Diritto ecclesiastico comparato ed europeo
A.A. 2019/2020
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione.È richiesta una formazione di cultura generale e di cultura giuridica generale attraverso la quale poter sviluppare la comprensione delle nozioni giuridiche specifiche del Diritto ecclesiastico; tra queste rilevano in modo particolare quelle di laicità, confessione religiosa, libertà di coscienza, pluralismo religioso.
2) Capacità applicative. Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo del Diritto ecclesiastico, in una prospettiva interdisciplinare.
3) Autonomia di giudizio. Acquisizione di consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione delle fonti normative e della giurisprudenza, nonché all'individuazione delle soluzioni preferibili nei singoli casi, in relazione al Diritto ecclesiastico.
4) Abilità nella comunicazione. Acquisizione del lessico e del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico, di capacità espositive, comunicative e argomentative proprie delle professioni giuridiche, tali da poter colloquiare agevolmente sia con interlocutori specialisti, sia con soggetti non specialisti.
5) Capacità di apprendere. Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione alla variabilità del quadro normativo e giurisprudenziale, tipica del settore giuridico in generale e del Diritto ecclesiastico in particolare.
2) Capacità applicative. Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo del Diritto ecclesiastico, in una prospettiva interdisciplinare.
3) Autonomia di giudizio. Acquisizione di consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione delle fonti normative e della giurisprudenza, nonché all'individuazione delle soluzioni preferibili nei singoli casi, in relazione al Diritto ecclesiastico.
4) Abilità nella comunicazione. Acquisizione del lessico e del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico, di capacità espositive, comunicative e argomentative proprie delle professioni giuridiche, tali da poter colloquiare agevolmente sia con interlocutori specialisti, sia con soggetti non specialisti.
5) Capacità di apprendere. Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione alla variabilità del quadro normativo e giurisprudenziale, tipica del settore giuridico in generale e del Diritto ecclesiastico in particolare.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente che abbia proficuamente frequentato le lezioni e appreso la materia sarà in grado di ragionare in modo critico e autonomo, in prospettiva comparatistica e con l'utilizzo specifico del diritto europeo e internazionale, a partire da fattispecie concrete nelle quali rilevino la libertà religiosa, la libertà di coscienza e il principio di non discriminazione in materia religiosa.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
I legami tra diritto e religione si vanno delineando, nell'eterogeneo contesto europeo, in termini vieppiù identitari, rappresentativi delle tradizioni storiche e giuridiche di ciascun ordinamento nazionale. Parallelamente, l'attenzione riservata al fattore religioso da parte del diritto dell'Unione ha acquisito maggiore spessore con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, accompagnandosi al continuo sviluppo della giurisprudenza Cedu in materia di tutela delle libertà di religione e di convinzioni. L'insegnamento si propone di analizzare, con approccio critico, tensioni e convergenze nella disciplina giuridica del fenomeno religioso posta da alcuni dei più significativi Paesi membri del Consiglio d'Europa, sia con riferimento a differenze e analogie tra i singoli Stati sia con riferimento alle scelte normative e agli esiti giurisprudenziali elaborati nel diritto europeo.
Prerequisiti
Come da Regolamento didattico del corso di laurea.
Metodi didattici
Il corso, dopo alcune lezioni introduttive di carattere generale, avrà taglio seminariale. Gli studenti saranno chiamati all'utilizzo diretto delle fonti e all'analisi casistica della giurisprudenza.
Materiale di riferimento
Per gli studenti frequentanti i testi di preparazione all'esame saranno concordati con il docente.
Per i non frequentanti si consiglia lo studio su:
- M. Lugli - J. Pasquali Cerioli - I. Pistolesi, Elementi di diritto ecclesiastico europeo. Principi, modelli, giurisprudenza, II ed., Torino, Giappichelli, 2012, limitatamente alla prima parte (pp. 3 - 41);
- A. Licastro, Il diritto statale delle religioni nei paesi dell'Unione europea. Lineamenti di comparazione, 2a ed., Milano, Giuffrè, 2017
Per i non frequentanti si consiglia lo studio su:
- M. Lugli - J. Pasquali Cerioli - I. Pistolesi, Elementi di diritto ecclesiastico europeo. Principi, modelli, giurisprudenza, II ed., Torino, Giappichelli, 2012, limitatamente alla prima parte (pp. 3 - 41);
- A. Licastro, Il diritto statale delle religioni nei paesi dell'Unione europea. Lineamenti di comparazione, 2a ed., Milano, Giuffrè, 2017
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
La prova finale del profitto relativa all'insegnamento si svolge in forma orale e la valutazione è espressa con un voto in trentesimi, con eventuale lode. Verifiche in itinere del profitto sono effettuate durante il corso. Esse sono relative agli argomenti trattati a lezione e sono articolate sotto forma di relazioni su specifici orientamenti giurisprudenziali e dottrinali. I criteri per la valutazione della prova orale tengono conto della correttezza dei contenuti, della chiarezza argomentativa e delle capacità di analisi critica e di rielaborazione.
IUS/11 - DIRITTO ECCLESIASTICO E CANONICO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docenti:
Pasquali Cerioli Jlia, Pistolesi Ingrid
Turni:
Docente/i
Ricevimento:
mercoledì 13.30 - 14.30
Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico
Ricevimento:
mercoledl dalle 10.30 alle 13.00