Libertà, diritto e giustizia
A.A. 2019/2020
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di fare comprendere agli studenti e alle studentesse le differenze tra concezioni liberali e concezioni radicali della libertà, della giustizia e del ruolo che il diritto e l'azione dei soggetti pubblici possono avere nella loro promozione.
Risultati apprendimento attesi
Al termine dell'insegnamento studenti e studentesse dovranno avere acquisito:
- comprensione dello statuto, dei metodi, degli obiettivi e della rilevanza degli approcci disciplinari della filosofia analitica e della teoria critica della società;
- comprensione dei problemi al centro della riflessione teorica sulle nozioni di libertà e giustizia e sul modo in cui il diritto può contribuire al loro perseguimento;
- comprensione dei caratteri distintivi del liberalismo e del radicalismo e del modo in cui essi intendono il campo e gli obiettivi dell'agire politico;
- la capacità di applicare concetti prodotti dalla riflessione teorica alla discussione di questioni specifiche al centro del dibattito pubblico.
- comprensione dello statuto, dei metodi, degli obiettivi e della rilevanza degli approcci disciplinari della filosofia analitica e della teoria critica della società;
- comprensione dei problemi al centro della riflessione teorica sulle nozioni di libertà e giustizia e sul modo in cui il diritto può contribuire al loro perseguimento;
- comprensione dei caratteri distintivi del liberalismo e del radicalismo e del modo in cui essi intendono il campo e gli obiettivi dell'agire politico;
- la capacità di applicare concetti prodotti dalla riflessione teorica alla discussione di questioni specifiche al centro del dibattito pubblico.
Periodo: Primo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo trimestre
Programma
Il corso considererà il rapporto tra concezioni liberali e concezioni radicali della libertà, della giustizia e del ruolo che il diritto e l'azione dei soggetti pubblici possono avere nella loro promozione. L'analisi sarà svolta combinando gli approcci della filosofia analitica, pratica volta all'analisi e alla chiarificazione di concetti, principi e argomenti (nel caso specifico di tipo normativo), e della teoria critica della società, un approccio allo studio della società che rifiuta il principio della avalutatività della scienza sociale e mira a smascherare i meccanismi che ostacolano la piena emancipazione dell'essere umano e a valorizzare, invece, gli elementi che la favoriscono. Le posizioni liberali e radicali saranno considerate come posizioni critiche dell'esistente, che muovono da diverse nozioni di libertà e liberazione e interpretano diversamente sia il campo sia gli obiettivi dell'agire politico.
Dopo un'introduzione generale che, prendendo le mosse dalla nota distinzione di Isaiah Berlin tra libertà negativa e libertà positiva, considererà le diverse concezioni della libertà, il corso sarà diviso in quattro parti.
La prima parte ricostruirà il paradigma liberale prendendo come riferimento le opere di autori come John Stuart Mill, Ronald Dworkin, F. A. Hayek e John Rawls. A dispetto delle differenze anche marcate tra le posizioni di questi autori, essi condividono una concezione "negativa" della libertà (da non confondere con l'idea di una libertà meramente formale) e intendono l'agire politico come volto a riformare le istituzioni pubbliche e a orientare l'azione dei soggetti pubblici al fine di salvaguardare spazi di libertà privata e garantire agli individui eguali opportunità di accedere ai mezzi necessari all'esercizio di quella libertà. Centrali per il paradigma liberale sono i principi di eguaglianza di trattamento, garanzia della libertà privata, neutralità dello Stato rispetto agli ideali della vita buona, eguaglianza delle opportunità, giustizia distributiva, e, sul piano istituzionale, l'idea della complementarità tra mercato e politiche di welfare con funzioni redistributive.
La seconda parte prenderà in esame, invece, le critiche al paradigma liberale avanzate da alcune posizioni radicali. Saranno considerate le prospettive critiche di autori come Herbert Marcuse e Iris Marion Young e Nancy Fraser. Quelle posizioni sono accomunate dall'idea che la libertà negativa non esaurisca la nozione di libertà e che la liberazione dell'essere umano, nella misura in cui è possibile, deve andare oltre. Le prospettive radicali assumono una concezione dell'agire politico molto ampia, intendendolo come teso a una trasformazione della società che non investa solo le istituzioni pubbliche e l'azione dei soggetti pubblici, ma anche la cultura sociale e gli ideali della vita buona e i tipi di condotta e di relazione che essa favorisce. Centrali sono la critica al principio liberale della neutralità dello Stato e le nozioni di repressione, oppressione, ingiustizia strutturale e misconoscimento.
