Storia della filosofia contemporanea lm
A.A. 2020/2021
Obiettivi formativi
Il corso rientra nel settore di Storia della filosofia e contribuisce alla conoscenza critica approfondita dei dibattiti filosofici dall'epoca antica all'età contemporanea. Obiettivo dell'insegnamento è di sviluppare una conoscenza in forma sistematica e approfondita di momenti significativi della storia della filosofia contemporanea attraverso lo studio dei testi primari e della letteratura secondaria.
Risultati apprendimento attesi
Conoscenza e comprensione:
Alla fine del corso, lo studente:
comprende il lessico e conosce il metodo, gli scopi e gli ambiti di ricerca della filosofia contemporanea;
conosce in forma sistematica e approfondita la storia della filosofia contemporanea, sulla base della lettura dei testi e dello studio della letteratura secondaria;
conosce in maniera filologicamente fondata le fonti dei testi che analizza;
comprende con sicurezza il significato storico e teorico dei testi (anche in lingua originale) e la trasformazione nel tempo delle tradizioni, dei concetti e delle forme argomentative della filosofia;
comprende la diversità delle interpretazioni cui i testi sono sottoposti in diversi contesti cronologici, culturali e linguistici;
conosce in maniera avanzata le risorse bibliografiche e gli strumenti metodologici della ricerca filosofica e storico-filosofica contemporanea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Alla fine del corso, lo studente:
sa applicare in modo avanzato e appropriato le conoscenze apprese sul lessico, il metodo, gli scopi e gli ambiti di ricerca della filosofia contemporanea;
sa applicare criticamente le conoscenze apprese nell'inquadrare storicamente gli autori e i testi;
è in grado di seguire e valutare il dibattito filosofico contemporaneo e sa applicare le conoscenze acquisite sullo sviluppo storico delle forme argomentative, dei concetti, delle tradizioni di pensiero all'analisi di nuovi testi e nuove proposte filosofiche;
sa riconoscere la trasformazione dei paradigmi classici, delle tradizioni e delle prospettive teoriche;
sa applicare con sicurezza e in modo autonomo la comprensione delle diverse interpretazioni a questioni e problemi nuovi da quelli precedentemente studiati;
sa applicare con padronanza le risorse metodologiche e gli strumenti bibliografici della ricerca storico-filosofica ed è capace di produrre ricerche originali, di discutere i risultati acquisiti e di esporre ad altri, specialisti e non specialisti, le conoscenze apprese.
Alla fine del corso, lo studente:
comprende il lessico e conosce il metodo, gli scopi e gli ambiti di ricerca della filosofia contemporanea;
conosce in forma sistematica e approfondita la storia della filosofia contemporanea, sulla base della lettura dei testi e dello studio della letteratura secondaria;
conosce in maniera filologicamente fondata le fonti dei testi che analizza;
comprende con sicurezza il significato storico e teorico dei testi (anche in lingua originale) e la trasformazione nel tempo delle tradizioni, dei concetti e delle forme argomentative della filosofia;
comprende la diversità delle interpretazioni cui i testi sono sottoposti in diversi contesti cronologici, culturali e linguistici;
conosce in maniera avanzata le risorse bibliografiche e gli strumenti metodologici della ricerca filosofica e storico-filosofica contemporanea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Alla fine del corso, lo studente:
sa applicare in modo avanzato e appropriato le conoscenze apprese sul lessico, il metodo, gli scopi e gli ambiti di ricerca della filosofia contemporanea;
sa applicare criticamente le conoscenze apprese nell'inquadrare storicamente gli autori e i testi;
è in grado di seguire e valutare il dibattito filosofico contemporaneo e sa applicare le conoscenze acquisite sullo sviluppo storico delle forme argomentative, dei concetti, delle tradizioni di pensiero all'analisi di nuovi testi e nuove proposte filosofiche;
sa riconoscere la trasformazione dei paradigmi classici, delle tradizioni e delle prospettive teoriche;
sa applicare con sicurezza e in modo autonomo la comprensione delle diverse interpretazioni a questioni e problemi nuovi da quelli precedentemente studiati;
sa applicare con padronanza le risorse metodologiche e gli strumenti bibliografici della ricerca storico-filosofica ed è capace di produrre ricerche originali, di discutere i risultati acquisiti e di esporre ad altri, specialisti e non specialisti, le conoscenze apprese.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Metodi didattici - Le lezioni si terranno sulla piattaforma Microsoft Teams. Le lezioni saranno svolte in modalità sincrona e le registrazioni verranno messe a disposizione degli studenti sul sito Ariel del corso.
