questo senso il fondo di Ateneo per APC prevede esclusivamente il finanziamento di riviste open access pure.Questo nell'ottica del migliore impiego possibile di denaro pubblico. Il ricercatore è infatti libero di scegliere la sede editoriale che preferisce, dove può pubblicare anche senza pagare nulla.

Lo stesso ragionamento vale per il Double dipping  per cui alcuni editori sulle APC offrono uno sconto: anche in questo caso l’istituzione paga più (fondi pubblici) del necessario.

Quali sono le alternative per gli autori?

L'autore che non è soggetto a obblighi particolari da parte degli enti finanziatori può pubblicare il proprio Author Accepted Manuscript nell'archivio istituzionale AIR con l'embargo previsto dall'editore.

L'autore che abbia invece obblighi nei confronti dell'ente finanziatore può adottare ex ante la Rights retention strategy, avvisare l'editore che esiste un obbligo con l'ente finanziatore e pubblicare il proprio Author accepted manuscript senza embargo sempre nell'archivio istituzionale.

I colori dell'Open Access in Statale
Green Open Access

Con il Green Open Access  - la via verde, detta anche autoarchiviazione - è possibile ripubblicare lavori già pubblicati da editori tradizionali in un archivio istituzionale (o disciplinare). Questa modalità di Open Access non prevede alcun costo ed è normata dagli editori (per la verifica delle politiche editoriali si veda Sherpa Romeo).

L’Archivio Istituzionale della Ricerca (AIR) – è uno strumento Green Open Access, dotato di una propria policy. AIR raccoglie articoli, monografie, saggi, curatele, interventi a convegni, working paper e tutte le tesi di dottorato conseguite in Ateneo a partire dal 2010.

Infografica step pubblicazione green road
Trama verde - Immagine tratta da Pixabay
Monitoraggio di Ateneo

Sulla piattaforma Power BI si possono consultare le percentuali di pubblicazioni in Gold e Green Open Access sul totale delle pubblicazioni annue dell'Ateneo.

Diamond Open Access

Il Diamond Open Access  è la forma più avanzata di accesso libero a dati e risultati della ricerca, perché il libero accesso vale dal momento della pubblicazione. In coerenza con gli standard Diamond Access, l’Ateneo ha implementato una piattaforma di e-publishing basata su Open Journal System (OJS) - riviste.unimi.it

La piattaforma di e-publishing d’Ateneo, con le sue riviste e collane di libri, è una delle maggiori in Italia e registra numeri di accesso e di download di grande rilievo. Le riviste sono indicizzate nella Directory of Open Access Journals e le politiche editoriali sono censite da Sherpa Romeo.

L’Ateneo offre alle redazioni assistenza tecnica e consulenza per l'avvio e la realizzazione di nuove riviste elettroniche oppure di versioni digitali di riviste già esistenti in formato cartaceo, mentre riunioni periodiche dei referenti delle redazioni sono un utile momento di condivisione di criticità e buone pratiche.

Cubi grigi - Immagine tratta da Pixabay
Le riviste Open Access

L'Università Statale di Milano pubblica oltre 50 riviste scientifiche ad accesso aperto, tutte autonome e gestite da propri comitati scientifici.

Gold Open Access

Dal 2016 l'Università degli Studi di Milano partecipa al Progetto Europeo Open APC condividendo con le comunità scientifiche i propri dati sul pagamento per le APC sia in riviste gold che ibride.

Infografica step pubblicazione gold road
Trama oro - immagine tratta da Pixabay
Fondo di Ateneo per APC

L'Ateneo prevede un finanziamento per pubblicazioni in riviste Open Access Gold (non ibride).