Teorie della giustizia
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
L'insegnamento di Teorie della giustizia mira a fornire agli studenti e alle studentesse una conoscenza approfondita delle principali teorie filosofiche riguardanti il concetto di giustizia. Gli obiettivi formativi includono la comprensione critica delle diverse posizioni teoriche e delle loro implicazioni politiche, nonché la capacità di applicare tali teorie alla discussione di questioni al centro del dibattito pubblico nelle democrazie contemporanee. In particolare, l'insegnamento si propone di:
- Esplorare le concezioni filosofiche della giustizia: analizzare le teorie della giustizia più importanti formulate nell'ambito del dibattito filosofico contemporaneo, a partire dalla teoria di John Rawls che ha ridefinito i termini di tale dibattito.
- Analizzare problemi di giustizia distributiva e procedurale: approfondire i concetti di giustizia distributiva, che riguarda la distribuzione delle risorse, e di giustizia procedurale, che si concentra sull'equità delle procedure decisionali.
- Stimolare la riflessione sulle sfide poste dalle disuguaglianze: investigare le problematiche legate alle disuguaglianze economiche, sociali e culturali e riflettere su possibili soluzioni teoriche per ridurre le disparità tra i diversi gruppi sociali.
- Stimolare la riflessione sulle implicazioni politiche delle teorie della giustizia: analizzare le ricadute delle teorie filosofiche della giustizia sulla legislazione e sulle politiche pubbliche, esplorando le loro applicazioni concrete e le sfide associate.
- Sviluppare competenze argomentative: rafforzare la capacità degli studenti e delle studentesse di formulare e difendere argomentazioni filosofiche rigorose, utilizzando i concetti appresi durante le lezioni e la lettura dei testi d'esame.
- Esplorare le concezioni filosofiche della giustizia: analizzare le teorie della giustizia più importanti formulate nell'ambito del dibattito filosofico contemporaneo, a partire dalla teoria di John Rawls che ha ridefinito i termini di tale dibattito.
- Analizzare problemi di giustizia distributiva e procedurale: approfondire i concetti di giustizia distributiva, che riguarda la distribuzione delle risorse, e di giustizia procedurale, che si concentra sull'equità delle procedure decisionali.
- Stimolare la riflessione sulle sfide poste dalle disuguaglianze: investigare le problematiche legate alle disuguaglianze economiche, sociali e culturali e riflettere su possibili soluzioni teoriche per ridurre le disparità tra i diversi gruppi sociali.
- Stimolare la riflessione sulle implicazioni politiche delle teorie della giustizia: analizzare le ricadute delle teorie filosofiche della giustizia sulla legislazione e sulle politiche pubbliche, esplorando le loro applicazioni concrete e le sfide associate.
- Sviluppare competenze argomentative: rafforzare la capacità degli studenti e delle studentesse di formulare e difendere argomentazioni filosofiche rigorose, utilizzando i concetti appresi durante le lezioni e la lettura dei testi d'esame.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso, gli studenti e le studentesse avranno acquisito le competenze necessarie per comprendere, analizzare e valutare le principali teorie della giustizia. I risultati di apprendimento attesi includono:
- Conoscenza delle teorie della giustizia: gli studenti e le studentesse saranno in grado di descrivere e confrontare le principali teorie filosofiche della giustizia, identificando i principi fondamentali di ogni approccio e riconoscendo le differenze tra le diverse concezioni della giustizia.
- Capacità di analisi critica: gli studenti e le studentesse svilupperanno la capacità di analizzare criticamente le teorie della giustizia, valutandone i meriti e i limiti, e saranno in grado di applicarle tali teorie alla discussione delle sfide poste dalla tutela dei diritti e dalle disuguaglianze.
- Abilità nella valutazione delle implicazioni pratiche: gli studenti e le studentesse saranno in grado di esaminare e discutere le implicazioni pratiche delle teorie della giustizia, con un focus particolare sulle implicazioni che queste teorie possano avere sulla legislazione e sulle politiche pubbliche.
- Sviluppo delle capacità argomentative: gli studenti e le studentesse saranno in grado di formulare argomentazioni filosofiche ben strutturate, in cui applicheranno i concetti appresi e esprimeranno una visione critica e ben motivata delle teorie della giustizia.
