Diritto comparato delle religioni
A.A. 2019/2020
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione. È richiesto un livello di cultura generale e di cultura giuridica sufficiente per sviluppare la comprensione delle nozioni giuridiche specifiche di alcuni diritti "religiosi" (canonico, ebraico e islamico) e, in particolare, per cogliere le differenze e specificità di questi rispetto agli ordinamenti secolari; a questo proposito si richiede altresì un discreto livello di proprietà di linguaggio e padronanza lessicale, specialmente quello giuridico. Per la parte relativa allo sviluppo delle fonti dei diritti "religiosi" è altresì auspicabile la conoscenza di alcune elementari nozioni storiche.
2) Capacità applicative. Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo dei diritti "religiosi", in una prospettiva interdisciplinare e al fine di acquisire capacità qualificanti nel senso di una migliore comprensione dei fenomeni sociali che, in una società pluralista, emergono nelle loro forme di rilevanza giuridica.
3) Autonomia di giudizio. Acquisizione di una consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione dei concetti trattati.
4) Abilità nella comunicazione. Per le tematiche trattate, oltre ai sopra ricordati requisiti culturali ed espressivi di partenza, il corso mira a fare acquisire agli studenti la padronanza di alcuni concetti essenziali per la comprensione di fenomeni oggi di grande rilievo, quali l'espansione e la moltiplicazione delle sfere del religioso nelle odierne società, e a trarre da queste nuove acquisizioni la capacità di leggere, interpretare e quindi trasmettere tali nozioni e competenze. Ciò al fine di un'integrazione della formazione giuridica che, in un'ottica interdisciplinare, si pone sempre più come importante completamento della formazione di operatori del diritto consapevoli dell'importanza di saper affrontare una interpretazione delle norme giuridiche per quanto possibile ampia e comprensiva dei fenomeni ad esse sottostanti.
5) Capacità di apprendere. Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono in relazione con gli altri diritti vigenti, in particolare quelli degli ordinamenti secolari.
2) Capacità applicative. Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo dei diritti "religiosi", in una prospettiva interdisciplinare e al fine di acquisire capacità qualificanti nel senso di una migliore comprensione dei fenomeni sociali che, in una società pluralista, emergono nelle loro forme di rilevanza giuridica.
3) Autonomia di giudizio. Acquisizione di una consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione dei concetti trattati.
4) Abilità nella comunicazione. Per le tematiche trattate, oltre ai sopra ricordati requisiti culturali ed espressivi di partenza, il corso mira a fare acquisire agli studenti la padronanza di alcuni concetti essenziali per la comprensione di fenomeni oggi di grande rilievo, quali l'espansione e la moltiplicazione delle sfere del religioso nelle odierne società, e a trarre da queste nuove acquisizioni la capacità di leggere, interpretare e quindi trasmettere tali nozioni e competenze. Ciò al fine di un'integrazione della formazione giuridica che, in un'ottica interdisciplinare, si pone sempre più come importante completamento della formazione di operatori del diritto consapevoli dell'importanza di saper affrontare una interpretazione delle norme giuridiche per quanto possibile ampia e comprensiva dei fenomeni ad esse sottostanti.
5) Capacità di apprendere. Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono in relazione con gli altri diritti vigenti, in particolare quelli degli ordinamenti secolari.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente che abbia proficuamente appreso la materia avrà una conoscenza approfondita degli argomenti del corso nonché del metodo per la comparazione tra diritti secolari e diritti religiosi; acquisirà inoltre la capacità di affrontare, in modo interdisciplinare e con autonomia di giudizio, le nuove tematiche nel campo dei diritti religiosi.
Periodo: Primo semestre
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
Il corso nella sua prima parte affronterà il tema della comparazione dei diritti religiosi, evidenziandone utilità e metodo, per poi fornire una breve esposizione del diritto canonico, ebraico e islamico, così da consentire la comparazione del matrimonio e di alcuni temi di bioetica, come essi sono disciplinati in questi ordinamenti. I due aspetti saranno trattati anche nella seconda parte del corso attraverso l'esame di due opere letterarie: il libro di AVRAHAM YEHOSHUA, Viaggio alla fine del millennio (2000), che affronta il tema della poligamia nell'ebraismo medievale, e il testo di IAN MCEWAN, La ballata di Adam Henry (2014), che narra la storia di un giudice chiamato a decidere il caso di un minorenne Testimone di Geova che rifiuta le trasfusioni di sangue.
Prerequisiti
Come da regolamento didattico del corso di laurea; in particolare sono propedeutici Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale.
Metodi didattici
Il corso si svolgerà attraverso lezioni frontali, approfondimenti seminariali e discussioni su sentenze e casi pratici, anche mediante il lavoro di gruppo. Il corso è integrato con il modulo didattico di Diritto ebraico e israeliano (20 ore, 3 CFU, secondo semestre) e con quello di Diritto islamico (20 ore, 3 CFU, secondo semestre).
Materiale di riferimento
Durante il corso saranno forniti documenti e sentenze per la discussione nonché diapositive per lo svolgimento delle prove scritte. Per gli studenti non frequentanti, il testo da preparare per l'esame è il seguente: SILVIO FERRARI (a cura di), Strumenti e percorsi di diritto comparato delle religioni, Bologna, Il Mulino, 2019.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Il corso, aperto a tutti, prevede la possibilità per un piccolo gruppo di studenti che si impegnino a frequentare tutte le lezioni, di svolgere due prove scritte che - unitamente allo studio del materiale che sarà fornito e che costituirà oggetto di una breve prova orale - sostituiranno l'esame finale. Per gli studenti non frequentanti, il testo da preparare per l'esame è il seguente: SILVIO FERRARI (a cura di), Strumenti e percorsi di diritto comparato delle religioni, Bologna, Il Mulino, 2019.
IUS/11 - DIRITTO ECCLESIASTICO E CANONICO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docenti:
Ceserani Alessandro, Ferrari Silvio
Turni:
-
Docenti:
Ceserani Alessandro, Ferrari SilvioDocente/i
Ricevimento:
Il ricevimento avverrà su appuntamento, da concordare via e-mail.