Storia dell'economia e delle politiche economiche
A.A. 2018/2019
Obiettivi formativi
Il corso ripercorre la storia dell'economia e delle politiche economiche adottate in Europa e nei più rilevanti contesti extraeuropei a partire dall'età preindustriale fino a tutto il Novecento, con particolare attenzione alle relazioni economiche internazionali. Verranno analizzati i principali orientamenti di politica economica, i loro caratteri distintivi e i risultati conseguiti sul breve e sul lungo periodo, nel contesto più generale delle trasformazioni economiche di maggior rilievo nella storia europea e mondiale degli ultimi secoli.
Obiettivo del corso è di stimolare la riflessione e l'autonomia di giudizio degli studenti sugli attuali indirizzi di politica economica e sulle relazioni economiche internazionali, attraverso l'acquisizione: 1. della conoscenza e della capacità di comprensione dei concetti e dei temi fondamentali della storia economica e delle politiche economiche nei diversi contesti spazio-temporali; 2. della capacità di interpretare i dati e le informazioni riguardanti una data economia o politica economica; 3. della capacità di comunicare in modo coerente ed organico le proprie conoscenze, utilizzando la terminologia e i concetti propri della disciplina"
Obiettivo del corso è di stimolare la riflessione e l'autonomia di giudizio degli studenti sugli attuali indirizzi di politica economica e sulle relazioni economiche internazionali, attraverso l'acquisizione: 1. della conoscenza e della capacità di comprensione dei concetti e dei temi fondamentali della storia economica e delle politiche economiche nei diversi contesti spazio-temporali; 2. della capacità di interpretare i dati e le informazioni riguardanti una data economia o politica economica; 3. della capacità di comunicare in modo coerente ed organico le proprie conoscenze, utilizzando la terminologia e i concetti propri della disciplina"
Risultati apprendimento attesi
Non definiti
Periodo: Terzo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Terzo trimestre
STUDENTI FREQUENTANTI
Programma
Le lezioni seguiranno un andamento cronologico, partendo dall'età preindustriale e coprendo tutto il Novecento. Il corso si dividerà in due parti.
Nella prima parte verranno analizzati i caratteri dell'economia e la nascita delle politiche economiche in Europa in età moderna, illustrando le peculiarità e le differenze con l'area orientale del mondo (Cina in particolare), che hanno dato luogo alla "Grande divergenza" nel percorso dello sviluppo economico. In questo contesto verranno studiate le interrelazioni tra l'affermarsi degli stati moderni, dello stato fiscale e delle politiche economiche con lo sviluppo di paesi come l'Olanda, la Francia e l'Inghilterra, patria della rivoluzione industriale. Si passerà in seguito ad approfondire gli orientamenti protezionisti e liberisti e le loro ragioni, il maggiore o minore intervento dello stato nelle economie nel corso dell'Ottocento, quando l'industrializzazione avanza in nuovi settori come quello dell'acciaio, della chimica, dell'elettricità e si affacciano sulla scena europea e mondiale paesi come la Germania, il Giappone e gli Stati Uniti, in cui il ruolo dello stato varia da dirigista e fortemente interventista a mero 'regolatore' della vita economica. Infine si analizzerà la fase della prima globalizzazione (1870-1914), quando si accelerano le relazioni, gli scambi e la circolazione di merci, capitali, persone a livello globale, anche grazie all'apertura forzata dei mercati orientali di Cina e Giappone, alla forte spinta alla colonizzazione, alla rivoluzione dei trasporti.
