Reclutamento ricercatori
Alla pagina “Bandi di selezione per ricercatore” sono presenti bandi per posti di RTDA, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
I bandi si visualizzano inserendo il codice presente in ciascun avviso di bando.

Il reclutamento dei ricercatori avviene tramite selezione o per chiamata diretta. I bandi di selezione per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato sono disciplinati dalla Legge 240/10, art. 24, co. 3, lett. a) e lett. b).
Sono ammessi a partecipare alla selezione i candidati italiani o stranieri in possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente, conseguito in Italia o all’estero, oppure di un diploma di specializzazione medica per i settori di area medica.
In aggiunta, limitatamente alla lett. b, è richiesto il possesso di almeno uno dei seguenti requisiti (ai fini del calcolo del periodo minimo triennale, le attività svolte sono cumulabili):
- avere usufruito di un contratto di ricerca di tipo a) o aver svolto almeno 3 anni di attività con contratti da ricercatore a tempo determinato;
- aver svolto almeno 3 anni di attività, anche non consecutivi, con assegni di ricerca ovvero analoghi assegni in atenei stranieri;
- aver svolto almeno 3 anni di attività, anche non consecutivi, di borse post-dottorato ovvero di analoghe borse in atenei stranieri;
- aver conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per la prima o per la seconda fascia, per il settore concorsuale oggetto del bando o per uno dei settori concorsuali ricompresi nel relativo macrosettore;
- aver conseguito il diploma di specializzazione medica per i settori di area medica.
Il reclutamento avviene tramite selezione pubblica per titoli e colloquio e la stipula di un contratto di lavoro, che sulla base della posizione oggetto del bando prevede:
- lett. a) durata triennale prorogabile una sola volta per due anni;
- lett. b) durata triennale non rinnovabile con possibilità di passaggio a professore di II fascia (Legge 240/10 art. 24, co.5).
Di seguito, sono riportati i requisiti di ammissione e le cause di esclusione alla partecipazione alla procedura, a seconda della tipologia della posizione oggetto del bando.
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Si tratta di una forma di reclutamento diretto che non prevede bandi da parte delle singole università, ma una proposta nominativa che l’ateneo invia direttamente al Ministero (Legge 230/2005, art. 1, comma 9).
Possono essere reclutati per chiamata diretta studiosi:
- stabilmente impegnati all’estero in attività di ricerca o insegnamento da almeno un triennio, che ricoprono una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di ricerca all’estero. La chiamata richiede il parere delle Commissioni ASN (abilitazione scientifica nazionale);
- risultati vincitori nell’ambito di specifici programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR e identificati con apposito decreto, su parere positivo dell’ANVUR e del CUN. Per le chiamate fatte entro tre anni dalla vincita del programma di ricerca, non è richiesto il parere delle Commissioni ASN (abilitazione scientifica nazionale).