Geopolitica e criminalità organizzata
A.A. 2023/2024
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di fornire agli studenti consapevolezza della crescente importanza del fattore geopolitico nella nascita e nello sviluppo di forme primarie di criminalità organizzata,
chiarendo il ruolo che gli Stati e i loro reciproci rapporti possono avere (e spesso hanno) nella generazione o nella stabilizzazione degli scenari criminali. Nella prima parte esso analizza il concetto di geopolitica e la sua centralità nello svolgimento della storia delle nazioni e dei popoli. Ne indica la funzione determinante per la formazione e il riconoscimento di Stati e governi, per la definizione degli spazi di azione, legale e illegale, di cui questi e le loro ambizioni possono godere de facto, fino alla violazione di principi e valori internazionalmente riconosciuti, compresi i diritti umani. In questo quadro viene preso in considerazione il fenomeno in espansione degli eserciti mercenari. Successivamente il corso prende in considerazione e approfondisce alcuni casi storicamente esemplari. Tra essi quello dell'Italia del dopoguerra, di cui vengono rivisitate le forme di tolleranza e perfino di legittimazione godute dalla mafia siciliana grazie alla divisione del mondo operata a Yalta e alla cruciale collocazione geopolitica dell'Italia. O quello, successivo, delle guerre balcaniche di fine Novecento, rilette attraverso l'analisi delle forze internazionali in campo, Nazioni Unite comprese, e dei riflessi delle loro condotte sulla genesi e sullo sviluppo di nuovi soggetti criminali (o sulle opportunità aperte per soggetti criminali preesistenti). O ancora quello delle Triadi di Hong Kong e più in generale del ruolo del colonialismo in estremo oriente nella produzione di scenari favorevoli allo sviluppo di attività illegali e al loro consolidamento storico.
Nella seconda parte il corso si focalizza sul caso latino-americano - in particolare su Messico, Centro America, Colombia e Brasile - e su due nuclei tematici di approfondimento, declinati a livello geopolitico, come la criminalità ambientale e i diritti umani. In merito alla criminalità ambientale si analizza il tema dell'aggressione alle risorse naturali da parte delle organizzazioni criminali, il loro coinvolgimento in conflitti ambientali e la loro relazione con gli Stati, con particolare riferimento all'estrattivismo illegale e al traffico/smaltimento di rifiuti. In un secondo momento viene poi approfondito il rapporto tra diritti umani, dinamiche geopolitiche e criminalità organizzata. Lo scopo è sviluppare negli studenti un approccio adeguatamente complesso e consapevole all'analisi delle cause della criminalità organizzata nella società globale e alla valutazione delle strategie nazionali e internazionali volte a contrastarla.
chiarendo il ruolo che gli Stati e i loro reciproci rapporti possono avere (e spesso hanno) nella generazione o nella stabilizzazione degli scenari criminali. Nella prima parte esso analizza il concetto di geopolitica e la sua centralità nello svolgimento della storia delle nazioni e dei popoli. Ne indica la funzione determinante per la formazione e il riconoscimento di Stati e governi, per la definizione degli spazi di azione, legale e illegale, di cui questi e le loro ambizioni possono godere de facto, fino alla violazione di principi e valori internazionalmente riconosciuti, compresi i diritti umani. In questo quadro viene preso in considerazione il fenomeno in espansione degli eserciti mercenari. Successivamente il corso prende in considerazione e approfondisce alcuni casi storicamente esemplari. Tra essi quello dell'Italia del dopoguerra, di cui vengono rivisitate le forme di tolleranza e perfino di legittimazione godute dalla mafia siciliana grazie alla divisione del mondo operata a Yalta e alla cruciale collocazione geopolitica dell'Italia. O quello, successivo, delle guerre balcaniche di fine Novecento, rilette attraverso l'analisi delle forze internazionali in campo, Nazioni Unite comprese, e dei riflessi delle loro condotte sulla genesi e sullo sviluppo di nuovi soggetti criminali (o sulle opportunità aperte per soggetti criminali preesistenti). O ancora quello delle Triadi di Hong Kong e più in generale del ruolo del colonialismo in estremo oriente nella produzione di scenari favorevoli allo sviluppo di attività illegali e al loro consolidamento storico.
Nella seconda parte il corso si focalizza sul caso latino-americano - in particolare su Messico, Centro America, Colombia e Brasile - e su due nuclei tematici di approfondimento, declinati a livello geopolitico, come la criminalità ambientale e i diritti umani. In merito alla criminalità ambientale si analizza il tema dell'aggressione alle risorse naturali da parte delle organizzazioni criminali, il loro coinvolgimento in conflitti ambientali e la loro relazione con gli Stati, con particolare riferimento all'estrattivismo illegale e al traffico/smaltimento di rifiuti. In un secondo momento viene poi approfondito il rapporto tra diritti umani, dinamiche geopolitiche e criminalità organizzata. Lo scopo è sviluppare negli studenti un approccio adeguatamente complesso e consapevole all'analisi delle cause della criminalità organizzata nella società globale e alla valutazione delle strategie nazionali e internazionali volte a contrastarla.
