Filosofia del diritto e informatica giuridica
A.A. 2022/2023
Obiettivi formativi
Filosofia del diritto:
- Conoscenza dei concetti fondamentali della materia, delle principali teorie odierne e dello stato dell'arte della discussione in corso;
- Capacità di rielaborare i temi oggetto delle lezioni e di applicare i casi teorici alle situazioni concrete;
- Utilizzo di un linguaggio appropriato nell'esposizione dei problemi e nell'argomentazione pro o contro una certa scelta;
Informatica giuridica:
1. Conoscenza e comprensione Il Corso mira a fornire agli studenti di sociologia del diritto e di filosofia del diritto un approccio corretto all'uso delle tecnologie da parte del giurista ("Informatica giuridica"), con particolare attenzione all'uso pratico del computer e della connessione in rete per fini professionali, in giudizio, nell'attività tipica di uno studio legale o notarile, per il giurista d'impresa e a una comprensione delle problematiche informatico-giuridiche. Attenzione sarà anche dedicata alle questioni informatico-giuridiche connesse alle problematiche filosofiche e sociologiche.
2. Applicazione delle conoscenze e della comprensione Le nozioni acquisite saranno d'immediata utilità teorica e pratica per migliorare il rapporto tra l'utente e le tecnologie utilizzate, e consentiranno una comprensione più accurata di tutti gli aspetti di un ambito in costante evoluzione, soprattutto dal punto di vista sociologico e filosofico.
3. Formulazione di giudizi Il Corso fornirà agli studenti la capacità di scegliere in ogni momento un utilizzo corretto delle tecnologie e dell'ambiente nel quale si troveranno a operare, con approcci valutativi indipendenti (e non necessariamente legati al prodotto o al software "più utilizzato") e con una costante attenzione pratica a un uso delle tecnologie che sia utile nel futuro contesto professionale.
4. Abilità comunicative Il Corso darà la possibilità agli studenti di esporre questioni tecnologiche e informatico-giuridiche complesse con proprietà di linguaggio e con chiarezza.
5. Abilità di apprendimento Il Corso punta a fornire agli studenti un miglioramento concreto nelle loro competenze informatico-giuridiche con una curva di apprendimento molto rapida e con la possibilità di utilizzare immediatamente, anche al di fuori del contesto universitario, le nozioni apprese.
- Conoscenza dei concetti fondamentali della materia, delle principali teorie odierne e dello stato dell'arte della discussione in corso;
- Capacità di rielaborare i temi oggetto delle lezioni e di applicare i casi teorici alle situazioni concrete;
- Utilizzo di un linguaggio appropriato nell'esposizione dei problemi e nell'argomentazione pro o contro una certa scelta;
Informatica giuridica:
1. Conoscenza e comprensione Il Corso mira a fornire agli studenti di sociologia del diritto e di filosofia del diritto un approccio corretto all'uso delle tecnologie da parte del giurista ("Informatica giuridica"), con particolare attenzione all'uso pratico del computer e della connessione in rete per fini professionali, in giudizio, nell'attività tipica di uno studio legale o notarile, per il giurista d'impresa e a una comprensione delle problematiche informatico-giuridiche. Attenzione sarà anche dedicata alle questioni informatico-giuridiche connesse alle problematiche filosofiche e sociologiche.
2. Applicazione delle conoscenze e della comprensione Le nozioni acquisite saranno d'immediata utilità teorica e pratica per migliorare il rapporto tra l'utente e le tecnologie utilizzate, e consentiranno una comprensione più accurata di tutti gli aspetti di un ambito in costante evoluzione, soprattutto dal punto di vista sociologico e filosofico.
3. Formulazione di giudizi Il Corso fornirà agli studenti la capacità di scegliere in ogni momento un utilizzo corretto delle tecnologie e dell'ambiente nel quale si troveranno a operare, con approcci valutativi indipendenti (e non necessariamente legati al prodotto o al software "più utilizzato") e con una costante attenzione pratica a un uso delle tecnologie che sia utile nel futuro contesto professionale.
4. Abilità comunicative Il Corso darà la possibilità agli studenti di esporre questioni tecnologiche e informatico-giuridiche complesse con proprietà di linguaggio e con chiarezza.