- Conoscenza delle teorie della giustizia: gli studenti e le studentesse saranno in grado di descrivere e confrontare le principali teorie filosofiche della giustizia, identificando i principi fondamentali di ogni approccio e riconoscendo le differenze tra le diverse concezioni della giustizia.
- Capacità di analisi critica: gli studenti e le studentesse svilupperanno la capacità di analizzare criticamente le teorie della giustizia, valutandone i meriti e i limiti, e saranno in grado di applicarle tali teorie alla discussione delle sfide poste dalla tutela dei diritti e dalle disuguaglianze.
- Abilità nella valutazione delle implicazioni pratiche: gli studenti e le studentesse saranno in grado di esaminare e discutere le implicazioni pratiche delle teorie della giustizia, con un focus particolare sulle implicazioni che queste teorie possano avere sulla legislazione e sulle politiche pubbliche.
- Sviluppo delle capacità argomentative: gli studenti e le studentesse saranno in grado di formulare argomentazioni filosofiche ben strutturate, in cui applicheranno i concetti appresi e esprimeranno una visione critica e ben motivata delle teorie della giustizia.
Periodo: Terzo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Terzo trimestre
Programma
Le lezioni saranno suddivise in tre unità didattiche da 10 lezioni/20 ore ciascuna.
Unità didattica 1
La prima unità didattica sarà dedicata all'analisi della teoria liberale della giustizia del filosofo statunitense John Rawls (1921-2002), che negli ultimi tre decenni del secolo scorso ha ridefinito i termini del dibattito filosofico contemporaneo sulla giustizia. Verranno analizzate le principali opere di Rawls: "A Theory of Justice" (1971), "Political Liberalism" (1993) e "The Law of Peoples" (1999), anche alla luce della sintesi che l'autore ne ha dato nel volume "Justice as Fairness: A Restatement" (2001).
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti:
- L'importanza dell'opera di John Rawls
- Il soggetto e l'oggetto della giustizia
- Le circostanze di giustizia
- La filosofia della giustizia
- La giustizia come equità: le idee fondamentali
- La giustizia come equità: i principi di giustizia
- L'eguaglianza democratica
- Le implicazioni istituzionali
- La stabilità di una società politica giusta
- Il diritto dei popoli
Unità didattica 2
Tenendo sullo sfondo l'analisi della teoria di Rawls svolta nella prima unità didattica, la seconda unità sarà dedicata ad approfondire alcuni concetti, principi e problemi che sono oggi al centro del dibattito filosofico sulla giustizia. Accanto a problemi di "teoria ideale", volti a definire l'ideale di giustizia verso cui dovremmo tendere, saranno discussi anche problemi di "teoria non ideale", ossia problemi posti dalle ingiustizie e, in particolare, dalle diseguaglianze che caratterizzano le democrazie contemporanee.
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti:
- Il concetto e le dimensioni della giustizia
- L'eguaglianza democratica e il diritto all'eguale considerazione
- Modelli di rispetto: tolleranza, neutralità e pluralismo
- Le lotte per il riconoscimento e la politica dell'identità
- Le restrizioni alla libertà personale
- L'oppressione di genere e la giustizia
- Le concezioni alternative dell'eguaglianza delle opportunità
- La distribuzione meritocratica delle opportunità educative e lavorative
- La giustizia e la divisione sociale del lavoro
- La giustizia distributiva e le politiche redistributive
Unità didattica 3
La terza unità didattica sarà dedicata all'analisi dell'anarco-capitalismo, dottrina politica e teoria sociale sviluppatasi nella seconda metà del Novecento e il cui più importante teorico è lo statunitense Murray N. Rothbard. L'analisi terrà inoltre conto, su due temi specifici (guerra e istruzione), di alcuni contributi della riflessione anarchica contemporanea.
In via preliminare, e anche al fine di meglio comprendere l'anarco-capitalismo, ci si soffermerà in generale sul concetto di "anarchismo" e sulle idee fondamentali di tale ideologia politica e sociale, ponendo particolare attenzione agli sviluppi che hanno interessato l'anarchismo nella seconda metà del Novecento.
Successivamente, l'attenzione si sposterà sull'anarco-capitalismo, una dottrina che ritiene che una società senza Stato e fondata su un sistema capitalistico esteso a ogni ambito sociale sia una società desiderabile da un punto di vista morale, in grado di garantire la massima libertà possibile ed efficiente dal punto di vista economico. Tale dottrina, pur condividendo con il tradizionale pensiero anarchico un radicale individualismo e il rifiuto dello Stato, se ne discosta nettamente per il riconoscimento del diritto di proprietà come fondamentale e per il sostegno al sistema economico capitalistico.
Le principali posizioni dell'anarco-capitalismo saranno illustrate a partire da alcuni nuclei tematici: economia, diritti individuali, proprietà intellettuale, sicurezza pubblica (polizia, tribunali, difesa nazionale), Stato, guerra, istruzione, bioetica.
I temi trattati saranno i seguenti:
- Il concetto generale di anarchismo.
- L'anarco-capitalismo e l'economia.
- L'anarco-capitalismo, l'etica e i diritti individuali.
- L'anarco-capitalismo e la proprietà intellettuale.
- L'anarco-capitalismo e la sicurezza pubblica.
- L'anarco-capitalismo e lo Stato.
- L'anarco-capitalismo e la guerra.
- L'anarco-capitalismo e l'istruzione.
- L'anarco-capitalismo e le questioni bioetiche.
Unità didattica 1
La prima unità didattica sarà dedicata all'analisi della teoria liberale della giustizia del filosofo statunitense John Rawls (1921-2002), che negli ultimi tre decenni del secolo scorso ha ridefinito i termini del dibattito filosofico contemporaneo sulla giustizia. Verranno analizzate le principali opere di Rawls: "A Theory of Justice" (1971), "Political Liberalism" (1993) e "The Law of Peoples" (1999), anche alla luce della sintesi che l'autore ne ha dato nel volume "Justice as Fairness: A Restatement" (2001).
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti:
- L'importanza dell'opera di John Rawls
- Il soggetto e l'oggetto della giustizia
- Le circostanze di giustizia
- La filosofia della giustizia
- La giustizia come equità: le idee fondamentali
- La giustizia come equità: i principi di giustizia
- L'eguaglianza democratica
- Le implicazioni istituzionali
- La stabilità di una società politica giusta
- Il diritto dei popoli
Unità didattica 2
Tenendo sullo sfondo l'analisi della teoria di Rawls svolta nella prima unità didattica, la seconda unità sarà dedicata ad approfondire alcuni concetti, principi e problemi che sono oggi al centro del dibattito filosofico sulla giustizia. Accanto a problemi di "teoria ideale", volti a definire l'ideale di giustizia verso cui dovremmo tendere, saranno discussi anche problemi di "teoria non ideale", ossia problemi posti dalle ingiustizie e, in particolare, dalle diseguaglianze che caratterizzano le democrazie contemporanee.
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti:
- Il concetto e le dimensioni della giustizia
- L'eguaglianza democratica e il diritto all'eguale considerazione
- Modelli di rispetto: tolleranza, neutralità e pluralismo
- Le lotte per il riconoscimento e la politica dell'identità
- Le restrizioni alla libertà personale
- L'oppressione di genere e la giustizia
- Le concezioni alternative dell'eguaglianza delle opportunità
- La distribuzione meritocratica delle opportunità educative e lavorative
- La giustizia e la divisione sociale del lavoro
- La giustizia distributiva e le politiche redistributive
Unità didattica 3
La terza unità didattica sarà dedicata all'analisi dell'anarco-capitalismo, dottrina politica e teoria sociale sviluppatasi nella seconda metà del Novecento e il cui più importante teorico è lo statunitense Murray N. Rothbard. L'analisi terrà inoltre conto, su due temi specifici (guerra e istruzione), di alcuni contributi della riflessione anarchica contemporanea.
In via preliminare, e anche al fine di meglio comprendere l'anarco-capitalismo, ci si soffermerà in generale sul concetto di "anarchismo" e sulle idee fondamentali di tale ideologia politica e sociale, ponendo particolare attenzione agli sviluppi che hanno interessato l'anarchismo nella seconda metà del Novecento.
