Teorie e metodi di ricerca per le pubbliche amministrazioni

A.A. 2020/2021
6
Crediti massimi
40
Ore totali
SSD
SPS/04
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
Nell'ambito della formazione interdisciplinare del Corso di Laurea magistrale, questo insegnamento si propone di fornire una serie di competenze analitiche, teoriche e metodologiche, per l'analisi dei processi decisionali all'interno delle Pubbliche amministrazioni intese come organizzazioni complesse e per la ideazione, progettazione, realizzazione di attività di ricerca/intervento nell'ambito della burocrazia statale. Tali competenze verranno introdotte a partire da basi teoriche derivate dalla teoria sociale (con particolare riferimento alla teoria della scelta razionale, all'analisi economica delle organizzazioni, alle teorie neo-istituzionaliste alle teorie del potere), che verranno declinate rispetto alle peculiarità degli apparati amministrativi pubblici, dopo aver introdotto in chiave storica l'evoluzione della Pubblica amministrazione rispetto a diversi modelli di amministrazione pubblica che si sono affermati nei paesi occidentali (USA, Germania, Francia, UK, Italia). Nella seconda parte del corso ci si concentrerà sull'uso di alcune delle principali tecniche di analisi quantitativa dei dati: utilizzando casi studio si cercherà di metterne in luce la salienza ai fini delle attività di ricerca e intervento che si intendano svolgere nel contesto di amministrazioni pubbliche a diversi livelli, nazionale e locale.
Risultati apprendimento attesi
- Conoscenza e capacità di comprensione: a conclusione del corso, lo studente avrà acquisito un insieme di competenze analitiche, sia teoriche sia metodologiche, inerenti i processi decisionali e la progettazione e realizzazione di ricerche nella Pubblica amministrazione. Dal punto di vista teorico, tali competenze si inquadreranno in una conoscenza sistematica di alcuni strumenti idonei a interpretare il funzionamento e diagnosticare le principali disfunzioni delle amministrazioni pubbliche come organizazioni complesse, oltre che a progettare possibili iniziative di intervento finalizzate a migliorarne le prestazioni.
- Capacità di applicare conoscenza e capacità di apprendimento spontaneo: le conoscenze acquisite dovrebbero consentire allo studente di procedere autonomamente alla analisi organizzativa di uffici e settori della Pubblica amministrazione, oltre che alla progettazione di attività di ricerca/intervento per la Pubblica amministrazione.
- Abilità comunicative: attraverso la discussione di casi studio, lo studente dovrebbe apprendere a progettare, organizzare, realizzare un'attività di ricerca/intervento per la Pubblica amministrazione, così come a comunicarne i risultati a interlocutori di vario genere, specialisti e non specialisti.
Corso singolo

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Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Secondo trimestre
Modalità di erogazione
Le lezioni si terranno sulla piattaforma Microsoft Teams e potranno essere seguite sia in sincrono, in base all'orario ordinario delle lezioni, sia in asincrono, poiché resteranno a disposizione degli studenti sulla medesima piattaforma. Materiali didattici integrativi, a compensazione dell'impossibilità di tenere lezioni in presenza, saranno disponibili sulla piattaforma ARIEL.

Programma e materiale di riferimento
Il programma e il materiale di riferimento non subiranno variazioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si svolgerà in forma orale, utilizzando la piattaforma Microsoft Teams.

Programma
Il programma si articola in due Unità Didattiche (a+b), ciascuna di venti ore.

Programma dell'Unità didattica (a)
La prima Unità didattica è dedicata all'introduzione dei concetti fondamentali per l'analisi della Pubblica amministrazione come forma di organizzazione complessa. Dopo aver introdotto all'analisi dell'oggetto di studio, cioè la Pubblica amministrazione come organizzazione centrale del settore pubblico, che si serve di tecnologie e risorse umane per la produzione di politiche pubbliche, l'evoluzione dell'amministrazione italiana verrà inquadrata a partire da un breve excursus storico. Successivamente verranno illustrati i principali paradigmi dell'analisi organizzativa utili alla comprensione delle burocrazie pubbliche come organizzazioni complesse. Infine, si esamineranno i nuovi paradigmi di organizzazione amministrativa che hanno informato e stanno ancora influenzando i principali processi di cambiamento in atto nella Pubblica amministrazione, con particolare riferimento a quella italiana.