Nella terza parte saranno considerati alcuni tentativi di conciliazione tra la prospettiva liberale e la prospettiva radicale: l'approccio delle capacità, che, nella versione di Martha C. Nussbaum, invita a ripensare il liberalismo muovendo da una riflessione sulle condizioni che favoriscono la piena fioritura dell'essere umano, e alcune proposte di riforma degli attuali assetti economici, come l'idea di una "democrazia proprietaria" e quella di un reddito di base incondizionato.
Infine, nella quarta parte la tensione tra posizioni liberali e posizioni radicali sarà indagata partendo dall'analisi delle diverse istanze emerse all'interno due movimenti politici che con la loro azione hanno contribuito ad estendere le nostre libertà: il movimento femminista e il movimento LGBT. All'interno di entrambi i movimenti le correnti liberali sono impegnate in una battaglia per la "pari" libertà: perché le donne possano godere delle stesse libertà di cui godono gli uomini e le persone omosessuali, bisessuali e transgender delle stesse libertà di cui godono le persone eterosessuali e cisgender. Sul fronte radicale, invece, si collocano, all'interno del femminismo, quelle posizioni che contestano la distinzione liberale tra ciò che è personale e ciò che è politico, denunciando come l'oppressione delle donne si origini nella sfere privata della sessualità e della famiglia, all'interno del movimento LGBT, le posizioni che mettono al centro del proprio agire politico l'ideale di una piena liberazione della sessualità (di tutti) da istituzioni repressive e le posizioni che contestano i binarismi di sesso, genere e sessualità.
Nella lezione conclusiva ci si chiederà se liberalismo e radicalismo siano necessariamente incompatibili e se non vi sia, invece, la possibilità di una loro conciliazione in una posizione che, pur sottolineando i limiti e i rischi dei tentativi di perseguire l'ideale della piena liberazione dell'essere umano attraverso il diritto e l'azione dei soggetti pubblici, sottolinei al tempo stesso come il conseguimento di una libertà meramente negativa non sia che il primo passo verso la piena emancipazione dell'essere umano e valuti le diverse forme del liberalismo alla luce della loro attitudine a favorire passi ulteriori in quella direzione. Il liberalismo radicale/radicalismo liberale di John Stuart Mill sarà addotto come possibile esempio di una prospettiva che va in quella direzione.
Gli studenti non frequentanti dovranno prepararsi per l'esame finale studiando alcuni testi rappresentativi delle posizioni liberali e radicali sulla libertà, il diritto e la giustizia.
Dopo un'introduzione generale che, prendendo le mosse dalla nota distinzione di Isaiah Berlin tra libertà negativa e libertà positiva, considererà le diverse concezioni della libertà, il corso sarà diviso in quattro parti.
La prima parte ricostruirà il paradigma liberale prendendo come riferimento le opere di autori come John Stuart Mill, Ronald Dworkin, F. A. Hayek e John Rawls. A dispetto delle differenze anche marcate tra le posizioni di questi autori, essi condividono una concezione "negativa" della libertà (da non confondere con l'idea di una libertà meramente formale) e intendono l'agire politico come volto a riformare le istituzioni pubbliche e a orientare l'azione dei soggetti pubblici al fine di salvaguardare spazi di libertà privata e garantire agli individui eguali opportunità di accedere ai mezzi necessari all'esercizio di quella libertà. Centrali per il paradigma liberale sono i principi di eguaglianza di trattamento, garanzia della libertà privata, neutralità dello Stato rispetto agli ideali della vita buona, eguaglianza delle opportunità, giustizia distributiva, e, sul piano istituzionale, l'idea della complementarità tra mercato e politiche di welfare con funzioni redistributive.
La seconda parte prenderà in esame, invece, le critiche al paradigma liberale avanzate da alcune posizioni radicali. Saranno considerate le prospettive critiche di autori come Herbert Marcuse e Iris Marion Young e Nancy Fraser. Quelle posizioni sono accomunate dall'idea che la libertà negativa non esaurisca la nozione di libertà e che la liberazione dell'essere umano, nella misura in cui è possibile, deve andare oltre. Le prospettive radicali assumono una concezione dell'agire politico molto ampia, intendendolo come teso a una trasformazione della società che non investa solo le istituzioni pubbliche e l'azione dei soggetti pubblici, ma anche la cultura sociale e gli ideali della vita buona e i tipi di condotta e di relazione che essa favorisce. Centrali sono la critica al principio liberale della neutralità dello Stato e le nozioni di repressione, oppressione, ingiustizia strutturale e misconoscimento.
Nella terza parte saranno considerati alcuni tentativi di conciliazione tra la prospettiva liberale e la prospettiva radicale: l'approccio delle capacità, che, nella versione di Martha C. Nussbaum, invita a ripensare il liberalismo muovendo da una riflessione sulle condizioni che favoriscono la piena fioritura dell'essere umano, e alcune proposte di riforma degli attuali assetti economici, come l'idea di una "democrazia proprietaria" e quella di un reddito di base incondizionato.
Infine, nella quarta parte la tensione tra posizioni liberali e posizioni radicali sarà indagata partendo dall'analisi delle diverse istanze emerse all'interno due movimenti politici che con la loro azione hanno contribuito ad estendere le nostre libertà: il movimento femminista e il movimento LGBT. All'interno di entrambi i movimenti le correnti liberali sono impegnate in una battaglia per la "pari" libertà: perché le donne possano godere delle stesse libertà di cui godono gli uomini e le persone omosessuali, bisessuali e transgender delle stesse libertà di cui godono le persone eterosessuali e cisgender. Sul fronte radicale, invece, si collocano, all'interno del femminismo, quelle posizioni che contestano la distinzione liberale tra ciò che è personale e ciò che è politico, denunciando come l'oppressione delle donne si origini nella sfere privata della sessualità e della famiglia, all'interno del movimento LGBT, le posizioni che mettono al centro del proprio agire politico l'ideale di una piena liberazione della sessualità (di tutti) da istituzioni repressive e le posizioni che contestano i binarismi di sesso, genere e sessualità.
Nella lezione conclusiva ci si chiederà se liberalismo e radicalismo siano necessariamente incompatibili e se non vi sia, invece, la possibilità di una loro conciliazione in una posizione che, pur sottolineando i limiti e i rischi dei tentativi di perseguire l'ideale della piena liberazione dell'essere umano attraverso il diritto e l'azione dei soggetti pubblici, sottolinei al tempo stesso come il conseguimento di una libertà meramente negativa non sia che il primo passo verso la piena emancipazione dell'essere umano e valuti le diverse forme del liberalismo alla luce della loro attitudine a favorire passi ulteriori in quella direzione. Il liberalismo radicale/radicalismo liberale di John Stuart Mill sarà addotto come possibile esempio di una prospettiva che va in quella direzione.
Gli studenti non frequentanti dovranno prepararsi per l'esame finale studiando alcuni testi rappresentativi delle posizioni liberali e radicali sulla libertà, il diritto e la giustizia.
Prerequisiti
È richiesta una conoscenza della lingua inglese sufficiente alla lettura di testi di media complessità.
Non sono richieste altre conoscenze preliminari.
Non sono richieste altre conoscenze preliminari.
Metodi didattici
Per gli studenti frequentanti l'attività didattica prevede lezioni frontali e discussione in classe a partire dalla lettura dei testi assegnati.
Gli studenti non frequentanti dovranno prepararsi per l'esame studiando i testi indicati nella sezione del programma relativa al materiale di riferimento.
Gli studenti non frequentanti dovranno prepararsi per l'esame studiando i testi indicati nella sezione del programma relativa al materiale di riferimento.
Materiale di riferimento
Gli studenti frequentanti dovranno leggere i testi seguenti, prima della lezione nel corso della quale saranno discussi. Se possibile, i testi saranno resi disponibili attraverso il sito Ariel del corso.
Lezione 1
- Berlin, Isaiah, "Due concetti di libertà", in Id., Libertà, a cura di Henry Hardy, Feltrinelli, Milano, 2005, pp. 169-222.
Lezione 2
- Mill, John Stuart, Saggio sulla libertà, Il Saggiatore, Milano, 2014, capitoli 1 ("Introduzione", pp. 19-33), 4 ("Dei limiti all'autorità della società sull'individuo", pp. 94-113), 5 ("Applicazioni", pp. 114-137).
Lezione 3
- Rawls, John, "Priorità del giusto e idee del bene", paragrafi 5-6, in Id., Liberalismo politico, seconda edizione, Einaudi, Torino, 2012, pp. 174-183.
Lezione 4
- Dworkin, Ronald, "Liberalismo", in Id., Questioni di principio, Il Saggiatore, Milano, 1990, pp. 221-249.
Lezione 5
- Hayek, Friedrich August, "L'ordine di mercato o catallassi", in Id., Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, pp. 314-342.
Lezione 6
- Hayek, Friedrich August, "Giustizia «sociale» o distributiva", in Id., Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, pp. 262-306.
- Rawls, John, "I principi di giustizia", paragrafi 11-17, in Id., Una teoria della giustizia, seconda edizione, Feltrinelli, Milano, 2008, pp. 75-117.
Lezione 7
- Marcuse, Herbert, Eros e civiltà, Einaudi, Torino, 1967, capitoli 1 ("La tendenza nascosta della psicanalisi", pp. 59-67), 2 ("L'origine dell'individuo represso (ontogenesi)", pp. 68-95), 4 ("La dialettica della civiltà", pp. 115-138), 6 ("I limiti storici del principio della realtà costituita", pp. 159-167), 7 ("Fantasia e utopia", pp. 168-182), 10 ("La trasformazione della sessualità in Eros", pp. 215-235), 11 ("Eros e Thanatos", pp. 236-248).
Lezione 8
- Marcuse, Herbert, Saggio sulla liberazione, Einaudi, Torino, 1969, "Introduzione" (pp. 15-18) e capitolo 1 ("Una base biologica per il socialismo?", pp. 19-35).
Lezione 9
- Young, Iris Marion, Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, capitoli 1 ("Contro il paradigma distributivo", pp. 21-50) e 2 ("Cinque facce dell'oppressione", pp. 51-84).
Lezione 10
- Young, Iris Marion, Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, capitolo 7 ("Azione positiva e mito del merito", pp. 241-283).
Lezione 11
- Fraser, Nancy, "Giustizia sociale nell'era della politica dell'identità: redistribuzione, riconoscimento, partecipazione", in Nancy Fraser e Axel Honneth, Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica, Meltemi, Roma,2007, pp. 15-133.
Lezione 12
- Nussbaum, Martha C., "Le capacità centrali", in Id., Creare capacità, Il Mulino, Bologna, 2014, pp. 25-50.
Lezione 14
- Rawls, John, Giustizia come equità. Una riformulazione, Feltrinelli, Milano, 2002, paragrafi 41 ("La democrazia proprietaria: osservazioni introduttive", pp. 151-154), 42 ("Alcuni contrasti tra i diversi regimi", pp. 154-156), 49 ("Le istituzioni economiche di una democrazia proprietaria", pp. 177-181), 52 ("Sulla critica di Marx al liberalismo", pp. 196-199), 53 ("Brevi osservazioni sul tempo libero2, pp. 199-200).
- Meade, James E., "Possiamo imparare una "terza via" dagli agathotopiani?", in id., Libertà, eguaglianza ed efficienza, Feltrinelli, Milano, 1995, pp. 61-81.
- Van Parijs, Philippe, "Oltre la solidarietà. I fondamenti etici dello Stato sociale", in Basic Income Network Italia, Reddito per tutti. Un'utopia concreta per l'era globale, Manifestolibri, Roma, 2009, pp. 187-207.
- Van Parijs, Philippe, "Il reddito di base: un'utopia indispensabile", Il Mulino, n. 1, 2012, pp. 173-179.
Lezione 15
- Okin, Susan Moller, Le donne e la giustizia. La famiglia come problema politico, Dedalo, Bari, 1999, capitoli 1 ("Introduzione: la giustizia e il genere", solo pp. 15-26 e 32-47), 6 paragrafo 3 ("Il personale è politico", pp. 203-217) e 7 ("Conclusione: verso una giustizia umanista", pp. 219-244).
- Okin, Susan Moller, "Il multiculturalismo è un male per le donne?", in Id., Diritti delle donne e multiculturalismo, Raffaello Cortina, Milano, 2007, pp. 1-22.
Lezione 16
- MacKinnon, Catharine A., Le donne sono umane?, a cura di Antonella Besussi e Alessandra Facchi, Laterza, Roma-Bari, 2012, capitoli 3 ("Differenza e dominio: sulla discriminazione sessuale", pp. 26-42) e 4 ("Non una questione morale", pp. 43-63).
Lezione 17
- Mieli, Mario, "Come gli omosessuali, di rogo in rogo, divennero gay", in Id., Elementi di critica omosessuale, seconda edizione, Feltrinelli, Milano, 2002, pp. 63-112.
Lezione 18
- Warner, Michael, "Normal and Normaller. Beyond Gay Marriage", GLQ, vol. 5, n. 2, 1999, pp. 119-171 (di questo testo esiste una traduzione parziale con il titolo "Normali, sempre più normali: oltre il matrimonio gay", in Canone inverso. Antologia di teoria queer, a cura di Elisa A. G. Arfini e Cristian Lo Iacono, ETS, Pisa, 2012, pp. 201-222).
Lezione 19
- Bernini, Lorenzo, "Esercizi di critica queer: come 'funziona' la sessualità?", in Id., Le teorie queer. Un'introduzione, Mimesis, Milano-Udine, 2017, pp. 55-114.
Lezione 20
- Mill, John Stuart, "Dell'individualità come elemento del bene comune", in Id., Saggio sulla libertà, Il Saggiatore, Milano, 2014, pp. 74-93).
- Mill, John Stuart, Principi di economia politica, Utet, Torino, 1983, libro II, cap. 1 ("Della proprietà", pp. 333-353), libro IV, cap. 6 ("Dello stato stazionario", pp. 997-1003).
Gli studenti non frequentanti dovranno studiare i testi seguenti. Se possibile, i testi saranno resi disponibili attraverso il sito Ariel del corso.
- Berlin, Isaiah, "Due concetti di libertà", in Id., Libertà, a cura di Henry Hardy, Feltrinelli, Milano, 2005, pp. 169-222.
- Dworkin, Ronald, "Liberalismo", in Id., Questioni di principio, Il Saggiatore, Milano, 1990, pp. 221-249.
- Mill, John Stuart, Saggio sulla libertà, Il Saggiatore, Milano, 2014, integralmente.
- Mill, John Stuart, Principi di economia politica, Utet, Torino, 1983, libro II, cap. 1 ("Della proprietà", pp. 333-353), libro IV, cap. 6 ("Dello stato stazionario", pp. 997-1003).
- Hayek, Friedrich August, Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, capitoli 9 ("Giustizia «sociale» o distributiva", pp. 262-306) e 10 ("L'ordine di mercato o catallassi", pp. 314-342).
- Rawls, John, Una teoria della giustizia, seconda edizione, Feltrinelli, Milano, 2008, capitoli 2 ("I principi di giustizia", solo pp. 75-117) e 5 ("Quote distributive", solo pp. 261-278 e 295-305.
- Marcuse, Herbert, Eros e civiltà, Einaudi, Torino, 1967, integralmente tranne capitoli 5, 9 ed Epilogo.
- Young, Iris Marion, Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, capitoli 1 ("Contro il paradigma distributivo", pp. 21-50), 2 ("Cinque facce dell'oppressione", pp. 51-84), 3 ("La società capitalista assistenziale i movimenti di rivolta", pp. 85-121) e 7 ("Azione positiva e mito del merito", solo pp. 241-283).*
- Honneth, Axel, L'idea di socialismo. Un sogno necessario, Feltrinelli, Milano, 2016, integralmente.
