Istituzioni di diritto romano e storia del diritto contemporaneo
A.A. 2022/2023
Obiettivi formativi
- Conoscenza e capacità di comprensione: comprendere e ricostruire le linee fondamentali del diritto nell'esperienza storica di Roma antica e del diritto contemporaneo in Europa in relazione ai principali eventi che hanno caratterizzato la storia politica, religiosa, economica e sociale europea.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di riconoscere i principi posti alla base dei diversi istituti romanistici e di applicarli, ove possibile, anche a contesti di diritto positivo. Sviluppo di capacità analitiche e sintetiche nella ricostruzione delle tappe della storia del diritto contemporaneo europeo.
- Autonomia di giudizio: individuare i tratti salienti delle singole tematiche oggetto di studio.
- Abilità comunicative: capacità di analizzare fattispecie concrete e di individuare soluzioni giuridicamente argomentate. Esposizione di concetti in modo chiaro, corretto e ordinato, sia in forma scritta che nell'esame orale.
- Capacità di apprendimento: comprendere gli aspetti fondamentali dell'evoluzione storica delle fonti del diritto, delle istituzioni e delle dottrine giuridiche nella Roma antica e in età contemporanea e compiere collegamenti tra i diversi argomenti oggetto del corso.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di riconoscere i principi posti alla base dei diversi istituti romanistici e di applicarli, ove possibile, anche a contesti di diritto positivo. Sviluppo di capacità analitiche e sintetiche nella ricostruzione delle tappe della storia del diritto contemporaneo europeo.
- Autonomia di giudizio: individuare i tratti salienti delle singole tematiche oggetto di studio.
- Abilità comunicative: capacità di analizzare fattispecie concrete e di individuare soluzioni giuridicamente argomentate. Esposizione di concetti in modo chiaro, corretto e ordinato, sia in forma scritta che nell'esame orale.
- Capacità di apprendimento: comprendere gli aspetti fondamentali dell'evoluzione storica delle fonti del diritto, delle istituzioni e delle dottrine giuridiche nella Roma antica e in età contemporanea e compiere collegamenti tra i diversi argomenti oggetto del corso.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente che abbia proficuamente appreso la materia saprà padroneggiare i principi giuridici di base, avrà acquisito una sicura conoscenza dei principali istituti romanistici e, grazie agli esempi tratti dalle opere dei giuristi romani, avrà appreso un metodo di ragionamento utile ad applicare le norme ai casi concreti e a elaborare criticamente possibili soluzioni ai problemi giuridici. Lo studente avrà inoltre acquisito la conoscenza delle linee fondamentali della storia del diritto europeo in età contemporanea, con riguardo alle fonti del diritto, al ruolo della dottrina e alla nascita e allo sviluppo delle più significative istituzioni nazionali e internazionali; avrà infine sviluppato capacità di analisi e di sintesi degli eventi più rilevanti che hanno caratterizzato la storia del diritto in Europa tra Otto e Novecento.
Periodo: Attività svolta in più periodi (informazioni più dettagliate nella sezione organizzazione didattica).
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Cognomi A-L
Responsabile
Periodo
annuale
L'attività didattica si svolgerà in presenza, con possibilità per gli studenti di collegamento anche on-line tramite Microsoft Teams. Il link verrà comunicato sulla piattaforma Ariel di ciascuna parte dell'insegnamento. Le lezioni di Istituzioni di diritto romano non saranno registrate.
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Verifica orale con voto espresso in trentesimi: i criteri di valutazione si basano sulla chiarezza espositiva e sulla capacità di rielaborazione critica. Il voto riportato in Istituzioni di diritto romano non sarà registrato autonomamente ma farà media con quello dell'esame di Storia del Diritto Contemporaneo. Ne consegue che comparirà in carriera un solo voto finale, espresso in trentesimi, corrispondente al risultato della media aritmetica semplice (eventualmente arrotondata per eccesso) dell'esito dei due esami di Istituzioni di diritto romano e di Storia del Diritto Contemporaneo.
