Sociologia e metodi di educazione alla legalità

A.A. 2024/2025
6
Crediti massimi
40
Ore totali
SSD
SPS/09
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
L'insegnamento intende valorizzare nella sua prima parte l'importanza strategica dei processi di educazione alla legalità per la qualità delle democrazie, con particolare riferimento a sistemi sociali, come quello italiano, caratterizzati da una elevata presenza di corruzione e criminalità organizzata. La sua premessa è che il contrasto di corruzione e criminalità debba realizzarsi operando su un vasto sistema di complicità culturali, elitarie o diffuse. E che tale opera, anziché essere pacifica, porti a entrare in conflitto con modelli di pensiero, consuetudini sociali e linguaggi consolidati. A tal fine esso seleziona alcune categorie analitiche del pensiero sociale, giuridico e politico, da Machiavelli a Gramsci, da Kelsen a Bobbio o Bourdieu, da Leopardi a Pasolini o don Milani, per comprendere i meccanismi che ostacolano concretamente i processi di educazione e progresso civile.
Nella sua seconda parte l'insegnamento si propone di valorizzare i processi funzionali a uno sviluppo dello spirito di legalità. Da un lato cerca perciò di disegnare i percorsi che, pur senza essere intenzionalmente orientati all'obiettivo della legalità, concorrono nella vita quotidiana alla sua costruzione: dalle attribuzioni di senso e di valore fino allo sviluppo dei principi di solidarietà, di libertà o di giustizia. Da un altro lato contestualizza e studia, con particolare riferimento all'esperienza italiana, i movimenti educativi, alla cittadinanza attiva o all'antimafia, cresciuti soprattutto nel mondo giovanile e che appaiono portatori potenziali di una nuova etica pubblica oltre che di una rinnovata teoria del conflitto e della modernizzazione civile.
Risultati apprendimento attesi
L'insegnamento mira a fornire una approfondita conoscenza e comprensione delle debolezze e delle ambiguità dello "spirito pubblico" italiano, e delle loro radici, nonché del significato storico dei processi educativi e culturali che in forma diversa cooperano per lo sviluppo di una più avanzata etica della legalità.
Le conoscenze e la comprensione acquisite mirano a fornire le competenze necessarie per riconoscere nel proprio tempo gli atteggiamenti e le mentalità in grado di orientare, positivamente o negativamente, i rapporti tra cultura civile e fenomenologie criminali.
Le capacità critiche e di giudizio vengono sviluppate attraverso il confronto con numerosi testimoni esterni, in particolare privilegiando un'analisi empirica dei limiti delle stesse esperienze di educazione alla legalità.
Le capacità di comunicare quanto si è appreso vengono promosse per più vie: elaborati scritti sin dalla primissima parte del corso, lo svolgimento della prova finale in forma orale, discussioni aperte e continue in aula su temi specifici, l'opportunità di partecipare a percorsi didattici integrativi, come il laboratorio di giornalismo antimafioso, o viaggi (con funzioni di tutoraggio verso gli studenti più giovani) organizzati dall'università o dal Miur, come nel caso della cosiddetta "nave Falcone".
Corso singolo

Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.

Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Terzo trimestre

Programma
Il programma è condiviso con i seguenti insegnamenti:
- [B64-48](https://www.unimi.it/it/ugov/of/af20250000b64-48)
SPS/09 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Turni:
Docente/i
Ricevimento:
secondo trimestre (fino alla fine di marzo): consultare il sito ariel; di massima lunedì mattina, 9.30-12.30
stanza 19 - 1° piano