Filosofia politica

A.A. 2023/2024
6
Crediti massimi
40
Ore totali
SSD
SPS/01
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
Il principale obiettivo dell'insegnamento consiste nel promuovere la comprensione di alcuni concetti chiave in filosofia politica, quali quelli di uguaglianza, libertà, giustizia e legittimità. Più nello specifico, l'insegnamento intende fornire agli studenti le competenze necessarie per orientarsi tra le differenti possibili declinazioni di tali concetti e per analizzare e valutare comparativamente le loro implicazioni. L'insegnamento si propone inoltre di mostrare quali strumenti la filosofia politica possa offrire sia per capire meglio le dinamiche politiche, sia per affrontare in modo critico questioni di rilevanza pubblica.
Risultati apprendimento attesi
Conoscenza e comprensione
Gli studenti dovranno aver acquisito un'approfondita conoscenza di alcuni dei concetti chiave in filosofia politica ed una chiara comprensione rispetto al modo in cui tali concetti sono declinati da diverse teorie filosofiche. Dovranno anche avere le competenze necessarie per valutare comparativamente diversi approcci filosofici e discutere in modo critico i loro punti di forza e i loro limiti, sia in termini teorici, sia rispetto alla loro portata pratica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite all'analisi di problemi al centro del dibattito pubblico. Infatti, l'insegnamento si propone di offrire spunti per ragionare sulla relazione tra proposte elaborate a livello teorico e questioni pratiche, riconducendo le teorie filosofiche analizzate a temi che animano la discussione pubblica contemporanea.
Capacità critiche e di giudizio
Gli studenti dovranno aver acquisito una maggiore autonomia di giudizio e affinato le proprie capacità critiche. L'insegnamento mira infatti a fornire, non solo un repertorio di criteri per valutare in modo autonomo e critico assetti istituzionali, decisioni pubbliche o comportamenti politici, ma anche un insieme di indicazioni metodologiche da seguire per elaborare e giustificare in modo convincente le proprie valutazioni.
Corso singolo

Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.

Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Secondo trimestre

Programma
Il programma dell'insegnamento si concentra sull'analisi di testi e autori classici con l'obiettivo di fornire agli studenti conoscenze approfondite rispetto ad alcune nozioni e alcuni problemi chiave in filosofia politica, promuovendo così la comprensione delle sue finalità e dei sui metodi distintivi.
In particolare, il programma si concentra su testi di Hobbes, Locke, Rousseau e Kant e mira a illustrare i tratti caratteristici del contrattualismo moderno, che è congeniale per comprendere in cosa consista la dimensione normativa della filosofia politica e quali temi siano al centro della discussione filosofico-politica.
Il primo passaggio per affrontare i testi di riferimento consiste nel confrontro tra modello aristotelico e modello contrattualistico. Tale confronto consente, infatti, di comprendere al meglio perché il contrattualistmo fornisca una prospettiva propriamente normativa sulla politica, enfatizzando la possibilità di elaborare criteri rigorosi per discriminare tra assetti istituzionali accettabili e inaccettabili, tra pratiche politiche giuste e ingiuste. Più nello specifico, il contrattualismo interpreta l'autorità pubblica e le istituzioni politiche, non come dati naturali rispetto ai quali i margini di intervento sono molto limitati, ma come esito di scelte individuali e di accordi tra individui, rivendicando così la sensatezza di valutare se le forme politiche esistenti siano giustificate o debbano essere rifiutate.
Su questo sfondo, il programma illustra gli strumenti che il contrattualismo offre per elaborare e giustificare criteri volti a indicare quali istituzioni dovrebbero essere implementate o quali vincoli dovrebbero essere posti al potere politico, fornendo spunti per ragionare sui temi dell'obbligo politico e della legittimità dell'autorità pubblica. Si tratta di criteri giustificati con riferimento al consenso degli individui, intesi come agenti capaci di individuare e accordarsi sulle soluzioni più appropriate. Dunque, conoscere la grammatica di base del contrattualismo consente, da un lato, di comprendere meglio cosa significhi e cosa implichi ritenere che le decisioni politiche dovrebbero godere del consenso degli individui o essere frutto di accordi tra individui e, dall'altro, permette di ragionare sulle condizioni che rendono consenso e accordo criteri adeguati per valutare o giustificare scelte politiche.
L'articolazione del programma prevede una serrata comparazione tra gli approcci di Hobbes, Locke, Rousseau e Kant, che declinano il contrattualismo secondo modalità diverse, evidenziano varie strategie argomentative per ragionare su questioni legate all'obbligo politico e alla legittimità e offrono spunti sui differenti criteri che si possono adoperare per valutare i regimi politici esistenti e le loro istituzioni.
Attraverso il confronto tra Hobbes, Locke, Rousseau e Kant, il programma evidenzia inoltre che le varie soluzioni proposte per fare i conti con i problemi dell'obbligo politico e della legittimità dipendono da assunti più basilari relativi alla natura umana e alla razionalità degli individui e si fondano su specifiche concezioni della libertà, dell'uguaglianza e delle loro implicazioni. Alla luce di questi aspetti, il programma permette di acquisire familiarità con le diverse interpretazioni di nozioni chiave in filosofia politica, quali quelle di libertà e di uguaglianza, e con le differenti ragioni - morali e prudenziali, per esempio - che possono essere fatte valere per giustificare pratiche o istituzioni politiche.
Prerequisiti
Non sono richieste particolari conoscenze preliminari per frequentare con profitto il corso o sostenere l'esame.
Metodi didattici
Oltre a fornire competenze preliminari rispetto ai temi trattati, le lezioni dedicano ampio spazio 1. all'analisi dei testi, nella quale gli studenti sono direttamente coinvolti; 2. alla ricostruzione teorica degli argomenti sviluppati dagli autori di riferimento e dei loro approcci filosofici, offrendo spunti per discuterne le implicazioni e valutarne criticamente l'adeguatezza; 3. alla comparazione tra le posizioni degli autori di riferimento, con particolare attenzione alle diverse modalità secondo cui intendono concetti basilari del linguaggio politico e filosofico; 4. alla discussione delle questioni che emergono dall'esame dei testi e delle posizioni degli autori inclusi nel programma dell'insegnamento, con costante riferimento alla loro rilevanza rispetto a tematiche che animano il dibattito contemporaneo.

