Identità diverse e culture comparate
A.A. 2018/2019
Obiettivi formativi
Non definiti
Risultati apprendimento attesi
Non definiti
Periodo: Terzo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Periodo
Terzo trimestre
STUDENTI FREQUENTANTI
Programma
Il dialogo indispensabile tra identità e culture: Intraculturalità e interculturalità
Il corso esplora teoreticamente ma anche con numerose esemplificazioni l'intra-culturalità e l'interculturalità, le diverse identità culturali in ottica di comparazione, ma soprattutto di dialogo inter-intraculturale. L'ntraculturalità e l'interculturalità sono due istanze teoriche e anche pratiche che appaiono imprescindibili oggi e entrambe necessarie, specie in un contesto di perverso economicismo, di pensiero unico globalizzante e di crisi antropologica e dell'istruzione. Siamo in un passaggio planetario ricco di prospettive, ma anche drammatico se non proviamo ad invertire la rotta di un sistema sempre più "monologico", autoreferenziale e predatore. In particolare l'intra-culturalità è ancora poco tematizzata e non ha il rilievo scientifico che meriterebbe. Con intra-culturalità si intende un movimento di ritorno creativo e critico alle proprie radici. Naturalmente le radici che interessano qui sono quelle occidentali, in particolare europee, perché è questo la parte di mondo in cui ci situiamo. Si tratta di una discesa profonda nelle nostre tradizioni, per scoprirle molto più vaste, variegate e pluralistiche di quello che forse siamo abituati a credere; si tratta anche di riscoprire l'aspetto simbolico di alcuni tratti della propria tradizione, per troppo tempo misconosciuti. Forse la parola Occidente è troppo concettualizzata e generica. Si danno piuttosto molti Occidenti, anche radicalmente diversi. Alcuni sono dimenticati, perduti. È importante riscoprirli. L'intraculturalità è anche un "andare dentro" (intra), un assaporare esistenzialmente (non solo nozionisticamente o concettualmente) la dimensione culturale, un andare verso se stessi (come il lek leka biblico, traducibile e generalmente mai tradotto: "vai verso di te") e verso il mondo.
L'interculturalità è invece un movimento di aperture ad altre cosmovisioni, diverse dalla nostra: in primis l'Oriente (anche se ogni sapienza del mondo è chiamata a dare il suo contributo). Dice la scoperta dell'altro, dell'alterità, che diventa esperienza di rivelazione (non solo dell'altro ma anche di "un me" sconosciuto, che non sapevo esistesse). Nessuna tradizione, da sola, per quanto grande, ha tutte le risposte alla sfida dell'oggi: serve dialogo, imprescindibile ed indispensabile, e reciproca crescita. Questo secondo movimento è interculturale (e anche inter-/intra-religioso). Il tutto comporta una revisione profonda dell'idea di "identità", che appare costitutivamente aperta, pur se con sue situabili radici. Esemplificazioni testuali specie da grandi classici occidentali e/o per attraversamenti tematici sui due assi individuati.
Il corso di 20 h prevede una parte di lezioni frontali e una parte di dialogo e rivisitazione seminariale con gli studenti, utilizzando metodi partecipativi come la lettura dialogale e la comunità di ricerca. Per altro la lezione frontale sarà sempre attenta al dialogo e ai riscontri degli studenti e, viceversa, la parte dialogale servirà per approfondire i contenuti del corso, in un circolo virtuoso. III trimestre.
