Diritto dei beni culturali

A.A. 2025/2026
6
Crediti massimi
42
Ore totali
SSD
IUS/10
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
Il corso ha ad oggetto i seguenti argomenti: la storia della legislazione in materia di beni culturali; i beni culturali nel regime giuridico dell'Unione europea; le principali convenzioni internazionali sui beni culturali; le competenze legislative ed amministrative in materia di legislazione dei beni culturali; l'organizzazione interna del Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC); la disciplina dei beni culturali contenuta nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42); la nozione di bene culturale; le diverse categorie di beni culturali; i beni culturali di proprietà pubblica e di proprietà privata; le modalità di accertamento e verifica della natura culturale dei beni privati e pubblici; le forme di tutela, conservazione e protezione dei beni culturali; le modificazioni dei beni culturali; la circolazione, il commercio e le alienazioni dei beni culturali in ambito nazionale; la circolazione internazionale e nell'ambito dell'Unione europea; l'uscita dei beni culturali dal territorio nazionale e la restituzione dei beni culturali illegittimamente importati in Italia; i beni archeologici; gli scavi archeologici e rinvenimenti fortuiti; l'espropriazione dei beni cultuali, l'uso dei beni culturali pubblici, da parte di soggetti privati; la fruizione degli istituti e dei luoghi di cultura; le forme di gestione dei beni culturali di proprietà pubblica; la valorizzazione dei beni culturali; le sanzioni penali, civili ed amministrative stabilite nel caso di violazione delle norme poste a protezione dei beni culturali.
Non sono previste attività didattiche integrative ed esercitazioni.
Risultati apprendimento attesi
Conoscenze: al termine del corso lo studente, che abbia proficuamente appreso la materia, avrà acquisito la piena padronanza degli argomenti trattati a lezione ed illustrati nel manuale e nei materiali didattici.
Competenze: il corso ha lo scopo di far conseguire agli studenti la conoscenza puntuale e approfondita della disciplina legislativa - nazionale, europea ed internazionale - dei beni culturali, in particolare della disciplina contenuta del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42/2004 e delle norme e delle convenzioni ivi richiamate); il corso si propone, inoltre, di far acquisire o di sviluppare nello studente la capacità di impostare e risolvere correttamente problemi pratici alla luce delle nozioni, dei principi e delle norme oggetto di studio.
Corso singolo

Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.

Programma e organizzazione didattica

A-D

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Programma
Il corso prevede lo svolgimento, da parte del docente, di lezioni frontali aventi ad oggetto i seguenti argomenti: la storia della legislazione in materia di beni culturali; la disciplina dei beni culturali nell'ordinamento dell'Unione europea; le principali convenzioni internazionali aventi ad oggetto i beni culturali; le competenze legislative ed amministrative in materia di legislazione dei beni culturali; l'organizzazione interna del Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC); la disciplina dei beni culturali contenuta nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42); la nozione di bene culturale; le diverse categorie di beni culturali; i beni culturali di proprietà pubblica e di proprietà privata; le modalità di accertamento e verifica della natura culturale dei beni privati e pubblici; le forme di tutela, conservazione e protezione dei beni culturali; le modificazioni dei beni culturali; la circolazione, il commercio e le alienazioni dei beni culturali in ambito nazionale; la circolazione internazionale e nell'ambito dell'Unione europea; l'uscita dei beni culturali dal territorio nazionale e la restituzione dei beni culturali illegittimamente importati in Italia; i beni archeologici; gli scavi archeologici e rinvenimenti fortuiti; l'espropriazione dei beni culturali, l'uso dei beni culturali pubblici, da parte di soggetti privati; la fruizione degli istituti e dei luoghi di cultura; l'accesso ai beni culturali pubblici e privati; le forme di gestione dei beni culturali di proprietà pubblica; la valorizzazione dei beni culturali; la consultabilità dei documenti contenuti negli archivi pubblici e privati; le sanzioni penali, civili ed amministrative stabilite nel caso di violazione delle norme poste a protezione dei beni culturali; la tutela delle opere d'arte moderna e contemporanea; la disciplina generale del paesaggio e dei beni paesaggistici.
Non sono previste attività didattiche integrative ed esercitazioni.
Prerequisiti
Le attività propedeutiche sono stabilite dal regolamento didattico del corso di laurea. In ogni caso, si richiede la conoscenza delle nozioni fondamentali di diritto costituzionale e di diritto privato.
Metodi didattici
L'insegnamento è erogato attraverso lezioni frontali, nelle quali, tuttavia, è incoraggiata la partecipazione attiva dei frequentanti, al fine di discutere problemi e casi pratici. Tale metodo d'insegnamento consentirà agli studenti di acquisire e di affinare le capacità di rielaborazione critica e di applicazione concreta delle nozioni giuridiche esposte dal docente. Non è prevista l'utilizzazione di materiale didattico e-learning, presente sulla piattaforma Ariel. La frequenza del corso, ancorché fortemente consigliata, non è obbligatoria.
Materiale di riferimento
Per i frequentanti il programma d'insegnamento e di esame verrà concordato e definito, nel dettaglio, nel corso delle lezioni.
Si richiede comunque a tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, la conoscenza puntuale ed approfondita delle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, e s.m.), aventi ad oggetto la disciplina dei beni culturali (artt. 1-130, 160-166 e 169-180), e delle norme nazionali, europee ed internazionali in esse menzionate.
Si richiede lo studio e la conoscenza del seguente manuale:
- F. GAFFURI (a cura di), Diritto dei beni culturali, Milano, Le Monnier editore, Milano, 2023 (escluso il CAP. 9).
E' altresì richiesta la conoscenza delle norme nazionali ed europee e delle convenzioni internazionali riportate nella prima prima parte (pagg. 3 - 369) del seguente libro di testo:
- F. GAFFURI (a cura di), Casi e materiali per lo studio del diritto dei beni culturali, Le Monnier editore, Milano, 2025.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame di profitto consiste unicamente in un colloquio orale vertente su tutto il programma del corso; il giudizio finale è espresso in trentesimi sulla base delle risposte date dallo studente alle domande poste dall'esaminatore. La prova d'esame mira a verificare, oltre alla conoscenza dei temi trattati a lezione e nei manuali adottati, la capacità dello studente di affrontare e risolvere, in modo autonomo, questioni giuridiche mediante la rielaborazione critica delle nozioni acquisite e, nel caso di partecipazione alle lezioni di taglio casistico, la comprensione e la capacità di valutazione dei casi affrontati. Non sono previste prove, scritte o orali, intermedie.
IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore

E-N

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Programma
La storia della legislazione in materia di beni culturali; la disciplina dei beni culturali nell'ordinamento dell'Unione europea; le principali convenzioni internazionali aventi ad oggetto i beni culturali; le competenze legislative ed amministrative in materia di legislazione dei beni culturali; l'organizzazione interna del Ministero competente; la disciplina dei beni culturali contenuta nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42); la nozione di bene culturale; le diverse categorie di beni culturali; i beni culturali di proprietà pubblica e di proprietà privata; le modalità di accertamento e verifica della natura culturale dei beni privati e pubblici; le forme di tutela, conservazione e protezione dei beni culturali; le modificazioni dei beni culturali; la circolazione, il commercio e le alienazioni dei beni culturali in ambito nazionale; la circolazione internazionale e nell'ambito dell'Unione europea; l'uscita dei beni culturali dal territorio nazionale e la restituzione dei beni culturali illegittimamente importati in Italia; i beni archeologici; gli scavi archeologici e rinvenimenti fortuiti; l'espropriazione dei beni culturali, l'uso dei beni culturali pubblici, da parte di soggetti privati; la fruizione degli istituti e dei luoghi di cultura; l'accesso ai beni culturali pubblici e privati; le forme di gestione dei beni culturali di proprietà pubblica; la valorizzazione dei beni culturali; la consultabilità dei documenti contenuti negli archivi pubblici e privati; le sanzioni penali, civili ed amministrative stabilite nel caso di violazione delle norme poste a protezione dei beni culturali.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
Lezioni frontali, con l'ausilio di diapositive.
Materiale di riferimento
PER LA PARTE GENERALE:
Gaffuri, Diritto dei beni culturali, Le Monnier, Firenze, 2023; oppure Colantonio, I nuovi beni culturali, Key, Milano, 2022.

PER APPROFONDIMENTI TEMATICI: Tocci, Il regime giuridico dei beni culturali di interesse religioso, Pacini Giuridica, Pisa, 2017; Tocci, Lineamenti sul contratto di sponsorizzazione dei beni culturali, Filodiritto, Bologna, 2015.

CODICE CONSIGLIATO: Tocci, Codice dei beni culturali, Key, Milano, 2024.
A tutte le studentesse e a tutti gli studenti si raccomanda la consultazione della Rivista AEDON de "Il Mulino" e di un codice aggiornato.

Slides del docente (su Ariel).
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Studenti frequentanti
Sarà somministrato un questionario da trenta domande a risposta multipla chiusa, laddove una sola risposta per ogni domanda sarà corretta.
Ogni risposta esatta sarà valorizzata con un punto.
Le risposte errate verranno considerate pari a zero punti.
Chi avrà risposto correttamente a tutte le trenta domande potrà, laddove voglia ricevere la lode, rispondere al quesito finale (domanda a risposta aperta).

