Civiltà e religioni dell'india
A.A. 2025/2026
Obiettivi formativi
Il corso si propone di presentare i lineamenti storici fondamentali di alcuni dei principali fenomeni e movimenti culturali della civiltà dell'Asia meridionale, dall'antichità al Medioevo, nonché le principali linee di pensiero, interpretazioni del reale, forme dell'immaginario mitologico ed espressioni letterarie della civiltà dell'India, con l'intento di fornire una prospettiva critica per la comprensione della complessità culturale.
Risultati apprendimento attesi
Il corso intende fornire agli studenti le seguenti conoscenze e competenze:
Conoscenza del contesto storico, geografico e culturale delle linee di pensiero e rappresentazioni mitologico-letterarie della civiltà indiana; comprensione dei rapporti che intercorrono tra dei molteplici aspetti del patrimonio culturale dell'Asia meridionale.
Conoscenza e uso appropriato degli strumenti di analisi idonei alla comprensione della complessità culturale e allo sviluppo di una prospettiva critica.
Conoscenza del lessico specifico e di elementi linguistici delle fonti testuali utilizzate; capacità di comprensione, analisi, e applicazione di una bibliografia specifica; capacità di confrontare e comprendere le principali argomentazioni di diverse ipotesi interpretative.
Capacità di valutare in modo critico le fonti e gli strumenti su internet e altri media.
Conoscenza del contesto storico, geografico e culturale delle linee di pensiero e rappresentazioni mitologico-letterarie della civiltà indiana; comprensione dei rapporti che intercorrono tra dei molteplici aspetti del patrimonio culturale dell'Asia meridionale.
Conoscenza e uso appropriato degli strumenti di analisi idonei alla comprensione della complessità culturale e allo sviluppo di una prospettiva critica.
Conoscenza del lessico specifico e di elementi linguistici delle fonti testuali utilizzate; capacità di comprensione, analisi, e applicazione di una bibliografia specifica; capacità di confrontare e comprendere le principali argomentazioni di diverse ipotesi interpretative.
Capacità di valutare in modo critico le fonti e gli strumenti su internet e altri media.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
Titolo del corso: La legge del desiderio nella cultura indiana antica.
Il corso mira a indagare la complessità storico-culturale dell'antica civiltà indiana esaminando le molteplici declinazioni di uno dei suoi concetti cardine: il desiderio. Si proporrà un'ampia disamina a partire dalla concezione rituale e cosmogonica di matrice vedica, a quella speculativa della tradizione ascetica, con i suoi sviluppi eterodossi, a quella normativa hindu per eccellenza, fino a quella devozionale e mistica. Trasversale a tali fenomeni culturali è la tensione dialettica tra sistematizzazione cosmica, sospesa tra controllo e negazione, e irriducibile caos.
Per affrontare questi argomenti si useranno le principali fonti letterarie ed epigrafiche, nonché iconografiche, dell'India antica.
I principali argomenti del corso saranno così scanditi:
Parte A (20 ore)
- Elementi di storia culturale antico-vedica: desiderio tra ortoprassi rituale, cosmologia e pratiche magiche.
- Elementi di storia culturale tardo-vedica: la sapienza del desiderio tra speculazione e rinuncia ascetica: desiderio e azione nelle Upaniṣad.
Parte B (20 ore)
- Elementi di storia culturale hindu: ordine socio-cosmico e desiderio.
- La Bhagavadgītā: lo yoga del desiderio.
- Il desiderio nei movimenti eterodossi: giainismo e buddhismo
Parte C (20 ore)
- Elementi di storia culturale hindu: śaktismo tantrico ed eros
- Bhakti e mistica erotica
Il corso mira a indagare la complessità storico-culturale dell'antica civiltà indiana esaminando le molteplici declinazioni di uno dei suoi concetti cardine: il desiderio. Si proporrà un'ampia disamina a partire dalla concezione rituale e cosmogonica di matrice vedica, a quella speculativa della tradizione ascetica, con i suoi sviluppi eterodossi, a quella normativa hindu per eccellenza, fino a quella devozionale e mistica. Trasversale a tali fenomeni culturali è la tensione dialettica tra sistematizzazione cosmica, sospesa tra controllo e negazione, e irriducibile caos.
Per affrontare questi argomenti si useranno le principali fonti letterarie ed epigrafiche, nonché iconografiche, dell'India antica.