Sul sito Ariel del corso saranno pubblicati materiali didattici, tra i quali rientrano le slide utilizzate durante le lezioni. Queste ultime sono organizzate in modo da costituire, soprattutto per gli studenti frequentanti un punto di riferimento per inquadrare lo sviluppo del programma e la sua articolazione che prevede, da un lato, l'analisi dei singoli autori di riferimento e dei loro argomenti e, dall'altro, l'approfondimenti di temi e questioni trasversali. Le slide delle lezioni, soprattutto quelle dedicate ai singoli autori di riferimento, sono tuttavia utili anche agli studenti non frequentanti per identificare con maggiore facilità gli aspetti sui quali concentrarsi durante la preparazione dell'esame e per chiarimenti rispetto all'articolazione delle argomentazioni proposte da Hobbes, Locke, Rousseau e Kant.
Materiale di riferimento
Il materiale di riferimento è differente per 1. studenti frequentanti e 2. studenti non frequentanti

1. STUDENTI FREQUENTANTI

I testi da preparare per la prova scritta sono i seguenti:

- Bobbio, N. (1976), "Il modello giusnaturalistico", in Bobbio, N. e Bovero, M., Società e stato nella filosofia politica moderna, Il Saggiatore.
- Hobbes, T. (1651), Leviatano, Laterza - Capitoli: XIII, XIV, XV, XVII, XVIII, XIX, XXI.
- Locke, J. (1690), Secondo trattato sul governo, BUR - Capitoli: II, III, IV, V, VII, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV, XVIII.
- Rousseau, J.J. (1754), Discorso sull'origine della disuaglianza, Feltrinelli - Prima parte.
- Rousseau, J.J. (1762), Il contratto sociale, BUR - Libro I (intero); Libro II, capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
- Kant, I. (1784), "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.xhtml
- Kant, I. (1793), "Sul detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica" - Seconda parte: "La relazione della teoria con la pratica nel diritto dello stato (contro Hobbes)", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s08.xhtml#controhobbes.
- Kant, I. (1797), Metafisica dei costumi - Paragrafi: 43, 45, 46, 47.

Le edizioni dei testi di Hobbes, Locke e Rousseau indicate sono soltanto consigliate. Per la preparazione dell'esame possono essere utilizzate altre edizioni cartacee o elettroniche.

Sul sito ariel del corso, sono disponibili i testi difficili da reperire.