Risultati apprendimento attesi
-Conoscenza e comprensione della natura e della qualità sociale dei fenomeni criminali nelle diverse aree del mondo, e delle ragioni retrostanti. In particolare l'insegnamento esercita a riconoscere il ruolo che nel loro sviluppo hanno, con diversi gradi di intenzionalità, i fattori di politica internazionale.
-Le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono sviluppate soprattutto sul piano del riconoscimento comparato delle cause storiche delle varie manifestazioni criminali, e dell'analisi dei loro processi genetici o di stabilizzazione spiegabili con elementi politica internazionale.
-Capacità critiche e di giudizio vengono promosse confrontandosi con i molti stereotipi correnti in tema di criminalità organizzata; soprattutto vengono incoraggiati orientamenti critici sia verso le spiegazioni monocausali sia verso le spiegazioni che rinviano, all'opposto, a una generica e indistinta "complessità" dei fattori internazionali.
-La capacità di comunicare quanto si è appreso viene promossa tanto sul piano della scrittura (attraverso lo svolgimento di prove scritte dedicate a riflessioni storiche generali o all'autonoma analisi di casi di studio recenti) quanto sul piano dell'esposizione orale, dato lo svolgimento comunque assicurato di prove finali orali. In più viene sviluppata l'offerta di opportunità integrative: articoli su siti, coinvolgimento su base volontaria in incontri nelle scuole o in percorsi di formazione associativi, ecc.
-Le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono sviluppate soprattutto sul piano del riconoscimento comparato delle cause storiche delle varie manifestazioni criminali, e dell'analisi dei loro processi genetici o di stabilizzazione spiegabili con elementi politica internazionale.
-Capacità critiche e di giudizio vengono promosse confrontandosi con i molti stereotipi correnti in tema di criminalità organizzata; soprattutto vengono incoraggiati orientamenti critici sia verso le spiegazioni monocausali sia verso le spiegazioni che rinviano, all'opposto, a una generica e indistinta "complessità" dei fattori internazionali.
-La capacità di comunicare quanto si è appreso viene promossa tanto sul piano della scrittura (attraverso lo svolgimento di prove scritte dedicate a riflessioni storiche generali o all'autonoma analisi di casi di studio recenti) quanto sul piano dell'esposizione orale, dato lo svolgimento comunque assicurato di prove finali orali. In più viene sviluppata l'offerta di opportunità integrative: articoli su siti, coinvolgimento su base volontaria in incontri nelle scuole o in percorsi di formazione associativi, ecc.
Periodo: Primo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo trimestre
Programma
L'insegnamento si propone di fornire agli studenti consapevolezza della crescente importanza del fattore geopolitico nella nascita e nello sviluppo di forme primarie di criminalità organizzata,
chiarendo il ruolo che gli Stati e i loro reciproci rapporti possono avere (e spesso hanno) nella generazione o nella stabilizzazione degli scenari criminali. Nella prima parte esso analizza il concetto di geopolitica e la sua centralità nello svolgimento della storia delle nazioni e dei popoli. Ne indica la funzione determinante per la formazione e il riconoscimento di Stati e governi, per la definizione degli spazi di azione, legale e illegale, di cui questi e le loro ambizioni possono godere de facto, fino alla violazione di principi e valori internazionalmente riconosciuti, compresi i diritti umani. In questo quadro viene preso in considerazione il fenomeno in espansione degli eserciti mercenari. Successivamente il corso prende in considerazione e approfondisce alcuni casi storicamente esemplari. Tra essi quello dell'Italia del dopoguerra, di cui vengono rivisitate le forme di tolleranza e perfino di legittimazione godute dalla mafia siciliana grazie alla divisione del mondo operata a Yalta e alla cruciale collocazione geopolitica dell'Italia. O quello, successivo, delle guerre balcaniche di fine Novecento, rilette attraverso l'analisi delle forze internazionali in campo, Nazioni Unite comprese, e dei riflessi delle loro condotte sulla genesi e sullo sviluppo di nuovi soggetti criminali (o sulle opportunità aperte per soggetti criminali preesistenti). O ancora quello delle Triadi di Hong Kong e più in generale del ruolo del colonialismo in estremo oriente nella produzione di scenari favorevoli allo sviluppo di attività illegali e al loro consolidamento storico.
