Letteratura polacca lm

A.A. 2019/2020
9
Crediti massimi
60
Ore totali
SSD
L-LIN/21
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire un'introduzione al teatro polacco dell'Ottocento e del Novecento. La grande tradizione romantica, rappresentata dal dramma Gli avi di Adam Mickiewicz, fornisce temi e personaggi per il teatro modernista della "Młoda Polska" e per quello polacco del '900.
Risultati apprendimento attesi
Conoscenza e comprensione: Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una ottima conoscenza della storia del teatro polacco a partire dalle sue origini fino alla post-avanguardia di Jerzy Grotowski e Tadeusz Kantor, accordando particolare attenzione al dramma romantico e a quello modernista.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di ricordare e analizzare e le caratteristiche salienti di tutte le opere drammaturgiche prese in esame e di saperle collocare nel contesto della storia del teatro polacco e della tradizione degli studi critici. Dovrà altresì dimostrare avere un'ottima conoscenza degli autori più importanti e delle opere drammaturgiche più rilevanti della tradizione teatrale polacca. Dovrà essere in grado di analizzare i testi drammaturgici dal punto di vista dello stile e dei contenuti, basandosi sulle informazioni ricevute durante le lezioni e ricavate dalla consultazione dei testi indicati nella bibliografia. Dovrà essere in grado di operare una valutazione critica autonoma delle opere prese in esame.
Corso singolo

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Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Programma
Il corso, intitolato Introduzione al teatro polacco dell'Otto e Novecento: da Adam Mickiewicz a Tadeusz Kantor, si propone di fornire un'introduzione al teatro polacco dell'Ottocento e del Novecento. La grande tradizione romantica, rappresentata dal dramma Gli avi di Adam Mickiewicz, fornisce temi e personaggi per il teatro modernista della "Młoda Polska" e per quello polacco del '900: quest'ultimo costituisce uno dei maggiori contributi alla cultura europea contemporanea. Il corso è diviso in tre unità: l'Unità A, Il teatro polacco: genesi e storia, affronta la genesi del teatro polacco novecentesco con un rapido excursus sulla tradizione scenica dei secoli precedenti, dal Medioevo fino al grande dramma romantico; l'Unità B, Gli "avi" del teatro polacco contemporaneo: Adam Mickiewicz e Stanisław Wyspiański, prevede un'analisi dettagliata del dramma Gli Avi di Adam Mickiewicz e delle più importanti opere del drammaturgo, pittore, scenografo e regista Stanisław Wyspiański; l'Unità C, L'attività drammaturgica di Stanisław Ignacy Witkiewicz, Tadeusz Kantor e Jerzy Grotowski intende e analizzare l'eredità di Wyspiański nell'opera teatrale di autori come Stanisław Ignacy Witkiewicz ("Witkacy"), Jerzy Grotowski e Tadeusz Kantor. Durante lo svolgimento delle unità didattiche B e C è prevista la lettura di testi letterari polacchi in lingua, ma allo studente non è richiesta alcuna competenza linguistica specifica. Il programma del corso è valido fino a febbraio 2022. Dalla sessione estiva 2022 sarà possibile presentarsi esclusivamente sul programma dell'A.A. 2020-21.
Prerequisiti
Il corso, che si tiene parzialmente in lingua polacca, i materiali e la bibliografia d'esame presuppongono delle competenze di storia letteraria, di uso della terminologia e di analisi critica del testo letterario. Per gli studenti del corso di Laurea di lingue e letterature straniere le propedeuticità sono quelle vigenti.
Metodi didattici
Il corso adotta i seguenti metodi didattici: lezioni frontali, lettura, traduzione e commento di opere drammaturgiche polacche.
Materiale di riferimento
Durante il corso verranno distribuiti materiali didattici sotto forma di fotocopie e altri saranno disponibili sul sito Ariel
https://lbernardinilp2-3.ariel.ctu.unimi.it

Indicazioni bibliografiche

Indicazioni bibliografiche generali:

Antonio Attisani (a cura di), Enciclopedia del teatro del '900, Milano, 1980, voci (pp.): Polonia: 93-103; Grotowski: 216-220; Kantor: 235-240; Witkiewicz: 328-329; Wyspiański: 330-331;

Lamberto Trezzini, Il teatro in Polonia, Cappelli Editore, Bologna 1962;

Indicazioni bibliografiche per le singole unità

Unità A:

Luigi Marinelli (a cura di), Storia della letteratura polacca, a cura di, Torino, Einaudi, 2004, con particolare riferimento ai capitoli IX-X-XI-XII;

