Filosofia politica

A.A. 2022/2023
6
Crediti massimi
40
Ore totali
SSD
SPS/01
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
Il principale obiettivo dell'insegnamento consiste nel promuovere la comprensione di alcuni concetti chiave in filosofia politica, quali quelli di uguaglianza, libertà, giustizia e legittimità. Più nello specifico, l'insegnamento intende fornire agli studenti le competenze necessarie per orientarsi tra le differenti possibili declinazioni di tali concetti e per analizzare e valutare comparativamente le loro implicazioni. L'insegnamento si propone inoltre di mostrare quali strumenti la filosofia politica possa offrire sia per capire meglio le dinamiche politiche, sia per affrontare in modo critico questioni di rilevanza pubblica.
Risultati apprendimento attesi
Conoscenza e comprensione
Gli studenti dovranno aver acquisito un'approfondita conoscenza di alcuni dei concetti chiave in filosofia politica ed una chiara comprensione rispetto al modo in cui tali concetti sono declinati da diverse teorie filosofiche. Dovranno anche avere le competenze necessarie per valutare comparativamente diversi approcci filosofici e discutere in modo critico i loro punti di forza e i loro limiti, sia in termini teorici, sia rispetto alla loro portata pratica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite all'analisi di problemi al centro del dibattito pubblico. Infatti, l'insegnamento si propone di offrire spunti per ragionare sulla relazione tra proposte elaborate a livello teorico e questioni pratiche, riconducendo le teorie filosofiche analizzate a temi che animano la discussione pubblica contemporanea.
Capacità critiche e di giudizio
Gli studenti dovranno aver acquisito una maggiore autonomia di giudizio e affinato le proprie capacità critiche. L'insegnamento mira infatti a fornire, non solo un repertorio di criteri per valutare in modo autonomo e critico assetti istituzionali, decisioni pubbliche o comportamenti politici, ma anche un insieme di indicazioni metodologiche da seguire per elaborare e giustificare in modo convincente le proprie valutazioni.
Corso singolo

Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.

Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Secondo trimestre

Programma
Il programma dell'insegnamento si concentra sull'analisi di testi e autori classici con l'obiettivo di fornire agli studenti conoscenze approfondite rispetto ad alcune nozioni e alcuni problemi chiave in filosofia politica, promuovendo così la comprensione delle sue finalità e dei sui metodi distintivi.
In particolare, il programma si concentra su testi di Hobbes, Locke, Rousseau e Kant e mira a illustrare i tratti caratteristici del contrattualismo moderno, che è congeniale per comprendere in cosa consista la dimensione normativa della filosofia politica e quali temi siano al centro della discussione filosofico-politica.
Il primo passaggio per affrontare i testi di riferimento consiste nel confrontro tra modello aristotelico e modello contrattualistico. Tale confronto consente, infatti, di comprendere al meglio perché il contrattualistmo fornisca una prospettiva propriamente normativa sulla politica, enfatizzando la possibilità di elaborare criteri rigorosi per discriminare tra assetti istituzionali accettabili e inaccettabili, tra pratiche politiche giuste e ingiuste. Più nello specifico, il contrattualismo interpreta l'autorità pubblica e le istituzioni politiche, non come dati naturali rispetto ai quali i margini di intervento sono molto limitati, ma come esito di scelte individuali e di accordi tra individui, rivendicando così la sensatezza di valutare se le forme politiche esistenti siano giustificate o debbano essere rifiutate.
Su questo sfondo, il programma illustra gli strumenti che il contrattualismo offre per elaborare e giustificare criteri volti a indicare quali istituzioni dovrebbero essere implementate o quali vincoli dovrebbero essere posti al potere politico, fornendo spunti per ragionare sui temi dell'obbligo politico e della legittimità dell'autorità pubblica. Si tratta di criteri giustificati con riferimento al consenso degli individui, intesi come agenti capaci di individuare e accordarsi sulle soluzioni più appropriate. Dunque, conoscere la grammatica di base del contrattualismo consente, da un lato, di comprendere meglio cosa significhi e cosa implichi ritenere che le decisioni politiche dovrebbero godere del consenso degli individui o essere frutto di accordi tra individui e, dall'altro, permette di ragionare sulle condizioni che rendono consenso e accordo criteri adeguati per valutare o giustificare scelte politiche.
L'articolazione del programma prevede una serrata comparazione tra gli approcci di Hobbes, Locke, Rousseau e Kant, che declinano il contrattualismo secondo modalità diverse, evidenziano varie strategie argomentative per ragionare su questioni legate all'obbligo politico e alla legittimità e offrono spunti sui differenti criteri che si possono adoperare per valutare i regimi politici esistenti e le loro istituzioni.
Attraverso il confronto tra Hobbes, Locke, Rousseau e Kant, il programma evidenzia inoltre che le varie soluzioni proposte per fare i conti con i problemi dell'obbligo politico e della legittimità dipendono da assunti più basilari relativi alla natura umana e alla razionalità degli individui e si fondano su specifiche concezioni della libertà, dell'uguaglianza e delle loro implicazioni. Alla luce di questi aspetti, il programma permette di acquisire familiarità con le diverse interpretazioni di nozioni chiave in filosofia politica, quali quelle di libertà e di uguaglianza, e con le differenti ragioni - morali e prudenziali, per esempio - che possono essere fatte valere per giustificare pratiche o istituzioni politiche.
Prerequisiti
Non sono richieste particolari conoscenze preliminari per frequentare con profitto il corso o sostenere l'esame.
Metodi didattici
Oltre a fornire competenze preliminari rispetto ai temi trattati, le lezioni dedicano ampio spazio 1. all'analisi dei testi, nella quale gli studenti sono direttamente coinvolti; 2. alla ricostruzione teorica degli argomenti sviluppati dagli autori di riferimento e dei loro approcci filosofici, offrendo spunti per discuterne le implicazioni e valutarne criticamente l'adeguatezza; 3. alla discussione delle questioni che emergono dall'esame dei testi e delle posizioni degli autori inclusi nel programma dell'insegnamento, con costante riferimento alla loro rilevanza rispetto a tematiche che animano il dibattito contemporaneo.
Materiale di riferimento
Il materiale di riferimento è differente per 1. studenti frequentanti e 2. studenti non frequentanti

