Studi teatrali comparati
A.A. 2025/2026
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una panoramica ad ampio raggio sulla storia del teatro e delle arti performative, seguendo l'evoluzione e l'adattamento di un tema o di una pratica teatrale particolarmente significativa e duratura che ha caratterizzato la sua storia nel corso del tempo. L'argomento sarà esaminato attentamente sia dal punto di vista della produzione che della ricezione, indagando i molteplici percorsi attraverso i quali temi e pratiche hanno migrato nel tempo e nello spazio.
Dato che il teatro e lo spettacolo sono sempre stati media particolarmente efficaci nella diffusione di personaggi, miti, modelli di comportamento, mentalità, abitudini, idee, canoni estetici, costumi - contribuendo al loro cambiamento, trasformazione e/o radicamento in diversi contesti sociali e culturali - ripercorrere l'evoluzione di particolari argomenti dalle loro origini ai giorni nostri offrirà l'opportunità di riflettere sulla loro rilevanza o discontinuità in relazione al mondo contemporaneo.
Dato che il teatro e lo spettacolo sono sempre stati media particolarmente efficaci nella diffusione di personaggi, miti, modelli di comportamento, mentalità, abitudini, idee, canoni estetici, costumi - contribuendo al loro cambiamento, trasformazione e/o radicamento in diversi contesti sociali e culturali - ripercorrere l'evoluzione di particolari argomenti dalle loro origini ai giorni nostri offrirà l'opportunità di riflettere sulla loro rilevanza o discontinuità in relazione al mondo contemporaneo.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso gli studenti e le studentesse avranno acquisito le competenze metodologiche essenziali per lo studio della storia del teatro e delle arti performative, ovvero la capacità di interpretare i fenomeni trattati attraverso un punto di vista interdisciplinare, basandosi su una rigorosa critica delle fonti (letterarie, visive, musicali, ecc.), riuscendo ad orientarsi nel reperimento e selezione delle informazioni attraverso varie tipologie di media. Sapranno analizzare in modo autonomo un testo drammatico e allo stesso tempo metterlo in relazione alla sua messinscena. Sapranno discutere ed argomentare in un contesto seminariale i temi oggetto del corso, sia applicando i metodi appresi, sia sviluppando e affinando strategie analitiche autonome. Infine, sapranno elaborare lavori scritti individuali di adeguato rigore metodologico.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
PROGRAMMA
Titolo del corso: "La rappresentazione della violenza di genere nel teatro occidentale"
Parte A (20 ore - 3 cfu): "Alle origini del fenomeno: donne, violenza e 'amore' sulle scene dal Rinascimento all'Ottocento"
Parte B (20 ore - 3 cfu): "Il Novecento e l'avvento del teatro di regia: qualche cambiamento all'orizzonte?"
Il corso offrirà una panoramica della rappresentazione della violenza sulle donne nel teatro occidentale a partire dal Cinquecento fino ai giorni nostri, riflettendo sull'origine del fenomeno, sulla sua evoluzione e infine sulla sua eventuale messa in discussione nel contesto storico culturale del teatro europeo contemporaneo.
Unità didattica A
La prima parte svilupperà l'argomento in maniera diacronica col fine di inquadrare la tematica sul lungo periodo, rileggendo alcuni capolavori del teatro occidentale. L'analisi dei testi sarà inquadrata nel contesto performativo di riferimento, approfondendo le modalità delle varie messinscene (in particolare concentrandosi sulla presenza o meno di interpreti femminili) e infine sul rapporto col pubblico (maschile e femminile). L'analisi si concentrerà sulla rappresentazione della violenza, fisica e/o psicologica, inflitta e/o autoinflitta, in alcuni casi subìta, in altri sconfitta. Il primo gruppo di testi (gruppo A: Cinque-Seicento) sarà costituito da La Mandragola (N. Machiavelli), L'Aminta (T. Tasso), Il burlador de Sevilla (T. de Molina), Otello (W. Shakespeare), Amore nello specchio (G. B. Andreini). Per quanto riguarda quest'ultima commedia, che mette in scena l'amore saffico di due donne, verrà data particolare attenzione al contributo artistico delle attrici coinvolte: Virginia Ramponi Andreini e Virginia Rotari. Un secondo gruppo di testi (gruppo B: Sette-Ottocento) - costituito da La locandiera (C. Goldoni), Woyzeck (G. Büchner), La signora delle camelie (A. Dumas), Casa di bambola (H. Ibsen), La signorina Julie (A. Strindberg) - permetterà di riflettere sull'evoluzione della rappresentazione dei personaggi femminili, soffermandosi sulla loro interpretazione da parte di grandi attrici (come Alla Nazimova, Sarah Bernhardt, Eleonora Duse) che inserirono alcuni di questi testi nel loro repertorio.
Unità didattica B
La seconda parte inizierà con l'analisi di un terzo gruppo di testi (gruppo C: Novecento) - costituito da Madre coraggio e L'opera da tre soldi (B. Brecht), Così è se vi pare (L. Pirandello), Pygmalion (G. B. Shaw), Antigone (A. Anouilh) - per introdurre il concetto di teatro di regia e interrogarsi sull'apporto (o meno) di questo nuovo modo di concepire la messinscena nel modo di rappresentare la violenza di genere. Molti dei testi analizzati pongono, infatti, non poche problematiche di tipo rappresentativo: alcune delle situazioni proposte sono ancora attuali? In che modo possono 'dialogare' con il cambiamento di mentalità e sensibilità della società contemporanea? Gli studenti e le studentesse saranno quindi invitati ad analizzare alcune regie novecentesche dei testi presi in esame (in particolare di Luca Ronconi e Giorgio Strehler), infine alcuni allestimenti della stagione teatrale milanese in corso (2025-26), come Mirandolina della regista irlandese Marina Carr (Teatro Elfo, 10-15 Marzo 2026), ispirato alla Locandiera di Goldoni - che riscrive un grande classico, producendo "una pièce sulla paura [...] e sul prezzo che viene estorto alle ragazze che osano reagire" - e L'Antigone di Anouilh (regia di Roberto Latini, Teatro Studio Melato, 17-22 Marzo 2026). Infine sarà visionata parte dell'Antigone di Sofocle-Brecht allestita dal Living Theatre.
Per tutta la durata del corso sarà particolarmente incentivata la discussione in classe e un contributo attivo da parte degli studenti e delle studentesse. A tal fine saranno invitati/e a predisporre una presentazione orale, individuale o di gruppo, da tenere nella fase finale della seconda unità didattica, secondo modalità che verranno fornite durante il corso. In base al tema concordato, sarà cura della docente fornire gli eventuali strumenti bibliografici necessari ad integrare la ricerca. Ogni studente/studentessa presenterà poi un lavoro scritto individuale, sviluppato a partire dalla presentazione tenuta in classe, da consegnare in forma scritta due settimane prima dell'esame (20.000 battute).
Il corso dispone di un sito sulla piattaforma on line per la didattica Ariel al quale si rimanda per slide delle lezioni e altri materiali forniti dal docente.
Titolo del corso: "La rappresentazione della violenza di genere nel teatro occidentale"
Parte A (20 ore - 3 cfu): "Alle origini del fenomeno: donne, violenza e 'amore' sulle scene dal Rinascimento all'Ottocento"
Parte B (20 ore - 3 cfu): "Il Novecento e l'avvento del teatro di regia: qualche cambiamento all'orizzonte?"
Il corso offrirà una panoramica della rappresentazione della violenza sulle donne nel teatro occidentale a partire dal Cinquecento fino ai giorni nostri, riflettendo sull'origine del fenomeno, sulla sua evoluzione e infine sulla sua eventuale messa in discussione nel contesto storico culturale del teatro europeo contemporaneo.
Unità didattica A
La prima parte svilupperà l'argomento in maniera diacronica col fine di inquadrare la tematica sul lungo periodo, rileggendo alcuni capolavori del teatro occidentale. L'analisi dei testi sarà inquadrata nel contesto performativo di riferimento, approfondendo le modalità delle varie messinscene (in particolare concentrandosi sulla presenza o meno di interpreti femminili) e infine sul rapporto col pubblico (maschile e femminile). L'analisi si concentrerà sulla rappresentazione della violenza, fisica e/o psicologica, inflitta e/o autoinflitta, in alcuni casi subìta, in altri sconfitta. Il primo gruppo di testi (gruppo A: Cinque-Seicento) sarà costituito da La Mandragola (N. Machiavelli), L'Aminta (T. Tasso), Il burlador de Sevilla (T. de Molina), Otello (W. Shakespeare), Amore nello specchio (G. B. Andreini). Per quanto riguarda quest'ultima commedia, che mette in scena l'amore saffico di due donne, verrà data particolare attenzione al contributo artistico delle attrici coinvolte: Virginia Ramponi Andreini e Virginia Rotari. Un secondo gruppo di testi (gruppo B: Sette-Ottocento) - costituito da La locandiera (C. Goldoni), Woyzeck (G. Büchner), La signora delle camelie (A. Dumas), Casa di bambola (H. Ibsen), La signorina Julie (A. Strindberg) - permetterà di riflettere sull'evoluzione della rappresentazione dei personaggi femminili, soffermandosi sulla loro interpretazione da parte di grandi attrici (come Alla Nazimova, Sarah Bernhardt, Eleonora Duse) che inserirono alcuni di questi testi nel loro repertorio.
Unità didattica B
La seconda parte inizierà con l'analisi di un terzo gruppo di testi (gruppo C: Novecento) - costituito da Madre coraggio e L'opera da tre soldi (B. Brecht), Così è se vi pare (L. Pirandello), Pygmalion (G. B. Shaw), Antigone (A. Anouilh) - per introdurre il concetto di teatro di regia e interrogarsi sull'apporto (o meno) di questo nuovo modo di concepire la messinscena nel modo di rappresentare la violenza di genere. Molti dei testi analizzati pongono, infatti, non poche problematiche di tipo rappresentativo: alcune delle situazioni proposte sono ancora attuali? In che modo possono 'dialogare' con il cambiamento di mentalità e sensibilità della società contemporanea? Gli studenti e le studentesse saranno quindi invitati ad analizzare alcune regie novecentesche dei testi presi in esame (in particolare di Luca Ronconi e Giorgio Strehler), infine alcuni allestimenti della stagione teatrale milanese in corso (2025-26), come Mirandolina della regista irlandese Marina Carr (Teatro Elfo, 10-15 Marzo 2026), ispirato alla Locandiera di Goldoni - che riscrive un grande classico, producendo "una pièce sulla paura [...] e sul prezzo che viene estorto alle ragazze che osano reagire" - e L'Antigone di Anouilh (regia di Roberto Latini, Teatro Studio Melato, 17-22 Marzo 2026). Infine sarà visionata parte dell'Antigone di Sofocle-Brecht allestita dal Living Theatre.
Per tutta la durata del corso sarà particolarmente incentivata la discussione in classe e un contributo attivo da parte degli studenti e delle studentesse. A tal fine saranno invitati/e a predisporre una presentazione orale, individuale o di gruppo, da tenere nella fase finale della seconda unità didattica, secondo modalità che verranno fornite durante il corso. In base al tema concordato, sarà cura della docente fornire gli eventuali strumenti bibliografici necessari ad integrare la ricerca. Ogni studente/studentessa presenterà poi un lavoro scritto individuale, sviluppato a partire dalla presentazione tenuta in classe, da consegnare in forma scritta due settimane prima dell'esame (20.000 battute).
Il corso dispone di un sito sulla piattaforma on line per la didattica Ariel al quale si rimanda per slide delle lezioni e altri materiali forniti dal docente.
Prerequisiti
Conoscenza dell'italiano. Conoscenza di base dei principali eventi della storia europea e relativa partizione cronologica. Curiosità per i fenomeni artistici e relativi linguaggi, senso critico, voglia di sperimentare e di mettersi in gioco. Inoltre sarebbe utile, ma non indispensabile, aver seguito altri esami di area di spettacolo, come Storia del teatro e dello spettacolo, Storia della radio e della televisione, Storia e critica del cinema.
Metodi didattici
Le lezioni sono frontali e interattive. Mirano a sviluppare le competenze e capacità analitiche e critiche di studenti e studentesse. Saranno svolte con il supporto di materiale documentario scritto, visivo e/o audiovisivo. Prevedono sia sezioni di didattica frontale che momenti di discussione in plenum. Inoltre verranno incoraggiati i lavori di gruppo, a coppie o individuali, oltreché esercitazioni pratiche di utilizzo delle fonti.
Materiale di riferimento
Bibliografia per Studenti frequentanti
Per 6 cfu: preparare le parti A e B
Indicazioni bibliografiche
Unità didattica A
- Gli appunti delle lezioni della parte A
- Un testo teatrale a scelta dal gruppo A
- Un testo teatrale a scelta dal gruppo B
- Oscar G. Brockett, Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila, a cura di Claudio Vicentini, Venezia, Marsilio, 2016, pp. 133-235, 305-314, 493-591.
Unità didattica B
- Gli appunti della parte B
- Un testo teatrale a scelta dal gruppo C
- Oscar G. Brockett, Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila, cit., pp. 614-620 (sul Living Theatre), 628-630 (su G. Strehler), 720-723 (su L. Ronconi).
- Giovanna Zanlonghi, La regia teatrale del secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche, Nuova edizione, Roma, Carocci, pp.15-37 (sul Living Theatre), pp. 107-126 (su G. Strehler).
Bibliografia per studenti non frequentanti
Programma d'esame da 6 cfu per studenti non frequentanti
- Due testi a scelta dal gruppo A
- Due testi a scelta dal gruppo B
- Due testi a scelta dal gruppo C
- Oscar G. Brockett, Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila, a cura di Claudio Vicentini, Venezia, Marsilio, 2016, pp. 133-235, 305-314, 493-591, 614-620, 628-630, 720-723.
- Giovanna Zanlonghi, La regia teatrale del secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche, Nuova edizione, Roma, Carocci, pp.15-37, pp. 107-126.
Attenzione!
Frequentante = studente o studentessa che partecipa attivamente e continuativamente alle lezioni, alle discussioni e alle attività proposte. Chi è presente ma non in maniera partecipativa e chi non frequenta (nel senso indicato) almeno il 75% delle lezioni è considerato non frequentante.
Per 6 cfu: preparare le parti A e B
Indicazioni bibliografiche
Unità didattica A
- Gli appunti delle lezioni della parte A
- Un testo teatrale a scelta dal gruppo A
- Un testo teatrale a scelta dal gruppo B
- Oscar G. Brockett, Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila, a cura di Claudio Vicentini, Venezia, Marsilio, 2016, pp. 133-235, 305-314, 493-591.
Unità didattica B
- Gli appunti della parte B
- Un testo teatrale a scelta dal gruppo C
- Oscar G. Brockett, Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila, cit., pp. 614-620 (sul Living Theatre), 628-630 (su G. Strehler), 720-723 (su L. Ronconi).
- Giovanna Zanlonghi, La regia teatrale del secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche, Nuova edizione, Roma, Carocci, pp.15-37 (sul Living Theatre), pp. 107-126 (su G. Strehler).
Bibliografia per studenti non frequentanti
Programma d'esame da 6 cfu per studenti non frequentanti
- Due testi a scelta dal gruppo A
- Due testi a scelta dal gruppo B
- Due testi a scelta dal gruppo C
- Oscar G. Brockett, Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila, a cura di Claudio Vicentini, Venezia, Marsilio, 2016, pp. 133-235, 305-314, 493-591, 614-620, 628-630, 720-723.
- Giovanna Zanlonghi, La regia teatrale del secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche, Nuova edizione, Roma, Carocci, pp.15-37, pp. 107-126.
Attenzione!
Frequentante = studente o studentessa che partecipa attivamente e continuativamente alle lezioni, alle discussioni e alle attività proposte. Chi è presente ma non in maniera partecipativa e chi non frequenta (nel senso indicato) almeno il 75% delle lezioni è considerato non frequentante.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consiste in colloquio orale in lingua italiana. Le domande sono volte a verificare la conoscenza degli argomenti del corso e della bibliografia di approfondimento inserita nel programma d'esame, con particolare attenzione alla capacità argomentativa e alla competenza terminologica della disciplina. Il giudizio è espresso in trentesimi e tiene conto, per gli studenti frequentanti, del voto dato sul lavoro scritto. Il/la candidato/a ha la facoltà di rifiutare il voto (in tal caso verrà verbalizzato come "ritirato/a").
Docente/i
Ricevimento:
Su appuntamento via Teams o in presenza, concordando la data con la docente.