I principali argomenti del corso saranno così scanditi:
Parte A (20 ore)
- Elementi di storia culturale antico-vedica: desiderio tra ortoprassi rituale, cosmologia e pratiche magiche.
- Elementi di storia culturale tardo-vedica: la sapienza del desiderio tra speculazione e rinuncia ascetica: desiderio e azione nelle Upaniṣad.
Parte B (20 ore)
- Elementi di storia culturale hindu: ordine socio-cosmico e desiderio.
- La Bhagavadgītā: lo yoga del desiderio.
- Il desiderio nei movimenti eterodossi: giainismo e buddhismo
Parte C (20 ore)
- Elementi di storia culturale hindu: śaktismo tantrico ed eros
- Bhakti e mistica erotica
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari
Metodi didattici
Il corso generalmente consiste di lezioni frontali e di lezioni partecipate: le prime sono adottate prevalentemente per la presentazione teorica degli argomenti, e prevedono l'uso di slide in Power Point; le seconde sono destinate all'analisi delle fonti testuali, in particolare di quelle letterarie, e alla discussione di materiale didattico assegnato preventivamente. In particolare per queste consiglia la frequenza. Per attività integrative e avvisi, si prega di fare costante riferimento alla pagina di Civiltà e Religioni dell'India in myAriel, e al sito di Indologia della nostra università (https://sites.unimi.it/india/).
Materiale di riferimento
6 cfu: Parti A e B
- G. Flood, L'induismo. Temi, tradizioni, prospettive, Torino: Einaudi, 2006, pp. 3-172; 317-322; 326-340.
- M. Biardeau, L'induismo. Antropologia di una civiltà, Milano: Mondadori, 1995, pp. 1-129; 144-154.
- P.M. Rossi, Incantesimi d'amore, Milano: Unicopli, 2024, pp. 23-54; 83-153; 198-211; 324-335.
- Ch. Malamoud, Semantica e retorica nella gerarchia indù dei 'fini dell'uomo', in Cuocere il mondo, Milano: Adelphi, pp. 142-167.
- G. Pasqualotto, Dieci lezioni sul Buddhismo, Venezia: Marsilio Editori, 2017.
- C. Della Casa, il giainismo, in Hinduismo, a cura di G. Filoramo, Bari: Laterza, 2018, pp. 287-318.
- Bhagavadgītā. Traduzione di Bianca Candian. A cura di Anne-Marie Esnoul, Milano: Adelphi.
- C. Della Casa, Upaniṣad vediche. Scelta di testi presentati a lezione.
- C. Della Casa, Il Caturvargasaṃgraha di Kṣemendra, in Agata Pellegrini Sannino (a cura di), Scritti scelti di Carlo Della Casa, Palermo 1998, pp. 115-132.
6 cfu NON FREQUENTANTI: a quanto sopra aggiungere:
V. Eltschinger-I. Ratié, Che cos'è la filosofia indiana?, Milano: Einaudi, 2023, pp. 17-128.
9 cfu: Parte C
- Jayadeva, Gītagovinda, Milano: Adelphi.
- G. Flood, L'induismo. Temi, tradizioni, prospettive, Torino: Einaudi, 2006, pp. 187-192; 201-220; 237-258;
- M. Biardeau, L'induismo. Antropologia di una civiltà, Milano: Mondadori, 1995, pp. 156-196.
G. Boccali, Il mito di Śiva e Pārvatī nel Kumārasambhava. Fra ascesi e eros
9 cfu NON FREQUENTANTI: a quanto sopra aggiungere:
- P.M. Rossi, The forest of meditation: the Poetry of the paradoxical connotation in the Buddhist Theragāthās, in Pandanus'09: Nature in Literature, Art, Myth and Ritual, pp. 37-53.
- A. L. Herman, A Solution to the Paradox of Desire in Buddhism, in Philosophy East and West , Jan., 1979, Vol. 29, No. 1 (Jan., 1979), pp. 91-94.
- Wayne Alt, There Is No Paradox of Desire in Buddhism, in Philosophy East and West , Oct., 1980, Vol. 30, No. 4 (Oct., 1980), pp. 521-528.
- Joanna Macy, The Dialectics of Desire, in Numen Vol. 22, Fasc. 2 (Aug., 1975), pp. 145-160.