Lezione 1
- Berlin, Isaiah, "Due concetti di libertà", in Id., Libertà, a cura di Henry Hardy, Feltrinelli, Milano, 2005, pp. 169-222.
Lezione 2
- Mill, John Stuart, Saggio sulla libertà, Il Saggiatore, Milano, 2014, capitoli 1 ("Introduzione", pp. 19-33), 4 ("Dei limiti all'autorità della società sull'individuo", pp. 94-113), 5 ("Applicazioni", pp. 114-137).
Lezione 3
- Rawls, John, "Priorità del giusto e idee del bene", paragrafi 5-6, in Id., Liberalismo politico, seconda edizione, Einaudi, Torino, 2012, pp. 174-183.
Lezione 4
- Dworkin, Ronald, "Liberalismo", in Id., Questioni di principio, Il Saggiatore, Milano, 1990, pp. 221-249.
Lezione 5
- Hayek, Friedrich August, "L'ordine di mercato o catallassi", in Id., Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, pp. 314-342.
Lezione 6
- Hayek, Friedrich August, "Giustizia «sociale» o distributiva", in Id., Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, pp. 262-306.
- Rawls, John, "I principi di giustizia", paragrafi 11-17, in Id., Una teoria della giustizia, seconda edizione, Feltrinelli, Milano, 2008, pp. 75-117.
Lezione 7
- Marcuse, Herbert, Eros e civiltà, Einaudi, Torino, 1967, capitoli 1 ("La tendenza nascosta della psicanalisi", pp. 59-67), 2 ("L'origine dell'individuo represso (ontogenesi)", pp. 68-95), 4 ("La dialettica della civiltà", pp. 115-138), 6 ("I limiti storici del principio della realtà costituita", pp. 159-167), 7 ("Fantasia e utopia", pp. 168-182), 10 ("La trasformazione della sessualità in Eros", pp. 215-235), 11 ("Eros e Thanatos", pp. 236-248).
Lezione 8
- Marcuse, Herbert, Saggio sulla liberazione, Einaudi, Torino, 1969, "Introduzione" (pp. 15-18) e capitolo 1 ("Una base biologica per il socialismo?", pp. 19-35).
Lezione 9
- Young, Iris Marion, Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, capitoli 1 ("Contro il paradigma distributivo", pp. 21-50) e 2 ("Cinque facce dell'oppressione", pp. 51-84).
Lezione 10
- Young, Iris Marion, Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, capitolo 7 ("Azione positiva e mito del merito", pp. 241-283).
Lezione 11
- Fraser, Nancy, "Giustizia sociale nell'era della politica dell'identità: redistribuzione, riconoscimento, partecipazione", in Nancy Fraser e Axel Honneth, Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica, Meltemi, Roma,2007, pp. 15-133.
Lezione 12
- Nussbaum, Martha C., "Le capacità centrali", in Id., Creare capacità, Il Mulino, Bologna, 2014, pp. 25-50.
Lezione 14
- Rawls, John, Giustizia come equità. Una riformulazione, Feltrinelli, Milano, 2002, paragrafi 41 ("La democrazia proprietaria: osservazioni introduttive", pp. 151-154), 42 ("Alcuni contrasti tra i diversi regimi", pp. 154-156), 49 ("Le istituzioni economiche di una democrazia proprietaria", pp. 177-181), 52 ("Sulla critica di Marx al liberalismo", pp. 196-199), 53 ("Brevi osservazioni sul tempo libero2, pp. 199-200).
- Meade, James E., "Possiamo imparare una "terza via" dagli agathotopiani?", in id., Libertà, eguaglianza ed efficienza, Feltrinelli, Milano, 1995, pp. 61-81.
- Van Parijs, Philippe, "Oltre la solidarietà. I fondamenti etici dello Stato sociale", in Basic Income Network Italia, Reddito per tutti. Un'utopia concreta per l'era globale, Manifestolibri, Roma, 2009, pp. 187-207.
- Van Parijs, Philippe, "Il reddito di base: un'utopia indispensabile", Il Mulino, n. 1, 2012, pp. 173-179.