Nella seconda parte il corso si focalizza sul caso latino-americano - in particolare su Messico, Centro America, Colombia e Brasile - e su due nuclei tematici di approfondimento, declinati a livello geopolitico, come la criminalità ambientale e i diritti umani. In merito alla criminalità ambientale si analizza il tema dell'aggressione alle risorse naturali da parte delle organizzazioni criminali, il loro coinvolgimento in conflitti ambientali e la loro relazione con gli Stati, con particolare riferimento all'estrattivismo illegale e al traffico/smaltimento di rifiuti. In un secondo momento viene poi approfondito il rapporto tra diritti umani, dinamiche geopolitiche e criminalità organizzata. Lo scopo è sviluppare negli studenti un approccio adeguatamente complesso e consapevole all'analisi delle cause della criminalità organizzata nella società globale e alla valutazione delle strategie nazionali e internazionali volte a contrastarla.
chiarendo il ruolo che gli Stati e i loro reciproci rapporti possono avere (e spesso hanno) nella generazione o nella stabilizzazione degli scenari criminali. Nella prima parte esso analizza il concetto di geopolitica e la sua centralità nello svolgimento della storia delle nazioni e dei popoli. Ne indica la funzione determinante per la formazione e il riconoscimento di Stati e governi, per la definizione degli spazi di azione, legale e illegale, di cui questi e le loro ambizioni possono godere de facto, fino alla violazione di principi e valori internazionalmente riconosciuti, compresi i diritti umani. In questo quadro viene preso in considerazione il fenomeno in espansione degli eserciti mercenari. Successivamente il corso prende in considerazione e approfondisce alcuni casi storicamente esemplari. Tra essi quello dell'Italia del dopoguerra, di cui vengono rivisitate le forme di tolleranza e perfino di legittimazione godute dalla mafia siciliana grazie alla divisione del mondo operata a Yalta e alla cruciale collocazione geopolitica dell'Italia. O quello, successivo, delle guerre balcaniche di fine Novecento, rilette attraverso l'analisi delle forze internazionali in campo, Nazioni Unite comprese, e dei riflessi delle loro condotte sulla genesi e sullo sviluppo di nuovi soggetti criminali (o sulle opportunità aperte per soggetti criminali preesistenti). O ancora quello delle Triadi di Hong Kong e più in generale del ruolo del colonialismo in estremo oriente nella produzione di scenari favorevoli allo sviluppo di attività illegali e al loro consolidamento storico.
Nella seconda parte il corso si focalizza sul caso latino-americano - in particolare su Messico, Centro America, Colombia e Brasile - e su due nuclei tematici di approfondimento, declinati a livello geopolitico, come la criminalità ambientale e i diritti umani. In merito alla criminalità ambientale si analizza il tema dell'aggressione alle risorse naturali da parte delle organizzazioni criminali, il loro coinvolgimento in conflitti ambientali e la loro relazione con gli Stati, con particolare riferimento all'estrattivismo illegale e al traffico/smaltimento di rifiuti. In un secondo momento viene poi approfondito il rapporto tra diritti umani, dinamiche geopolitiche e criminalità organizzata. Lo scopo è sviluppare negli studenti un approccio adeguatamente complesso e consapevole all'analisi delle cause della criminalità organizzata nella società globale e alla valutazione delle strategie nazionali e internazionali volte a contrastarla.
Prerequisiti
Non ci sono prerequisiti particolari. Gli studi di sociologia generale e di sociologia della criminalità organizzata, così come quelli di storia contemporanea, costituiscono però base utile per una formazione sistematica.
Metodi didattici
Lezioni, integrate da testimonianze e dalla presentazione/discussione dei più importanti risultati di ricerca ottenuti nell'anno in corso dai docenti e dai loro collaboratori. L'insegnamento si articola inoltre in ulteriori esperienze possibili (laboratorio, università itinerante....) oggetto di separato riconoscimento di crediti formativi.
Materiale di riferimento
Testi obbligatori:
Manlio Graziano, Geopolitica. Orientarsi nel grande disordine internazionale, Mulino, Bologna, 2019;
Nando dalla Chiesa (a cura di) Mafia globale. Le organizzazioni criminali nel mondo. Laurana, Milano, 2017.
Utili letture integrative:
Henry Kissinger, Ordine Mondiale, Mondadori, Milano, 2017.
Tim Marshall, Le dieci mappe che spiegano il mondo, Garzanti, Milano, 2017.
Thomas Aureliani, Vivi li rivogliamo! La mobilitazione dei familiari dei desaparecidos in Messico, Meltemi, Milano, 2022.
Altri appunti verranno forniti durante il corso.
Manlio Graziano, Geopolitica. Orientarsi nel grande disordine internazionale, Mulino, Bologna, 2019;
Nando dalla Chiesa (a cura di) Mafia globale. Le organizzazioni criminali nel mondo. Laurana, Milano, 2017.
Utili letture integrative:
Henry Kissinger, Ordine Mondiale, Mondadori, Milano, 2017.
Tim Marshall, Le dieci mappe che spiegano il mondo, Garzanti, Milano, 2017.
Thomas Aureliani, Vivi li rivogliamo! La mobilitazione dei familiari dei desaparecidos in Messico, Meltemi, Milano, 2022.
Altri appunti verranno forniti durante il corso.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Prova orale, volta ad accertare il livello delle conoscenze acquisite, la maturità delle capacità di analisi e di orientamento e l'autonomia di riflessione critica.
SPS/12 - SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Docenti:
Aureliani Thomas, Dalla Chiesa Fernando
Siti didattici
Docente/i
Ricevimento:
secondo trimestre (fino alla fine di marzo): consultare il sito ariel; di massima lunedì mattina, 9.30-12.30
stanza 19 - 1° piano