1. Studenti frequentanti

- Bobbio, N. (1976), "Il modello giusnaturalistico", in Bobbio, N. e Bovero, M., Società e stato nella filosofia politica moderna, Milano: Il Saggiatore.
- Hobbes, T. (1651), Leviatano, Laterza - Capitoli: XIII, XIV, XV, XVII, XVIII, XIX, XXI.
- Locke, J. (1690), Secondo trattato sul governo, BUR - Capitoli: II, III, IV, V, VII, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV, XVIII.
- Rousseau, J.J. (1754), Discorso sull'origine della disuaglianza, Feltrinelli - Prima parte.
- Rousseau, J.J. (1762), Il contratto sociale, BUR - Libro I (intero); Libro II, capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
- Kant, I. (1784), "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.xhtml
- Kant, I. (1793), "Sul detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica", Seconda parte: "La relazione della teoria con la pratica nel diritto dello stato (contro Hobbes)", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s08.xhtml#controhobbes.
- Kant, I. (1797), Metafisica dei costumi - Paragrafi: 43, 45, 46, 47.

Testi facoltativi rivolti a chi desidera approfondire i temi trattati durante il corso:

- Matteucci, N. (1983), "Contrattualismo", in Bobbio, N., Matteucci, N. e Pasquino, G. (a cura di), Dizionario di politica, Torino: UTET.
- Friend, C., "Social contract theory", Internet Enclyclopedia of Philosophy: https://www.iep.utm.edu/soc-cont/
- Besussi, A. (2012), "Neocontrattualismo e teorie della giustizia", in L. Cedroni e M. Calloni (a cura di), Filosofia politica contemporanea, Milano: Le Monnier.
- Lloyd, S.A. e Sreedhar, S. (2018), "Hobbes's Moral and Political Philosophy", in Stanford Encyclopedia of Philosophy: https://plato.stanford.edu/entries/hobbes-moral/
- Mack, E. (2013), "Locke", in G. Gaus e F. D'Agostino (a cura di), Routledge Companion to Social and Political Philosophy, New York and London: Routledge.
- Bertram , C. (2018), "Jean Jacques Rousseau", in Stanford Encyclopedia of Philosophy: https://plato.stanford.edu/entries/rousseau/
- Pievatolo, M.C. (2011), "Risposta alla domanda: che cosa è l'illuminismo? - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze: Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s05.xhtml
- Pievatolo, M.C. (2011), "Sul detto comune: 'questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica' - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze: Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s09.xhtml

Le edizioni dei testi di Hobbes, Locke e Rousseau indicate sono soltanto consigliate. Per la preparazione dell'esame possono essere utilizzate altre edizioni cartacee o elettroniche.