Testi facoltativi rivolti a chi desideri approfondire i temi trattati durante il corso:

- Matteucci, N. (1983), "Contrattualismo", in Bobbio, N., Matteucci, N. e Pasquino, G. (a cura di), Dizionario di politica, Torino: UTET.
- Friend, C., "Social contract theory", Internet Enclyclopedia of Philosophy: https://www.iep.utm.edu/soc-cont/
- Besussi, A. (2012), "Neocontrattualismo e teorie della giustizia", in L. Cedroni e M. Calloni (a cura di), Filosofia politica contemporanea, Milano: Le Monnier.
- Farnesi Camellone, M. (2022), "Thomas Hobbes", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 159-178.
- Lloyd, S.A. e Sreedhar, S. (2018), "Hobbes's Moral and Political Philosophy", in Stanford Encyclopedia of Philosophy: https://plato.stanford.edu/entries/hobbes-moral/
- Guaraldo, O. (2022), "John Locke", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 197-216.
- Mack, E. (2013), "Locke", in G. Gaus e F. D'Agostino (a cura di), Routledge Companion to Social and Political Philosophy, New York and London: Routledge.
- Cuono, M. (2022), "Jean-Jacques Rousseau", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 251-271.
- Bertram , C. (2018), "Jean Jacques Rousseau", in Stanford Encyclopedia of Philosophy: https://plato.stanford.edu/entries/rousseau/
- Pievatolo, M.C. (2011), "Risposta alla domanda: che cosa è l'illuminismo? - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze: Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s05.xhtml
- Pievatolo, M.C. (2011), "Sul detto comune: 'questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica' - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze: Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s09.xhtml


2. STUDENTI NON FREQUENTANTI

I testi da preparare per la prova scritta sono i seguenti:

- Bobbio, N. (1976), "Il modello giusnaturalistico", in Bobbio, N. e Bovero, M., Società e stato nella filosofia politica moderna, Milano: Il Saggiatore.
- Farnesi Camellone, M. (2022), "Thomas Hobbes", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 159-178.
- Hobbes, T. (1651), Leviatano, Laterza - Capitoli: XIII, XIV, XV, XVII, XVIII, XIX, XXI.
- Guaraldo, O. (2022), "John Locke", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 197-216.
- Locke, J. (1690), Secondo trattato sul governo, BUR - "Introduzione. Locke e la teoria politica liberale" di Tito Magri + Capitoli: II, III, IV, V, VII, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV, XVIII.
- Cuono, M. (2022), "Jean-Jacques Rousseau", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 251-271.
- Rousseau, J.J. (1754), Discorso sull'origine della disuaglianza, Feltrinelli - Prima parte.
- Pasquali, F. (2022), "Immanuel Kant", in Guaraldo, O. Salvatore A. e Zuolo, F. (a cura di), Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt, Quodlibet, pp. 317-334.
- Kant, I. (1784), "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.xhtml
- Pievatolo, M.C. (2011), "Risposta alla domanda: che cosa è l'illuminismo? - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s05.xhtml
- Kant, I. (1793), "Sul detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica", Seconda parte: "La relazione della teoria con la pratica nel diritto dello stato (contro Hobbes)", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s08.xhtml#controhobbes
- Pievatolo, M.C. (2011), "Sul detto comune: 'questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica' - Annotazione della curatrice", in M.C. Pievatolo (a cura di), Immanuel Kant: Sette scritti politici liberi, Firenze: Firenze University Press: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s09.xhtml

Le edizioni dei testi di Hobbes, Locke e Rousseau indicate sono soltanto consigliate. Per la preparazione dell'esame possono essere utilizzate altre edizioni cartacee o elettroniche.

Sul sito Ariel del corso, sono disponibili i testi difficili da reperire.

NB: E' consigliabile affrontare i testi inclusi nel programma d'esame seguendo l'ordine proposto. In particolare, per prepararsi adeguatamente, è utile acquisire, attraverso la lettura e lo studio del testo di Bobbio, familiarità con l'approccio contrattualista, con la sua specificità rispetto all'approccio aristotelico e con i suoi elementi distintivi che si ritrovano, declinati secondo modalità differenti, negli autori selezionati. Infatti, alla luce di queste conoscenze preliminari, è più facile affrontare lo studio dei testi di Hobbes, Locke, Rousseau e Kant. Per ognuno di questi autori, sono inclusi nel programma saggi che delineano i tratti fondamentali dei loro progetti teorici, del loro approccio e delle loro posizioni, saggi che è consigliabile conoscere prima di affrontare la lettura dei testi degli autori. Per Kant, sono previsti anche ulteriori saggi di accompagnamento, utili a comprendere meglio i testi inclusi nel programma d'esame.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Le modalità di verifica sono differenti per 1. studenti frequentanti e 2. studenti non frequentanti.