In caso di mancato superamento dell'esame, ci si potrà ripresentare all'appello immediatamente successivo.
In caso di mancato superamento dell'esame, ci si potrà ripresentare all'appello immediatamente successivo.
Istituzioni di diritto romano
Programma
Il corso di Istituzioni di diritto romano ha per oggetto l'evoluzione del diritto privato a Roma nel periodo compreso tra il 753 a.C., data convenzionale della fondazione della città, e il 565 d.C., anno della morte dell'imperatore Giustiniano. Le lezioni si propongono di tratteggiare le linee fondamentali dei più significativi istituti del diritto privato romano, con l'obiettivo di recuperare le radici storiche dei concetti e degli istituti giuridici attuali di tradizione continentale.
Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti:
- Periodizzazione e fonti di produzione e cognizione del diritto.
- Il diritto delle persone: capacità giuridica e capacità di agire; status personali; cittadinanza; status familiae; patria potestas.
- I diritti sulle cose: classificazione delle cose; diritti reali (proprietà e modi di acquisto della proprietà; diritti reali minori di godimento); possesso (modalità di acquisto e difesa giurisdizionale).
- Le obbligazioni: l'obligatio romana e la nozione di fonte del vinculum iuris nel pensiero dei giuristi romani; le ripartizioni delle fonti dell'obbligazione (contractum e delictum; contratti e quasi contratti / delitti e quasi delitti); singole figure di obbligazione da atto illecito; la vita del rapporto obbligatorio;
- Il processo privato e la tutela dei diritti nelle varie fasi del loro sviluppo storico.
Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti:
- Periodizzazione e fonti di produzione e cognizione del diritto.
- Il diritto delle persone: capacità giuridica e capacità di agire; status personali; cittadinanza; status familiae; patria potestas.
- I diritti sulle cose: classificazione delle cose; diritti reali (proprietà e modi di acquisto della proprietà; diritti reali minori di godimento); possesso (modalità di acquisto e difesa giurisdizionale).
- Le obbligazioni: l'obligatio romana e la nozione di fonte del vinculum iuris nel pensiero dei giuristi romani; le ripartizioni delle fonti dell'obbligazione (contractum e delictum; contratti e quasi contratti / delitti e quasi delitti); singole figure di obbligazione da atto illecito; la vita del rapporto obbligatorio;
- Il processo privato e la tutela dei diritti nelle varie fasi del loro sviluppo storico.
Metodi didattici
Le attività didattiche consistono di 42 ore di lezioni, che saranno svolte in parte come lezioni frontali per i concetti e le categorie fondamentali del diritto privato di Roma antica; e in parte come esercitazioni esegetiche o discussioni di casi tratti da testi di tradizione giurisprudenziale.
Materiale di riferimento
Per studenti frequentanti e non frequentanti è consigliato lo studio del seguente manuale:
A. PETRUCCI, Manuale di diritto privato romano, Giappichelli, seconda edizione, Torino 2022, limitatamente ai capitoli I (pp. 1-14; pp. 32-48; pp. 52-67); V (pp. 177-216; pp. 220-237); VI (pp. 239-302; pp. 331-339; pp. 341-371); VII (pp. 391-410).
Gli studenti potranno inoltre avvalersi del materiale didattico messo a disposizione dalla docente sul portale ARIEL.
A. PETRUCCI, Manuale di diritto privato romano, Giappichelli, seconda edizione, Torino 2022, limitatamente ai capitoli I (pp. 1-14; pp. 32-48; pp. 52-67); V (pp. 177-216; pp. 220-237); VI (pp. 239-302; pp. 331-339; pp. 341-371); VII (pp. 391-410).
Gli studenti potranno inoltre avvalersi del materiale didattico messo a disposizione dalla docente sul portale ARIEL.
