Istituzioni di diritto romano e storia del diritto contemporaneo
A.A. 2018/2019
Obiettivi formativi
- Conoscenza e capacità di comprensione: comprendere e ricostruire le linee fondamentali del diritto nell'esperienza storica di Roma antica e del diritto contemporaneo in Europa in relazione ai principali eventi che hanno caratterizzato la storia politica, religiosa, economica e sociale europea.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di riconoscere i principi posti alla base dei diversi istituti romanistici e di applicarli, ove possibile, anche a contesti di diritto positivo. Sviluppo di capacità analitiche e sintetiche nella ricostruzione delle tappe della storia del diritto contemporaneo europeo.
- Autonomia di giudizio: individuare i tratti salienti delle singole tematiche oggetto di studio.
- Abilità comunicative: capacità di analizzare fattispecie concrete e di individuare soluzioni giuridicamente argomentate. Esposizione di concetti in modo chiaro, corretto e ordinato, sia in forma scritta che nell'esame orale.
- Capacità di apprendimento: comprendere gli aspetti fondamentali dell'evoluzione storica delle fonti del diritto, delle istituzioni e delle dottrine giuridiche nella Roma antica e in età contemporanea e compiere collegamenti tra i diversi argomenti oggetto del corso.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di riconoscere i principi posti alla base dei diversi istituti romanistici e di applicarli, ove possibile, anche a contesti di diritto positivo. Sviluppo di capacità analitiche e sintetiche nella ricostruzione delle tappe della storia del diritto contemporaneo europeo.
- Autonomia di giudizio: individuare i tratti salienti delle singole tematiche oggetto di studio.
- Abilità comunicative: capacità di analizzare fattispecie concrete e di individuare soluzioni giuridicamente argomentate. Esposizione di concetti in modo chiaro, corretto e ordinato, sia in forma scritta che nell'esame orale.
- Capacità di apprendimento: comprendere gli aspetti fondamentali dell'evoluzione storica delle fonti del diritto, delle istituzioni e delle dottrine giuridiche nella Roma antica e in età contemporanea e compiere collegamenti tra i diversi argomenti oggetto del corso.
Risultati apprendimento attesi
Non definiti
Periodo: annuale
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
annuale
STUDENTI FREQUENTANTI
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Informazioni sul programma
E' previsto l'accesso al Portale Ariel dedicato all'e-learning, in cui è possibile rinvenire le fonti normative, dottrinali e giurisprudenziali oggetto di studio, i test di auto-valutazione per la preparazione dell'esame, e, per gli studenti frequentanti, dispense e materiali didattici.
Prerequisiti
Verifica orale con voto espresso in trentesimi ed eventuale lode: i criteri di valutazione si basano sulla chiarezza espositiva e sulla capacità di rielaborazione critica. Il voto riportato farà media con quello dell'esame di Storia del Diritto Contemporaneo. Ne consegue che comparirà in carriera un solo voto finale, espresso in trentesimi, corrispondente al risultato della media aritmetica semplice (eventualmente arrotondata per eccesso) dell'esito dei due esami di Istituzioni di diritto romano e di Storia del Diritto Contemporaneo.
In caso di mancato superamento dell'esame, ci si potrà ripresentare all'appello immediatamente successivo.
In caso di mancato superamento dell'esame, ci si potrà ripresentare all'appello immediatamente successivo.
Istituzioni di diritto romano
Programma
Il corso ha ad oggetto l'evoluzione del diritto privato a Roma, nel periodo compreso tra il 753 a.C., data convenzionale della fondazione della città, e il 565 d.C., anno della morte dell'imperatore Giustiniano. Le lezioni si propongono di tratteggiare le linee fondamentali dei più significativi settori della materia, con l'obiettivo di recuperare le radici storiche di diversi istituti moderni, tenendo presente che la suddivisione in personae (persone), res (cose), actiones (tutela dei diritti) accolta nelle Istituzioni dei giuristi antichi è rimasta alla base del Codice Civile vigente. Singoli temi trattati: periodizzazione e fonti di produzione e di cognizione del diritto; capacità giuridica e capacità di agire; fatti, atti e negozi giuridici; obbligazioni (fonti, vita del rapporto obbligatorio e singole figure produttive di obbligazioni); processo privato; classificazione delle cose, proprietà, diritti reali minori, possesso.
