Diritto del commercio internazionale

A.A. 2018/2019
9
Crediti massimi
60
Ore totali
SSD
IUS/13
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
L'insegnamento si colloca al terzo anno del curriculum B, Commercio internazionale, accanto ad altre due materie di natura giuridica (Diritto commerciale e Diritto internazionale privato), a un insegnamento dell' ambito economico e (Economia internazionale) e ad un insegnamento dell'ambito storico politico (Storia delle relazioni economiche internazionali). I suddetti insegnamenti sono strettamente correlati con il diritto internazionale del commercio. I primi nella dimensione privatistica di esso e i secondi nella dimensione delle relazioni econo0miche internazionali. Nel corso lo studente è posto a confronto, muovendo dal piano giuridico, con i problemi politici, sociali, economici nuovi, complessi e controversi i quali oggi caratterizzano e condizionano la regolamentazione delle relazioni fra Stati in materia di commercio internazionale. La prospettiva è quella internazionale nel senso proprio e ampio del termine. L'Unione europea è solo uno degli attori accanto ad altri soggetti protagonisti (Stati terzi rispetto ad essa, Organizzazioni internazionali, organismi non governativi e/o privati, gruppi di interesse, società civile), molti dei quali emergenti e in alcuni casi tuttora alla ricerca di una collocazione consolidata sul piano politico-internazionale o istituzionale. L'obiettivo del corso è la rilevazione, l'analisi (per quanto attiene specificamente al diritto dell'Organizzazione mondiale del commercio) e la riconduzione a sistema delle norme del diritto internazionale, del diritto dell'Unione europea, e del diritto interno le quali, a diversi livelli e nei differenti settori di interesse (merci, servizi, proprietà intellettuale, meccanismi di soluzione delle controversie ), da un lato incidono, limitandola, sulla sovranità degli Stati e dell'Unione europea nelle materie attinenti alla circolazione internazionale delle merci e dei servizi, dall'altro impongono o quanto meno suggeriscono, all'interno dei meccanismi istituzionalizzati della cooperazione fra Stati in materia economica, il raggiungimento di un consenso (all'interno dei negoziati commerciali internazionali multilaterali o, e sempre più di frequente, bilaterali) il quale rispetti gli equilibri fra interessi nazionali confliggenti, ma non solo, nel rapporto fra paesi industrializzati e paesi con economie meno avanzate. Il diritto del commercio internazionale è chiamato sempre più a mediare fra gli obiettivi di crescita economica e la tutela dei diritti e degli interessi diffusi che fanno capo alla collettività (per esempio tutela della salute, accesso alla conoscenza e alle informazioni, ambiente, diritti umani, lotta alla corruzione). In momenti di crisi economica e sociale quale quello attuale il rischio di comportamenti con effetti protezionistici è alto. Il corso, in particolare attraverso l'esame di casi e il monitoraggio dell'attualità, mira a rafforzare lo spirito critico degli studenti affinché essi siano in grado di riconoscere le tendenze protezionistiche nelle politiche economiche nazionali e a collegare ad esse i possibili rischi rispetto alla governance della vita di relazione fra Stati. Tutto ciò presuppone che sia acquisita da parte dello studente la conoscenza del diritto WTO e delle sue origini, dei meccanismi di funzionamento, dei principi sui quali si fonda il sistema multilaterale degli scambi, primo fra tutti quello particolarissimo c.d. dei mutui vantaggi e degli obblighi reciproci. La conoscenza del principio di non discriminazione nelle sue diverse sfaccettature, manifestazioni e declinazioni è la chiave che permette una equilibrata, critica e utile lettura dei fenomeni che ruotano intorno alla circolazione internazionale di merci e servizi. Lo studente raggiunge la capacità di riconoscere gli interessi sottesi alla specifica situazione, individuare le regole di riferimento nel diritto dell'Organizzazione mondiale del commercio e acquisisce dimestichezza a inquadrare i casi nel contesto normativo appropriato prospettando eventualmente le diverse soluzioni possibili a seconda delle prospettive di partenza (di uno specifico Stato, dell'Unione europea, di altri organismi). Nel corso delle lezioni lo studente, con interventi individuali o presentazioni di gruppo (e di confronto fra gruppi) impara a rappresentare direttamente i casi e a fare emergere i tratti essenziali ai fini dell'inquadramento del problema. Lo sviluppo di tali conoscenze e capacità è un presupposto indispensabile ai fini di una adeguata collocazione professionale presso imprese le quali importano, esportano, producono dall'estero e per l'estero, pubbliche amministrazioni, enti territoriali di governo e istituzioni pubbliche, associazioni di categoria e rappresentanze di interessi particolarmente numerose nell'area metropolitana milanese, in Lombardia e nelle regioni del nord Italia. Lo sbocco verso le organizzazioni internazionali è possibile. Per i livelli di maggiore interesse esso richiede per lo più il conseguimento di un titolo di laurea magistrale.
Risultati apprendimento attesi
Non definiti
Corso singolo

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Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Periodo
Secondo trimestre

STUDENTI FREQUENTANTI
Prerequisiti
Per gli studenti frequentanti può essere introdotto un esame intermedio orale in forma di colloquio al termine del primo modulo (circa 10 lezioni). Esso è volto a verificare che gli studenti abbiano acquisito la conoscenza delle origini, dei principi informatori (principio di non discriminazione, regola dei mutui vantaggi e degli obblighi reciproci) e della struttura istituzionale del sistema multilaterale degli scambi e del GATT, che sappiano ricondurre situazioni specifiche attinenti al commercio dei beni al corretto contesto normativo, che siano in grado di riconoscere gli interessi nazionali confliggenti e individuare, muovendo dalla posizione dell'osservatore neutrale, le regole pertinenti del diritto internazionale degli scambi. L'esame finale è anch'esso in forma di colloquio orale. Esso mira a verificare la conoscenza delle regole e della prassi dell'OMC/WTO in materia di diritti di proprietà intellettuale, nonché, specificamente anche sulla base delle sentenze analizzate e discusse in aula, la disciplina dell'Unione europea in materia di marchi. Lo studente deve dimostrare di avere colto i punti determinanti e originali della decisione e saperli comunicare in maniera chiara e diretta. L'esame comprende l'Intesa sulla soluzione delle controversie. Lo studente deve dimostrare di essere in grado di applicare le conoscenze acquisite riportando i casi oggetto di analisi al corretto contesto normativo. Conoscenza delle regole dell'OMC/WTO, abilità nel ricondurre al sistema le diverse fonti, approccio critico, capacità di applicare le norme studiate e di argomentare, uso del linguaggio appropriato costituiscono imprescindibili requisiti per iscritti ad un percorso di laurea triennale specificamente dedicato al commercio internazionale. Nella determinazione del voto si tiene conto della partecipazione in aula.
Metodi didattici
Il metodo didattico alterna lezioni frontali a interventi individuali degli studenti su sollecitazione del docente e a lavori in piccoli gruppi anche in aula. L'attualità è oggetto di attenzione e può fungere da punto di partenza verso l'impostazione teorica delle materie di studio. Viene stimolata l'attenzione degli studenti sull'importanza della conoscenza delle fonti normative e rafforzata la capacità di cogliere la corretta portata di esse.
Unità didattica 1
Programma
Il primo modulo affronta i seguenti argomenti: l'origine dell'Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio, la nascita
dell'Organizzazione mondiale del commercio la struttura istituzionale e le competenze dell'OMC, il trattamento dei paesi meno
sviluppati, l'ingresso di nuovi membri nell'OMC, gli ostacoli di carattere tariffario e di natura
non tariffaria negli scambi internazionali di merci, i dazi antidumping e le misure di difesa commerciale, l'Unione europea nell'OMC, il Round di Doha, il negoziato sull'agricoltura, le misure sanitarie e fitosanitarie, gli ostacoli tecnici agli scambi, le questioni di natura non commerciale, ambiente, clausola sociale e sicurezza alimentare e disciplina multilaterale degli scambi commerciali, la discussione sulla riforma dell'OMC.
Metodi didattici
Il metodo didattico privilegia l'interazione del docente con gli studenti e degli studenti fra loro allo scopo di favorire il lavoro di gruppo e rafforzare lo spirito critico in un approccio alla materia che mira, rispetto a temi nuovi, ad affinare l'abilità nel contestualizzare gli argomenti affrontati rispetto alla realtà, alla attualità, agli interessi contrapposti e soprattutto alle norme che disciplinano le relazioni economiche transnazionali.E' previsto lo studio di casi, la rassegna stampa e l'esame di materiali distribuiti in aula. Gli studenti vengono impegnati in gruppi in analisi di casi e simulazioni e sono chiamati a presentare direttamente i risultati della ricerca. Nelle presentazioni devono dimostrare di avere acquisito dimestichezza con il vocabolario tecnico, di sapere strutturare il proprio intervento, di essere in grado di individuare i punti di maggiore interesse e saperli trasmettere. Rimane centrale il riferimento agli accordi dell'OMC e alle decisioni adottate dal Disptue Settlement Body. I libri di testo consigliati costituiscono un imprescindibile supporto alla didattica e nello studio individuale. Gli interventi in aula da parte degli studenti concorrono alla definizione del voto d'esame.
Materiale di riferimento
G. Venturini, L'Organizzazione mondiale del commercio, terza edizione, 2015, Giuffré, Milano, p. 3-149

Nota: I testi e i documenti pubblicati nella seconda parte del volume integrano i saggi della parte prima. Essi devono essere consultati durante lo studio e conosciuti nei limiti necessari alla migliore comprensione degli argomenti affrontati.
Unità didattica 2
Programma
Il secondo modulo attiene agli aspetti del diritto degli scambi internazionali che incidono sui processi di internazionalizzazione
delle imprese. Esso affronta principalmente l'Accordo sui diritti di proprietà intellettuale per gli aspetti attinenti al commercio
(TRIPs) e i suoi obiettivi. Viene approfondita la questione dell'incidenza del costo dei brevetti sui farmaci e dell'accesso ad essi da
parte dei paesi poveri. Si tratterà della protezione dei prodotti geneticamente modificati, del riconoscimento delle denominazioni
di origine, nonché nell'ultima parte monografica del marchio d'impresa nella comunità europea, degli strumenti giuridici nella
lotta a pirateria, contraffazione e importazioni parallele, delle istanze dei paesi meno sviluppati rispetto alla protezione dei saperi
tradizionali.
Metodi didattici
In questa parte del corso lo studente, il quale abbia già affrontato la verifica intermedia dimostrando di avere acquisito dimestichezza con le regole, con il linguaggio tecnico e con un approccio critico e neutrale rispetto alle situazioni che costituiscono oggetto di analisi, è in grado di partecipare attivamente alla didattica con propri contributi e con attività in gruppo. La parte è incentrata particolarmente sull'esame di casi.
Materiale di riferimento
G. Venturini, L'Organizzazione mondiale del commercio, terza edizione, 2015, Giuffré, Milano, p. 199-247

Nota: I testi e i documenti pubblicati nella seconda parte del volume integrano i saggi della parte prima. Essi devono essere consultati durante lo studio e conosciuti nei limiti necessari alla migliore comprensione degli argomenti affrontati.

Gli studenti frequentanti devono dimostrare di conoscere il Regolamento UE sul marchio e il sistema del marchio comunitario. Ogni studente presenta in aula e analizza almeno 3 sentenze della Corte di giustizia UE o del Tribunale di primo grado sul marchio.
Unità didattica 3
Programma
L'Accordo sui servizi (GATS), gli accordi regionali, la soluzione delle controversie
Metodi didattici
La terza parte del corso riguarda prevalentemente il commercio dei servizi e la procedura di soluzione delle controversie. Lo studente è ormai introdotto e capace di capire o anche di suggerire riferimenti incrociati con argomenti affrontati nelle prime parti del corso e di inquadrare correttamente gli esempi tratti dall'attualità.
Materiale di riferimento
G. Venturini, L'Organizzazione mondiale del commercio,terza edizione, 2015, Giuffré, Milano, p. 275-331

Nota: I testi e i documenti pubblicati nella seconda parte del volume integrano i saggi della parte prima. Essi devono essere consultati durante lo studio e conosciuti nei limiti necessari alla migliore comprensione degli argomenti affrontati.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Prerequisiti
L'esame è in forma di colloquio orale ed è volto a verificare che gli studenti abbiano acquisito la conoscenza delle origini, dei principi informatori (principio di non discriminazione, regola dei mutui vantaggi e degli obblighi reciproci) e della struttura istituzionale del sistema multilaterale degli scambi e dei meccanismi di funzionamento del GATT, che sappiano ricondurre situazioni specifiche attinenti al commercio internazionale al corretto contesto normativo, che siano in grado di riconoscere gli interessi nazionali confliggenti e individuare, muovendo dalla posizione dell'osservatore neutrale, le regole pertinenti del diritto internazionale degli scambi. Esso mira anche a verificare la conoscenza delle regole e della prassi dell'OMC/WTO in materia di diritti di proprietà intellettuale, nonché, specificamente anche sulla base delle sentenze scelte, la disciplina dell'Unione europea in materia di marchi. Lo studente deve dimostrare di avere colto i punti determinanti e originali della decisione e saperli comunicare in maniera chiara e diretta. L'esame comprende anche l'Accordo GATS sui servizi e l'Intesa sulla soluzione delle controversie. Lo studente deve dimostrare di essere in grado di applicare le conoscenze acquisite riportando i casi oggetto di analisi al corretto contesto normativo. Conoscenza delle regole dell'OMC/WTO, abilità nel ricondurre al sistema le diverse fonti, approccio critico, capacità di motivare e argomentare, uso del linguaggio appropriato costituiscono imprescindibili requisiti per iscritti ad un percorso di laurea triennale specificamente dedicato al commercio internazionale.
Unità didattica 1
Programma
L'Organizzazione mondiale del commercio: la struttura istituzionale, le competenze dell'OMC, il trattamento dei paesi meno
sviluppati, l'ingresso di nuovi membri nell'OMC, gli ostacoli di carattere tariffario e di natura non tariffaria negli scambi internazionali di merci, i dazi antidumping e le misure di difesa commerciale, le sovvenzioni, l'Unione europea nell'OMC, il Round di Doha, il negoziato sull'agricoltura, le misure sanitarie e fitosanitarie, gli ostacoli tecnici agli scambi, le questioni di natura non commerciale, ambiente, clausola sociale e sicurezza alimentare e disciplina multilaterale degli scambi commerciali, la discussione sulla riforma dell'OMC.
Materiale di riferimento
G. Venturini, L'Organizzazione mondiale del commercio, terza edizione, 2015, Giuffré, Milano, p. 3-149

Nota: I testi e i documenti pubblicati nella seconda parte del volume integrano i saggi della parte prima. Essi devono essere consultati durante lo studio e conosciuti nei limiti necessari alla migliore comprensione degli argomenti affrontati.
Unità didattica 2
Programma
L'Accordo TRIPs sui diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio
Materiale di riferimento
G. Venturini, L'Organizzazione mondiale del commercio,terza edizione, 2015, Giuffré, Milano, p. 199-247

Nota: I testi e i documenti pubblicati nella seconda parte del volume integrano i saggi della parte prima. Essi devono essere consultati durante lo studio e conosciuti nei limiti necessari alla migliore comprensione degli argomenti affrontati.
Unità didattica 3
Programma
L'Accordo sui servizi, gli Accordi regionali, la soluzione delle controversie
Materiale di riferimento
. Venturini, L'Organizzazione mondiale del commercio, terza edizione, 2015, Giuffré, Milano, p. 151-197; 275-331

Nota: I testi e i documenti pubblicati nella seconda parte del volume integrano i saggi della parte prima. Essi devono essere consultati durante lo studio e conosciuti nei limiti necessari alla migliore comprensione degli argomenti affrontati.
Moduli o unità didattiche
Unità didattica 1
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Unità didattica 2
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Unità didattica 3
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Docente/i
Ricevimento:
Mercoledì dalle 11.00. Prego in ogni caso di contattarmi via mail.
In presenza: stanza n. 20 oppure in un'aula del settore didattico della Facoltà.