Storia del diritto contemporaneo
Programma
Il corso è volto a delineare i cardini della storia del diritto in Europa nell'età contemporanea (XIX-XX secolo). è incentrato sugli aspetti fondamentali dell'evoluzione del pensiero giuridico e delle fonti del diritto nella storia europea tra Otto e Novecento, con speciale attenzione alla Scuola storica tedesca, all'unificazione legislativa italiana e all'attività codificatoria in Europa nel secondo Ottocento, alla Pandettistica e al positivismo giuridico, ai codici della prima metà del Novecento e alla genesi dello Stato costituzionale, fino a giungere al diritto dell'Unione europea, alla nascita dell'Onu e alla globalizzazione.
Un particolare risalto verrà dato, nell'arco di tutto il corso, ai rapporti tra pensiero giuridico, legislazione e prassi del diritto, agli istituti del diritto delle persone, della famiglia, dell'economia e del lavoro, nonché ai nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee.
Sommario del corso: L'età delle nazioni (1815-1914): La Scuola storica e la dottrina germanica; codici e leggi del secondo Ottocento; le professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato); la dottrina giuridica tra i due secoli. Il Novecento: diritto e legislazione tra le due guerre; i diritti nel secondo Novecento; profili della nuova cultura giuridica; il diritto dell'Unione europea; verso un diritto globale.
Programma analitico
(per tutte le tematiche si fa riferimento al testo di A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa - Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione).
1. Premessa (prima parte): il Giusnaturalismo moderno e l'Illuminismo giuridico (pp. 350-359 e pp. 416-427).
2. Premessa (seconda parte): La codificazione ottocentesca e i due prototipi di codice civile (Code Napoléon e Codice civile austriaco) (pp. 478-494).
3. Savigny e la Scuola storica tedesca: romanisti e germanisti (pp. 526-535).
4. Il diritto criminale e il processo penale secondo la dottrina di Mittermaier. Il giuspubblicismo moderno di von Mohl, von Stein e Gneist (pp. 535-541).
5. L'unificazione legislativa italiana: dal codice civile del 1865 al codice di procedura penale del 1913 (pp. 542-555).
6. La Costituzione della Germania unita (1871) e il BGB (1900) (pp. 555-566).
7. La legislazione speciale di fine Ottocento: famiglia, industria, commercio e lavoro (pp. 566-574).
8. La tutela giurisdizionale dei privati nei confronti della pubblica amministrazione e i diritti elettorali (pp. 574-577).
9. L'organizzazione delle professioni legali: magistratura, avvocatura e notariato (pp. 578-587).
10. La Pandettistica tedesca: i contributi di Windscheid, Jhering e Gierke. Le dottrine del diritto pubblico del secondo Ottocento tedesco (pp. 588-597).
11. La moderna scienza del diritto pubblico in Italia: Orlando e Santi Romano. Le dottrine penalistiche e il confronto tra Scuola classica e Scuola positiva (pp. 598-604).
12. La scienza giuridica italiana: civilisti, commercialisti e processualisti (pp. 604-616).
13. Il positivismo giuridico: apogeo e crisi (pp. 616-624).
14. La Costituzione di Weimar del 1919 e la Costituzione austriaca del 1920 (pp. 625-630).
15. Il diritto nell'Italia fascista e i nuovi codici. Nazismo e diritto (pp. 630-640).
16. Il diritto dell'Unione Sovietica. La dottrina giuridica e i contribuiti Max Weber e Hans Kelsen (pp. 640-650).
17. Lo stato costituzionale nell'Europa continentale (pp. 651-660).
18. Il Codice di diritto canonico del 1983. Il diritto delle persone, della famiglia, dell'economia, del lavoro e dell'ambiente nel secondo Novecento (pp. 660-672).
19. La cultura giuridica alla fine del XX secolo (pp. 673-691).
20. La formazione della Comunità europea e la sua evoluzione istituzionale (pp. 692-720).
21. Nascita e struttura dell'ONU (pp. 721-741).
Un particolare risalto verrà dato, nell'arco di tutto il corso, ai rapporti tra pensiero giuridico, legislazione e prassi del diritto, agli istituti del diritto delle persone, della famiglia, dell'economia e del lavoro, nonché ai nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee.
Sommario del corso: L'età delle nazioni (1815-1914): La Scuola storica e la dottrina germanica; codici e leggi del secondo Ottocento; le professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato); la dottrina giuridica tra i due secoli. Il Novecento: diritto e legislazione tra le due guerre; i diritti nel secondo Novecento; profili della nuova cultura giuridica; il diritto dell'Unione europea; verso un diritto globale.
Programma analitico
(per tutte le tematiche si fa riferimento al testo di A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa - Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione).
1. Premessa (prima parte): il Giusnaturalismo moderno e l'Illuminismo giuridico (pp. 350-359 e pp. 416-427).
2. Premessa (seconda parte): La codificazione ottocentesca e i due prototipi di codice civile (Code Napoléon e Codice civile austriaco) (pp. 478-494).
3. Savigny e la Scuola storica tedesca: romanisti e germanisti (pp. 526-535).
4. Il diritto criminale e il processo penale secondo la dottrina di Mittermaier. Il giuspubblicismo moderno di von Mohl, von Stein e Gneist (pp. 535-541).
5. L'unificazione legislativa italiana: dal codice civile del 1865 al codice di procedura penale del 1913 (pp. 542-555).
6. La Costituzione della Germania unita (1871) e il BGB (1900) (pp. 555-566).
7. La legislazione speciale di fine Ottocento: famiglia, industria, commercio e lavoro (pp. 566-574).
8. La tutela giurisdizionale dei privati nei confronti della pubblica amministrazione e i diritti elettorali (pp. 574-577).
9. L'organizzazione delle professioni legali: magistratura, avvocatura e notariato (pp. 578-587).
10. La Pandettistica tedesca: i contributi di Windscheid, Jhering e Gierke. Le dottrine del diritto pubblico del secondo Ottocento tedesco (pp. 588-597).
11. La moderna scienza del diritto pubblico in Italia: Orlando e Santi Romano. Le dottrine penalistiche e il confronto tra Scuola classica e Scuola positiva (pp. 598-604).
12. La scienza giuridica italiana: civilisti, commercialisti e processualisti (pp. 604-616).
13. Il positivismo giuridico: apogeo e crisi (pp. 616-624).
14. La Costituzione di Weimar del 1919 e la Costituzione austriaca del 1920 (pp. 625-630).
15. Il diritto nell'Italia fascista e i nuovi codici. Nazismo e diritto (pp. 630-640).
16. Il diritto dell'Unione Sovietica. La dottrina giuridica e i contribuiti Max Weber e Hans Kelsen (pp. 640-650).
17. Lo stato costituzionale nell'Europa continentale (pp. 651-660).
18. Il Codice di diritto canonico del 1983. Il diritto delle persone, della famiglia, dell'economia, del lavoro e dell'ambiente nel secondo Novecento (pp. 660-672).
19. La cultura giuridica alla fine del XX secolo (pp. 673-691).
20. La formazione della Comunità europea e la sua evoluzione istituzionale (pp. 692-720).
21. Nascita e struttura dell'ONU (pp. 721-741).
Metodi didattici
L'attività didattica consiste in 42 ore di lezione frontale.
Materiale di riferimento
Per studenti frequentanti e non frequentanti è consigliato lo studio del seguente manuale:
A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione), pp. 350-361, 364-366, 416-427, 478-494, 526-741.
Gli studenti potranno inoltre avvalersi del materiale didattico messo a disposizione dalla docente sul portale ARIEL.
A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione), pp. 350-361, 364-366, 416-427, 478-494, 526-741.
Gli studenti potranno inoltre avvalersi del materiale didattico messo a disposizione dalla docente sul portale ARIEL.
Moduli o unità didattiche
Istituzioni di diritto romano
IUS/18 - DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITA - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Donadio Nunzia
Storia del diritto contemporaneo
IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Salvi Stefania Tatiana
Cognomi M-Z
Responsabile
Periodo
annuale
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Verifica orale con voto espresso in trentesimi: i criteri di valutazione si basano sulla chiarezza espositiva e sulla capacità di rielaborazione critica. Il voto riportato in Istituzioni di diritto romano non sarà registrato autonomamente ma farà media con quello dell'esame di Storia del Diritto Contemporaneo. Ne consegue che comparirà in carriera un solo voto finale, espresso in trentesimi, corrispondente al risultato della media aritmetica semplice (eventualmente arrotondata per eccesso) dell'esito dei due esami di Istituzioni di diritto romano e di Storia del Diritto Contemporaneo.