- G. Flood, L'induismo. Temi, tradizioni, prospettive, Torino: Einaudi, 2006, pp. 3-172; 317-322; 326-340.
- M. Biardeau, L'induismo. Antropologia di una civiltà, Milano: Mondadori, 1995, pp. 1-129; 144-154.
- P.M. Rossi, Incantesimi d'amore, Milano: Unicopli, 2024, pp. 23-54; 83-153; 198-211; 324-335.
- Ch. Malamoud, Semantica e retorica nella gerarchia indù dei 'fini dell'uomo', in Cuocere il mondo, Milano: Adelphi, pp. 142-167.
- G. Pasqualotto, Dieci lezioni sul Buddhismo, Venezia: Marsilio Editori, 2017.
- C. Della Casa, il giainismo, in Hinduismo, a cura di G. Filoramo, Bari: Laterza, 2018, pp. 287-318.
- Bhagavadgītā. Traduzione di Bianca Candian. A cura di Anne-Marie Esnoul, Milano: Adelphi.
- C. Della Casa, Upaniṣad vediche. Scelta di testi presentati a lezione.
- C. Della Casa, Il Caturvargasaṃgraha di Kṣemendra, in Agata Pellegrini Sannino (a cura di), Scritti scelti di Carlo Della Casa, Palermo 1998, pp. 115-132.
6 cfu NON FREQUENTANTI: a quanto sopra aggiungere:
V. Eltschinger-I. Ratié, Che cos'è la filosofia indiana?, Milano: Einaudi, 2023, pp. 17-128.
9 cfu: Parte C
- Jayadeva, Gītagovinda, Milano: Adelphi.
- G. Flood, L'induismo. Temi, tradizioni, prospettive, Torino: Einaudi, 2006, pp. 187-192; 201-220; 237-258;
- M. Biardeau, L'induismo. Antropologia di una civiltà, Milano: Mondadori, 1995, pp. 156-196.
G. Boccali, Il mito di Śiva e Pārvatī nel Kumārasambhava. Fra ascesi e eros
9 cfu NON FREQUENTANTI: a quanto sopra aggiungere:
- P.M. Rossi, The forest of meditation: the Poetry of the paradoxical connotation in the Buddhist Theragāthās, in Pandanus'09: Nature in Literature, Art, Myth and Ritual, pp. 37-53.
- A. L. Herman, A Solution to the Paradox of Desire in Buddhism, in Philosophy East and West , Jan., 1979, Vol. 29, No. 1 (Jan., 1979), pp. 91-94.
- Wayne Alt, There Is No Paradox of Desire in Buddhism, in Philosophy East and West , Oct., 1980, Vol. 30, No. 4 (Oct., 1980), pp. 521-528.
- Joanna Macy, The Dialectics of Desire, in Numen Vol. 22, Fasc. 2 (Aug., 1975), pp. 145-160.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame è orale e dura approssimativamente 30 minuti. Mira ad accertare le conoscenze e le competenze acquisite in tre principali ambiti: formazione generale relativa alla civiltà indiana e i relativi fenomenti religiosi, secondo i testi previsti dal programma; il contesto storico-letterario dei fenomeni culturali trattati durante il corso; analisi testuale, lessico specifico e questioni linguistiche delle fonti letterarie previste dal programma. Il voto, espresso in trentesimi (il minimo è 18), prenderà in considerazione: preparazione complessiva dello studente e la sua familiarità con la bibliografia del corso; conoscenze e competenze relative alle fonti testuali, in particolare letterarie; comprensione e padronanza dei concetti storico-culturali fondamentali, e capacità di sintesi e di analisi critica nell'esporli; uso di un lessico appropriato, e accuratezza e pertinenza nell'esposizione.
Gli studenti internazionali o Erasmus sono invitati a prendere tempestivamente contatto col docente titolare del corso. Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
Gli studenti internazionali o Erasmus sono invitati a prendere tempestivamente contatto col docente titolare del corso. Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
Moduli o unità didattiche
Parte A e B
L-OR/18 - INDOLOGIA E TIBETOLOGIA - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Parte C
L-OR/18 - INDOLOGIA E TIBETOLOGIA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore
Docente/i
Ricevimento:
Si riceve su appuntamento, previo contatto via e-mail
Di preferenza in studio; in casi particolari a distanza (teams)