Diritto internazionale degli scambi e della proprietà intellettuale

A.A. 2024/2025
9
Crediti massimi
60
Ore totali
SSD
IUS/13
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
I temi nuovi e controversi che caratterizzano attualmente le relazioni fra Stati in materia economica, dunque sia le relazioni commerciali fra l'Unione europea e le differenti aree geografiche (area europea in senso ampio, transatlantica, del Pacifico, del Mediterraneo, asiatica), sia i rapporti sempre più complessi e diversificati con i paesi meno avanzati, sia ancora i rapporti con gruppi variabili di Stati che si costituiscono e si aggregano di volta in volta intorno a determinate questioni (per citarne alcune agricoltura e ogm, specifiche tecniche, misure sanitarie, brevetti, indicazioni geografiche, servizi culturali e audiovisivi) richiedono che lo studente, in particolare uno studente il quale abbia intrapreso un percorso di studi magistrali specificamente orientato al commercio internazionale preferibilmente (ma non solo) verso uno sbocco professionale con assunzione di responsabilità nel settore dei servizi, della rappresentanza degli interessi e in generale delle imprese sui mercati internazionali e in campo istituzionale per le relazioni con altri paesi, impari, anche nel campo del diritto, ad aprire la prospettiva al contesto globale, a prendere confidenza con modelli giuridici e di comportamento economico c.d. glocali, ad uscire dallo schema tradizionale strettamente domestico ed europeo e, in definitiva, a prendere atto della interdipendenza dei sistemi nazionali giuridici ed economici derivante dalla imprescindibile compenetrazione dei mercati e dalla denazionalizzazione degli attori economici, dunque della non neutralità delle (scelte) politiche nazionali in tutti i settori che incidono sugli scambi internazionali di merci e servizi. Il corso mira a fare acquisire la capacità di ricondurre le situazioni al corretto contesto normativo internazionale, a riconoscere gli interessi nazionali sottesi, a ricercare soluzioni nelle regole del diritto internazionale e secondo gli strumenti tipici del sistema WTO (primo fra tutti quello negoziale multilaterale) oppure che ad esso sono andati affiancandosi e/o sovrapponendosi. Tale obiettivo presuppone la conoscenza e la riconduzione a sistema delle norme del diritto internazionale, del diritto dell'Unione europea (per esempio con riferimento alle misure di difesa commerciale o al marchio di impresa), del diritto interno le quali, a diversi livelli e nei differenti settori di interesse (merci, servizi, proprietà intellettuale, soluzione delle controversie), da un lato incidono, limitandola, sulla sovranità degli Stati nelle materie attinenti, in senso ampio, alla circolazione internazionale delle merci e dei servizi, dall'altro impongono o quanto meno suggeriscono, nei meccanismi istituzionalizzati della cooperazione fra Stati in materia economica, la ricerca del punto di equilibrio fra interessi nazionali confliggenti e, sempre più, fra gli obiettivi di crescita economica e di tutela dei diritti e degli interessi diffusi che fanno capo alla collettività (salute, accesso alla conoscenza e alle informazioni, ambiente, diritti umani, lotta alla corruzione). Al centro del corso è posta l'Organizzazione mondiale del commercio/World Trade Organization. Lo studente acquisisce la conoscenza del diritto e della prassi WTO, dei principi ispiratori del sistema multilaterale degli scambi (primo fra tutti quello dei mutui vantaggi e degli obblighi reciproci), dei meccanismi di funzionamento di esso, la dimestichezza a inquadrare, di volta in volta, le situazioni nel corretto contesto normativo, quindi a prospettare, compatibilmente con tale sistema, le possibili soluzioni per raggiungere gli obiettivi in sede negoziale internazionale e sul piano interno.
Risultati apprendimento attesi
Il diritto del commercio internazionale è chiamato sempre più a mediare fra gli obiettivi di crescita economica e la tutela dei diritti e degli interessi diffusi che fanno capo alla collettività (per esempio tutela della salute e accesso ai farmaci, accesso alla conoscenza e alle informazioni, ambiente, diritti umani, lotta alla corruzione). In momenti di crisi economica e sociale quale quello attuale il rischio di comportamenti con effetti protezionistici è alto. Il corso, in particolare attraverso l'esame di casi e il monitoraggio dell'attualità, mira a rafforzare lo spirito critico degli studenti affinché essi siano in grado di riconoscere le tendenze protezionistiche nelle politiche economiche nazionali e a collegare ad esse i possibili rischi rispetto alla governance della vita di relazione fra Stati. Lo studente raggiunge la capacità di riconoscere gli interessi sottesi ad ogni specifica situazione, individuare le regole di riferimento nel diritto dell'Organizzazione mondiale del commercio e acquisisce dimestichezza a inquadrare i casi nel contesto normativo appropriato prospettando eventualmente le diverse soluzioni possibili a seconda delle prospettive di partenza (di uno specifico Stato, dell'Unione europea, di altri organismi
Corso singolo

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Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Periodo
Primo trimestre
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE - CFU: 9
Lezioni: 60 ore
Turni:
Docente/i
Ricevimento:
Mercoledì dalle 11.00. Prego in ogni caso di contattarmi via mail.
In presenza: stanza n. 20 oppure in un'aula del settore didattico della Facoltà.