Successivamente, l'attenzione si sposterà sull'anarco-capitalismo, una dottrina che ritiene che una società senza Stato e fondata su un sistema capitalistico esteso a ogni ambito sociale sia una società desiderabile da un punto di vista morale, in grado di garantire la massima libertà possibile ed efficiente dal punto di vista economico. Tale dottrina, pur condividendo con il tradizionale pensiero anarchico un radicale individualismo e il rifiuto dello Stato, se ne discosta nettamente per il riconoscimento del diritto di proprietà come fondamentale e per il sostegno al sistema economico capitalistico.
Le principali posizioni dell'anarco-capitalismo saranno illustrate a partire da alcuni nuclei tematici: economia, diritti individuali, proprietà intellettuale, sicurezza pubblica (polizia, tribunali, difesa nazionale), Stato, guerra, istruzione, bioetica.
I temi trattati saranno i seguenti:
- Il concetto generale di anarchismo.
- L'anarco-capitalismo e l'economia.
- L'anarco-capitalismo, l'etica e i diritti individuali.
- L'anarco-capitalismo e la proprietà intellettuale.
- L'anarco-capitalismo e la sicurezza pubblica.
- L'anarco-capitalismo e lo Stato.
- L'anarco-capitalismo e la guerra.
- L'anarco-capitalismo e l'istruzione.
- L'anarco-capitalismo e le questioni bioetiche.
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
Per gli studenti e le studentesse frequentanti, l'attività didattica consisterà in lezioni frontali, discussioni in classe e letture sugli argomenti trattati a lezione.
Gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno prepararsi per gli esami studiando i testi indicati nella sezione del programma relativa al materiale di riferimento.
Gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno prepararsi per gli esami studiando i testi indicati nella sezione del programma relativa al materiale di riferimento.
Materiale di riferimento
Unità didattica 1
Tutti gli studenti e tutte le studentesse, frequentanti e non, dovranno studiare uno dei seguenti testi:
- Rawls, J., A Theory of Justice, Harvard University Press, Cambridge (MA), 1971 o 1999. Ed. italiana col titolo Una teoria della giustizia, Feltrinelli, Milano, 1982 o 2008, limitatamente ai capitoli 1, 2, 4 e 5.
- Rawls, J., Justice as Fairness. A Restatement, a cura di E. Kelly, Harvard University Press, Cambridge (MA), 2001. Ed. italiana col titolo Giustizia come equità. Una riformulazione, Feltrinelli, Milano, 2005.
In aggiunta a uno dei testi sopra indicati, gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare il seguente testo:
- Riva, N., Egalitarismi. Concezioni contemporanee della giustizia, Giappichelli, 2016.
Unità didattica 2
Gli studenti e le studentesse frequentanti dovranno studiare uno dei seguenti testi a loro scelta:
- Young, I.M., Justice and the Politics of Difference, Princeton University Press, Princeton, 1990. Ed. italiana col titolo Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, o Società Aperta, Milano, 2024, capitoli 1, 2, 3, 6 e 7.
- Fraser, N., Honneth, A., Redistribution or Recognition? A Political-Philosophical Exchange, Verso, London, 2003. Ed. italiana col titolo Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica, Meltemi, Milano, 2007.
- Scanlon, T.M., Why Does Inequality Matter?, Oxford University Press, Oxford-New York, 2018. Ed. italiana col titolo Perché combattere la disuguaglianza, Il Mulino, Bologna, 2020.
- Van Parijs, P., Vanderborght, Y., Basic Income. A Radical Proposal for a Free Society and Sane Economy, Harvard University Press, Cambridge (MA), 2017. Ed. italiana col titolo Il reddito di base. Una proposta radicale, Il Mulino, Bologna, 2017, capitoli 1, 2, 5, 6 e 7.
- Honneth, A., Der arbeitende Souverän. Eine normative Theorie der Arbeit, Suhrkamp, Frankfurt a.M., 2023. Ed. italiana col titolo Il lavoratore sovrano. Lavoro e cittadinanza democratica, Il Mulino, Bologna, 2025.
Gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare i seguenti due testi:
- Young, I.M., Justice and the Politics of Difference, Princeton University Press, Princeton, 1990. Ed. italiana col titolo Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, o Società Aperta, Milano, 2024, limitatamente ai capitoli 1, 2, 3, 6 e 7.
