Studiare in carcere

L’Università degli Studi di Milano è impegnata a garantire alle persone in stato di detenzione il diritto allo studio universitario e, in generale, a migliorarne le condizioni di vita attraverso iniziative culturali e attività di promozione scientifica, grazie alla Convenzione con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP), siglata per la prima volta nel dicembre 2015 e rinnovata nel 2018 e nel 2021.

Le persone ospiti delle istituzioni carcerarie regionali che desiderano intraprendere un percorso di studi universitari possono così:

  • iscriversi a uno dei corsi accessibili a condizioni economiche agevolate
  • seguire laboratori e moduli didattici all'interno delle case circondariali e di reclusione
  • usufruire delle attività di tutoraggio per l’assistenza allo studio
  • accedere a condizioni di prestito agevolato al sistema bibliotecario di Ateneo
  • svolgere gli esami di profitto e laurea all'interno della struttura penitenziaria, nel caso non possano ottenere permessi per l’uscita.

corsi di laurea accessibili a chi è in regime di detenzione vengono presentati ogni anno direttamente presso gli istituti penitenziari attraverso specifici Open Day gestiti dal COSP, il Centro di Ateneo per l’orientamento allo studio e alle professioni.

Mail
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Referenti

Referente di Ateneo del progetto

Prof. Stefano Simonetta
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Tutor, laboratori e moduli didattici in carcere

L’Università degli Studi di Milano, per consentire anche alle persone detenute di frequentare parte della didattica universitaria, propone ogni anno laboratori e moduli didattici che prevedono la partecipazione congiunta di studentesse e studenti detenuti e studentesse e studenti esterni, nell’ottica di creare uno spazio di incontro tra comunità universitaria e comunità ristretta negli istituti penitenziari.

Inoltre, l’Ateneo ha dato vita a una rete di tutor per sostenere il percorso universitario delle persone ristrette nelle strutture penitenziarie. Tale rete – trasversale alle diverse aree disciplinari – è, nel corso degli anni, cresciuta notevolmente sia in termini quantitativi che qualitativi, diventando un importante punto di riferimento a livello nazionale. La rete di tutor didattici attivi nel contesto detentivo è attualmente la più ampia d’Italia e tra le più estese al mondo.

L’Università degli Studi di Milano ha valorizzato il proprio impegno nei confronti delle persone sottoposte a misure limitative della libertà personale costituendo – come primo e attualmente unico ateneo in Italia – un ufficio dedicato, l’Ufficio Progetto Carcere.

Le immagini
I partecipanti del laboratorio 2021 al carcere di Bollate
Julian, il primo laureato magistrale del Progetto
I partecipanti al laboratorio 2018_2019 al carcere di Opera
Foto di gruppo alla fine del laboratorio 2018
Julian dottore magistrale
I partecipanti al laboratorio 2017 nel carcere di Opera