Materiale di riferimento - Il programma e il materiale di riferimento non subiranno variazioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento - Gli esami si svolgeranno in forma orale, su Microsoft Teams o - laddove la regolamentazione lo consentisse -, in presenza, secondo le modalità indicate nel programma.
Materiale di riferimento - Il programma e il materiale di riferimento non subiranno variazioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento - Gli esami si svolgeranno in forma orale, su Microsoft Teams o - laddove la regolamentazione lo consentisse -, in presenza, secondo le modalità indicate nel programma.
Programma
La rinascita dell'etica delle virtù nel XX secolo
A partire dalla seconda metà del XX sec., una posizione sempre più influente in filosofia morale ha sostenuto la necessità di rivedere gli obiettivi della riflessione etica e la ripresa di approcci antichi a questioni di etica. Contro la filosofia morale moderna nel suo complesso, l'etica avrebbe dovuto superare la centralità di concetti deontici e affrontare le questioni morali in termini legati al concetto di virtù. La variegata discussione originata da questa opposizione ha esercitato un'ampia influenza sul dibattito filosofico, sino alle discussioni odierne, anche al di là della filosofia morale. Tenendo in considerazione anche lo sfondo storico delle posizioni in questione, il corso esaminerà lo sviluppo di questo dibattito in tre momenti principali. In primo luogo considereremo le voci più importanti nell'opposizione alla filosofia morale moderna nella seconda metà del XX sec., con particolare riguardo a Elizabeth Anscombe, Philippa Foot and Bernard Williams. In secondo luogo, esamineremo i principali modi in cui l'etica della virtù è stata sviluppata come un nuovo tipo di teoria morale normativa. In terzo luogo, il corso tratterà alcune delle critiche rivolte all'etica della virtù e aspetti del dibattito recente.
A partire dalla seconda metà del XX sec., una posizione sempre più influente in filosofia morale ha sostenuto la necessità di rivedere gli obiettivi della riflessione etica e la ripresa di approcci antichi a questioni di etica. Contro la filosofia morale moderna nel suo complesso, l'etica avrebbe dovuto superare la centralità di concetti deontici e affrontare le questioni morali in termini legati al concetto di virtù. La variegata discussione originata da questa opposizione ha esercitato un'ampia influenza sul dibattito filosofico, sino alle discussioni odierne, anche al di là della filosofia morale. Tenendo in considerazione anche lo sfondo storico delle posizioni in questione, il corso esaminerà lo sviluppo di questo dibattito in tre momenti principali. In primo luogo considereremo le voci più importanti nell'opposizione alla filosofia morale moderna nella seconda metà del XX sec., con particolare riguardo a Elizabeth Anscombe, Philippa Foot and Bernard Williams. In secondo luogo, esamineremo i principali modi in cui l'etica della virtù è stata sviluppata come un nuovo tipo di teoria morale normativa. In terzo luogo, il corso tratterà alcune delle critiche rivolte all'etica della virtù e aspetti del dibattito recente.
Prerequisiti
È auspicabile una buona conoscenza della storia della filosofia, in particolare moderna, quale quella che si suppone acquisita al termine del percorso triennale.
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Lezioni di discussione seminariale con brevi presentazioni degli studenti.
Relazioni scritte
Lezioni di discussione seminariale con brevi presentazioni degli studenti.
Relazioni scritte
Materiale di riferimento
Parte in comune programma 6 e 9 cfu:
G.E.M. Anscombe, "Modern Moral Philosophy" (1958), in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 239-262 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/3749051). Trad. it.: "La filosofia morale moderna", Iride, 21, 2008, 47-70 (disponibile on-line con account unimi: https://www-rivisteweb-it.pros.lib.unimi.it/doi/10.1414/27133).
Ph. Foot, "Moral Arguments" (1958), in Virtues and Vices and Other Essays in Moral Philosophy, Oxford, Blackwell, 1978, cap. 7 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/2251201). Trad. it. in: Ph. Foot, Virtù e vizi, Bologna, il Mulino, 2008, cap. 2.
Ph. Foot, "Morality as a System of Hypothetical Imperatives" (1972), in Virtues and Vices and Other Essays in Moral Philosophy, Oxford, Blackwell, 1978, cap. 11 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/2184328). Trad. it. in: Ph. Foot, Virtù e vizi, Bologna, il Mulino, 2008, cap. 5.
B. Williams, Ethics and the Limits of Philosophy, London, Fontana, 1985, cap. 10: "Morality, the peculiar institution". (Il solo cap. 10 è ristampato anche in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 45-65.) Trad. it.: L'etica e i limiti della filosofia, Roma-Bari, Laterza, 1986 (NB: la traduzione italiana è fuori catalogo).
Ph. Foot, "Virtues and Vices", in: Virtues and Vices and Other Essays in Moral Philosophy, Oxford, Blackwell, 1978, 1-18. Trad. it. in: Ph. Foot, Virtù e vizi, Bologna, il Mulino, 2008, cap. 1.
J. McDowell, "Virtue and Reason" (1979), in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 141-162 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/27902600).
M. C. Nussbaum, "Non-Relative Virtues: An Aristotelian Approach", Midwest Studies In Philosophy 13 (1988), 32-53. Trad. it.: "Virtù non relative: un approccio aristotelico", in M. Mangini (a cura di), L'etica delle virtù e i suoi critici, Napoli, La Città del Sole, 1996, 167-209.
R. Hursthouse, On Virtue Ethics, Oxford University Press, Oxford 1999: Introduzione e cap. 1.
M. Slote, "Agent-Based Virtue Ethics", in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 239-262.
M. Nussbaum, "Virtue Ethics: A Misleading Category?", The Journal of Ethics 3 (1999), 163-201 (disponibile on-line con account unimi: https://doi-org.pros.lib.unimi.it/10.1023/A:1009877217694).
J. Driver, Uneasy Virtue, Cambridge University Press, 2001, cap. 4.
A. Baril; A. Hazlett, "The Revival of Virtue Ethics", in I. D. Thomson, K. Becker (eds.), The Cambridge History of Philosophy, 1945-2015, Cambridge University Press, 2019, 223-236.
Parte aggiuntiva per il programma da 9 cfu:
R. Louden, "On Some Vices of Virtue Ethics" (1984), in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 201-216 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/20014051).
J. M. Doris, "Persons, Situations, and Virtue Ethics", Noûs 32 (1998), 504-530 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/2671873).
B. Hooker, "The Collapse of Virtue Ethics", Utilitas 14 (2002), 22-40.
Th. Hurka, Virtue, Vice and Value, Oxford University Press, 2001, cap. 8: "Against Virtue Ethics".
R. Crisp, "A Third Method of Ethics?", Philosophy and Phenomenological Research 90 (2015), 257-73 (disponibile on-line con account unimi: https://onlinelibrary-wiley-com.pros.lib.unimi.it/doi/full/10.1111/j.1933-1592.2012.00607.x).
Per i non frequentanti:
oltre a quanto sopra (sia per 6, sia per 9 cfu):
A. Campodonico, M. Croce, M.S. Vaccarezza, Etica delle virtù. Un'introduzione, Roma, Carocci, 2017 (capp. 1-3).
G.E.M. Anscombe, "Modern Moral Philosophy" (1958), in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 239-262 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/3749051). Trad. it.: "La filosofia morale moderna", Iride, 21, 2008, 47-70 (disponibile on-line con account unimi: https://www-rivisteweb-it.pros.lib.unimi.it/doi/10.1414/27133).
Ph. Foot, "Moral Arguments" (1958), in Virtues and Vices and Other Essays in Moral Philosophy, Oxford, Blackwell, 1978, cap. 7 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/2251201). Trad. it. in: Ph. Foot, Virtù e vizi, Bologna, il Mulino, 2008, cap. 2.
Ph. Foot, "Morality as a System of Hypothetical Imperatives" (1972), in Virtues and Vices and Other Essays in Moral Philosophy, Oxford, Blackwell, 1978, cap. 11 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/2184328). Trad. it. in: Ph. Foot, Virtù e vizi, Bologna, il Mulino, 2008, cap. 5.
