Il parassita della leishmaniosi diventa un vettore per inibire l’Alzheimer
Uno studio dell’Università Statale di Milano rivela un nuovo meccanismo di immunosoppressione esercitato dal parassita Leishmania infantum, responsabile della leishmaniosi viscerale, in grado di inibire uno dei principali fattori di neuroinfiammazione nella malattia di Alzheimer. Il parassita rappresenta un modello biologico naturale per lo sviluppo di strategie innovative contro la neuroinfiammazione associata alla malattia di Alzheimer.