In caso di mancato superamento dell'esame, ci si potrà ripresentare all'appello immediatamente successivo.
In caso di mancato superamento dell'esame, ci si potrà ripresentare all'appello immediatamente successivo.
Istituzioni di diritto romano
Programma
Il corso di Istituzioni di diritto romano ha per oggetto l'evoluzione del diritto privato a Roma nel periodo compreso tra il 753 a.C., data convenzionale della fondazione della città, e il 565 d.C., anno della morte dell'imperatore Giustiniano. Le lezioni si propongono di tratteggiare le linee fondamentali dei più significativi istituti del diritto privato romano, con l'obiettivo di recuperare le radici storiche degli istituti giuridici moderni.
Le lezioni avranno ad oggetto i seguenti argomenti:
· Periodizzazione e fonti di produzione e di cognizione del diritto.
· Il processo privato e la tutela dei diritti nelle varie fasi del loro sviluppo storico.
· Il diritto delle persone: capacità giuridica e capacità di agire; status personali; cittadinanza; status familiae.
· I diritti sulle cose: classificazione delle cose; diritti reali (proprietà e diritti reali minori di godimento); possesso; modi di acquisto e difesa giurisdizionale dei diritti reali e del possesso.
· Le obbligazioni: fonti delle obbligazioni; vita del rapporto obbligatorio; singole figure produttive di obbligazioni (i contratti e i quasi contratti; i delitti e i quasi delitti).
Le lezioni avranno ad oggetto i seguenti argomenti:
· Periodizzazione e fonti di produzione e di cognizione del diritto.
· Il processo privato e la tutela dei diritti nelle varie fasi del loro sviluppo storico.
· Il diritto delle persone: capacità giuridica e capacità di agire; status personali; cittadinanza; status familiae.
· I diritti sulle cose: classificazione delle cose; diritti reali (proprietà e diritti reali minori di godimento); possesso; modi di acquisto e difesa giurisdizionale dei diritti reali e del possesso.
· Le obbligazioni: fonti delle obbligazioni; vita del rapporto obbligatorio; singole figure produttive di obbligazioni (i contratti e i quasi contratti; i delitti e i quasi delitti).
Metodi didattici
Le attività didattiche consistono in 42 ore di lezione frontale. Titolare è la prof.ssa Laura Pepe.
Materiale di riferimento
Per studenti frequentanti e non frequentanti è consigliato lo studio del seguente manuale:
Matteo Marrone, Manuale di Diritto Privato Romano, Giappichelli, Torino, 2004, pp. 1-76; 123-339.
Gli studenti frequentanti potranno inoltre avvalersi del materiale didattico messo a disposizione sul portale ARIEL.
Matteo Marrone, Manuale di Diritto Privato Romano, Giappichelli, Torino, 2004, pp. 1-76; 123-339.
Gli studenti frequentanti potranno inoltre avvalersi del materiale didattico messo a disposizione sul portale ARIEL.
Storia del diritto contemporaneo
Programma
Il corso è volto a delineare i cardini della storia del diritto in Europa nell'età contemporanea (XIX-XX secolo). è incentrato sugli aspetti fondamentali dell'evoluzione del pensiero giuridico e delle fonti del diritto nella storia europea tra Otto e Novecento, con speciale attenzione alla Scuola storica tedesca, all'unificazione legislativa italiana e all'attività codificatoria in Europa nel secondo Ottocento, alla Pandettistica e al positivismo giuridico, ai codici della prima metà del Novecento e alla genesi dello Stato costituzionale, fino a giungere al diritto dell'Unione europea, alla nascita dell'Onu e alla globalizzazione.