5. Abilità di apprendimento Il Corso punta a fornire agli studenti un miglioramento concreto nelle loro competenze informatico-giuridiche con una curva di apprendimento molto rapida e con la possibilità di utilizzare immediatamente, anche al di fuori del contesto universitario, le nozioni apprese.
Risultati apprendimento attesi
Filosofia del diritto:
Al termine del corso, lo studente avrà fatto propri i contenuti del corso, avrà sviluppato adeguate capacità argomentative a livello concettuale e avrà acquisito competenze idonee a favorire il proseguimento degli studi con una più approfondita consapevolezza della dimensione filosofica di alcuni problemi normativi nel diritto.
Informatica giuridica:
Al termine del corso lo studente che abbia proficuamente appreso la materia avrà una conoscenza approfondita degli argomenti del corso, con l'acquisizione di un metodo di ragionamento idoneo ad affrontare temi informatico-giuridici più specifici e complessi rispetto alle nozioni istituzionali.
Al termine del corso, lo studente avrà fatto propri i contenuti del corso, avrà sviluppato adeguate capacità argomentative a livello concettuale e avrà acquisito competenze idonee a favorire il proseguimento degli studi con una più approfondita consapevolezza della dimensione filosofica di alcuni problemi normativi nel diritto.
Informatica giuridica:
Al termine del corso lo studente che abbia proficuamente appreso la materia avrà una conoscenza approfondita degli argomenti del corso, con l'acquisizione di un metodo di ragionamento idoneo ad affrontare temi informatico-giuridici più specifici e complessi rispetto alle nozioni istituzionali.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
Filosofia del diritto:
- Presentazione del corso. Filosofia come attività e come pensiero critico.
- Filosofia morale: livelli, dottrine, dilemmi
- Quale filosofia? Filosofia analitica vs. filosofia continentale. Filosofia analitica del diritto come analisi del linguaggio giuridico. I pilastri del metodo analitico. Distinzione tra descrizioni e prescrizioni e legge di Hume.
- Filosofia del diritto dei filosofi vs. dei giuristi (Bobbio). Filosofia del diritto come meta-giurisprudenza: livelli del discorso. Filosofia del diritto come laboratorio concettuale. Il campo d'indagine: teoria generale del diritto più politica del diritto.
- Analisi filosofica come smascheramento delle ideologie: crollo del mito del giurista-scienziato. Meta-giurisprudenza descrittiva vs. prescrittiva. Sapere giuridico come pratica giuridica e come "saper fare" ("know-how"), non solo conoscenza di nozioni. Impatto della teoria del diritto come discorso "astratto" sulla vita quotidiana del diritto.
- Usi del termine "diritto". "Diritto" in senso oggettivo: possibilità di definizione e necessità di definizione (impatto sulle fonti e sulla validità). Accostamento alla definizione di "diritto": privatisti vs. pubblicisti. Accostamento dei privatisti: diritto come insieme di norme. Norme giuridiche come comandi generali e astratti. Problemi. Accostamento alla definizione di "diritto": le tesi dei pubblicisti. Diritto come insieme di fonti: le istituzioni sociali; le norme come aspetto parziale e derivato.
- Preoccupazione per l'efficacia/effettività delle norme e dei pubblici poteri. Santi Romano: tre elementi del diritto: società, ordine, organizzazione. Istituzionalismo. Istituzioni come dati di fatto concreti e visibili. Identificazione dello Stato con popolo, territorio e governo (sovranità). Pluralismo giuridico e superamento dello statualismo. Decisionismo estremo.
- Problemi dell'istituzionalismo. Esempio della rapina e dello "scippo": possibilità di diverse qualificazioni giuridiche dei fatti empiricamente osservabili. Casi di legittimità apparente. Hans Kelsen e la norma come schema qualificativo: attribuzione di significato giuridico ai fatti. Territorio, popolo e sovranità come ambito di validità delle norme. Coordinazione spontanea vs. organizzazione. Critica dell'imperativismo. Regole di condotta vs. regole che conferiscono poteri.