Sul sito ariel del corso, sono disponibili i testi difficili da reperire.


2. Studenti non frequentanti

- Bobbio, N. (1976), "Il modello giusnaturalistico", in Bobbio, N. e Bovero, M., Società e stato nella filosofia politica moderna, Milano: Il Saggiatore.
- Hobbes, T. (1651), Leviatano, Laterza - Capitoli: XIII, XIV, XV, XVII, XVIII, XIX, XXI.
- Locke, J. (1690), Secondo trattato sul governo, BUR - "Introduzione. Locke e la teoria politica liberale" di Tito Magri + Capitoli: II, III, IV, V, VII, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV, XVIII.
- Rousseau, J.J. (1754), Discorso sull'origine della disuaglianza, Feltrinelli - Prima parte.
- Kant, I. (1784), "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.xhtml
- Pievatolo, M.C. (2011), "Risposta alla domanda: che cosa è l'illuminismo? - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s05.xhtml
- Kant, I. (1793), "Sul detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica", Seconda parte: "La relazione della teoria con la pratica nel diritto dello stato (contro Hobbes)", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s08.xhtml#controhobbes
- Pievatolo, M.C. (2011), "Sul detto comune: 'questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica' - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze: Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s09.xhtml

Le edizioni dei testi di Hobbes, Locke e Rousseau indicate sono soltanto consigliate. Per la preparazione dell'esame possono essere utilizzate altre edizioni cartacee o elettroniche.

Sul sito Ariel del corso, sono disponibili i testi difficili da reperire.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
1. Studenti frequentanti

L'esame consiste in una prova scritta, che si terrà subito dopo la fine del corso, in occasione di un appello dedicato agli studenti frequentanti.

La prova scritta comprende domande aperte che mirano a verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti affrontati durante le lezioni e la discussione in classe e dei testi inclusi nel programma d'esame.
La prova scritta intende accertare inoltre la capacità degli studenti di declinare quanto appreso in modo appropriato per rispondere a quesiti specifici, di sintetizzare in modo puntuale e preciso le conoscenze acquisite, di individuare le connessioni rilevanti tra i vari argomenti materia d'esame, di comprenderne le implicazioni e di valutare, anche in chiave comparativa, l'adeguatezza dei diversi approcci filosofici sui quali il corso si concentra.


2. Studenti non frequentanti

L'esame consiste in una prova scritta, che mira a verificare la conoscenza dei testi inclusi nel programma e la loro adeguata comprensione da parte degli studenti.

La prova scritta comprende domande aperte, volte ad accertare la capacità degli studenti di declinare quanto appreso in modo appropriato per rispondere a quesiti specifici, di sintetizzare in modo puntuale e preciso le conoscenze acquisite, di individuare le connessioni rilevanti tra i vari argomenti materia d'esame, di comprenderne le implicazioni e di valutare, anche in chiave comparativa, l'adeguatezza dei diversi approcci filosofici sui quali il corso si concentra.
SPS/01 - FILOSOFIA POLITICA - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Siti didattici
Docente/i
Ricevimento:
Prossimi ricevimenti: mercoledì 14 maggio, 18:00-19:30, online e in presenza; martedì 20 maggio, 14:30-16:00, online; mercoledì 21 maggio, 15:00-16:30, in presenza; mercoledì 28 maggio, 14:30-16:00, in presenza; mercoledì 28 maggio, 16:00-17:30.
Non è richiesto un appuntamento per partecipare al ricevimento, che si svolge online (via MS Teams: https://tinyurl.com/549e8pje) o in presenza (Dip. Scienze sociali e politiche, II piano, stanza 205). Info per laureandi al seguente link: