Cavernomi cerebrali: da un vecchio farmaco una possibile cura

Dal team guidato dalla scienziata Elisabetta Dejana dell’IFOM e dell’Università degli Studi di Milano arrivano grandi novità in merito alla caratterizzazione e alle possibili strategie terapeutiche per i cavernomi cerebrali. I risultati di un recente studio pubblicati su Nature Communications, dimostrano che i cavernomi cerebrali si formano di fatto come dei tumori e che il propranololo, un classico beta-bloccante già in commercio, ne riduce significativamente la formazione. Lo studio, sostenuto da Fondazione AIRC e dall’European Research Council, offre la prospettiva di un’alternativa terapeutica alla craniotomia ed è un promettente caso di drug repositioning, ovvero di un farmaco già approvato che potrebbe essere utile anche a un altro scopo terapeutico. Uno studio clinico in collaborazione con il dottor Roberto Latini dell’Istituto Mario Negri di Milano e sostenuto dall’AIFA, con una campagna di arruolamento ancora aperta fino al 30 settembre 2019, valuterà questa opportunità