Un particolare risalto verrà dato, nell'arco di tutto il corso, ai rapporti tra pensiero giuridico, legislazione e prassi del diritto, agli istituti del diritto delle persone, della famiglia, dell'economia e del lavoro, nonché ai nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee.
Sommario del corso: L'età delle nazioni (1815-1914): La Scuola storica e la dottrina germanica; codici e leggi del secondo Ottocento; le professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato); la dottrina giuridica tra i due secoli. Il Novecento: diritto e legislazione tra le due guerre; i diritti nel secondo Novecento; profili della nuova cultura giuridica; il diritto dell'Unione europea; verso un diritto globale.
Programma analitico
(per tutte le tematiche si fa riferimento al testo di A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa - Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione).
1. Premessa (prima parte): il Giusnaturalismo moderno e l'Illuminismo giuridico (pp. 350-359 e pp. 416-427).
2. Premessa (seconda parte): La codificazione ottocentesca e i due prototipi di codice civile (Code Napoléon e Codice civile austriaco) (pp. 478-494).
3. Savigny e la Scuola storica tedesca: romanisti e germanisti (pp. 526-535).
4. Il diritto criminale e il processo penale secondo la dottrina di Mittermaier. Il giuspubblicismo moderno di von Mohl, von Stein e Gneist (pp. 535-541).
5. L'unificazione legislativa italiana: dal codice civile del 1865 al codice di procedura penale del 1913 (pp. 542-555).
6. La Costituzione della Germania unita (1871) e il BGB (1900) (pp. 555-566).
7. La legislazione speciale di fine Ottocento: famiglia, industria, commercio e lavoro (pp. 566-574).
8. La tutela giurisdizionale dei privati nei confronti della pubblica amministrazione e i diritti elettorali (pp. 574-577).
9. L'organizzazione delle professioni legali: magistratura, avvocatura e notariato (pp. 578-587).
10. La Pandettistica tedesca: i contributi di Windscheid, Jhering e Gierke. Le dottrine del diritto pubblico del secondo Ottocento tedesco (pp. 588-597).
11. La moderna scienza del diritto pubblico in Italia: Orlando e Santi Romano. Le dottrine penalistiche e il confronto tra Scuola classica e Scuola positiva (pp. 598-604).
12. La scienza giuridica italiana: civilisti, commercialisti e processualisti (pp. 604-616).
13. Il positivismo giuridico: apogeo e crisi (pp. 616-624).
14. La Costituzione di Weimar del 1919 e la Costituzione austriaca del 1920 (pp. 625-630).
15. Il diritto nell'Italia fascista e i nuovi codici. Nazismo e diritto (pp. 630-640).
16. Il diritto dell'Unione Sovietica. La dottrina giuridica e i contribuiti Max Weber e Hans Kelsen (pp. 640-650).
17. Lo stato costituzionale nell'Europa continentale (pp. 651-660).
18. Il Codice di diritto canonico del 1983. Il diritto delle persone, della famiglia, dell'economia, del lavoro e dell'ambiente nel secondo Novecento (pp. 660-672).
19. La cultura giuridica alla fine del XX secolo (pp. 673-691).
20. La formazione della Comunità europea e la sua evoluzione istituzionale (pp. 692-720).
21. Nascita e struttura dell'ONU (pp. 721-741).
Un particolare risalto verrà dato, nell'arco di tutto il corso, ai rapporti tra pensiero giuridico, legislazione e prassi del diritto, agli istituti del diritto delle persone, della famiglia, dell'economia e del lavoro, nonché ai nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee.
Sommario del corso: L'età delle nazioni (1815-1914): La Scuola storica e la dottrina germanica; codici e leggi del secondo Ottocento; le professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato); la dottrina giuridica tra i due secoli. Il Novecento: diritto e legislazione tra le due guerre; i diritti nel secondo Novecento; profili della nuova cultura giuridica; il diritto dell'Unione europea; verso un diritto globale.
Programma analitico
(per tutte le tematiche si fa riferimento al testo di A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa - Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione).