- Fraser, N., Honneth, A., Redistribution or Recognition? A Political-Philosophical Exchange, Verso, London, 2003. Ed. italiana col titolo Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica, Meltemi, Milano, 2007.
Unità didattica 3
Tutti gli studenti e tutte le studentesse, frequentanti e non, dovranno studiare i seguenti testi:
- Rothbard, M.N., Etica della libertà (1982), Liberilibri, Macerata, 2023, pp. 63-115 e 283-345.
- Rothbard, M.N., "The Anatomy of the State" (1965), in Rothbard, M.N., Egalitarianism as a Revolt against Nature, and Other Essays, 2a ed., Mises Institute, Auburn, 2000, pp. 55-88 (trad. italiana su MyAriel).
- Nock, A.J., Il nostro Nemico, Lo Stato (1935), Liberilibri, Macerata, 1994, pp. 3-24 e 124-141 (disponibile su MyAriel).
In aggiunta ai testi sopra indicati, gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare i seguenti testi:
- Rothbard, M.N., Per una nuova libertà. Il manifesto libertario (1973), Liberilibri, Macerata, 2004, Parte I, cap. 2 (pp. 39-68), Parte II, capp. 4, 5, 6, 7 (pp. 107-197) e Parte II, cap. 12 (pp. 289-324) (disponibile su MyAriel).
- Illich, I., Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile? (1971), Mimesis, Milano, 2019 (o qualsiasi altra edizione), capitoli 1, 2, 3.
Tutti gli studenti e tutte le studentesse, frequentanti e non, dovranno studiare uno dei seguenti testi:
- Rawls, J., A Theory of Justice, Harvard University Press, Cambridge (MA), 1971 o 1999. Ed. italiana col titolo Una teoria della giustizia, Feltrinelli, Milano, 1982 o 2008, limitatamente ai capitoli 1, 2, 4 e 5.
- Rawls, J., Justice as Fairness. A Restatement, a cura di E. Kelly, Harvard University Press, Cambridge (MA), 2001. Ed. italiana col titolo Giustizia come equità. Una riformulazione, Feltrinelli, Milano, 2005.
In aggiunta a uno dei testi sopra indicati, gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare il seguente testo:
- Riva, N., Egalitarismi. Concezioni contemporanee della giustizia, Giappichelli, 2016.
Unità didattica 2
Gli studenti e le studentesse frequentanti dovranno studiare uno dei seguenti testi a loro scelta:
- Young, I.M., Justice and the Politics of Difference, Princeton University Press, Princeton, 1990. Ed. italiana col titolo Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, o Società Aperta, Milano, 2024, capitoli 1, 2, 3, 6 e 7.
- Fraser, N., Honneth, A., Redistribution or Recognition? A Political-Philosophical Exchange, Verso, London, 2003. Ed. italiana col titolo Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica, Meltemi, Milano, 2007.
- Scanlon, T.M., Why Does Inequality Matter?, Oxford University Press, Oxford-New York, 2018. Ed. italiana col titolo Perché combattere la disuguaglianza, Il Mulino, Bologna, 2020.
- Van Parijs, P., Vanderborght, Y., Basic Income. A Radical Proposal for a Free Society and Sane Economy, Harvard University Press, Cambridge (MA), 2017. Ed. italiana col titolo Il reddito di base. Una proposta radicale, Il Mulino, Bologna, 2017, capitoli 1, 2, 5, 6 e 7.
- Honneth, A., Der arbeitende Souverän. Eine normative Theorie der Arbeit, Suhrkamp, Frankfurt a.M., 2023. Ed. italiana col titolo Il lavoratore sovrano. Lavoro e cittadinanza democratica, Il Mulino, Bologna, 2025.
Gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare i seguenti due testi:
- Young, I.M., Justice and the Politics of Difference, Princeton University Press, Princeton, 1990. Ed. italiana col titolo Le politiche della differenza, Feltrinelli, Milano, 1996, o Società Aperta, Milano, 2024, limitatamente ai capitoli 1, 2, 3, 6 e 7.
- Fraser, N., Honneth, A., Redistribution or Recognition? A Political-Philosophical Exchange, Verso, London, 2003. Ed. italiana col titolo Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica, Meltemi, Milano, 2007.