- Norme non violabili. John Searle: fatti bruti vs. fatti istituzionali. Validità vs. efficacia: utilità di distinguere. H.L.A. Hart e il problema della sovranità: critica dell'abitudine all'obbedienza. Difficoltà dell'imperativismo: continuità del diritto e permanenza delle norme nel tempo. Problema dei limiti giuridici (costituzionali) all'autorità legislativa. Il diritto internazionale come vero diritto o come "moralità positiva".
- Dove si trovano le norme giuridiche? Risposte possibili. I codici. Disposizioni e norme. Necessità dell'interpretazione. Interpretazione come attività e come risultato. Norme senza disposizione. Pluralità d'interpretazioni possibili. Seconda risposta: osservare i comportamenti. "Law in books" vs. "Law in action". Il realismo giuridico. I problemi d'interpretazione dei comportamenti (consuetudini). Punti di vista esterno e interno sulle norme. Differenze tra abitudini e comportamenti secondo regole. Punto di vista del giudice vs. dell'avvocato. O.W. Holmes e il punto di vista del "bad man".
- Il punto di vista interno sulle norme: criteri di condotta e ragioni di critica. Tesi sulla consuetudine: elemento materiale ed elemento psicologico (Bobbio). Oltre Bobbio: elemento psicologico vs. giuridicità: opinioni ufficiali e fonti del sistema giuridico. Quali norme sono giuridiche? Teorie sui caratteri essenziali (differenziali) delle norme giuridiche: Hobbes, comandi vs. consigli e nascita del positivismo giuridico. Thomasius: honestum, decorum, justum. Kant: eteronomia vs. autonomia.
- Problemi. "Regresso all'infinito" della coattività. Kelsen e la scienza pura del diritto. Spostamento del problema dalla norma all'ordinamento. Caratteri materiali (contenuto) vs. formali della norma. Trasformazione delle norme in giudizi ipotetici. Causalità vs. imputazione. Ribaltamento tra norma primaria e norma secondaria.
- Kelsen: "frammenti di norme" e norme complete. La "norma fondamentale". Critica al riduzionismo e al monismo: Hart. Norme che impongono obblighi e norme che conferiscono poteri. Critiche hartiane alle teorie della nullità come sanzione e dei frammenti di norme. Kelsen: ordinamenti statici vs. ordinamenti dinamici (giuridici). Norme e meta-norme. Concatenazione produttiva. Possibilità di antinomie. Validità di una norma come appartenenza all'ordinamento, come obbligatorietà e come esistenza.
- Critiche alla validità come appartenenza all'ordinamento e come esistenza. Esempi di norme invalide appartenenti all'ordinamento. Esistenza come mera accettazione. Norme come significati, non come entità. Critiche al modello gerarchico kelseniano: ordinamenti contemporanei come rete di fonti e giurisprudenza (precedenti); validità come questione di grado; mancanza di elencazioni chiare ed esaustive delle fonti.
- I problemi della norma fondamentale e la sua inutilità nell'individuare le fonti. Hart e la norma di riconoscimento: differenze con la norma fondamentale. Tre tipi di norme secondarie: di riconoscimento, di mutamento e di giudizio, come soluzione a incertezza, staticità e inefficienza della pressione sociale.
- Definizioni possibili di "diritto": giusnaturalismo, giuspositivismo, realismo giuridico. Tre concetti distinti: validità, efficacia, giustizia. Il giusnaturalismo antico: Agostino. Il giusnaturalismo dopo la seconda guerra mondiale: Gustav Radbruch. Bobbio e il giusnaturalismo come posizione meta-etica. Cognitivismo etico. Separazione tra giustizia e validità: giuspositivismo e realismo giuridico. Forme di positivismo giuridico. Hart e cinque tesi storiche positivistiche. Bobbio: giuspositivismo come metodo, come teoria (statalismo) e come ideologia (legalismo). Differenze. Giuspositivismo teorico: cinque dogmi (coattività; imperativismo; supremazia della legge; completezza e coerenza; interpretazione meccanica). La "scuola dell'esegesi".
- Critiche allo statualismo e al legalismo. Legalismo vs. "Führerprinzip". Obbligatorietà giuridica vs. obbligatorietà morale. Positivismo inclusivo ed esclusivo. Giuspositivismo metodologico: diritto come fatto sociale? Critiche di Scarpelli e legge di Hume.
