Sociologia delle relazioni interculturali
A.A. 2022/2023
Obiettivi formativi
Il corso si propone di affrontare il tema delle relazioni interculturali da un punto di vista sociologico. In contesti sempre più segnati dalla differenza, dal multiculturalismo e dalla globalizzazione è necessario apprendere gli elementi fondamentali che possono favorire o ostacolare le relazioni interculturali, tanto in contesti formali e istituzionali, quanto in contesti informali.
Risultati apprendimento attesi
Il corso offre agli studenti strumenti teorici e pratici per leggere e interpretare i luoghi di vita, di lavoro e di socialità sulla base di una visione non essenzialista di cultura e di essere in grado di intraprendere percorsi autonomi di approfondimento e di azione in tali ambiti.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
Il corso intende mettere in questione una visione ingenua insita già nell'espressione "relazioni interculturali", sottolineando come dietro l'essenzializzazione del concetto di cultura ci sia l'ignorare il processo di costruzione dei gruppi (a cui, appunto ci si riferisce come "culture" in relazione fra loro) nelle pratiche della vita sociale, siano tali gruppi costruiti su basi etniche, nazionali, di classe, subculturali, di genere, generazionali, religiose, professionali, ecc.
Il programma pertanto verterà sull'analizzare le dinamiche con cui costrutti simbolici sono trasformati in realtà storiche e durature sotto forma sia di istituzioni sia di habitus incorporati, concentrandosi sull'intreccio fra pratiche e rappresentazioni.
Verranno quindi sviluppati gli strumenti concettuali utili a trattare criticamente termini come "diversità" e "alterità", analizzandoli come processi e non come realtà ontologiche. Si affronteranno tematiche quali la marginalizzazione, la stigmatizzazione, il boundary making, il potere simbolico, il ruolo dei media nella costruzione di rappresentazioni sociali e di ondate di panico morale, il ruolo delle istituzioni nella costruzione di categorie. Gli esempi si applicheranno a dinamiche che coinvolgono gli spazi urbani, i corpi, le pratiche di consumo, l'ambito scolastico, le pratiche professionali o le relazioni amorose.
In particolare, il corso intende affrontare i seguenti nuclei tematici:
- Condividere mondi di significato
- Ridiscutere identità e alterità
- Il peso delle rappresentazioni
- Il ruolo delle istituzioni
- Stigmatizzazione e marginalizzazione
- Confini ed esclusione
- Resistenza e partecipazione
Il programma pertanto verterà sull'analizzare le dinamiche con cui costrutti simbolici sono trasformati in realtà storiche e durature sotto forma sia di istituzioni sia di habitus incorporati, concentrandosi sull'intreccio fra pratiche e rappresentazioni.
Verranno quindi sviluppati gli strumenti concettuali utili a trattare criticamente termini come "diversità" e "alterità", analizzandoli come processi e non come realtà ontologiche. Si affronteranno tematiche quali la marginalizzazione, la stigmatizzazione, il boundary making, il potere simbolico, il ruolo dei media nella costruzione di rappresentazioni sociali e di ondate di panico morale, il ruolo delle istituzioni nella costruzione di categorie. Gli esempi si applicheranno a dinamiche che coinvolgono gli spazi urbani, i corpi, le pratiche di consumo, l'ambito scolastico, le pratiche professionali o le relazioni amorose.
In particolare, il corso intende affrontare i seguenti nuclei tematici:
- Condividere mondi di significato
- Ridiscutere identità e alterità
- Il peso delle rappresentazioni
- Il ruolo delle istituzioni
- Stigmatizzazione e marginalizzazione
- Confini ed esclusione
- Resistenza e partecipazione
Prerequisiti
È utile - ma non obbligatorio - aver sostenuto precedentemente l'esame di Sociologia dei processi culturali.
Metodi didattici
Il corso seguirà una modalità flipped, alternando momenti di studio individuale, lezioni frontali e laboratoriali. La pagina del corso sulla piattaforma Moodle sarà il principale punto di riferimento del corso. Durante le lezioni in aula verrà sollecitato ed incoraggiato - nei limiti resi possibili dal numero degli studenti frequentanti - il dialogo fra studenti e docenti, attraverso momenti di chiarificazione collettiva sulle letture realizzate in autonomia e in gruppo, tramite strumenti interattivi (ad es. sondaggio istantaneo) e multimediali.