Studenti non frequentanti
Sarà richiesta l'elaborazione di un componimento su una specifica traccia elaborata dal docente.
Saranno valutati i seguenti parametri ai fini del giudizio, che sarà espresso in trentesimi
(cosicché ogni parametro avrà una specifica valutazione da 0 a 10):
· coerenza tematica;
· proprietà di linguaggio;
· originalità rielaborativa.


Studenti lavoratori non frequentanti
Sarà accordabile, salva specifica richiesta da valutare caso per caso a cura del docente, la modalità orale.
IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente: Tocci Mario

O-Z

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Programma
Il corso prevede lo svolgimento, da parte del docente, di lezioni frontali aventi ad oggetto i seguenti argomenti: la storia della legislazione in materia di beni culturali; la disciplina dei beni culturali nell'ordinamento dell'Unione europea; le principali convenzioni internazionali aventi ad oggetto i beni culturali; le competenze legislative ed amministrative in materia di legislazione dei beni culturali; l'organizzazione interna del Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC); la disciplina dei beni culturali contenuta nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42); la nozione di bene culturale; le diverse categorie di beni culturali; i beni culturali di proprietà pubblica e di proprietà privata; le modalità di accertamento e verifica della natura culturale dei beni privati e pubblici; le forme di tutela, conservazione e protezione dei beni culturali; le modificazioni dei beni culturali; la circolazione, il commercio e le alienazioni dei beni culturali in ambito nazionale; la circolazione internazionale e nell'ambito dell'Unione europea; l'uscita dei beni culturali dal territorio nazionale e la restituzione dei beni culturali illegittimamente importati in Italia; i beni archeologici; gli scavi archeologici e rinvenimenti fortuiti; l'espropriazione dei beni culturali, l'uso dei beni culturali pubblici, da parte di soggetti privati; la fruizione degli istituti e dei luoghi di cultura; l'accesso ai beni culturali pubblici e privati; le forme di gestione dei beni culturali di proprietà pubblica; la valorizzazione dei beni culturali; la consultabilità dei documenti contenuti negli archivi pubblici e privati; le sanzioni penali, civili ed amministrative stabilite nel caso di violazione delle norme poste a protezione dei beni culturali; la tutela delle opere d'arte moderna e contemporanea; la disciplina generale del paesaggio e dei beni paesaggistici.
Non sono previste attività didattiche integrative ed esercitazioni.
Prerequisiti
Gli studenti sono tenuti a colmare previamente le eventuali carenze degli studi di grado inferiore. Si richiede la capacità di esprimersi correttamente in lingua italiana, in forma scritta ed orale, senza errori di ortografia, grammatica e sintassi. Si richiedono inoltre nozioni elementari di diritto costituzionale, di diritto privato e di educazione civica.
Metodi didattici
L'insegnamento è erogato attraverso lezioni frontali, nelle quali, tuttavia, è incoraggiata la partecipazione attiva dei frequentanti, al fine di discutere problemi e casi pratici. Tale metodo d'insegnamento consentirà agli studenti di acquisire e di affinare le capacità di rielaborazione critica e di applicazione concreta delle nozioni giuridiche esposte dal docente. Non è prevista l'utilizzazione di materiale didattico e-learning, presente sulla piattaforma Ariel. La frequenza del corso, ancorché fortemente consigliata, non è obbligatoria.
Materiale di riferimento
Si richiede a tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, lo studio del manuale F. GAFFURI (a cura di), Diritto dei beni culturali, Milano, Le Monnier, 2023 (escluso il CAP. 9).
Occorre altresì studiare F. GAFFURI (a cura di), Casi e materiali per lo studio del diritto dei beni culturali, Milano, Le Monnier, in corso di pubblicazione.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame di profitto consiste in uno scritto vertente su tutto il programma del corso; il giudizio finale è espresso in trentesimi sulla base delle risposte date dallo studente alle domande poste dall'esaminatore. La prova d'esame mira a verificare, oltre alla conoscenza dei temi trattati a lezione e nei manuali adottati, la capacità dello studente di affrontare e risolvere, in modo autonomo, questioni giuridiche mediante la rielaborazione critica delle nozioni acquisite e, nel caso di partecipazione alle lezioni di taglio casistico, la comprensione e la capacità di valutazione dei casi affrontati. Non sono previste prove, scritte o orali, intermedie.
IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente/i
Ricevimento:
martedì ore 9.00. Per ragioni organizzative si prega di richiedere l'appuntamento, via mail, almeno due giorni prima.
Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale - via Festa del Perdono n. 7
Ricevimento:
il martedì dalle 14:00 alle 15:00 presso il Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale, previa comunicazione via mail