Programma analitico
Prof. Nunzia Donadio
Lezione 1 Presentazione dell'insegnamento (le due docenti insieme).
L'arco cronologico dell'esperienza giuridica di Roma antica. Le fonti di cognizione e di produzione del diritto romano. Diritto e prassi giuridica in Roma (pp. 1-26).
Lezione 2 Diritto soggettivo, interesse legittimo, dovere/obbligo/onere. La soggettività giuridica nel diritto romano; gli status personarum; la deminutio capitis; schiavitù e sue fonti (pp. 123-139; pp. 150-163).
Lezione 3 Atto-negozio-contratto nella riflessione dei giuristi classici e giustinianei.
Lezione 4 Il negozio giuridico: elementi essenziali ed accidentali; soggetti; effetti (pp. 77-115).
Lezione 5 La nozione di obligatio nell'esperienza giuridica di Roma antica: le nozioni nella riflessione giurisprudenziale classica e postclassica. Origine del rapporto obbligatorio. Le diverse fonti dell'obligatio e la loro classificazione. Comparazione storica con le norme del Code Civil francese e del Codice Civile Italiano (pp. 241-250; pp. 262-266).
Lezione 6 Delictum ed obbligazione da atto illecito; delictum e crimen; i delicta del ius civile (pp. 303-313)
Lezione 7 L'obligatio contracta. La definizione di contratto nei giuristi romani. La tipicità contrattuale.
Le convenzioni atipiche (pp. 292-298).
Lezione 8 Le obligationes verbis contractae e litteris contractae. L'uso del documentum nella prassi giuridica romana (pp. 274-279).
Lezione 9 Le obligationes re contractae: contratto reale e contratto ad effetti reali (pp. 266-274).
Lezione 10 Le obligationes consensu contractae. Mandatum e locatio conductio (pp. 285-288; pp. 290-292)
Lezione 11 Le obligationes consensu contractae.
Societas ed emptio venditio (pp. 288-290 ; pp. 279-285).
Prof. Francesca Pulitanò
Lezione 12 Il processo (i). Processo privato e diritto sostanziale.
Processo di cognizione e processo di esecuzione. Cap. II, pp. 29-31
Lezione 13 Il processo (ii). Il processo come sequenza di atti formali: le legis actiones. La crisi del formalismo e il passaggio alla formula. Cap. II, pp. 31-45
Lezione 14 Il processo (iii). La tipicità formulare, la funzione delle diverse clausole della formula, la classificazione delle azioni. Il ruolo del giudice. Cap. II, pp. 45-63
Lezione 15 Il processo (iv). Dal giudice privato al processo 'pubblico'. L'evoluzione postclassica e giustinianea:
verso i principi moderni. Cap. II, pp. 71-76
Lezione 16 Le cose (i). L'oggetto dei diritti e la classificazione delle cose. Cap. V, 177-181
Lezione 17 Le cose (ii). La proprietà e 'le proprietà' nel diritto romano: dominio quiritario, proprietà pretoria e proprietà provinciale. Analogie e differenze con la proprietà odierna. Cap. V, pp. 183-188; 208-211
Lezione 18 Le cose (iii). I modi di acquisto della proprietà a titolo originario e a titolo derivativo. Cap. V, pp. 188-198
Lezione 19 Le cose (iv). I diritti reali minori: nozione e principi generali. I diritti di godimento. Cap. V, pp. 215-228
Lezione 20 Le cose (v). I diritti reali di garanzia. Cap. V, pp. 228-232
Lezione 21 Le cose (vi). Il possesso e la relativa tutela. Rivendica formulare e actio Publiciana. Cap. V, pp. 201-208; 232-240
Programma analitico
Prof. Nunzia Donadio
Lezione 1 Presentazione dell'insegnamento (le due docenti insieme).