Informatica giuridica:
Il Corso ha come scopo quello di presentare agli studenti un approccio al corretto uso delle tecnologie da parte del giurista, al fine di migliorare sensibilmente le loro competenze informatico-giuridiche e di consentire procedimenti valutativi indipendenti, utili al futuro contesto professionale.
Il programma sarà articolato in dieci lezioni da due ore l'una, durante le quali il Professore illustrerà questioni attinenti i) la società dei sensori e il controllo e la sorveglianza nell'era tecnologica; ii) i diritti dell'informatica; iii) Edward Snowden e le minacce informatiche; iv) il legal tech; v) la cybersecurity; vi) le politiche digitali; vii) open source intelligence; viii) persistenza e rimozione dei dati; ix) i minori digitali e il family tech; x) la criminalità tecnologica.
- Presentazione del corso. Filosofia come attività e come pensiero critico.
- Filosofia morale: livelli, dottrine, dilemmi
- Quale filosofia? Filosofia analitica vs. filosofia continentale. Filosofia analitica del diritto come analisi del linguaggio giuridico. I pilastri del metodo analitico. Distinzione tra descrizioni e prescrizioni e legge di Hume.
- Filosofia del diritto dei filosofi vs. dei giuristi (Bobbio). Filosofia del diritto come meta-giurisprudenza: livelli del discorso. Filosofia del diritto come laboratorio concettuale. Il campo d'indagine: teoria generale del diritto più politica del diritto.
- Analisi filosofica come smascheramento delle ideologie: crollo del mito del giurista-scienziato. Meta-giurisprudenza descrittiva vs. prescrittiva. Sapere giuridico come pratica giuridica e come "saper fare" ("know-how"), non solo conoscenza di nozioni. Impatto della teoria del diritto come discorso "astratto" sulla vita quotidiana del diritto.
- Usi del termine "diritto". "Diritto" in senso oggettivo: possibilità di definizione e necessità di definizione (impatto sulle fonti e sulla validità). Accostamento alla definizione di "diritto": privatisti vs. pubblicisti. Accostamento dei privatisti: diritto come insieme di norme. Norme giuridiche come comandi generali e astratti. Problemi. Accostamento alla definizione di "diritto": le tesi dei pubblicisti. Diritto come insieme di fonti: le istituzioni sociali; le norme come aspetto parziale e derivato.
- Preoccupazione per l'efficacia/effettività delle norme e dei pubblici poteri. Santi Romano: tre elementi del diritto: società, ordine, organizzazione. Istituzionalismo. Istituzioni come dati di fatto concreti e visibili. Identificazione dello Stato con popolo, territorio e governo (sovranità). Pluralismo giuridico e superamento dello statualismo. Decisionismo estremo.
- Problemi dell'istituzionalismo. Esempio della rapina e dello "scippo": possibilità di diverse qualificazioni giuridiche dei fatti empiricamente osservabili. Casi di legittimità apparente. Hans Kelsen e la norma come schema qualificativo: attribuzione di significato giuridico ai fatti. Territorio, popolo e sovranità come ambito di validità delle norme. Coordinazione spontanea vs. organizzazione. Critica dell'imperativismo. Regole di condotta vs. regole che conferiscono poteri.
- Norme non violabili. John Searle: fatti bruti vs. fatti istituzionali. Validità vs. efficacia: utilità di distinguere. H.L.A. Hart e il problema della sovranità: critica dell'abitudine all'obbedienza. Difficoltà dell'imperativismo: continuità del diritto e permanenza delle norme nel tempo. Problema dei limiti giuridici (costituzionali) all'autorità legislativa. Il diritto internazionale come vero diritto o come "moralità positiva".
- Dove si trovano le norme giuridiche? Risposte possibili. I codici. Disposizioni e norme. Necessità dell'interpretazione. Interpretazione come attività e come risultato. Norme senza disposizione. Pluralità d'interpretazioni possibili. Seconda risposta: osservare i comportamenti. "Law in books" vs. "Law in action". Il realismo giuridico. I problemi d'interpretazione dei comportamenti (consuetudini). Punti di vista esterno e interno sulle norme. Differenze tra abitudini e comportamenti secondo regole. Punto di vista del giudice vs. dell'avvocato. O.W. Holmes e il punto di vista del "bad man".