1. STUDENTI FREQUENTANTI
L'esame consiste in un'unica prova scritta, che si terrà subito dopo la fine del corso, in occasione di un appello riservato agli studenti frequentanti. NB: È previsto un solo appello dedicato al programma d'esame per frequentanti: chi non sostiene la prova scritta in occasione di tale appello, dovrà dare l'esame sul programma per non frequentanti.

La prova scritta è articolata in due parti. La prima parte contiene domande a risposta chiusa, volte ad accertare, da un lato, la conoscenza e la comprensione dei testi inclusi nel programma d'esame e degli argomenti affrontati durante le lezioni e la discussione in classe e, dall'altro, la capacità di applicare quanto appreso a casi specifici. La seconda parte della prova contiene domande a risposta aperta che mirano a verificare, da un lato, la capacità di declinare appropriatamente quanto appreso per rispondere in modo pertinente a quesiti specifici e di sintetizzare in modo puntuale e senza divagazioni le conoscenze acquisite e, dall'alto, la capacità di individuare le connessioni rilevanti tra i vari argomenti materia d'esame, di comprenderne le implicazioni e di valutare, anche in chiave comparativa, l'adeguatezza dei diversi approcci filosofici sui quali si concentra il corso.

Le due parti sono valutate separatamente e la prova scritta si considera superata solo se per entrambe le sezioni la valutazione risulta positiva. Il voto attribuito alla prova scritta è espresso in trentesimi e coincide con la media ponderata tra il voto per la sezione dedicata alle domande a risposta chiusa (40%) e quello per la sezione dedicata alle domande a risposta aperta (60%). La media è arrotondata per eccesso da 0.5 in su, 30 e lode equivale a 33 e si ottiene la lode se la media ponderata tra i voti attribuiti alle due sezioni della prova è pari o superiore a 31.5. Gli esiti della prova scritta dedicata agli studenti frequentanti saranno pubblicati sul sito Ariel del corso prima della verbalizzazione.

VALUTAZIONE PRIMA PARTE: DOMANDE A RISPOSTA CHIUSA
Nella valutazione delle risposte a domande che richiedono di selezionare tra opzioni predefinite:
- se vi è un'unica opzione qualificabile come corretta, si ottiene un punteggio prestabilito selezionando tale opzione e un punteggio pari a 0 indicando una delle altre opzioni
- se vi sono più opzioni accettabili, che possono essere considerate adeguate in misura differente, a ogni risposta accettabile è associato, in via preliminare, un punteggio specifico diverso da 0 in base al suo grado di adeguatezza, mentre alle opzioni non accettabili - se ve ne sono - è associato un punteggio pari a 0; per domande articolate in questo modo, si ottiene il punteggio associato all'opzione selezionata;
- in caso di mancata risposta, si ottiene un punteggio pari a 0.

Il voto complessivo per la prima parte della prova dedicata è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti per ogni domanda, somma eventualmente convertita in un voto in trentesimi in base a regole stabilite in anticipo.

VALUTAZIONE SECONDA PARTE: DOMANDE A RISPOSTA APERTA
Le risposte aperte sono valutate singolarmente considerando la loro pertinenza e completezza e la correttezza del loro contenuto. Inoltre, le risposte sono valutate in base alla loro chiarezza espositiva, al loro livello di approfondimento, oltre che alla coerenza e alla rilevanza delle argomentazioni proposte.

Più nello specifico, è attribuito un voto in trentesimi:
- compreso tra 10 e 14 a risposte non pertinenti (le risposte mancanti vengono trattate come non pertinenti ed è attribuito loro automaticamente un voto pari a 10/30); -
- compreso tra 14 e 17 a risposte incomplete;
- compreso tra 12 e 17 a risposte pertinenti e complete ma non corrette;
- compreso tra 18 e 23 a risposte pertinenti, complete e corrette, che contengono gravi inesattezze o eccessive divagazioni e/o che risultano poco chiare, non dettagliate, non contestualizzate o non supportate da argomentazioni;
- compreso tra 24 e 26 a risposte pertinenti, complete e corrette che contengono inesattezze o divagazioni marginali e/o che risultano poco chiare, non adeguatamente dettagliate, non adeguatamente contestualizzate o non supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti;
- compreso tra 27 e 28 a risposte pertinenti, complete e corrette, che non contengono inesattezze o divagazioni, che risultano chiare, opportunamente dettagliate, ben contestualizzate e supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti;
- compreso tra 29 e 30 a risposte pertinenti, complete e corrette che non contengono inesattezze o divagazioni, che risultano chiare, opportunamente dettagliate, ben contestualizzate, supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti, esaustive e che includono spunti di originalità;
- pari a 30 e lode a risposte pertinenti, complete e corrette, che non contengono inesattezze o divagazioni, che risultano chiare, opportunamente dettagliate, ben contestualizzate, supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti ed esaustive e che dimostrano la capacità di rielaborare e articolare nozioni e conoscenze acquisite in modo rigoroso e originale.