L'arco cronologico dell'esperienza giuridica di Roma antica. Le fonti di cognizione e di produzione del diritto romano. Diritto e prassi giuridica in Roma (pp. 1-26).
Lezione 2 Diritto soggettivo, interesse legittimo, dovere/obbligo/onere. La soggettività giuridica nel diritto romano; gli status personarum; la deminutio capitis; schiavitù e sue fonti (pp. 123-139; pp. 150-163).
Lezione 3 Atto-negozio-contratto nella riflessione dei giuristi classici e giustinianei.
Lezione 4 Il negozio giuridico: elementi essenziali ed accidentali; soggetti; effetti (pp. 77-115).
Lezione 5 La nozione di obligatio nell'esperienza giuridica di Roma antica: le nozioni nella riflessione giurisprudenziale classica e postclassica. Origine del rapporto obbligatorio. Le diverse fonti dell'obligatio e la loro classificazione. Comparazione storica con le norme del Code Civil francese e del Codice Civile Italiano (pp. 241-250; pp. 262-266).
Lezione 6 Delictum ed obbligazione da atto illecito; delictum e crimen; i delicta del ius civile (pp. 303-313)
Lezione 7 L'obligatio contracta. La definizione di contratto nei giuristi romani. La tipicità contrattuale.
Le convenzioni atipiche (pp. 292-298).
Lezione 8 Le obligationes verbis contractae e litteris contractae. L'uso del documentum nella prassi giuridica romana (pp. 274-279).
Lezione 9 Le obligationes re contractae: contratto reale e contratto ad effetti reali (pp. 266-274).
Lezione 10 Le obligationes consensu contractae. Mandatum e locatio conductio (pp. 285-288; pp. 290-292)
Lezione 11 Le obligationes consensu contractae.
Societas ed emptio venditio (pp. 288-290 ; pp. 279-285).
Prof. Francesca Pulitanò
Lezione 12 Il processo (i). Processo privato e diritto sostanziale.
Processo di cognizione e processo di esecuzione. Cap. II, pp. 29-31
Lezione 13 Il processo (ii). Il processo come sequenza di atti formali: le legis actiones. La crisi del formalismo e il passaggio alla formula. Cap. II, pp. 31-45
Lezione 14 Il processo (iii). La tipicità formulare, la funzione delle diverse clausole della formula, la classificazione delle azioni. Il ruolo del giudice. Cap. II, pp. 45-63
Lezione 15 Il processo (iv). Dal giudice privato al processo 'pubblico'. L'evoluzione postclassica e giustinianea:
verso i principi moderni. Cap. II, pp. 71-76
Lezione 16 Le cose (i). L'oggetto dei diritti e la classificazione delle cose. Cap. V, 177-181
Lezione 17 Le cose (ii). La proprietà e 'le proprietà' nel diritto romano: dominio quiritario, proprietà pretoria e proprietà provinciale. Analogie e differenze con la proprietà odierna. Cap. V, pp. 183-188; 208-211
Lezione 18 Le cose (iii). I modi di acquisto della proprietà a titolo originario e a titolo derivativo. Cap. V, pp. 188-198
Lezione 19 Le cose (iv). I diritti reali minori: nozione e principi generali. I diritti di godimento. Cap. V, pp. 215-228
Lezione 20 Le cose (v). I diritti reali di garanzia. Cap. V, pp. 228-232
Lezione 21 Le cose (vi). Il possesso e la relativa tutela. Rivendica formulare e actio Publiciana. Cap. V, pp. 201-208; 232-240
Materiale di riferimento
M. MARRONE, Manuale di diritto privato romano, Torino, Giappichelli editore, 2004, Capitoli: I (pp. 1-27); II (pp. 29-63; 72-81); III (pp. 77-121); IV (pp. 123-125; 171-175); V (pp. 177-240); VI (pp. 241-339).