- Il punto di vista interno sulle norme: criteri di condotta e ragioni di critica. Tesi sulla consuetudine: elemento materiale ed elemento psicologico (Bobbio). Oltre Bobbio: elemento psicologico vs. giuridicità: opinioni ufficiali e fonti del sistema giuridico. Quali norme sono giuridiche? Teorie sui caratteri essenziali (differenziali) delle norme giuridiche: Hobbes, comandi vs. consigli e nascita del positivismo giuridico. Thomasius: honestum, decorum, justum. Kant: eteronomia vs. autonomia.
- Problemi. "Regresso all'infinito" della coattività. Kelsen e la scienza pura del diritto. Spostamento del problema dalla norma all'ordinamento. Caratteri materiali (contenuto) vs. formali della norma. Trasformazione delle norme in giudizi ipotetici. Causalità vs. imputazione. Ribaltamento tra norma primaria e norma secondaria.
- Kelsen: "frammenti di norme" e norme complete. La "norma fondamentale". Critica al riduzionismo e al monismo: Hart. Norme che impongono obblighi e norme che conferiscono poteri. Critiche hartiane alle teorie della nullità come sanzione e dei frammenti di norme. Kelsen: ordinamenti statici vs. ordinamenti dinamici (giuridici). Norme e meta-norme. Concatenazione produttiva. Possibilità di antinomie. Validità di una norma come appartenenza all'ordinamento, come obbligatorietà e come esistenza.
- Critiche alla validità come appartenenza all'ordinamento e come esistenza. Esempi di norme invalide appartenenti all'ordinamento. Esistenza come mera accettazione. Norme come significati, non come entità. Critiche al modello gerarchico kelseniano: ordinamenti contemporanei come rete di fonti e giurisprudenza (precedenti); validità come questione di grado; mancanza di elencazioni chiare ed esaustive delle fonti.
- I problemi della norma fondamentale e la sua inutilità nell'individuare le fonti. Hart e la norma di riconoscimento: differenze con la norma fondamentale. Tre tipi di norme secondarie: di riconoscimento, di mutamento e di giudizio, come soluzione a incertezza, staticità e inefficienza della pressione sociale.
- Definizioni possibili di "diritto": giusnaturalismo, giuspositivismo, realismo giuridico. Tre concetti distinti: validità, efficacia, giustizia. Il giusnaturalismo antico: Agostino. Il giusnaturalismo dopo la seconda guerra mondiale: Gustav Radbruch. Bobbio e il giusnaturalismo come posizione meta-etica. Cognitivismo etico. Separazione tra giustizia e validità: giuspositivismo e realismo giuridico. Forme di positivismo giuridico. Hart e cinque tesi storiche positivistiche. Bobbio: giuspositivismo come metodo, come teoria (statalismo) e come ideologia (legalismo). Differenze. Giuspositivismo teorico: cinque dogmi (coattività; imperativismo; supremazia della legge; completezza e coerenza; interpretazione meccanica). La "scuola dell'esegesi".
- Critiche allo statualismo e al legalismo. Legalismo vs. "Führerprinzip". Obbligatorietà giuridica vs. obbligatorietà morale. Positivismo inclusivo ed esclusivo. Giuspositivismo metodologico: diritto come fatto sociale? Critiche di Scarpelli e legge di Hume.
Informatica giuridica:
Il Corso ha come scopo quello di presentare agli studenti un approccio al corretto uso delle tecnologie da parte del giurista, al fine di migliorare sensibilmente le loro competenze informatico-giuridiche e di consentire procedimenti valutativi indipendenti, utili al futuro contesto professionale.
Il programma sarà articolato in dieci lezioni da due ore l'una, durante le quali il Professore illustrerà questioni attinenti i) la società dei sensori e il controllo e la sorveglianza nell'era tecnologica; ii) i diritti dell'informatica; iii) Edward Snowden e le minacce informatiche; iv) il legal tech; v) la cybersecurity; vi) le politiche digitali; vii) open source intelligence; viii) persistenza e rimozione dei dati; ix) i minori digitali e il family tech; x) la criminalità tecnologica.