1. Premessa (prima parte): il Giusnaturalismo moderno e l'Illuminismo giuridico (pp. 350-359 e pp. 416-427).
2. Premessa (seconda parte): La codificazione ottocentesca e i due prototipi di codice civile (Code Napoléon e Codice civile austriaco) (pp. 478-494).
3. Savigny e la Scuola storica tedesca: romanisti e germanisti (pp. 526-535).
4. Il diritto criminale e il processo penale secondo la dottrina di Mittermaier. Il giuspubblicismo moderno di von Mohl, von Stein e Gneist (pp. 535-541).
5. L'unificazione legislativa italiana: dal codice civile del 1865 al codice di procedura penale del 1913 (pp. 542-555).
6. La Costituzione della Germania unita (1871) e il BGB (1900) (pp. 555-566).
7. La legislazione speciale di fine Ottocento: famiglia, industria, commercio e lavoro (pp. 566-574).
8. La tutela giurisdizionale dei privati nei confronti della pubblica amministrazione e i diritti elettorali (pp. 574-577).
9. L'organizzazione delle professioni legali: magistratura, avvocatura e notariato (pp. 578-587).
10. La Pandettistica tedesca: i contributi di Windscheid, Jhering e Gierke. Le dottrine del diritto pubblico del secondo Ottocento tedesco (pp. 588-597).
11. La moderna scienza del diritto pubblico in Italia: Orlando e Santi Romano. Le dottrine penalistiche e il confronto tra Scuola classica e Scuola positiva (pp. 598-604).
12. La scienza giuridica italiana: civilisti, commercialisti e processualisti (pp. 604-616).
13. Il positivismo giuridico: apogeo e crisi (pp. 616-624).
14. La Costituzione di Weimar del 1919 e la Costituzione austriaca del 1920 (pp. 625-630).
15. Il diritto nell'Italia fascista e i nuovi codici. Nazismo e diritto (pp. 630-640).
16. Il diritto dell'Unione Sovietica. La dottrina giuridica e i contribuiti Max Weber e Hans Kelsen (pp. 640-650).
17. Lo stato costituzionale nell'Europa continentale (pp. 651-660).
18. Il Codice di diritto canonico del 1983. Il diritto delle persone, della famiglia, dell'economia, del lavoro e dell'ambiente nel secondo Novecento (pp. 660-672).
19. La cultura giuridica alla fine del XX secolo (pp. 673-691).
20. La formazione della Comunità europea e la sua evoluzione istituzionale (pp. 692-720).
21. Nascita e struttura dell'ONU (pp. 721-741).
Metodi didattici
L'attività didattica consiste in 42 ore di lezione frontale.
Materiale di riferimento
Materiali didattici per gli studenti frequentanti:
Gli studenti frequentanti si prepareranno per l'esame sulla base delle dispense che verranno messe a disposizione durante il corso.
Materiali didattici per gli studenti non frequentanti:
A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione), pp. 350-359, 416-427, 478-494, 526-741.
Gli studenti frequentanti si prepareranno per l'esame sulla base delle dispense che verranno messe a disposizione durante il corso.
Materiali didattici per gli studenti non frequentanti:
A. Padoa-Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal medioevo all'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2016 (seconda edizione), pp. 350-359, 416-427, 478-494, 526-741.
Moduli o unità didattiche
Istituzioni di diritto romano
IUS/18 - DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITA - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Pepe Laura
Storia del diritto contemporaneo
IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Salvi Stefania Tatiana
Docente/i
Ricevimento:
Giovedì 9.00-10.30
dipartimento di diritto privato e storia del diritto - 1 piano
Ricevimento:
Giovedì h. 10 - è necessario concordare un appuntamento inviando una mail all'indirizzo: [email protected]
Sezione di diritto romano o Teams
Ricevimento:
Lunedì ore 10-12 previo appuntamento da prendere scrivendo un'é-mail a [email protected].
Dipartimento di diritto pubblico (secondo piano) o Microsoft Teams (team RICEVIMENTO PROF.SSA SALVI; codice: hj73dnn)