Eventuali materiali didattici per gli studenti frequentanti saranno messi a disposizione sul portale Ariel.
Programma integrazione
Per il passaggio alla laurea magistrale si vedano i programmi integrativi dei docenti di riferimento per Istituzioni di diritto romano, in base alla lettera iniziale del cognome dello studente.
Eventuali materiali didattici per gli studenti frequentanti saranno messi a disposizione sul portale Ariel.
Programma integrazione
Per il passaggio alla laurea magistrale si vedano i programmi integrativi dei docenti di riferimento per Istituzioni di diritto romano, in base alla lettera iniziale del cognome dello studente.
Storia del diritto contemporaneo
Programma
Il corso è volto a delineare i cardini della storia del diritto in Europa nell'età contemporanea (XIX-XX secolo). è incentrato sugli aspetti fondamentali dell'evoluzione del pensiero giuridico e delle fonti del diritto nella storia europea tra Otto e Novecento, con speciale attenzione alla Scuola storica tedesca, all'unificazione legislativa italiana e all'attività codificatoria in Europa nel secondo Ottocento, alla Pandettistica e al positivismo giuridico, ai codici della prima metà del Novecento e alla genesi dello Stato costituzionale, fino a giungere al diritto dell'Unione europea, alla nascita dell'Onu e alla globalizzazione.
Un particolare risalto verrà dato, nell'arco di tutto il corso, ai rapporti tra pensiero giuridico, legislazione e prassi del diritto, agli istituti del diritto delle persone, della famiglia, dell'economia e del lavoro, nonché ai nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee.
Sommario del corso: L'età delle nazioni (1815-1914): La Scuola storica e la dottrina germanica; codici e leggi del secondo Ottocento; le professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato); la dottrina giuridica tra i due secoli. Il Novecento: diritto e legislazione tra le due guerre; i diritti nel secondo Novecento; profili della nuova
(per tutte le tematiche si fa riferimento al testo di A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa - Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione).
1. Premessa (prima parte): il Giusnaturalismo moderno e l'Illuminismo giuridico (pp. 350-359 e pp. 416-427).
2. Premessa (seconda parte): La codificazione ottocentesca e i due prototipi di codice civile (Code Napoléon e Codice civile austriaco) (pp. 478-494).
3. Savigny e la Scuola storica tedesca: romanisti e germanisti (pp. 526-535).
4. Il diritto criminale e il processo penale secondo la dottrina di Mittermaier. Il giuspubblicismo moderno di von Mohl, von Stein e Gneist (pp. 535-541).
5. L'unificazione legislativa italiana: dal codice civile del 1865 al codice di procedura penale del 1913 (pp. 542-555).
6. La Costituzione della Germania unita (1871) e il BGB (1900) (pp. 555-566).
7. La legislazione speciale di fine Ottocento: famiglia, industria, commercio e lavoro (pp. 566-574).
8. La tutela giurisdizionale dei privati nei confronti della pubblica amministrazione e i diritti elettorali (pp. 574-577).
9. L'organizzazione delle professioni legali: magistratura, avvocatura e notariato (pp. 578-587).
10. La Pandettistica tedesca: i contributi di Windscheid, Jhering e Gierke. Le dottrine del diritto pubblico del secondo Ottocento tedesco (pp. 588-597).
11. La moderna scienza del diritto pubblico in Italia: Orlando e Santi Romano. Le dottrine penalistiche e il confronto tra Scuola classica e Scuola positiva (pp. 598-604).
12. La scienza giuridica italiana: civilisti, commercialisti e processualisti (pp. 604-616).
13. Il positivismo giuridico: apogeo e crisi (pp. 616-624).
14. La Costituzione di Weimar del 1919 e la Costituzione austriaca del 1920 (pp. 625-630).
15. Il diritto nell'Italia fascista e i nuovi codici. Nazismo e diritto (pp. 630-640).
16. Il diritto dell'Unione Sovietica. La dottrina giuridica e i contribuiti Max Weber e Hans Kelsen (pp. 640-650).
17. Lo stato costituzionale nell'Europa continentale (pp. 651-660).
18. Il Codice di diritto canonico del 1983. Il diritto delle persone, della famiglia, dell'economia, del lavoro e dell'ambiente nel secondo Novecento (pp. 660-672).