Il corso esplora teoreticamente ma anche con numerose esemplificazioni l'intra-culturalità e l'interculturalità, le diverse identità culturali in ottica di comparazione, ma soprattutto di dialogo inter-intraculturale. L'ntraculturalità e l'interculturalità sono due istanze teoriche e anche pratiche che appaiono imprescindibili oggi e entrambe necessarie, specie in un contesto di perverso economicismo, di pensiero unico globalizzante e di crisi antropologica e dell'istruzione. Siamo in un passaggio planetario ricco di prospettive, ma anche drammatico se non proviamo ad invertire la rotta di un sistema sempre più "monologico", autoreferenziale e predatore. In particolare l'intra-culturalità è ancora poco tematizzata e non ha il rilievo scientifico che meriterebbe. Con intra-culturalità si intende un movimento di ritorno creativo e critico alle proprie radici. Naturalmente le radici che interessano qui sono quelle occidentali, in particolare europee, perché è questo la parte di mondo in cui ci situiamo. Si tratta di una discesa profonda nelle nostre tradizioni, per scoprirle molto più vaste, variegate e pluralistiche di quello che forse siamo abituati a credere; si tratta anche di riscoprire l'aspetto simbolico di alcuni tratti della propria tradizione, per troppo tempo misconosciuti. Forse la parola Occidente è troppo concettualizzata e generica. Si danno piuttosto molti Occidenti, anche radicalmente diversi. Alcuni sono dimenticati, perduti. È importante riscoprirli. L'intraculturalità è anche un "andare dentro" (intra), un assaporare esistenzialmente (non solo nozionisticamente o concettualmente) la dimensione culturale, un andare verso se stessi (come il lek leka biblico, traducibile e generalmente mai tradotto: "vai verso di te") e verso il mondo.
L'interculturalità è invece un movimento di aperture ad altre cosmovisioni, diverse dalla nostra: in primis l'Oriente (anche se ogni sapienza del mondo è chiamata a dare il suo contributo). Dice la scoperta dell'altro, dell'alterità, che diventa esperienza di rivelazione (non solo dell'altro ma anche di "un me" sconosciuto, che non sapevo esistesse). Nessuna tradizione, da sola, per quanto grande, ha tutte le risposte alla sfida dell'oggi: serve dialogo, imprescindibile ed indispensabile, e reciproca crescita. Questo secondo movimento è interculturale (e anche inter-/intra-religioso). Il tutto comporta una revisione profonda dell'idea di "identità", che appare costitutivamente aperta, pur se con sue situabili radici. Esemplificazioni testuali specie da grandi classici occidentali e/o per attraversamenti tematici sui due assi individuati.
Il corso di 20 h prevede una parte di lezioni frontali e una parte di dialogo e rivisitazione seminariale con gli studenti, utilizzando metodi partecipativi come la lettura dialogale e la comunità di ricerca. Per altro la lezione frontale sarà sempre attenta al dialogo e ai riscontri degli studenti e, viceversa, la parte dialogale servirà per approfondire i contenuti del corso, in un circolo virtuoso. III trimestre.
Informazioni sul programma
Il corso vuole far prendere consapevolezza di due assi cruciali del vivere civile, sociale, ma anche interiore, etico e spirituale del nostro tempo: l'intra-culturalità e l'interculturalità, nell'ottica di una costitutiva pluralità di identità e culture diverse. Si tratta di due istanze teoriche e anche pratiche che appaiono imprescindibili oggi e entrambe necessarie, specie in un contesto di grave crisi (europea, ma di più: mondiale) Il corso mira ad incrementare una cultura del dialogo e della pace, con grande attenzione pure ad un pensiero critico ed attivo. Pratiche e modalità dialogale e di comunità di ricerca saranno anche attuate ed attivate nel corso stesso: il dialogo è un'esperienza cruciale della vita, certo culturale ma anche personale. Con intra-culturalità si intende un movimento di ritorno creativo e critico alle proprie radici, qui occidentali, in particolare europee. L'interculturalità è invece un movimento di apertura ad altre cosmovisioni, diverse dalla nostra, anche radicalmente: in primis l'Oriente (anche se ogni sapienza del mondo è chiamata a dare il suo contributo). Dice la scoperta dell'altro, dell'alterità, che diventa esperienza di rivelazione (non solo dell'altro ma anche di "un me" sconosciuto, che non sapevo esistesse). Nessuna tradizione, da sola, per quanto grande, ha tutte le risposte alla sfida dell'oggi: serve dialogo, imprescindibile ed indispensabile, e reciproca crescita. Il passaggio antropologico nel quale siamo è planetario e ha bisogno di tutti e di tutta la nostra consapevolezza. E le identità e le tradizioni devono sì compararsi, ma anche entrare in dialogo, forse difficile, ma certo fecondo.
Prerequisiti
L'esame è scritto, consiste in 2 domande aperte valutate sulla scala di 0-30. La frequenza deve essere regolare con iscrizione al Sifa.