Chi intende frequentare il corso dovrà quindi, ogni settimana, partecipare alla lezione frontale in aula; leggere il materiale indicato e/o messo a disposizione dal docente; lavorare in gruppo secondo le modalità che verranno indicate ogni settimana. I gruppi di lavoro verranno definiti all'inizio del corso e resteranno gli stessi per tutta la sua durata. L'ammontare delle letture settimanali sarà di circa 70/75 pagine, suddivise fra parti dei manuali e saggi assegnati dal docente lezione per lezione.
La struttura generale delle lezioni sarà la seguente:
- Martedì: la lezione del martedì si concentrerà sul chiarimento di dubbi e riflessioni emersi dalla lettura dei testi assegnati la settimana precedente, a partire da brevi elaborati prodotti dagli studenti. Sarà inoltre previsto l'uso di software interattivi (Es. Wooclap, Slido, ecc.) per raccogliere le domande e le richieste di approfondimento di ciascun gruppo, che guideranno la riflessione in aula.
- Mercoledì: lezione frontale in cui verranno presentati i nuovi contenuti della settimana.
- Giovedì: la lezione del giovedì sarà di approfondimento e il più possibile laboratoriale. Gli studenti, divisi in gruppi, si cimenteranno in piccoli esercizi allo scopo di mettere in pratica i concetti illustrati nella lezione del giorno precedente. Questi laboratori non verranno valutati, ma intendono aiutare gli studenti a familiarizzare con i concetti presenti all'interno dei saggi assegnati per la settimana.
Chi intende frequentare il corso dovrà quindi, ogni settimana, partecipare alla lezione frontale in aula; leggere il materiale indicato e/o messo a disposizione dal docente; lavorare in gruppo secondo le modalità che verranno indicate ogni settimana. I gruppi di lavoro verranno definiti all'inizio del corso e resteranno gli stessi per tutta la sua durata. L'ammontare delle letture settimanali sarà di circa 70/75 pagine, suddivise fra parti dei manuali e saggi assegnati dal docente lezione per lezione.
La struttura generale delle lezioni sarà la seguente:
- Martedì: la lezione del martedì si concentrerà sul chiarimento di dubbi e riflessioni emersi dalla lettura dei testi assegnati la settimana precedente, a partire da brevi elaborati prodotti dagli studenti. Sarà inoltre previsto l'uso di software interattivi (Es. Wooclap, Slido, ecc.) per raccogliere le domande e le richieste di approfondimento di ciascun gruppo, che guideranno la riflessione in aula.
- Mercoledì: lezione frontale in cui verranno presentati i nuovi contenuti della settimana.
- Giovedì: la lezione del giovedì sarà di approfondimento e il più possibile laboratoriale. Gli studenti, divisi in gruppi, si cimenteranno in piccoli esercizi allo scopo di mettere in pratica i concetti illustrati nella lezione del giorno precedente. Questi laboratori non verranno valutati, ma intendono aiutare gli studenti a familiarizzare con i concetti presenti all'interno dei saggi assegnati per la settimana.
Materiale di riferimento
Letture caricate durante il corso all'interno della piattaforma Moodle, per un totale di circa 700 pagine.
Alietti, A. (2012) Stigmatizzazione territoriale, stato di eccezione e quartieri multietnici: una riflessione critica a partire dal caso di Milano, in: Cancellieri A. e Scandurra G., a cura di (2012) Tracce urbane. Alla ricerca della città. Milano: FrancoAngeli. (9 pp)
Antonelli, F. (2018) Mena e le altre. Ritratto di ragazze di classe popolare fra esclusione scolastica e sociale, in «Etnografia e ricerca qualitativa», 2, 318-339. (18 pp.)
Becker, H. (2017) Outsiders, capp. 1 e 6, Milano, Meltemi. (13, 14 pp.)
Bourdieu, P. (1988) La forza della rappresentazione, in La parola e il potere, Napoli, Guida Editori, 109-119 (10 pp.)
Bourdieu, P. (2012) Capitale simbolico e classi sociali, in «Polis», 3, 401-415 (14 pp.)
Bourgois, P. (2005) Cercando rispetto. Drug economy e cultura di strada, cap. 4 "Mettersi a posto: rispetto e resistenza sul lavoro". Roma: Derive Approdi. (25 pp.)
Cancellieri, A. (2010), Come sopravvivere alla differenza. Etnografia dei confini sociali in un condominio multiculturale, in «Etnografia e ricerca qualitativa» 11-36. (30 pp.)