19. La cultura giuridica alla fine del XX secolo (pp. 673-691).
20. La formazione della Comunità europea e la sua evoluzione istituzionale (pp. 692-720).
21. Nascita e struttura dell'ONU (pp. 721-741).
La prova finale del profitto relativa all'insegnamento si svolge in forma orale e la valutazione è espressa co un voto in trentesimi, con eventuale lode. É prevista una prova scritta intermedia (che conserverà validità illimitata), sotto forma di questionari caratterizzati da domande aperte. I criteri per la valutazione delle prove (sia scritta che orale) tengono conto della correttezza dei contenuti, della chiarezza argomentativa e delle capacità di analisi critica e di rielaborazione.
Un particolare risalto verrà dato, nell'arco di tutto il corso, ai rapporti tra pensiero giuridico, legislazione e prassi del diritto, agli istituti del diritto delle persone, della famiglia, dell'economia e del lavoro, nonché ai nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee.
Sommario del corso: L'età delle nazioni (1815-1914): La Scuola storica e la dottrina germanica; codici e leggi del secondo Ottocento; le professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato); la dottrina giuridica tra i due secoli. Il Novecento: diritto e legislazione tra le due guerre; i diritti nel secondo Novecento; profili della nuova
(per tutte le tematiche si fa riferimento al testo di A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa - Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione).
1. Premessa (prima parte): il Giusnaturalismo moderno e l'Illuminismo giuridico (pp. 350-359 e pp. 416-427).
2. Premessa (seconda parte): La codificazione ottocentesca e i due prototipi di codice civile (Code Napoléon e Codice civile austriaco) (pp. 478-494).
3. Savigny e la Scuola storica tedesca: romanisti e germanisti (pp. 526-535).
4. Il diritto criminale e il processo penale secondo la dottrina di Mittermaier. Il giuspubblicismo moderno di von Mohl, von Stein e Gneist (pp. 535-541).
5. L'unificazione legislativa italiana: dal codice civile del 1865 al codice di procedura penale del 1913 (pp. 542-555).
6. La Costituzione della Germania unita (1871) e il BGB (1900) (pp. 555-566).
7. La legislazione speciale di fine Ottocento: famiglia, industria, commercio e lavoro (pp. 566-574).
8. La tutela giurisdizionale dei privati nei confronti della pubblica amministrazione e i diritti elettorali (pp. 574-577).
9. L'organizzazione delle professioni legali: magistratura, avvocatura e notariato (pp. 578-587).
10. La Pandettistica tedesca: i contributi di Windscheid, Jhering e Gierke. Le dottrine del diritto pubblico del secondo Ottocento tedesco (pp. 588-597).
11. La moderna scienza del diritto pubblico in Italia: Orlando e Santi Romano. Le dottrine penalistiche e il confronto tra Scuola classica e Scuola positiva (pp. 598-604).
12. La scienza giuridica italiana: civilisti, commercialisti e processualisti (pp. 604-616).
13. Il positivismo giuridico: apogeo e crisi (pp. 616-624).
14. La Costituzione di Weimar del 1919 e la Costituzione austriaca del 1920 (pp. 625-630).
15. Il diritto nell'Italia fascista e i nuovi codici. Nazismo e diritto (pp. 630-640).
16. Il diritto dell'Unione Sovietica. La dottrina giuridica e i contribuiti Max Weber e Hans Kelsen (pp. 640-650).
17. Lo stato costituzionale nell'Europa continentale (pp. 651-660).
18. Il Codice di diritto canonico del 1983. Il diritto delle persone, della famiglia, dell'economia, del lavoro e dell'ambiente nel secondo Novecento (pp. 660-672).
