Diritto ecclesiastico (of2)

A.A. 2025/2026
9
Crediti massimi
63
Ore totali
SSD
IUS/11
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
L'Insegnamento si propone di fornire agli studenti le nozioni fondamentali di Diritto e Religione, tradizionalmente denominato Diritto ecclesiastico. La disciplina studia il complesso delle norme che, in ogni settore dell'ordinamento, danno specifica rilevanza al fattore religioso individuale e associato e regolano, tra l'altro, i rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose.
Scopo dell'Insegnamento è che i partecipanti affinino la padronanza del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico, apprendano a interpretare le fonti normative e ad analizzare la giurisprudenza, applichino alle specifiche questioni attinenti al Diritto ecclesiastico conoscenze e metodi già acquisiti nel Corso di Studio.
Il Diritto ecclesiastico è materia d'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato e per i concorsi che danno accesso ai ruoli di Avvocato dello Stato e di Consigliere di Stato.
Risultati apprendimento attesi
1) Conoscenza e capacità di comprensione.
Comprensione delle nozioni giuridiche specifiche del Diritto ecclesiastico; tra queste rilevano in modo particolare quelle di pluralismo religioso, uguaglianza senza distinzione di religione, progresso spirituale della società, libertà di religione e di coscienza, confessione religiosa, rapporti Stato - Chiese, diritto bilaterale, laicità.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo del Diritto ecclesiastico, in una prospettiva interdisciplinare.
3) Capacità critiche e di giudizio.
Acquisizione di consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione delle fonti normative e all'analisi della giurisprudenza, nonché all'individuazione delle soluzioni preferibili nei singoli casi, in relazione al Diritto ecclesiastico.
4) Capacità di comunicare quanto si è appreso.
Acquisizione del lessico e del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico, di capacità espositive, comunicative e argomentative proprie delle professioni giuridiche classiche e di altre professionalità correlate alla gestione delle complessità sociali e giuridiche in un contesto multiculturale e multireligioso, tali da poter colloquiare agevolmente sia con interlocutori specialisti sia con soggetti non specialisti.
5) Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita.
Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione alla variabilità del quadro normativo e giurisprudenziale, tipica del settore giuridico in generale e del Diritto ecclesiastico in particolare.
Corso singolo

Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.

Programma e organizzazione didattica

A-L

Responsabile
Periodo
Primo semestre
IUS/11 - DIRITTO ECCLESIASTICO E CANONICO - CFU: 9
Lezioni: 63 ore

M-Z

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Programma
La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri interpretativi l'articolato settore dell'ordinamento giuridico, retto dai principi di laicità, uguaglianza e libertà senza distinzione di religione, che tutela in molteplici campi dell'esperienza giuridica gli interessi degli individui e delle organizzazioni sociali in materia di convinzioni e credenze di fede. Saranno dunque presi in esame, anzitutto, la legislazione unilaterale (di matrice internazionale, europea, statale e regionale) e il diritto bilaterale concordato con le confessioni.
Particolare attenzione sarà posta sulla giurisprudenza costituzionale, che ha contribuito all'adeguamento delle fonti ed alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della disciplina, sempre più aperta, inoltre, al contributo offerto negli anni dalle Corti europee.
In generale, i temi dell'uguaglianza e della libertà di credo, delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica, della famiglia, dell'eutanasia, dell'immigrazione acquistano un rilievo sempre crescente e ripropongono all'attenzione la problematica del rapporto tra diritto e religione.

Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:

1. Libertà e uguaglianza senza distinzione di religione nel sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano.
2. L'eguale libertà di tutte le confessioni religiose e la bilateralità nei loro rapporti con la Repubblica.
3. Gli enti religiosi e il principio di non discriminazione.
4. Il principio supremo di laicità dello Stato.
5. Il sistema di finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni religiose.
6. Il matrimonio religioso con effetti civili e i matrimoni civili a forma speciale religiosa.
Prerequisiti
È richiesta una formazione di cultura generale e di cultura giuridica di base attraverso la quale poter sviluppare la comprensione delle nozioni giuridiche specifiche del Diritto ecclesiastico.
In accordo al Regolamento del Corso di Studio, sono propedeutici all'Insegnamento "Istituzioni di diritto privato (of2)" e "Diritto costituzionale (of2)".
Metodi didattici
Lezioni frontali. Gli studenti saranno chiamati all'utilizzo diretto delle fonti e all'analisi casistica della giurisprudenza. A questo fine, si provvederà a indicare di volta in volta i testi normativi e le sentenze che verranno esaminati in aula nel corso delle lezioni.
Materiale di riferimento
J. Pasquali Cerioli, Appunti ragionati di diritto ecclesiastico. Fattore religioso e Costituzione, Torino, Giappichelli, 2025 (le sentenze in appendice sono di supporto al testo).

N. Marchei, Il giudice civile e la nullità del matrimonio canonico trascritto, Torino, Giappichelli, 2021, capp. 1 e 5

G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, 5ª edizione, Torino, Giappichelli, 2015, capp. 15-16 e capp. 18-19.

Connessioni con il Diritto canonico
In considerazione delle connessioni culturali e tecnico-giuridiche tra Diritto ecclesiastico e Diritto canonico (facenti parte del medesimo settore scientifico-disciplinare: GIUR - 07), gli studenti che hanno sostenuto l'esame di Diritto canonico e volessero scegliere Diritto ecclesiastico quale materia affine o integrativa da 9 CFU (IV anno), o quale materia affine o integrativa o libera da 6 CFU (V anno) concorderanno il programma d'esame con il docente di riferimento.

Studenti Erasmus
Agli studenti Erasmus sono dedicati programmi specifici, da concordarsi con il docente di riferimento.

Programma integrazione
N. Marchei, Il giudice civile e la nullità del matrimonio canonico trascritto, Torino, Giappichelli, 2021, capp. 1 e 5.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
La prova finale del profitto relativa all'insegnamento si svolge in forma orale e la valutazione è espressa con un voto in trentesimi, con eventuale lode. I criteri per la valutazione della prova orale tengono conto della correttezza dei contenuti, della chiarezza argomentativa, della padronanza del lessico specialistico, delle capacità di analisi critica e di rielaborazione.
IUS/11 - DIRITTO ECCLESIASTICO E CANONICO - CFU: 9
Lezioni: 63 ore
Docente/i
Ricevimento:
mercoledì 13.30 - 14.30
Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico
Ricevimento:
di regola il mercoledì, dalle 15:00 alle 17:00. Oppure, in altro giorno e orario da concordare, scrivendo a [email protected]
Dipartimento di Scienze giuridiche "Cesare Beccaria", Sezione di Diritto ecclesiastico, Diritto canonico e Diritto del lavoro