Cohen, P. (2019 [1972) Il conflitto subculturale e la comunità operaia, in «Studi culturali», 2, 311-328, (17 pp)
Colombo, E., Manzo, L.K.C. (2021) Moglie e buoi da dove vuoi! Rappresentazioni giovanili dell'amore interculturale, in «Polis», 2, pp. 183-208. (22 pp.)
Corchia, L. (2017) I post-subcultural studies e le identità giovanili, in «Studi culturali», 2, pp. 293-320. (22 pp.)
Dei, F. (2021) La cancel culture come subcultura politica, «Psiche», 2, pp. 493-509. (16 pp.)
Di Pasquale, C. (2018) A scuola d'identità, «Il Mulino-Rivisteweb», 3, 429-438. (9 pp.)
Elias N. e Scotson J. (2004) Strategie dell'esclusione, Introduzione: un saggio teorico sulle relazioni tra radicati e esterni, Bologna: Il Mulino. (45 pp.)
Fine, G.A. e Kleinman, S. (2021) Ripensare le sottoculture, in Etnografia e società, a cura di G. Bordieri, G. Zampieri e M. Bortolini, Milano, Mimesis, 113-131. (25 pp.)
Fontana, L., Sparti, D. (2012) Identità indotte. L'uso politico del riconoscimento in Bolivia, in «Studi culturali», 2, 175-200 (25 pp)
Frisina, A. (2014) Negoziare l'Alterita. Focus group e processi di significazione delle immagini tra giovani autoctoni/e e figli/e delle migrazioni in Veneto, in «Rassegna italiana di sociologia», 3, 575-597 (20 pp)
Giordano, S. (2013) L'estetica del pregiudizio. L'immagine degli homeless nei media e nella comunicazione dei servizi sociali, in «Etnografia e ricerca qualitativa», 2, 231-255 (24 pp)
Giuliani, G. (2013) «Non ci sono italiani negri». Il colore legittimo nell'Italia contemporanea, in «Studi culturali», 2, 254-267 (13 pp)
Goffman, E. (2010) Stigma, capp. 1 e 3, Roma, Ombre Corte. (36 pp.)
Gruning, B. (2013) Suoni fuori luogo. Una cartografia acustica dei locali pubblici a Bologna, in «Studi culturali», 1, 121-134 (12 pp)
Lusardi, R e Tomelleri, S. (2017) Gli ibridi professionali. Le culture professionali alla prova dell'integrazione socio-sanitaria, in Salute e Società, 3, pp. 11-31. (19 pp.)
Mannocchi, M. (2014) Richiedenti asilo e rifugiati: processi di etichettamento e pratiche di resistenza, in «Rassegna italiana di sociologia», 2, 386-406 (20 pp)
Manzo, L.K.C. (2016) «Via via, vieni via di qui!» Il processo di gentrificazione di via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano (1980-2015), in «Archivio di Studi Urbani e Regionali», no. 117 November 2016, pp. 27-50. (19 pp.)
Oberti, M. (2006) La casa e la scuola alle prese con la segregazione, in Lagrange H., Oberti M. (a cura di), La rivolta delle periferie. Precarietà urbana e protesta giovanile: il caso francese, Milano: Bruno Mondadori. (22 pp)
Perino, M. (2013) Da dove vieni? Quanto contano le categorie etnonazionali?, in «Quaderni di Sociologia», 63 63-83.
Perrotta, D. (2014), Violenza simbolica e migranti in Italia. Esperienze di ricerca con operai rumeni e braccianti burkinabé, in «Rassegna italiana di sociologia», 1, 149-179
Pitti, I. (2022), Giovani ultras e marginalità sociale: la partecipazione come strategia di resistenza quotidiana, in «Studi di sociologia», 1, 153-168 (14 pp)
Pocecco, A. (2020) La costruzione dello straniero tra narrazioni mediali e rappresentazioni sociali, in «Studi di sociologia», 2, 219-232 (13 pp)
Romito M., (2016) I consigli orientativi agli studenti di origine straniera. Un caso a parte?, «Rassegna italiana di sociologia», 1, 31-54. (18 pp.)
Sacks, H. (1983) Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sull'aspetto, in Etnometodologia, a cura di P.P. Giglioli e A. Dal Lago, Bologna, Il Mulino, 177-196 (19 pp)
Santorso, S. (2016) La città carceraria. Spazio, comunità e processi di etnicizzazione, in «Etnografia e Ricerca Qualitativa», 2, 227-248. (16 pp.)
Wacquant, L. (2016) I reietti della città: Ghetto, periferia, stato, Introduzione "Ghetto, Banlieue, Favela eccetera: strumenti per ripensare la marginalità avanzata" (12 pp.) +
cap. "Il costo dell'esclusione razziale e sociale a «Bronzeville»". Pisa: ETS. (16 pp.)
Zukin, S. (2013) L'altra New York. Alla ricerca della metropoli autentica, cap. 2 "Perché Harlem non è un ghetto". Bologna: Il Mulino. (21 pp.)
Zuolo, F. (2015), Condivisione senza appartenenza. L'identità collettiva oltre i gruppi culturali, in «Ragion pratica», 2, 334-350.
Alietti, A. (2012) Stigmatizzazione territoriale, stato di eccezione e quartieri multietnici: una riflessione critica a partire dal caso di Milano, in: Cancellieri A. e Scandurra G., a cura di (2012) Tracce urbane. Alla ricerca della città. Milano: FrancoAngeli. (9 pp)
Antonelli, F. (2018) Mena e le altre. Ritratto di ragazze di classe popolare fra esclusione scolastica e sociale, in «Etnografia e ricerca qualitativa», 2, 318-339. (18 pp.)
Becker, H. (2017) Outsiders, capp. 1 e 6, Milano, Meltemi. (13, 14 pp.)
Bourdieu, P. (1988) La forza della rappresentazione, in La parola e il potere, Napoli, Guida Editori, 109-119 (10 pp.)
Bourdieu, P. (2012) Capitale simbolico e classi sociali, in «Polis», 3, 401-415 (14 pp.)
Bourgois, P. (2005) Cercando rispetto. Drug economy e cultura di strada, cap. 4 "Mettersi a posto: rispetto e resistenza sul lavoro". Roma: Derive Approdi. (25 pp.)
Cancellieri, A. (2010), Come sopravvivere alla differenza. Etnografia dei confini sociali in un condominio multiculturale, in «Etnografia e ricerca qualitativa» 11-36. (30 pp.)
Cohen, P. (2019 [1972) Il conflitto subculturale e la comunità operaia, in «Studi culturali», 2, 311-328, (17 pp)
Colombo, E., Manzo, L.K.C. (2021) Moglie e buoi da dove vuoi! Rappresentazioni giovanili dell'amore interculturale, in «Polis», 2, pp. 183-208. (22 pp.)
Corchia, L. (2017) I post-subcultural studies e le identità giovanili, in «Studi culturali», 2, pp. 293-320. (22 pp.)
Dei, F. (2021) La cancel culture come subcultura politica, «Psiche», 2, pp. 493-509. (16 pp.)
Di Pasquale, C. (2018) A scuola d'identità, «Il Mulino-Rivisteweb», 3, 429-438. (9 pp.)
Elias N. e Scotson J. (2004) Strategie dell'esclusione, Introduzione: un saggio teorico sulle relazioni tra radicati e esterni, Bologna: Il Mulino. (45 pp.)
Fine, G.A. e Kleinman, S. (2021) Ripensare le sottoculture, in Etnografia e società, a cura di G. Bordieri, G. Zampieri e M. Bortolini, Milano, Mimesis, 113-131. (25 pp.)
Fontana, L., Sparti, D. (2012) Identità indotte. L'uso politico del riconoscimento in Bolivia, in «Studi culturali», 2, 175-200 (25 pp)
Frisina, A. (2014) Negoziare l'Alterita. Focus group e processi di significazione delle immagini tra giovani autoctoni/e e figli/e delle migrazioni in Veneto, in «Rassegna italiana di sociologia», 3, 575-597 (20 pp)
Giordano, S. (2013) L'estetica del pregiudizio. L'immagine degli homeless nei media e nella comunicazione dei servizi sociali, in «Etnografia e ricerca qualitativa», 2, 231-255 (24 pp)
Giuliani, G. (2013) «Non ci sono italiani negri». Il colore legittimo nell'Italia contemporanea, in «Studi culturali», 2, 254-267 (13 pp)
Goffman, E. (2010) Stigma, capp. 1 e 3, Roma, Ombre Corte. (36 pp.)
Gruning, B. (2013) Suoni fuori luogo. Una cartografia acustica dei locali pubblici a Bologna, in «Studi culturali», 1, 121-134 (12 pp)
Lusardi, R e Tomelleri, S. (2017) Gli ibridi professionali. Le culture professionali alla prova dell'integrazione socio-sanitaria, in Salute e Società, 3, pp. 11-31. (19 pp.)