B. Williams, Ethics and the Limits of Philosophy, London, Fontana, 1985, cap. 10: "Morality, the peculiar institution". (Il solo cap. 10 è ristampato anche in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 45-65.) Trad. it.: L'etica e i limiti della filosofia, Roma-Bari, Laterza, 1986 (NB: la traduzione italiana è fuori catalogo).
Ph. Foot, "Virtues and Vices", in: Virtues and Vices and Other Essays in Moral Philosophy, Oxford, Blackwell, 1978, 1-18. Trad. it. in: Ph. Foot, Virtù e vizi, Bologna, il Mulino, 2008, cap. 1.
J. McDowell, "Virtue and Reason" (1979), in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 141-162 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/27902600).
M. C. Nussbaum, "Non-Relative Virtues: An Aristotelian Approach", Midwest Studies In Philosophy 13 (1988), 32-53. Trad. it.: "Virtù non relative: un approccio aristotelico", in M. Mangini (a cura di), L'etica delle virtù e i suoi critici, Napoli, La Città del Sole, 1996, 167-209.
R. Hursthouse, On Virtue Ethics, Oxford University Press, Oxford 1999: Introduzione e cap. 1.
M. Slote, "Agent-Based Virtue Ethics", in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 239-262.
M. Nussbaum, "Virtue Ethics: A Misleading Category?", The Journal of Ethics 3 (1999), 163-201 (disponibile on-line con account unimi: https://doi-org.pros.lib.unimi.it/10.1023/A:1009877217694).
J. Driver, Uneasy Virtue, Cambridge University Press, 2001, cap. 4.
A. Baril; A. Hazlett, "The Revival of Virtue Ethics", in I. D. Thomson, K. Becker (eds.), The Cambridge History of Philosophy, 1945-2015, Cambridge University Press, 2019, 223-236.
Parte aggiuntiva per il programma da 9 cfu:
R. Louden, "On Some Vices of Virtue Ethics" (1984), in R. Crisp, M. Slote (eds.), Virtue Ethics, Oxford University Press, 1997, 201-216 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/20014051).
J. M. Doris, "Persons, Situations, and Virtue Ethics", Noûs 32 (1998), 504-530 (disponibile on-line con account unimi: https://www-jstor-org.pros.lib.unimi.it/stable/2671873).
B. Hooker, "The Collapse of Virtue Ethics", Utilitas 14 (2002), 22-40.
Th. Hurka, Virtue, Vice and Value, Oxford University Press, 2001, cap. 8: "Against Virtue Ethics".
R. Crisp, "A Third Method of Ethics?", Philosophy and Phenomenological Research 90 (2015), 257-73 (disponibile on-line con account unimi: https://onlinelibrary-wiley-com.pros.lib.unimi.it/doi/full/10.1111/j.1933-1592.2012.00607.x).
Per i non frequentanti:
oltre a quanto sopra (sia per 6, sia per 9 cfu):
A. Campodonico, M. Croce, M.S. Vaccarezza, Etica delle virtù. Un'introduzione, Roma, Carocci, 2017 (capp. 1-3).
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Esami orali: La prova orale consiste in un colloquio sui temi del corso e sui testi in programma. Il colloquio includerà la discussione di un breve elaborato (di 20000 caratteri al massimo, spazi inclusi) nel quale la studentessa o lo studente discuterà in particolare uno dei testi in programma. Gli studenti dovranno inviare al docente il loro testo almeno cinque giorni lavorativi prima della data dell'appello, per poter essere ammessi al colloquio d'esame.
Moduli o unità didattiche
Unita' didattica A
M-FIL/06 - STORIA DELLA FILOSOFIA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore
Unita' didattica B
M-FIL/06 - STORIA DELLA FILOSOFIA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore
Unita' didattica C
M-FIL/06 - STORIA DELLA FILOSOFIA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore
Docente/i
Ricevimento:
Martedì dalle 15.00 alle 18.00. Si prega di contattare preliminarmente il docente.
In presenza nello studio del docente (Dipartimento di Filosofia, Cortile Ghiacciaia, primo piano), oppure da remoto su Microsoft Teams.