Unità didattica (a) - Punti fondamentali di programma:
1. Pubblica amministrazione e settore pubblico. Il settore pubblico in una società ad economia mista: diversi punti di vista sul ruolo dello Stato. L'equilibrio fra settore pubblico e settore privato. L'ampiezza del settore pubblico e la produzione delle politiche pubbliche: dimensione finanziaria e impatto delle politiche pubbliche sul bilancio dello Stato. Performance budgeting e programmi di spesa. Il settore pubblico e la spesa pubblica in Italia.
2. L'evoluzione storica della Pubblica amministrazione italiana. Dall'Unità d'Italia alla fine dell'Ottocento. L'Età giolittiana e il decollo amministrativo degli anni Trenta. L'amministrazione pubblica italiana durante la "Repubblica dei partiti". Dagli anni Settanta alla crisi della Prima repubblica. La transizione incompleta fra Prima e Seconda repubblica: dai tentativi di riforma di sistema (Giannini, Cassese, Bassanini) alle riforme Brunetta (2009) e Madia (2015).
3. L'analisi organizzativa della Pubblica amministrazione: concetti e metodi. La burocrazia pubblica come organizzazione razionale: line gerarchica e ideatipo burocratico weberiano; le organizzazioni come sistemi: il rapporto con l'ambiente e il sistema di interazione interno ; l'approccio istituzionalista: stabilità e cambiamento, potere ed eterogenesi dei fini; l'analisi economica delle organizzazioni: costi di transazione, teoria dell'agenzia, comportamento strategico e opportunismo degli attori, teoria dei giochi.
4. I nuovi paradigmi di organizzazione amministrativa e la gestione del cambiamento. Il New Public Management e la Public Governance. L'approccio degli stakeholder e l'accountability. Amministrare in termini di multilevel governance. Dall'espansione alla crisi delle burocrazie welfariste, fino a un nuovo "ritorno" (il ritrovato ruolo del pubblico a fronte dell'emergenza pandemica). Dalla regolamentazione alla regolazione: incentivi, paternalismo debole e nudging. Verso una Pubblica amministrazione post-burocratica.

Programma dell'Unità didattica (b)
La seconda Unità didattica è dedicata allo studio ragionato delle principali strategie di ricerca e tecniche di analisi finalizzate alla comprensione delle dinamiche di funzionamento delle strutture e dei processi della Pubblica amministrazione. Dapprima si illustreranno i principi guida inerenti l'ideazione, la progettazione e la realizzazione di una ricerca, alla luce dei quali deve anche avvenire la scelta dell'approccio o del mix di metodi da utilizzare (qualitativi e/o quantitativi) per la sua realizzazione. Successivamente si procederà con l'esaminare le principali tecniche di ricerca qualitative (intervista e focus group) e quantitative (per l'analisi monovariata, bivariata e multivariata), mostrandone peculiarità e caratteristiche rispetto agli specifici obiettivi dell'indagine che si intenda realizzare. Infine, si esamineranno le diverse strategie disponibili per un'efficace presentazione dei risultati di una ricerca a un pubblico specialista o di non esperti.