Il voto complessivo per la seconda parte della prova scritta è determinato dalla media tra i voti attribuiti a ogni risposta. La media è arrotondata per eccesso da 0.5 in su, 30 e lode equivale a 33 e la lode si ottiene se la media tra i voti attribuiti alle singole risposte è pari o superiore a 31.5.


2. STUDENTI NON FREQUENTANTI
L'esame consiste in un'unica prova scritta che comprende domande aperte volte ad accertare, da un lato, la conoscenza e la comprensione dei testi inclusi nel programma d'esame e, dall'altro, la capacità di declinare appropriatamente quanto appreso per rispondere in modo pertinente a quesiti specifici e di sintetizzare in modo puntuale e senza divagazioni le conoscenze acquisite. La prova scritta mira inoltre ad accertare la capacità di individuare le connessioni rilevanti tra i vari argomenti materia d'esame, di comprenderne le implicazioni e di valutare, anche in chiave comparativa, l'adeguatezza dei diversi approcci filosofici sui quali si concentra il corso.

Le risposte aperte sono valutate singolarmente considerando la loro pertinenza e completezza e la correttezza del loro contenuto. Inoltre, le risposte sono valutate in base alla loro chiarezza espositiva, al loro livello di approfondimento, oltre che alla coerenza e alla rilevanza delle argomentazioni proposte.

Più nello specifico, è attribuito un voto in trentesimi:
- compreso tra 10 e 14 a risposte non pertinenti (le risposte mancanti vengono trattate come non pertinenti ed è attribuito loro automaticamente un voto pari a 10/30); -
- compreso tra 14 e 17 a risposte incomplete;
- compreso tra 12 e 17 a risposte pertinenti e complete ma non corrette;
- compreso tra 18 e 23 a risposte pertinenti, complete e corrette, che contengono gravi inesattezze o eccessive divagazioni e/o che risultano poco chiare, non dettagliate, non contestualizzate o non supportate da argomentazioni;
- compreso tra 24 e 26 a risposte pertinenti, complete e corrette che contengono inesattezze o divagazioni marginali e/o che risultano poco chiare, non adeguatamente dettagliate, non adeguatamente contestualizzate o non supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti;
- compreso tra 27 e 28 a risposte pertinenti, complete e corrette, che non contengono inesattezze o divagazioni, che risultano chiare, opportunamente dettagliate, ben contestualizzate e supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti;
- compreso tra 29 e 30 a risposte pertinenti, complete e corrette che non contengono inesattezze o divagazioni, che risultano chiare, opportunamente dettagliate, ben contestualizzate, supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti, esaustive e che includono spunti di originalità;
- pari a 30 e lode a risposte pertinenti, complete e corrette, che non contengono inesattezze o divagazioni, che risultano chiare, opportunamente dettagliate, ben contestualizzate, supportate da argomentazioni pienamente soddisfacenti ed esaustive e che dimostrano la capacità di rielaborare e articolare nozioni e conoscenze acquisite in modo rigoroso e originale.

Il voto complessivo è determinato dalla media tra i voti attribuiti a ogni risposta. La media è arrotondata per eccesso da 0.5 in su, 30 e lode equivale a 33 e la lode si ottiene se la media tra i voti attribuiti alle singole risposte è pari o superiore a 31.5.
SPS/01 - FILOSOFIA POLITICA - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Docente/i
Ricevimento:
Prossimi ricevimenti: lunedì 22 aprile, 14:30-16:00, in presenza; lunedì 22 aprile, 16:30-18:00, online; giovedì 2 maggio, 14:00-17:00, online
Non è richiesto un appuntamento per partecipare al ricevimento, che si svolge online (via MS Teams: https://msteams.link/5MTK) o in presenza (Dip. Scienze sociali e politiche, II piano, stanza 205). Info per laureandi al seguente link: