Laboratorio di cura integrata i - malattie cardiovascolari e sindrome metabolica
A.A. 2025/2026
Obiettivi formativi
L'insegnamento mira a dotare gli studenti di competenze avanzate nella gestione psicologica dei pazienti con
malattie cardiovascolari, sia congenite che acquisite, in diverse fasi del ciclo di vita.
· Scopo del laboratorio è di fornire agli studenti una formazione pratica attraverso esercitazioni e role-playing,
affinché possano applicare concretamente le teorie e le tecniche psicologiche nel contesto clinico.
· L'insegnamento si propone di affrontare temi complessi come il supporto psicologico durante l'ospedalizzazione, la
gestione del trauma, la fase terminale e l'elaborazione del lutto, fornendo agli studenti strumenti per una gestione
olistica e umanizzata del paziente cardiopatico.
malattie cardiovascolari, sia congenite che acquisite, in diverse fasi del ciclo di vita.
· Scopo del laboratorio è di fornire agli studenti una formazione pratica attraverso esercitazioni e role-playing,
affinché possano applicare concretamente le teorie e le tecniche psicologiche nel contesto clinico.
· L'insegnamento si propone di affrontare temi complessi come il supporto psicologico durante l'ospedalizzazione, la
gestione del trauma, la fase terminale e l'elaborazione del lutto, fornendo agli studenti strumenti per una gestione
olistica e umanizzata del paziente cardiopatico.
Risultati apprendimento attesi
· Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di analizzare e valutare gli aspetti psicosociali che caratterizzano
gli adulti con vari tipi di cardiopatia, e di proporre interventi psicologici mirati in base alle caratteristiche e necessità
del paziente.
· gli studenti saranno in grado di applicare tecniche di intervista specifiche, analizzando casi clinici per un approccio
iniziale ottimale al paziente.
· acquisiranno le competenze necessarie per applicare strategie che favoriscano l'autonomia del paziente nella
gestione della sua malattia, come il colloquio motivazionale con l'obiettivo di migliorare l'aderenza al trattamento
e la qualità di vita.
· Gli studenti acquisiranno le competenze necessarie per valutare e applicare strategie di gestione del trauma e della
fase terminale, inclusa l'elaborazione del lutto e la gestione dell'ideazione suicidaria se presente, nell'ambito della
malattia cardiaca
gli adulti con vari tipi di cardiopatia, e di proporre interventi psicologici mirati in base alle caratteristiche e necessità
del paziente.
· gli studenti saranno in grado di applicare tecniche di intervista specifiche, analizzando casi clinici per un approccio
iniziale ottimale al paziente.
· acquisiranno le competenze necessarie per applicare strategie che favoriscano l'autonomia del paziente nella
gestione della sua malattia, come il colloquio motivazionale con l'obiettivo di migliorare l'aderenza al trattamento
e la qualità di vita.
· Gli studenti acquisiranno le competenze necessarie per valutare e applicare strategie di gestione del trauma e della
fase terminale, inclusa l'elaborazione del lutto e la gestione dell'ideazione suicidaria se presente, nell'ambito della
malattia cardiaca
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Programma
1. Colloquio motivazionale e promozione dell'aderenza
Durata: 4 ore
Obiettivi: Sviluppare competenze pratiche nell'utilizzo delle strategie del colloquio motivazionale (OARS) applicate a casi clinici di pazienti con patologie cardiovascolari e sindrome metabolica; lavorare su resistenze, ambivalenza, change talk e promozione dell'aderenza attraverso esercitazioni in triade e role-play.
2. Aspetti base della relazione di supporto, distanza terapeutica e arte terapia
Durata: 4 ore
Obiettivi: Esplorare le basi della relazione di aiuto e la regolazione della distanza terapeutica; sperimentare pratiche di arte terapia e attività simboliche; favorire la consapevolezza di sé corporeo e la riflessione sul ruolo professionale attraverso lavori esperienziali e feedback strutturato.