Unità didattica (b) - Punti fondamentali di programma:
1. Research design: ideazione, progettazione e realizzazione di una ricerca sulla Pubblica amministrazione. Definizione degli obiettivi di ricerca; descrizione delle ipotesi di ricerca; la selezione delle metodologie e delle tecniche di indagine: ricerca qualitativa vs quantitativa o eventuale mix; le azioni di ricerca: unità di rilevazione e raccolta dei dati.
2. La ricerca qualitativa: peculiarità e caratteristiche delle principali tecniche di indagine. L'intervista individuale. Tipi di intervista: strutturata, non strutturata, semistrutturata. L'intervista clinica per la ricostruzione di giochi organizzativi, asimmetrie informative e comportamenti opportunistici. L'intervista a testimoni privilegiati. Conduzione e analisi delle interviste. Il focus group: diverse fasi e analisi dei risultati. La presentazione dei risultati.
3. La ricerca quantitativa: peculiarità e caratteristiche delle principali tecniche di indagine. Le cinque fasi della ricerca quantitativa: dai concetti alle proprietà degli oggetti; la definizione operativa e i tipi di variabile. Rilevazioni demoscopiche e tipi di indagini. Formulazione e somministrazione del questionario. Rilevazioni demoscopiche con campionamento.
4. L'analisi dei dati nella ricerca quantitativa. Analisi monovariata: la descrizione delle variabili. Analisi bivariata: tabelle di contingenza e correlazione. L'analisi della varianza e il modello di regressione semplice. L'analisi multivariata, il modello di regressione multipla e il modello di regressione logistica. L'analisi discriminante. Scaling, scaling multi-dimensionale e analisi dei gruppi. La presentazione dei risultati.

A corollario dell'Unità (b), verrà presentata e discussa un'indagine comparata recentemente condotta sul funzionamento dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), avvalendosi di metodologie e tecniche di stampo sia qualitativo sia quantitativo.
Prerequisiti
Nell'ambito della formazione interdisciplinare del corso di Laurea Magistrale, questo insegnamento si propone di fornire una serie di competenze analitiche, metodologiche e teorico-interpretative per l'analisi e lo studio delle amministrazioni pubbliche.
Dopo un'introduzione ai modelli teorici fondamentali della teoria organizzativa, ci si concentrerà sui principali metodi di analisi qualitativa e quantitativa, esaminandone la rilevanza, le peculiarità e le caratteristiche ai fini della ricerca nelle Pubbliche amministrazioni.
Auspicabili prerequisiti per la fruizione del corso sono la conoscenza di alcuni concetti fondamentali di Matematica e Statistica. Altrettanto utile risulta la conoscenza dei concetti fondamentali della Scienza politica, molti dei quali nel corso dell'insegnamento saranno sostanzialmente dati per scontati.
Per coloro che fossero privi di tali prerequisiti è caldamente suggerita la consultazione preliminare dei seguenti testi:
a) per Matematica: L. Ricolfi, Matematica per le Scienze umane, Mondadori Università, Milano 2016.
b) per Statistica: M. Montinaro e G. Nicolini, Elementi di Statistica descrittiva, UTET, Torino 2007.
c) per Scienza politica: D. Caramani (a cura di), Scienza politica, Egea, Milano 2015 oppure G. Pasquino, Nuovo corso di Scienza politica, il Mulino, Bologna 2009.
Metodi didattici
Lezioni frontali (in presenza, se - stante l'Emergenza Covid-19 - le disposizioni normative lo consentiranno), presentazioni da parte degli studenti, studi di caso, discussioni di gruppo, anche con la previsione di testimonianze portate da politici, amministratori e dirigenti della Pubblica amministrazione. Materiali di ausilio e di integrazione alla didattica saranno disponibili sul blog personale del docente e sulla piattaforma ARIEL.

Risultati di apprendimento attesi sono i seguenti:

A) Conoscenza e capacità di comprensione: a conclusione del corso, lo studente avrà acquisito un insieme di competenze analitiche, metodologiche e interpretative inerenti il funzionamento della Pubblica amministrazione e delle sue strutture fondamentali.
B) Capacità di applicare conoscenza e Capacità di apprendimento spontaneo: le conoscenze acquisite dovrebbero consentire allo studente di procedere autonomamente alla ideazione, progettazione e realizzazione di ricerche quali e quantitative mirate su organizzazioni, uffici e apparati pubblici.
C) Abilità comunicative: attraverso la presentazione e discussione in aula di casi studio, lo studente dovrebbe apprendere a comunicare i contenuti teorico-metodologici e gli esiti empirici di ricerche inerenti la Pubblica amministrazione a interlocutori di vario genere, specialisti e non specialisti.
Materiale di riferimento
Unità didattica (a):
- F. Girotti, Amministrazioni pubbliche. Una introduzione, Carocci, Roma 2013.
- G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, il Mulino, Bologna 2006.
- G. Poggi, La burocrazia. Natura e patologie, Laterza, Roma-Bari 2013.