Prerequisiti
Si tratta di un corso introduttivo ad alcuni concetti fondamentali del diritto. Non è richiesto alcun prerequisito.
Lo stesso vale per il programma di informatica giuridica.
Lo stesso vale per il programma di informatica giuridica.
Metodi didattici
Filosofia del diritto: lezioni frontali (42 ore) con l'ausilio di diapositive e con coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti, che saranno incoraggiati nel corso della lezione e al suo termine a discutere gli argomenti presentati e a porre questioni.
Informatica giuridica: l'insegnamento consiste in 21 ore di lezioni in aula tenute dal professore.
Informatica giuridica: l'insegnamento consiste in 21 ore di lezioni in aula tenute dal professore.
Materiale di riferimento
Filosofia del diritto:
Per gli studenti frequentanti: C. Luzzati, "Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto. Vol. I", Giappichelli, Torino 2010. Si aggiungerà altro materiale caricato sul sito ARIEL del corso.
Per gli studenti non frequentanti, al volume indicato per i frequentanti si aggiungerà il seguente: M. Jori-A. Pintore, "Introduzione alla filosofia del diritto", Giappichelli, Torino 2014, capitoli I, II, III, IX, XI, XII (Filosofia e teoria del diritto; Definizioni e concetti giuridici; Concetto di diritto; Interpretazione; Giustizia; Giustificazione della pena).
Informatica giuridica:
Testo consigliato: G. Ziccardi, Diritti digitali - Informatica Giuridica per le nuove professioni, Raffaello Cortina, 2022.
Il testo andrà studiato integralmente.
Per gli studenti frequentanti: C. Luzzati, "Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto. Vol. I", Giappichelli, Torino 2010. Si aggiungerà altro materiale caricato sul sito ARIEL del corso.
Per gli studenti non frequentanti, al volume indicato per i frequentanti si aggiungerà il seguente: M. Jori-A. Pintore, "Introduzione alla filosofia del diritto", Giappichelli, Torino 2014, capitoli I, II, III, IX, XI, XII (Filosofia e teoria del diritto; Definizioni e concetti giuridici; Concetto di diritto; Interpretazione; Giustizia; Giustificazione della pena).
Informatica giuridica:
Testo consigliato: G. Ziccardi, Diritti digitali - Informatica Giuridica per le nuove professioni, Raffaello Cortina, 2022.
Il testo andrà studiato integralmente.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Filosofia del diritto: la prova finale si svolge in forma orale in sessione di esami, con un'interrogazione composta da almeno tre domande su tre diverse parti del programma. Ciò vale sia per gli studenti frequentanti, sia per quelli non frequentanti. Non sono previste prove intermedie.
Informatica giuridica: La prova finale si svolge in forma orale in sessione di esami, con un'interrogazione composta da almeno tre domande su tre diverse parti del programma. Per gli studenti frequentanti sarà prevista una prova finale basata su un test multiple-choice.
Informatica giuridica: La prova finale si svolge in forma orale in sessione di esami, con un'interrogazione composta da almeno tre domande su tre diverse parti del programma. Per gli studenti frequentanti sarà prevista una prova finale basata su un test multiple-choice.
Moduli o unità didattiche
Filosofia del diritto
IUS/20 - FILOSOFIA DEL DIRITTO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Ferraro Francesco
Informatica Giuridica
IUS/20 - FILOSOFIA DEL DIRITTO - CFU: 3
Lezioni: 21 ore
Docente:
Ziccardi Giovanni
Docente/i
Ricevimento:
Ogni giovedì, ore 10.15-12.15; altri giorni previo appuntamento (scrivere a [email protected])
Dipartimento di Scienze Giuridiche "Cesare Beccaria", Sezione di Filosofia e Sociologia del Diritto, via Festa del Perdono 7, Milano
Ricevimento:
giovedì dalle 10,30 alle 11,30 scrivendo una mail a [email protected]
Dipartimento "Cesare Beccaria"