Unità didattica 3
Tutti gli studenti e tutte le studentesse, frequentanti e non, dovranno studiare i seguenti testi:
- Rothbard, M.N., Etica della libertà (1982), Liberilibri, Macerata, 2023, pp. 63-115 e 283-345.
- Rothbard, M.N., "The Anatomy of the State" (1965), in Rothbard, M.N., Egalitarianism as a Revolt against Nature, and Other Essays, 2a ed., Mises Institute, Auburn, 2000, pp. 55-88 (trad. italiana su MyAriel).
- Nock, A.J., Il nostro Nemico, Lo Stato (1935), Liberilibri, Macerata, 1994, pp. 3-24 e 124-141 (disponibile su MyAriel).
In aggiunta ai testi sopra indicati, gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare i seguenti testi:
- Rothbard, M.N., Per una nuova libertà. Il manifesto libertario (1973), Liberilibri, Macerata, 2004, Parte I, cap. 2 (pp. 39-68), Parte II, capp. 4, 5, 6, 7 (pp. 107-197) e Parte II, cap. 12 (pp. 289-324) (disponibile su MyAriel).
- Illich, I., Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile? (1971), Mimesis, Milano, 2019 (o qualsiasi altra edizione), capitoli 1, 2, 3.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Le modalità di verifica dell'apprendimento e i criteri di valutazione saranno differenti per gli studenti e le studentesse frequentanti e per gli studenti e le studentesse non frequentanti.
Per ottenere lo status di frequentante, è necessario frequentare almeno 3/5 delle lezioni (6 su 10) di ciascun modulo.
Per gli studenti e le studentesse frequentanti, la valutazione finale sarà basata sulla frequenza, sulla partecipazione alle discussioni in classe e su due esami, uno scritto e uno orale, entrambi obbligatori. Gli esami verteranno sui contenuti delle lezioni e sui testi indicati nella sezione del programma dedicata al materiale di riferimento.
Per gli studenti e le studentesse non frequentanti, la valutazione finale sarà basata su un esame scritto e un esame orale, entrambi obbligatori. Entrambi gli esami verteranno unicamente sui testi indicati nella sezione del programma dedicata al materiale di riferimento.
Per maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica dell'apprendimento e ai criteri di valutazione, si consulti il documento relativo che sarà pubblicato sul sito MyAriel dell'insegnamento prima dell'inizio delle lezioni.
Per ottenere lo status di frequentante, è necessario frequentare almeno 3/5 delle lezioni (6 su 10) di ciascun modulo.
Per gli studenti e le studentesse frequentanti, la valutazione finale sarà basata sulla frequenza, sulla partecipazione alle discussioni in classe e su due esami, uno scritto e uno orale, entrambi obbligatori. Gli esami verteranno sui contenuti delle lezioni e sui testi indicati nella sezione del programma dedicata al materiale di riferimento.
Per gli studenti e le studentesse non frequentanti, la valutazione finale sarà basata su un esame scritto e un esame orale, entrambi obbligatori. Entrambi gli esami verteranno unicamente sui testi indicati nella sezione del programma dedicata al materiale di riferimento.
Per maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica dell'apprendimento e ai criteri di valutazione, si consulti il documento relativo che sarà pubblicato sul sito MyAriel dell'insegnamento prima dell'inizio delle lezioni.
IUS/20 - FILOSOFIA DEL DIRITTO - CFU: 9
Lezioni: 60 ore
Docenti:
Negroni Alessandro Attilio, Riva Nicola
Siti didattici
Docente/i
Ricevimento:
Si riceve su appuntamento (in presenza oppure a distanza con Microsoft Teams). Per fissare un appuntamento e per qualsiasi informazione scrivere una email
Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche, via Conservatorio 7, Milano
Ricevimento:
Il docente riceve gli studenti e le studentesse, in presenza o online, su appuntamento. Per fissare un appuntamento scrivere un'e-mail al docente.
I ricevimenti in presenza si terranno presso l'ufficio del docente che si trova al secondo piano dell'edificio che si affaccia su via Passione (stanza 206). I ricevimenti online si terranno tramite Microsoft Teams.