Diritto degli enti religiosi e degli enti no profit
A.A. 2019/2020
Obiettivi formativi
- Conoscenza e capacità di comprensione. Lo studente deve dimostrare di avere acquisito una conoscenza di base dei caratteri fondamentali degli enti religiosi civilmente riconosciuti e della disciplina ad essi applicabile nell'ordinamento giuridico italiano dopo la riforma del Terzo settore. È richiesto un livello di cultura generale e di cultura giuridica sufficiente per comprendere le nozioni proprie del diritto costituzionale, civile e canonico vigente in materia e per cogliere le specificità del regime applicato agli enti religiosi civilmente riconosciuti.
- Capacità applicative. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare i principi e le nozioni apprese durante il corso alle diverse questioni giuridiche e gestionali poste dall'operare degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento giuridico italiano.
- Autonomia di giudizio. Lo studente deve acquisire una consapevole autonomia di giudizio nell'analisi dei concetti trattati e nell'individuazione delle soluzioni preferibilmente applicabili ai singoli casi.
- Abilità nella comunicazione. Lo studente deve dimostrare di saper esprimere le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore sistematico e proprietà di linguaggio.
- Capacità di apprendere. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito la capacità di adeguare le proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono di fronte all'evoluzione dell'ordinamento giuridico italiano.
- Capacità applicative. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare i principi e le nozioni apprese durante il corso alle diverse questioni giuridiche e gestionali poste dall'operare degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento giuridico italiano.
- Autonomia di giudizio. Lo studente deve acquisire una consapevole autonomia di giudizio nell'analisi dei concetti trattati e nell'individuazione delle soluzioni preferibilmente applicabili ai singoli casi.
- Abilità nella comunicazione. Lo studente deve dimostrare di saper esprimere le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore sistematico e proprietà di linguaggio.
- Capacità di apprendere. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito la capacità di adeguare le proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono di fronte all'evoluzione dell'ordinamento giuridico italiano.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente che abbia proficuamente appreso la materia avrà una conoscenza approfondita degli argomenti del corso e avrà acquisito un metodo di ragionamento idoneo ad affrontare i temi pratico-giuridici connessi al mondo del non profit, nonché alla peculiare condizione giuridica e alle attività svolte degli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
Da sempre gli enti della Chiesa cattolica, ma anche delle altre confessioni religiose sono impegnati in attività di utilità sociale. Questa materia è stata fatta oggetto di una importante riforma nel 2017. Obiettivo del corso è illustrare la peculiare condizione giuridica degli enti religiosi civilmente riconosciuti e la disciplina delle attività da questi svolte nell'ambito del Terzo settore evidenziando, all'occorrenza, affinità e differenze con il regime comune previsto per gli enti no profit.
Particolare attenzione verrà inoltre prestata alla disciplina canonistica degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti in relazione agli effetti che questa produce nell'ordinamento giuridico italiano a norma del diritto vigente in materia.
Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:
I principi costituzionali in materia di enti ecclesiastici: autonomia, indipendenza, distinzione degli ordini, principio di non discriminazione
La condizione giuridica degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento italiano
La condizione giuridica degli enti religiosi nell'ordinamento canonico
Enti religiosi e riforma del Terzo settore: la costituzione del ramo, le attività, il patrimonio destinato, il regolamento.
Particolare attenzione verrà inoltre prestata alla disciplina canonistica degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti in relazione agli effetti che questa produce nell'ordinamento giuridico italiano a norma del diritto vigente in materia.
Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:
I principi costituzionali in materia di enti ecclesiastici: autonomia, indipendenza, distinzione degli ordini, principio di non discriminazione
La condizione giuridica degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento italiano
La condizione giuridica degli enti religiosi nell'ordinamento canonico
Enti religiosi e riforma del Terzo settore: la costituzione del ramo, le attività, il patrimonio destinato, il regolamento.
Prerequisiti
Come da regolamento didattico del corso di laurea; in particolare sono propedeutici Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale.
Metodi didattici
Le lezioni, a taglio prevalentemente frontale, saranno integrate da approfondimenti di tipo seminariale.
Materiale di riferimento
Gli studenti non frequentanti prepareranno uno tra i seguenti testi a scelta:
G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di Diritto Ecclesiastico, Giappichelli, Torino, 2015, pp. 1-131 e pp. 283-311;
G. Casuscelli, Enti ecclesiastici, in Commentario del Codice civile diretto da E. Gabrielli, Delle persone, a cura di A. Barba, S. Pagliantini, vol. III, Leggi collegate, pp. 291-439
Inoltre: i contributi di Antonino Mantineo, Mario Ferrante, Anna Gianfreda, Daniela Milani e Lorenzo Simonelli pubblicati nel volume a cura di A. Gianfreda, M. Abu Salem, Enti religiosi e riforma del Terzo settore, Libellula Edizioni, Tricase, 2018.
Per gli studenti frequentanti il materiale di preparazione all'esame sarà indicato a lezione.
G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di Diritto Ecclesiastico, Giappichelli, Torino, 2015, pp. 1-131 e pp. 283-311;
G. Casuscelli, Enti ecclesiastici, in Commentario del Codice civile diretto da E. Gabrielli, Delle persone, a cura di A. Barba, S. Pagliantini, vol. III, Leggi collegate, pp. 291-439
Inoltre: i contributi di Antonino Mantineo, Mario Ferrante, Anna Gianfreda, Daniela Milani e Lorenzo Simonelli pubblicati nel volume a cura di A. Gianfreda, M. Abu Salem, Enti religiosi e riforma del Terzo settore, Libellula Edizioni, Tricase, 2018.
Per gli studenti frequentanti il materiale di preparazione all'esame sarà indicato a lezione.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
La prova finale si svolge in forma orale, per i soli frequentanti con modalità di esame specifiche.
Per questi ultimi sarà inoltre prevista una prova scritta intermedia.
Per questi ultimi sarà inoltre prevista una prova scritta intermedia.
IUS/11 - DIRITTO ECCLESIASTICO E CANONICO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Milani Daniela
Turni:
-
Docente:
Milani DanielaDocente/i
Ricevimento:
Venerdì h. 10,30
Il ricevimento si svolge il venerdì alle 10,30 previo appuntamento da concordare con la docente via mail scrivendo all'indirizzo [email protected]