La seconda parte del corso sarà dedicata al Novecento, dalla prima guerra mondiale in avanti. Si apre allora un periodo in cui assume importanza il ruolo dello stato (durante le due guerre mondiali, quando l'economia è mobilitata e controllata per vincere i conflitti; laddove si affermano regimi autoritari, in particolare Italia, Germania, Russia; dopo la grande crisi del 1929, anche negli Stati Uniti). Nel secondo dopoguerra, si analizzeranno da un lato le politiche economiche che prevedono l'abolizione del mercato a favore dell'economia pianificata dallo stato e dall'altro le politiche keynesiane, caratterizzate dal riconoscimento del ruolo dello stato nell'economia, spesso imprenditore esso stesso, in Europa mitigatore delle diseguaglianze economiche e sociali e promotore del welfare state. Dagli anni Settanta, dopo l'epoca delle lotte operaie, emergerà un indirizzo contrario, ispirato alle teorie neo-liberiste, che diverrà via via egemone e troverà negli anni Ottanta i suoi maggiori esponenti nella Thatcher e in Reagan. Si illustrerà dunque il Reaganismo, con l'avvio di un'epoca di deregolamentazione dell'economia e della finanza, che ha una portata storica dirompente. Le lezioni tratteranno dei nuovi indirizzi avviati, secondo ritmi diversi, da molti paesi latinoamericani, dalla Cina, dall'India, che modificano più o meno lentamente le loro politiche verso un'apertura agli scambi internazionali, promuovendo lo sviluppo delle multinazionali (le cui dimensioni si accrescono enormemente), la finanziarizzazione sempre più spinta dell'economia, la nuova globalizzazione, rafforzata dagli anni Novanta dalla rivoluzione di internet. Si vedrà infine come la fine dell'alternativa comunista e la disgregazione dell'Unione Sovietica abbiano contribuito all'affermazione del nuovo sistema globale, mentre nell'Unione Europea, che accoglie le politiche di liberalizzazione, accelera il cambiamento epocale che ha investito la società, le relazioni industriali e le economie attuali.
Nella prima parte verranno analizzati i caratteri dell'economia e la nascita delle politiche economiche in Europa in età moderna, illustrando le peculiarità e le differenze con l'area orientale del mondo (Cina in particolare), che hanno dato luogo alla "Grande divergenza" nel percorso dello sviluppo economico. In questo contesto verranno studiate le interrelazioni tra l'affermarsi degli stati moderni, dello stato fiscale e delle politiche economiche con lo sviluppo di paesi come l'Olanda, la Francia e l'Inghilterra, patria della rivoluzione industriale. Si passerà in seguito ad approfondire gli orientamenti protezionisti e liberisti e le loro ragioni, il maggiore o minore intervento dello stato nelle economie nel corso dell'Ottocento, quando l'industrializzazione avanza in nuovi settori come quello dell'acciaio, della chimica, dell'elettricità e si affacciano sulla scena europea e mondiale paesi come la Germania, il Giappone e gli Stati Uniti, in cui il ruolo dello stato varia da dirigista e fortemente interventista a mero 'regolatore' della vita economica. Infine si analizzerà la fase della prima globalizzazione (1870-1914), quando si accelerano le relazioni, gli scambi e la circolazione di merci, capitali, persone a livello globale, anche grazie all'apertura forzata dei mercati orientali di Cina e Giappone, alla forte spinta alla colonizzazione, alla rivoluzione dei trasporti.
La seconda parte del corso sarà dedicata al Novecento, dalla prima guerra mondiale in avanti. Si apre allora un periodo in cui assume importanza il ruolo dello stato (durante le due guerre mondiali, quando l'economia è mobilitata e controllata per vincere i conflitti; laddove si affermano regimi autoritari, in particolare Italia, Germania, Russia; dopo la grande crisi del 1929, anche negli Stati Uniti). Nel secondo dopoguerra, si analizzeranno da un lato le politiche economiche che prevedono l'abolizione del mercato a favore dell'economia pianificata dallo stato e dall'altro le politiche keynesiane, caratterizzate dal riconoscimento del ruolo dello stato nell'economia, spesso imprenditore esso stesso, in Europa mitigatore delle diseguaglianze economiche e sociali e promotore del welfare state. Dagli anni Settanta, dopo l'epoca delle lotte operaie, emergerà un indirizzo contrario, ispirato alle teorie neo-liberiste, che diverrà via via egemone e troverà negli anni Ottanta i suoi maggiori esponenti nella Thatcher e in Reagan. Si illustrerà dunque il Reaganismo, con l'avvio di un'epoca di deregolamentazione dell'economia e della finanza, che ha una portata storica dirompente. Le lezioni tratteranno dei nuovi indirizzi avviati, secondo ritmi diversi, da molti paesi latinoamericani, dalla Cina, dall'India, che modificano più o meno lentamente le loro politiche verso un'apertura agli scambi internazionali, promuovendo lo sviluppo delle multinazionali (le cui dimensioni si accrescono enormemente), la finanziarizzazione sempre più spinta dell'economia, la nuova globalizzazione, rafforzata dagli anni Novanta dalla rivoluzione di internet. Si vedrà infine come la fine dell'alternativa comunista e la disgregazione dell'Unione Sovietica abbiano contribuito all'affermazione del nuovo sistema globale, mentre nell'Unione Europea, che accoglie le politiche di liberalizzazione, accelera il cambiamento epocale che ha investito la società, le relazioni industriali e le economie attuali.
Propedeuticità
E' richiesta la conoscenza di base della storia moderna e contemporanea.
Prerequisiti
Gli studenti saranno considerati frequentanti se avranno seguito almeno 16 lezioni su 20.
Gli studenti frequentanti si avvarranno dello studio degli appunti presi a lezione e dello studio dei DUE testi indicati nei materiali di riferimento
(1. Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere, 2016 2. Franco Amatori e Andrea Colli (a cura di), Il mondo globale, 2017)
L'esame finale sarà in forma scritta e verterà sui contenuti delle lezioni.
Al termine del corso gli studenti dovranno:
- aver acquisito la conoscenza e la capacità di comprensione dei concetti storico-economico di base e dei temi fondamentali della storia delle politiche economiche nei diversi contesti spazio-temporali
- essere capaci di applicare le conoscenze e capacità di comprensione all'analisi degli indirizzi attuali di politica economica
- essere capaci di raccogliere e interpretare i dati e le informazioni riguardanti una data economia o politica economica, collegando fatti e fenomeni e cogliendo le interrelazioni tra i diversi aspetti storici (istituzionali, economici, politici e sociali).
- saper comunicare in modo coerente ed organico le loro conoscenze, utilizzando la terminologia e i concetti propri della disciplina
Gli studenti frequentanti si avvarranno dello studio degli appunti presi a lezione e dello studio dei DUE testi indicati nei materiali di riferimento
(1. Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere, 2016 2. Franco Amatori e Andrea Colli (a cura di), Il mondo globale, 2017)
L'esame finale sarà in forma scritta e verterà sui contenuti delle lezioni.
Al termine del corso gli studenti dovranno:
- aver acquisito la conoscenza e la capacità di comprensione dei concetti storico-economico di base e dei temi fondamentali della storia delle politiche economiche nei diversi contesti spazio-temporali
- essere capaci di applicare le conoscenze e capacità di comprensione all'analisi degli indirizzi attuali di politica economica
- essere capaci di raccogliere e interpretare i dati e le informazioni riguardanti una data economia o politica economica, collegando fatti e fenomeni e cogliendo le interrelazioni tra i diversi aspetti storici (istituzionali, economici, politici e sociali).
- saper comunicare in modo coerente ed organico le loro conoscenze, utilizzando la terminologia e i concetti propri della disciplina
Materiale di riferimento
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Testi da preparare per l'esame insieme agli appunti presi a lezione:
1.Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere. Stato ed economia nell'Europa moderna, Roma-Bari: Laterza, 2016
2.Franco Amatori e Andrea Colli ( a cura di), Il mondo globale. Una storia economica, Torino, Giappichelli, 2017
1.Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere. Stato ed economia nell'Europa moderna, Roma-Bari: Laterza, 2016
2.Franco Amatori e Andrea Colli ( a cura di), Il mondo globale. Una storia economica, Torino, Giappichelli, 2017
Prerequisiti
L'esame finale sarà scritto e verterà sui contenuti dei TRE testi indicati nei materiali di riferimento
(1. Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere, 2016 2. Valerio Castronovo, Un passato che ritorna, 2006 [a scelta libera dello studente: limitatamente ai capitoli I-VIII, pp. 1-165 oppure capitoli IX - e XIV e Conclusioni, pp. 166-316] 3. Franco Amatori e Andrea Colli (a cura di), Il mondo globale, 2017)
Gli studenti dovranno dimostrare di
- aver acquisito la conoscenza e la capacità di comprensione dei concetti storico-economico di base e dei temi fondamentali della storia delle politiche economiche nei diversi contesti spazio-temporali
- essere capaci di applicare le conoscenze e capacità di comprensione all'analisi degli indirizzi attuali di politica economica
- essere capaci di raccogliere e interpretare i dati e le informazioni riguardanti una data economia o politica economica, collegando fatti e fenomeni e cogliendo le interrelazioni tra i diversi aspetti storici (istituzionali, economici, politici e sociali).
- saper comunicare in modo coerente ed organico le loro conoscenze, utilizzando la terminologia e i concetti propri della disciplina
(1. Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere, 2016 2. Valerio Castronovo, Un passato che ritorna, 2006 [a scelta libera dello studente: limitatamente ai capitoli I-VIII, pp. 1-165 oppure capitoli IX - e XIV e Conclusioni, pp. 166-316] 3. Franco Amatori e Andrea Colli (a cura di), Il mondo globale, 2017)
Gli studenti dovranno dimostrare di
- aver acquisito la conoscenza e la capacità di comprensione dei concetti storico-economico di base e dei temi fondamentali della storia delle politiche economiche nei diversi contesti spazio-temporali
- essere capaci di applicare le conoscenze e capacità di comprensione all'analisi degli indirizzi attuali di politica economica
- essere capaci di raccogliere e interpretare i dati e le informazioni riguardanti una data economia o politica economica, collegando fatti e fenomeni e cogliendo le interrelazioni tra i diversi aspetti storici (istituzionali, economici, politici e sociali).
- saper comunicare in modo coerente ed organico le loro conoscenze, utilizzando la terminologia e i concetti propri della disciplina
Materiale di riferimento
Tre testi di studio:
1. Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere. Stato ed economia nell'Europa moderna, Roma-Bari: Laterza, 2016.
2. Valerio Castronovo, Un passato che ritorna. L'Europa e la sfida dell'Asia, Roma-Bari: Laterza, 2006 (limitatamente ai capitoli I-VIII, pp. 1-165, OPPURE, in alternativa, dal capitolo IX alle Conclusioni, pp. 166-316)
3. Franco Amatori e Andrea Colli (a cura di), Il mondo globale. Una storia economica, Torino, Giappichelli, 2017.
1. Silvia A. Conca Messina, Profitti del potere. Stato ed economia nell'Europa moderna, Roma-Bari: Laterza, 2016.
2. Valerio Castronovo, Un passato che ritorna. L'Europa e la sfida dell'Asia, Roma-Bari: Laterza, 2006 (limitatamente ai capitoli I-VIII, pp. 1-165, OPPURE, in alternativa, dal capitolo IX alle Conclusioni, pp. 166-316)
3. Franco Amatori e Andrea Colli (a cura di), Il mondo globale. Una storia economica, Torino, Giappichelli, 2017.
Docente/i
Ricevimento:
Durante le festività e nel mese di agosto il ricevimento e il tutoraggio stage sono sospesi. Calendario accademico 2024/2025: https://www.unimi.it/sites/default/files/2024-07/Calendario_accademico_2024-2025_web.pdf
I colloqui si svolgono via Teams o in presenza in via FdP previo appuntamento via email. Per informazioni sugli stage la docente risponde esclusivamente via email. Si prega di utilizzare la mail istituzionale @studenti.unimi.it.