Unità didattica (b):
- P. Natale, La ricerca sociale, Laterza, Roma-Bari 2007, capp. II, III e IV (obbligatorio).
- P. Corbetta, La ricerca sociale: metodologia e tecniche, vol. IV. L'analisi dei dati, Bologna 2003 (per consultazione).
- G. Johnson, Research Methods for Public Administrators. Third Edition, Routledge, London 2014 (suggerito a ulteriore integrazione degli appunti delle lezioni-disponibile in formato digitale presso la Biblioteca di facoltà).

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Testi suggeriti per ulteriori approfondimenti su diversi punti fondamentali del programma di insegnamento:

a) Sull'evoluzione storica dell'amministrazione pubblica italiana:
- G. Melis, Storia dell'amministrazione italiana (1861-1993), il Mulino, Bologna 1996.
- S. Sepe, Storia dell'amministrazione italiana (1861-2017), Editoriale scientifica, Napoli 2018.
- S. Cassese, Governare gli italiani. Storia dello Stato, il Mulino, Bologna 2014.

b) Sul settore pubblico dal punto di vista economico:
- J.E. Stiglitz e J.K. Rosengard, Economia del settore pubblico. Fondazioni teoriche, spesa e imposte, Hoepli, Milano 2018.

c) Sul rapporto fra Pubblica amministrazione e politiche pubbliche, oltre che sugli andamenti economici del settore pubblico rispetto alle decisioni di policy:
- A. La Spina (a cura di), Politiche pubbliche. Analisi e valutazione, il Mulino, Bologna 2020.

d) Sui principali settori di policy dell'amministrazione pubblica italiana:
- G. Capano e E. Gualmini (a cura di), Le amministrazioni pubbliche in Italia, il Mulino, Bologna 2011.

e) Sulla progettazione e il governo del cambiamento organizzativo:
- G. Jones, Organizzazione. Teoria, progettazione, cambiamento, Egea, Milano 2012.
- A. Hinna, Organizzazione e cambiamento nelle Pubbliche amministrazioni, Carocci, Roma 2014.

f) Sull'analisi economica delle organizzazioni, l'analisi dei costi di transazione, la teoria dell'agenzia, l'agire strategico (teoria dei giochi), le asimmetrie informative e i comportamenti opportunistici degli attori:
- D. Kreps, Microeconomia per manager, Egea, Milano 2005.
- B. Chiarini, Un mondo in conflitto. Teoria dei giochi applicata, Mondadori Università, Milano 2017.
- S. Hargreaves Heap, M. Hollis, B. Lyons, R. Sugden, A. Weale, La teoria della scelta. Una guida critica, Laterza, Roma-Bari 1996.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Esame scritto, con eventuale integrazione orale facoltativa in forma di colloquio su tutto il programma per coloro che superano la prova scritta con almeno 26/30.

Gli studenti frequentanti saranno invitati a sostenere una prova intermedia, in forma scritta, sulla prima metà del programma del corso e una prova finale al termine del corso stesso, sulla parte restante del programma.
SPS/04 - SCIENZA POLITICA - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Docente/i
Ricevimento:
Fino alla fine di marzo 2025, il ricevimento viene effettuato dietro appuntamento concordato via email con il docente. Le possibilità di orario per il ricevimento sono: Lunedì (16.30-17.30) e Giovedì (15.00-17.00), salvo diversi accordi con il docente.
Stanza 313 - SPS Dipartimento di Scienze sociali e politiche, 3° piano, lato via Passione, per il ricevimento in presenza. Durante l'Emergenza Covid-19 solo per i miei tesisti e dietro appuntamento.