Lezione 15
- Okin, Susan Moller, Le donne e la giustizia. La famiglia come problema politico, Dedalo, Bari, 1999, capitoli 1 ("Introduzione: la giustizia e il genere", solo pp. 15-26 e 32-47), 6 paragrafo 3 ("Il personale è politico", pp. 203-217) e 7 ("Conclusione: verso una giustizia umanista", pp. 219-244).
- Okin, Susan Moller, "Il multiculturalismo è un male per le donne?", in Id., Diritti delle donne e multiculturalismo, Raffaello Cortina, Milano, 2007, pp. 1-22.
Lezione 16
- MacKinnon, Catharine A., Le donne sono umane?, a cura di Antonella Besussi e Alessandra Facchi, Laterza, Roma-Bari, 2012, capitoli 3 ("Differenza e dominio: sulla discriminazione sessuale", pp. 26-42) e 4 ("Non una questione morale", pp. 43-63).
Lezione 17
- Mieli, Mario, "Come gli omosessuali, di rogo in rogo, divennero gay", in Id., Elementi di critica omosessuale, seconda edizione, Feltrinelli, Milano, 2002, pp. 63-112.
Lezione 18
- Warner, Michael, "Normal and Normaller. Beyond Gay Marriage", GLQ, vol. 5, n. 2, 1999, pp. 119-171 (di questo testo esiste una traduzione parziale con il titolo "Normali, sempre più normali: oltre il matrimonio gay", in Canone inverso. Antologia di teoria queer, a cura di Elisa A. G. Arfini e Cristian Lo Iacono, ETS, Pisa, 2012, pp. 201-222).
Lezione 19
- Bernini, Lorenzo, "Esercizi di critica queer: come 'funziona' la sessualità?", in Id., Le teorie queer. Un'introduzione, Mimesis, Milano-Udine, 2017, pp. 55-114.
Lezione 20
- Mill, John Stuart, "Dell'individualità come elemento del bene comune", in Id., Saggio sulla libertà, Il Saggiatore, Milano, 2014, pp. 74-93).
- Mill, John Stuart, Principi di economia politica, Utet, Torino, 1983, libro II, cap. 1 ("Della proprietà", pp. 333-353), libro IV, cap. 6 ("Dello stato stazionario", pp. 997-1003).
Gli studenti non frequentanti dovranno studiare i testi seguenti. Se possibile, i testi saranno resi disponibili attraverso il sito Ariel del corso.
- Berlin, Isaiah, "Due concetti di libertà", in Id., Libertà, a cura di Henry Hardy, Feltrinelli, Milano, 2005, pp. 169-222.
- Dworkin, Ronald, "Liberalismo", in Id., Questioni di principio, Il Saggiatore, Milano, 1990, pp. 221-249.
- Mill, John Stuart, Saggio sulla libertà, Il Saggiatore, Milano, 2014, integralmente.
- Mill, John Stuart, Principi di economia politica, Utet, Torino, 1983, libro II, cap. 1 ("Della proprietà", pp. 333-353), libro IV, cap. 6 ("Dello stato stazionario", pp. 997-1003).
- Hayek, Friedrich August, Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, capitoli 9 ("Giustizia «sociale» o distributiva", pp. 262-306) e 10 ("L'ordine di mercato o catallassi", pp. 314-342).
- Rawls, John, Una teoria della giustizia, seconda edizione, Feltrinelli, Milano, 2008, capitoli 2 ("I principi di giustizia", solo pp. 75-117) e 5 ("Quote distributive", solo pp. 261-278 e 295-305.
- Marcuse, Herbert, Eros e civiltà, Einaudi, Torino, 1967, integralmente tranne capitoli 5, 9 ed Epilogo.
- Young, Iris Marion, Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, capitoli 1 ("Contro il paradigma distributivo", pp. 21-50), 2 ("Cinque facce dell'oppressione", pp. 51-84), 3 ("La società capitalista assistenziale i movimenti di rivolta", pp. 85-121) e 7 ("Azione positiva e mito del merito", solo pp. 241-283).*
- Honneth, Axel, L'idea di socialismo. Un sogno necessario, Feltrinelli, Milano, 2016, integralmente.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Per ottenere lo status di studente frequentante gli studenti dovranno frequentare 4/5 delle lezioni (16 lezioni su 20) e leggere, prima di ogni lezione, i testi indicati per la discussione in classe.