19. La cultura giuridica alla fine del XX secolo (pp. 673-691).
20. La formazione della Comunità europea e la sua evoluzione istituzionale (pp. 692-720).
21. Nascita e struttura dell'ONU (pp. 721-741).
La prova finale del profitto relativa all'insegnamento si svolge in forma orale e la valutazione è espressa co un voto in trentesimi, con eventuale lode. É prevista una prova scritta intermedia (che conserverà validità illimitata), sotto forma di questionari caratterizzati da domande aperte. I criteri per la valutazione delle prove (sia scritta che orale) tengono conto della correttezza dei contenuti, della chiarezza argomentativa e delle capacità di analisi critica e di rielaborazione.
Materiale di riferimento
Gli studenti frequentanti si prepareranno per l'esame sulla base delle dispense che verranno messe a disposizione durante il corso.
Programma integrativo e Trasferimenti:
Per gli studenti che passano dal triennio al quinquennio si richiede un'integrazione del programma di testo come di seguito specificato:
A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016, pp. 15-349 e pp. 359-415 (integrazione di 6 cfu).
Per gli studenti provenienti da altre Facoltà, l'integrazione dovrà essere di volta in volta concordata con il docente a seconda del programma svolto presso la Facoltà di provenienza.
Avvertenza
In caso di mancato superamento dell'esame, dovranno decorrere 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.
Programma integrativo e Trasferimenti:
Per gli studenti che passano dal triennio al quinquennio si richiede un'integrazione del programma di testo come di seguito specificato:
A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016, pp. 15-349 e pp. 359-415 (integrazione di 6 cfu).
Per gli studenti provenienti da altre Facoltà, l'integrazione dovrà essere di volta in volta concordata con il docente a seconda del programma svolto presso la Facoltà di provenienza.
Avvertenza
In caso di mancato superamento dell'esame, dovranno decorrere 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.
Storia del diritto contemporaneo
Materiale di riferimento
A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione), pp. 350-359, 416-427, 478-494, 526-741.
Programma integrativo e Trasferimenti:
Per gli studenti che passano dal triennio al quinquennio si richiede un'integrazione del programma di testo come di seguito specificato:
A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016, pp. 15-349 e pp. 359-415 (integrazione di 6 cfu).
Per gli studenti provenienti da altre Facoltà, l'integrazione dovrà essere di volta in volta concordata con il docente a seconda del programma svolto presso la Facoltà di provenienza.
Avvertenza
In caso di mancato superamento dell'esame, dovranno decorrere 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.
Programma integrativo e Trasferimenti:
Per gli studenti che passano dal triennio al quinquennio si richiede un'integrazione del programma di testo come di seguito specificato:
A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016, pp. 15-349 e pp. 359-415 (integrazione di 6 cfu).
Per gli studenti provenienti da altre Facoltà, l'integrazione dovrà essere di volta in volta concordata con il docente a seconda del programma svolto presso la Facoltà di provenienza.
Avvertenza
In caso di mancato superamento dell'esame, dovranno decorrere 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.
Moduli o unità didattiche
Istituzioni di diritto romano
IUS/18 - DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITA - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docenti:
Donadio Nunzia, Pulitano' Francesca
Storia del diritto contemporaneo
IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Santangelo Angela Maria
Docente/i
Ricevimento:
Giovedì 9.00-10.30
dipartimento di diritto privato e storia del diritto - 1 piano
Ricevimento:
Il ricevimento di studenti e laureandi si svolgerà, per chi lo desidera, in presenza, previo appuntamento da concordarsi via mail. È anche possibile contattare la docente via e-mail per fissare colloqui sulla piattaforma Teams.
Sezione di diritto romano
Ricevimento:
Il ricevimento studenti viene effettuato previo appuntamento per e-mail
Dipartimento di Diritto privato e Storia del diritto/Piattaforma Microsoft Teams