Mannocchi, M. (2014) Richiedenti asilo e rifugiati: processi di etichettamento e pratiche di resistenza, in «Rassegna italiana di sociologia», 2, 386-406 (20 pp)
Manzo, L.K.C. (2016) «Via via, vieni via di qui!» Il processo di gentrificazione di via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano (1980-2015), in «Archivio di Studi Urbani e Regionali», no. 117 November 2016, pp. 27-50. (19 pp.)
Oberti, M. (2006) La casa e la scuola alle prese con la segregazione, in Lagrange H., Oberti M. (a cura di), La rivolta delle periferie. Precarietà urbana e protesta giovanile: il caso francese, Milano: Bruno Mondadori. (22 pp)
Perino, M. (2013) Da dove vieni? Quanto contano le categorie etnonazionali?, in «Quaderni di Sociologia», 63 63-83.
Perrotta, D. (2014), Violenza simbolica e migranti in Italia. Esperienze di ricerca con operai rumeni e braccianti burkinabé, in «Rassegna italiana di sociologia», 1, 149-179
Pitti, I. (2022), Giovani ultras e marginalità sociale: la partecipazione come strategia di resistenza quotidiana, in «Studi di sociologia», 1, 153-168 (14 pp)
Pocecco, A. (2020) La costruzione dello straniero tra narrazioni mediali e rappresentazioni sociali, in «Studi di sociologia», 2, 219-232 (13 pp)
Romito M., (2016) I consigli orientativi agli studenti di origine straniera. Un caso a parte?, «Rassegna italiana di sociologia», 1, 31-54. (18 pp.)
Sacks, H. (1983) Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sull'aspetto, in Etnometodologia, a cura di P.P. Giglioli e A. Dal Lago, Bologna, Il Mulino, 177-196 (19 pp)
Santorso, S. (2016) La città carceraria. Spazio, comunità e processi di etnicizzazione, in «Etnografia e Ricerca Qualitativa», 2, 227-248. (16 pp.)
Wacquant, L. (2016) I reietti della città: Ghetto, periferia, stato, Introduzione "Ghetto, Banlieue, Favela eccetera: strumenti per ripensare la marginalità avanzata" (12 pp.) +
cap. "Il costo dell'esclusione razziale e sociale a «Bronzeville»". Pisa: ETS. (16 pp.)
Zukin, S. (2013) L'altra New York. Alla ricerca della metropoli autentica, cap. 2 "Perché Harlem non è un ghetto". Bologna: Il Mulino. (21 pp.)
Zuolo, F. (2015), Condivisione senza appartenenza. L'identità collettiva oltre i gruppi culturali, in «Ragion pratica», 2, 334-350.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Modalità di verifica per frequentanti
La valutazione di chi sceglie di frequentare il corso sarà l'esito di una ponderazione di tre prove, secondo i valori percentuali espressi tra parentesi:
- Test (35%): durante lo svolgimento del corso gli studenti eseguiranno tre test a risposta chiusa. Il voto finale sarà costituito dalla media dei tre test. Per accedere alla valutazione delle prove successive del percorso da frequentanti, lo studente dovrà avere una media uguale o superiore al 18. Qualora uno studente risultasse insufficiente in questa fase, dovrà sostenere l'intero esame secondo le modalità previste dal percorso da non frequentante. I test saranno effettuati su Moodle: due nelle fasi intermedie del corso, le cui date verranno comunicate a inizio lezioni, e uno immediatamente al termine del corso.
- Lavoro di gruppo sul materiale bibliografico (25%): prima della lezione del martedì di ogni settimana, partendo dai saggi letti e dalle lezioni, il gruppo dovrà postare sulla piattaforma Moodle un output breve e schematico, in cui indicare: i principali punti toccati dagli autori, collegamenti con quanto presentato nelle lezioni, e un piccolo esercizio che verrà assegnato per collegare i concetti alla attualità e alla quotidianità degli studenti. Oltre a fungere da base per la discussione in aula della lezione del martedì, alla fine dell'intero percorso verranno valutati due di questi lavori per ogni gruppo: uno verrà scelto dal gruppo stesso, l'altro verrà sorteggiato dal docente fra i lavori rimanenti (ad esclusione di quello della prima settimana, che fungerà essenzialmente da "palestra" per i lavori seguenti).
- Tesina (40%): elaborato individuale (indicazioni precise su numero pagine, etc., saranno fornite al momento dell'assegnazione della consegna, al termine del corso) da presentare con almeno 15 giorni di anticipo rispetto all'appello di esame a cui si intenderà partecipare. La tesina verterà sull'analisi sociologicamente orientata di una situazione di vita quotidiana, attraverso l'impiego dei concetti presi in esame durante il corso, facendo riferimento ai saggi e ai materiali analizzati in precedenza.
Modalità di verifica per non frequentanti
Gli studenti non frequentanti saranno valutati sul medesimo programma dei frequentanti: i saggi indicati in bibliografia, che saranno settimanalmente assegnati e caricati su Moodle. L'esame sarà costituito da una prova in due parti. La prima parte consisterà in un test composto da domande a risposta chiusa, volto a valutare la conoscenza del materiale bibliografico in programma. Questa parte dell'esame è da considerarsi propedeutica al proseguimento della prova: una valutazione negativa, dunque, comporterà il non superamento dell'esame. La seconda parte dell'esame consisterà in due domande aperte da svolgere nell'arco di un'ora e mezza impiegando i concetti appresi durante il corso. Il voto finale sarà costituito per il 40% dal risultato dello scritto a domande chiuse, per il 30% dalla risposta alla prima domanda aperta e per il 30% dalla risposta alla seconda.
La valutazione di chi sceglie di frequentare il corso sarà l'esito di una ponderazione di tre prove, secondo i valori percentuali espressi tra parentesi:
- Test (35%): durante lo svolgimento del corso gli studenti eseguiranno tre test a risposta chiusa. Il voto finale sarà costituito dalla media dei tre test. Per accedere alla valutazione delle prove successive del percorso da frequentanti, lo studente dovrà avere una media uguale o superiore al 18. Qualora uno studente risultasse insufficiente in questa fase, dovrà sostenere l'intero esame secondo le modalità previste dal percorso da non frequentante. I test saranno effettuati su Moodle: due nelle fasi intermedie del corso, le cui date verranno comunicate a inizio lezioni, e uno immediatamente al termine del corso.
- Lavoro di gruppo sul materiale bibliografico (25%): prima della lezione del martedì di ogni settimana, partendo dai saggi letti e dalle lezioni, il gruppo dovrà postare sulla piattaforma Moodle un output breve e schematico, in cui indicare: i principali punti toccati dagli autori, collegamenti con quanto presentato nelle lezioni, e un piccolo esercizio che verrà assegnato per collegare i concetti alla attualità e alla quotidianità degli studenti. Oltre a fungere da base per la discussione in aula della lezione del martedì, alla fine dell'intero percorso verranno valutati due di questi lavori per ogni gruppo: uno verrà scelto dal gruppo stesso, l'altro verrà sorteggiato dal docente fra i lavori rimanenti (ad esclusione di quello della prima settimana, che fungerà essenzialmente da "palestra" per i lavori seguenti).
- Tesina (40%): elaborato individuale (indicazioni precise su numero pagine, etc., saranno fornite al momento dell'assegnazione della consegna, al termine del corso) da presentare con almeno 15 giorni di anticipo rispetto all'appello di esame a cui si intenderà partecipare. La tesina verterà sull'analisi sociologicamente orientata di una situazione di vita quotidiana, attraverso l'impiego dei concetti presi in esame durante il corso, facendo riferimento ai saggi e ai materiali analizzati in precedenza.
Modalità di verifica per non frequentanti
Gli studenti non frequentanti saranno valutati sul medesimo programma dei frequentanti: i saggi indicati in bibliografia, che saranno settimanalmente assegnati e caricati su Moodle. L'esame sarà costituito da una prova in due parti. La prima parte consisterà in un test composto da domande a risposta chiusa, volto a valutare la conoscenza del materiale bibliografico in programma. Questa parte dell'esame è da considerarsi propedeutica al proseguimento della prova: una valutazione negativa, dunque, comporterà il non superamento dell'esame. La seconda parte dell'esame consisterà in due domande aperte da svolgere nell'arco di un'ora e mezza impiegando i concetti appresi durante il corso. Il voto finale sarà costituito per il 40% dal risultato dello scritto a domande chiuse, per il 30% dalla risposta alla prima domanda aperta e per il 30% dalla risposta alla seconda.
SPS/08 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI - CFU: 9
Lezioni: 60 ore
Docenti:
De Benedittis Mario, Manzo Lidia Katia Consiglia
Siti didattici
Docente/i
Ricevimento:
Martedì dalle 14.30 alle 16.30 e mercoledì dalle 14.30 alle 15.30 prenotandosi via mail
1° piano, stanza 1044 (Sesto)