Per gli studenti frequentanti la valutazione finale, in trentesimi, terrà conto in eguale misura:
- dell'attiva partecipazione alla discussione in classe a partire dalla lettura dei testi assegnati;
- di un breve elaborato scritto (4000 parole) su un tema a scelta tra quelli affrontati durante le lezioni.
La valutazione della partecipazione alla discussione in classe terrà conto (a) della pertinenza degli interventi rispetto all'oggetto della discussione; (b) della capacità di esprimere le proprie opinioni in modo chiaro e grammaticalmente e argomentativamente corretto; (c) della capacità di analizzare criticamente testi e argomenti; (d) della capacità di articolare una propria posizione personale. La valutazione dell'elaborato terrà conto dei fattori (b), (c) e (d).
Per gli studenti non frequentanti, l'esame finale consisterà in una prova scritta, obbligatoria, e in una prova orale, facoltativa. La prova scritta sarà articolata in otto domande aperte sui testi indicati nella sezione del programma relativa al materiale di riferimento. Ciascuna risposta sarà valutata in trentesimi; le risposte non date o del tutto sbagliate saranno valutate 6/30. Il voto finale sarà dato dalla media dei voti di tutte le risposte. Gli studenti avranno due ore a disposizione per completare la prova scritta. La prova orale, che lo studente potrà scegliere di sostenere o meno dopo aver ricevuto l'esito della prova scritta, partirà da una discussione di quest'ultima e potrà modificarne al massimo di due punti il voto, in positivo o in negativo. Qualora lo studente non frequentante decida di non sostenere la prova orale, il voto finale dell'esame sarà quello della prova scritta. Per il conseguimento della lode è necessario sostenere l'esame orale.
Per gli studenti frequentanti la valutazione finale, in trentesimi, terrà conto in eguale misura:
- dell'attiva partecipazione alla discussione in classe a partire dalla lettura dei testi assegnati;
- di un breve elaborato scritto (4000 parole) su un tema a scelta tra quelli affrontati durante le lezioni.
La valutazione della partecipazione alla discussione in classe terrà conto (a) della pertinenza degli interventi rispetto all'oggetto della discussione; (b) della capacità di esprimere le proprie opinioni in modo chiaro e grammaticalmente e argomentativamente corretto; (c) della capacità di analizzare criticamente testi e argomenti; (d) della capacità di articolare una propria posizione personale. La valutazione dell'elaborato terrà conto dei fattori (b), (c) e (d).
Per gli studenti non frequentanti, l'esame finale consisterà in una prova scritta, obbligatoria, e in una prova orale, facoltativa. La prova scritta sarà articolata in otto domande aperte sui testi indicati nella sezione del programma relativa al materiale di riferimento. Ciascuna risposta sarà valutata in trentesimi; le risposte non date o del tutto sbagliate saranno valutate 6/30. Il voto finale sarà dato dalla media dei voti di tutte le risposte. Gli studenti avranno due ore a disposizione per completare la prova scritta. La prova orale, che lo studente potrà scegliere di sostenere o meno dopo aver ricevuto l'esito della prova scritta, partirà da una discussione di quest'ultima e potrà modificarne al massimo di due punti il voto, in positivo o in negativo. Qualora lo studente non frequentante decida di non sostenere la prova orale, il voto finale dell'esame sarà quello della prova scritta. Per il conseguimento della lode è necessario sostenere l'esame orale.
IUS/20 - FILOSOFIA DEL DIRITTO - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Docente:
Riva Nicola
Turni:
-
Docente:
Riva NicolaSiti didattici
Docente/i
Ricevimento:
Il docente riceve gli studenti e le studentesse, in presenza o online, su appuntamento. Per fissare un appuntamento scrivere un'e-mail al docente.
I ricevimenti in presenza si terranno presso l'ufficio del docente che si trova al secondo piano dell'edificio che si affaccia su via Passione (stanza 206). I ricevimenti online si terranno tramite Microsoft Teams.