Adam Mickiewicz, Dziady, Conrado Wallenrod e altri componimenti, Roma 2006

Unità B:

Pensare per immagini. Stanisław Wyspiański drammaturgo e pittore, a cura di Andrea Ceccherelli, Elżbieta Jastrzębowska, Marcello Piacentini, Anton Maria Raffo, Accademia Polacca delle Scienze, Biblioteca e Centro di Studi a Roma (Conferenze 124), Roma 2008;

Stanisław Wyspiański, Le nozze, a cura di Silvano De Fanti, Bologna, CSEO Biblioteca, 1983;

Unità C:

Jozef Chrobak (a cura di) Il viaggio di Tadeusz Kantor: compendio biografico, traduzione di Silvia Parlagreco e Natalia Zarzecka, Titivillus, Corazzano 2002;

Jerzy Grotowski, Per un teatro povero; prefazione di Peter Brook, Roma, Bulzoni, 1970;

Jennifer Kumiega (a cura di), Jerzy Grotowski : la ricerca nel teatro e dopo il teatro, 1959-1984, Firenze,La casa Usher 1989].

Jerzy Grotowski : testi 1968-1998, Roma, Bulzoni 2007;

Tadeusz Kantor, La mia opera, il mio viaggio: commento intimo, introduzione di Gillo Dorfles, Milano : F. Motta, 1991;

Tadeusz Kantor, La classe morta, a cura di Luigi Marinelli e Silvia Parlagreco ; con un ricordo di Andrzej Wajda, Milano, Libri Scheiwiller, 2003;

Pietro Marchesani, Momenti e aspetti della fortuna di Stanisław Ignacy Witkiewicz, «Aevum», XLVIII, 1974, pp. 160-182;

Jozef Chrobrak, Silvia Parlagreco, Valerio Valoriani, Natalia Zarzecka, Kantor. Wielopole-Wielopole. Dossier, Gremese, Roma, 2006;

Stanisław Ignacy Witkiewicz, Teatro, saggio introduttivo e traduzioni di Giovanni Pampiglione, 2 Voll., Roma, Bulzoni, 1979.

Avvertenze per i non frequentanti
Il programma per gli studenti non frequentanti prevede le seguenti letture integrative:

Felice Cappa e Piero Gelli (a cura di), Dizionario dello spettacolo del '900, Baldini e Castoldi, Milano, 1998, voci (pp.): Grotowski: i501-502; Gombrowicz: 484-85; Kantor: 569-70; Przybyszewski: 873-74; Schiller Leon: 985; Witkiewicz: 1165-66; Wyspiański: 1167-68.

Naturalmente, date le maggiori difficoltà derivanti da una preparazione condotta in autonomia, si raccomanda ai non frequentanti di dedicare un congruo tempo allo studio e all'elaborazione dei contenuti previsti dal programma, procurandosi gli appunti relativi al contenuto delle lezioni e integrando la bibliografia con ulteriori materiali reperibili on line o in biblioteca.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consiste in un colloquio individuale, che prevede domande poste dal docente, interazioni tra docente e studente e l'analisi e commento di uno o più brani tratti dalle opere in programma. Il colloquio ha durata variabile a seconda delle capacità di risposta dello studente e si svolge in italiano o, a scelta, in polacco. L'esame mira a verificare la conoscenza degli argomenti esposti a lezione, dei testi letti, la capacità di contestualizzare autori e opere, di inquadrarli criticamente, l'abilità nella esposizione, la precisione nell'uso della terminologia specifica. Il voto è esposto in trentesimi. Un'ottima conoscenza di avvenimenti storici, autori, opere drammaturgiche, suffragata da una visione ampia e sistematica dei temi affrontati a lezione e delle letture indicate in bibliografia, la dimostrazione di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (29-30). La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (24-28). Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni intorno o superiori alla sufficienza (18-23). Evidenti lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti nel programma saranno valutati negativamente e comporteranno la necessità di ripetere l'esame.
Gli studenti internazionali o Erasmus incoming sono pregati di prendere contatto col docente. Le modalità di esame per gli studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
Moduli o unità didattiche
Unita' didattica A
L-LIN/21 - SLAVISTICA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Unita' didattica B
L-LIN/21 - SLAVISTICA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Unita' didattica C
L-LIN/21 - SLAVISTICA - CFU: 3
Seminari: 20 ore

Docente/i
Ricevimento:
martedì 12-30-14.30 (II semestre: 14.30-16.30); mercoledì 11-12.30
Slavistica, Piazza S. Alessandro