Metodi didattici
Il corso di 20 h prevede una parte di lezioni frontali e una parte di dialogo e rivisitazione seminariale con gli studenti, utilizzando metodi partecipativi come la lettura dialogale e la comunità di ricerca. Per altro la lezione frontale sarà sempre attenta al dialogo e ai riscontri degli studenti e, viceversa, la parte dialogale servirà per approfondire i contenuti del corso, in un circolo virtuoso. III trimestre.
Materiale di riferimento
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Bibliografia di riferimento per frequentanti
Gli studenti devono scegliere due libri tra le seguenti combinazioni (anche se una a scelta tra le prime due è altamente consigliata):
a) 1. R. Panikkar, Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-142).
2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 27-83; pp. 296-377.
b) 1. B. Amoroso, L'apartheid Globale. Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica, Castelvecchi, Roma 2017.
2) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018.
c) 1. G. Pasqualotto, Filosofia e globalizzazione. Intercultura e identità tra Oriente e Occidente, Mimesis, Milano-Udine 2011, pp. 1-132.
2. R. Panikkar, Pace e disarmo culturale, Rizzoli, Milano 2003, pp. 7-156.
d) 1. A. Sen, Identità e violenza, Laterza, Bari 2008, pp. 1-219.
2. M.C. Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, il Mulino, Bologna 2011, pp. 1-170 opp. R. Mancini, Trasformare l'economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche, Franco Angeli, Milano 2014, pp. 9-96.
e) 1. F. Jullien, L'universale e il comune. Il dialogo tra le culture, Laterza, Bari 2010, pp. 1-190
2. G. Vacchelli, Viaggio, Emi, Bologna 2010, pp. 1-64.
f) 1. Ferretti G. - R. Mancini (a c.), Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009, pp. 1-211.
2. E. Dussel, La pedagogica della liberazione. Ed. Ferv, 2004, pp. 1-104; 153-183 (scaricabile gratuitamente http://enriquedussel.com/DVD%20Obras%20Enrique%20Dussel/Textos/11-3/liberazione.pdf)
Gli studenti devono scegliere due libri tra le seguenti combinazioni (anche se una a scelta tra le prime due è altamente consigliata):
a) 1. R. Panikkar, Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-142).
2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 27-83; pp. 296-377.
b) 1. B. Amoroso, L'apartheid Globale. Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica, Castelvecchi, Roma 2017.
2) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018.
c) 1. G. Pasqualotto, Filosofia e globalizzazione. Intercultura e identità tra Oriente e Occidente, Mimesis, Milano-Udine 2011, pp. 1-132.
2. R. Panikkar, Pace e disarmo culturale, Rizzoli, Milano 2003, pp. 7-156.
d) 1. A. Sen, Identità e violenza, Laterza, Bari 2008, pp. 1-219.
2. M.C. Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, il Mulino, Bologna 2011, pp. 1-170 opp. R. Mancini, Trasformare l'economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche, Franco Angeli, Milano 2014, pp. 9-96.
e) 1. F. Jullien, L'universale e il comune. Il dialogo tra le culture, Laterza, Bari 2010, pp. 1-190
2. G. Vacchelli, Viaggio, Emi, Bologna 2010, pp. 1-64.
f) 1. Ferretti G. - R. Mancini (a c.), Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009, pp. 1-211.
2. E. Dussel, La pedagogica della liberazione. Ed. Ferv, 2004, pp. 1-104; 153-183 (scaricabile gratuitamente http://enriquedussel.com/DVD%20Obras%20Enrique%20Dussel/Textos/11-3/liberazione.pdf)
Prerequisiti
L'esame è scritto e consiste in 2 domande aperte riguardanti i testi del programma, valutate sulla scala di 0-30.
Materiale di riferimento
Bibliografia di riferimento per non frequentanti: 3 testi a scelta su questi 4 proposti
1. R. Panikkar, Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-142).
2. Scelta tra: a) 2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 27-83; pp. 296-377; oppure b) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018, pp. 1-159.
3. G. Vacchelli, Viaggio, Emi, Bologna 2010, pp. 1-64.
1. R. Panikkar, Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-142).
2. Scelta tra: a) 2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 27-83; pp. 296-377; oppure b) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018, pp. 1-159.
3. G. Vacchelli, Viaggio, Emi, Bologna 2010, pp. 1-64.
SPS/07 - SOCIOLOGIA GENERALE - CFU: 3
Lezioni: 20 ore
Docente:
Vacchelli Gianni