3. Gestione del trauma e dell'elaborazione del lutto
Durata: 4 ore
Obiettivi: Analizzare strumenti e strategie per la gestione del trauma e la distinzione tra lutto normale e patologico; sperimentare tecniche di debriefing e autoriflessione sui vissuti emotivi emersi nei diversi ruoli; applicare modelli teorici nella pratica clinica.
4. Cure palliative e gestione del rischio suicidario
Durata: 4 ore
Obiettivi: Approfondire il ruolo dello psicologo nelle cure palliative e nella gestione del rischio suicidario in pazienti con patologia cardiaca avanzata; esercitarsi nella comunicazione e nel supporto in situazioni limite; lavorare sul confronto con la morte e il sostegno a paziente e familiari.
5. Chiusura, revisione finale e feedback
Durata: 2 ore
Obiettivi: Sintetizzare i principali apprendimenti, favorire la riflessione collettiva sui moduli svolti, condividere feedback e discutere le linee guida per la stesura della tesina finale.
Durata: 4 ore
Obiettivi: Sviluppare competenze pratiche nell'utilizzo delle strategie del colloquio motivazionale (OARS) applicate a casi clinici di pazienti con patologie cardiovascolari e sindrome metabolica; lavorare su resistenze, ambivalenza, change talk e promozione dell'aderenza attraverso esercitazioni in triade e role-play.
2. Aspetti base della relazione di supporto, distanza terapeutica e arte terapia
Durata: 4 ore
Obiettivi: Esplorare le basi della relazione di aiuto e la regolazione della distanza terapeutica; sperimentare pratiche di arte terapia e attività simboliche; favorire la consapevolezza di sé corporeo e la riflessione sul ruolo professionale attraverso lavori esperienziali e feedback strutturato.
3. Gestione del trauma e dell'elaborazione del lutto
Durata: 4 ore
Obiettivi: Analizzare strumenti e strategie per la gestione del trauma e la distinzione tra lutto normale e patologico; sperimentare tecniche di debriefing e autoriflessione sui vissuti emotivi emersi nei diversi ruoli; applicare modelli teorici nella pratica clinica.
4. Cure palliative e gestione del rischio suicidario
Durata: 4 ore
Obiettivi: Approfondire il ruolo dello psicologo nelle cure palliative e nella gestione del rischio suicidario in pazienti con patologia cardiaca avanzata; esercitarsi nella comunicazione e nel supporto in situazioni limite; lavorare sul confronto con la morte e il sostegno a paziente e familiari.
5. Chiusura, revisione finale e feedback
Durata: 2 ore
Obiettivi: Sintetizzare i principali apprendimenti, favorire la riflessione collettiva sui moduli svolti, condividere feedback e discutere le linee guida per la stesura della tesina finale.
Prerequisiti
Frequenza del corso: Modelli di cura integrati e tecniche di intervento psicologico applicate ai disturbi cardiovascolari
Metodi didattici
Il laboratorio adotta una didattica fortemente esperienziale, organizzata secondo una struttura trinomica:
Momento teorico interattivo (lezioni frontali con discussione e utilizzo di sondaggi e domande attraverso Wooclap);
Esercitazioni pratiche in triade, con rotazione nei ruoli di psicologo, paziente e osservatore, per favorire l'integrazione tra teoria e pratica;
Plenaria finale e debriefing strutturato, con restituzione dei feedback, riflessione collettiva e confronto clinico.
Lavori in sottogruppo, role-playing, esercizi di consapevolezza del sé e attività simboliche (come arte terapia e visualizzazione) sono integrati in ciascun modulo. Materiali didattici, slides e output Wooclap sono resi disponibili su Ariel al termine delle lezioni.
Momento teorico interattivo (lezioni frontali con discussione e utilizzo di sondaggi e domande attraverso Wooclap);
Esercitazioni pratiche in triade, con rotazione nei ruoli di psicologo, paziente e osservatore, per favorire l'integrazione tra teoria e pratica;
Plenaria finale e debriefing strutturato, con restituzione dei feedback, riflessione collettiva e confronto clinico.
Lavori in sottogruppo, role-playing, esercizi di consapevolezza del sé e attività simboliche (come arte terapia e visualizzazione) sono integrati in ciascun modulo. Materiali didattici, slides e output Wooclap sono resi disponibili su Ariel al termine delle lezioni.
Materiale di riferimento
Apers, S., Kovacs, A. H., Luyckx, K., Alday, L., Berghammer, M., Budts, W., . . . Moons, P. (2014). Assessment of Patterns of Patient-Reported Outcomes in Adults with Congenital Heart disease - International Study (APPROACH-IS): Rationale, design, and methods. Int J Cardiol, 179C, 334-342. doi:10.1016/j.ijcard.2014.11.084 · Callus, E., Farè, C., & Quadri, E. (2015). Psychological Aspects in Congenital Heart Disease: A Lifelong Perspective. In G. Butera, M. Chessa, A. Eicken, & J. Thomson (Eds.), Cardiac Catheterization for Congenital Heart Disease (pp. 149-156): Springer Milan. · Callus, E., Pagliuca, S., Bertoldo, E. G., Fiolo, V., Jackson, A. C., Boveri, S., . . . Menicanti, L. (2020). The monitoring of psychosocial factors during hospitalization before and after cardiac surgery until discharge from cardiac rehabilitation: a research protocol. Frontiers in Psychology, 11, 2202. · Callus, E., Pagliuca, S., Boveri, S., Ambrogi, F., Luyckx, K., Kovacs, A. H., . . . the International Society for Adult Congenital Heart, D. (2021). Phenotypes of adults with congenital heart disease around the globe: a cluster analysis. Health Qual Life Outcomes, 19(1), 53. doi:10.1186/s12955-021-01696-x · Callus, E., Pietrabissa, G., & Vilchinsky, N. (2021). Editorial: Mind the Heart - Psychosocial Risk Factors and Cognitive Functioning in Cardiovascular Disease. Front Psychol, 12, 670235. doi:10.3389/fpsyg.2021.670235 · Callus, E., & Pravettoni, G. (2018). The Role of Clinical Psychology and Peer to Peer Support in the Management of Chronic Medical Conditions - A Practical Example With Adults With Congenital Heart Disease. Front Psychol, 9, 731. doi:10.3389/fpsyg.2018.00731 · Callus, E., Quadri, E., & Chessa, M. (2010). Elements of psychocardiology in the psychosocial handling of adults with congenital heart disease. Front Psychol, 1, 34. doi:10.3389/fpsyg.2010.00034 · Callus, E., Quadri, E., Compare, A., Tovo, A., Giamberti, A., & Chessa, M. (2013). Life experiences and coping strategies in adults with congenital heart disease. Pediatr Med Chir, 35(5), 231-240. Retrieved from http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24516946 · Callus, E., Quadri, E., Passerini, C., & Tovo, A. (2015). Psychological Functioning and Life Experiences in Adults with Congenital Heart Disease. In Clinical Psychology and Congenital Heart Disease, Lifelong Psychological Aspects and Interventions: Springer-Verlag Italia. · Callus, E., Utens, E. M., Quadri, E., Ricci, C., Carminati, M., Giamberti, A., & Chessa, M. (2014). The impact of actual and perceived disease severity on pre-operative psychological well-being and illness behaviour in adult congenital heart disease patients. Cardiol Young, 24(2), 275-282. doi:10.1017/S1047951113000218 · Campioni, G., Callus, E., & Quadri, E. (2015). The Role of Associations in Congenital Heart Disease: Peer Counseling and Advocacy. In Clinical Psychology and Congenital Heart Disease, Lifelong Psychological Aspects and Interventions: Springer-Verlag Italia. · Moons, P., Bratt, E. L., De Backer, J., Goossens, E., Hornung, T., Tutarel, O., . . . Thomet, C. (2021). Transition to adulthood and transfer to adult care of adolescents with congenital heart disease: a global consensus statement of the ESC Association of Cardiovascular Nursing and Allied Professions (ACNAP), the ESC Working Group on Adult Congenital Heart Disease (WG ACHD), the Association for European Paediatric and Congenital Cardiology (AEPC), the Pan-African Society of Cardiology (PASCAR), the Asia-Pacific Pediatric Cardiac Society (APPCS), the InterAmerican Society of Cardiology (IASC), the Cardiac Society of Australia and New Zealand (CSANZ), the International Society for Adult Congenital Heart Disease (ISACHD), the World Heart Federation (WHF), the European Congenital Heart Disease Organisation (ECHDO), and the Global Alliance for Rheumatic and Congenital Hearts (Global ARCH). Eur Heart J, 42(41), 4213-4223. doi:10.1093/eurheartj/ehab388 · Quadri, E., Callus, E., Palmero, E., & Farè, C. (2015). Art Therapy as a Psychological Intervention for Hospitalized Congenital Heart Disease Children In Clinical Psychology and Congenital Heart Disease, Lifelong Psychological Aspects and Interventions: Springer-Verlag Italia. · Sommaruga, M., Angelino, E., Della Porta, P., Abatello, M., Baiardo, G., Balestroni, G., . . . Pierobon, A. (2018). Best practice in psychological activities in cardiovascular prevention and rehabilitation: Position Paper. Monaldi Arch Chest Dis, 88(2), 966. doi:10.4081/monaldi.2018.966 · Utens, E., Callus, E., Levert, E. M., De Groote, K., & Casey, F. (2018). Multidisciplinary family-centred psychosocial care for patients with CHD: consensus recommendations from the AEPC Psychosocial Working Group -. Cardiol Young, 28(2) · Van Bulck, L., Luyckx, K., Goossens, E., Apers, S., Kovacs, A. H., Thomet, C., . . . Moons, P. (2019). Patient-reported outcomes of adults with congenital heart disease from eight European countries: scrutinising the association with healthcare system performance. Eur J Cardiovasc Nurs, 18(6), 465-473. doi:10.1177/1474515119834484 · Il corpo malato. L'intervento psicologico. Bruno G. Bara (Curatore). Raffaello Cortina Editore, 2023
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
La valutazione di questo corso prevede esclusivamente l'attribuzione di idoneità (senza voto).
L'idoneità viene attribuita sulla base della redazione di una tesina finale (max 6 pagine) in cui lo studente è chiamato a riflettere in modo critico e personale sull'esperienza svolta durante il laboratorio, integrando teoria, pratica e vissuti nei tre ruoli (psicologo, paziente, osservatore), secondo le indicazioni fornite al termine del percorso.
La tesina dovrà essere caricata esclusivamente nella sezione "Compito" della piattaforma Ariel, da 7 a 10 giorni prima della data dell'appello SIFA di pertinenza, come specificato negli avvisi ufficiali del corso. Questa tempistica consente al docente di correggere gli elaborati e di verbalizzare l'idoneità nella giornata dell'appello. La mancata consegna entro i termini, o tramite modalità diverse, comporta l'impossibilità di conseguire l'idoneità per l'appello selezionato.
La frequenza alle attività e la consegna della tesina nei tempi previsti costituiscono requisiti indispensabili per il conseguimento dell'idoneità.
L'idoneità viene attribuita sulla base della redazione di una tesina finale (max 6 pagine) in cui lo studente è chiamato a riflettere in modo critico e personale sull'esperienza svolta durante il laboratorio, integrando teoria, pratica e vissuti nei tre ruoli (psicologo, paziente, osservatore), secondo le indicazioni fornite al termine del percorso.
La tesina dovrà essere caricata esclusivamente nella sezione "Compito" della piattaforma Ariel, da 7 a 10 giorni prima della data dell'appello SIFA di pertinenza, come specificato negli avvisi ufficiali del corso. Questa tempistica consente al docente di correggere gli elaborati e di verbalizzare l'idoneità nella giornata dell'appello. La mancata consegna entro i termini, o tramite modalità diverse, comporta l'impossibilità di conseguire l'idoneità per l'appello selezionato.
La frequenza alle attività e la consegna della tesina nei tempi previsti costituiscono requisiti indispensabili per il conseguimento dell'idoneità.
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