Identità diverse e culture comparate
A.A. 2019/2020
Obiettivi formativi
Prendere coscienza del pluralismo costitutivo delle culture
Comprendere l'importanza dei due assi "intra-interculturale"
Comprendere l'importanza dei due assi "intra-interculturale"
Risultati apprendimento attesi
Ampliare la conoscenza della cultura di origine e della differenza culturale
Fortificare il proprio pensiero critico rispetto al presente
Coltivare un'attitudine dialogale
Comprendere la natura plurale dell'identità
Fortificare il proprio pensiero critico rispetto al presente
Coltivare un'attitudine dialogale
Comprendere la natura plurale dell'identità
Periodo: Terzo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Periodo
Terzo trimestre
Programma
Il corso esplora teoreticamente ma anche con numerose esemplificazioni l'intra-culturalità e l'interculturalità, le diverse identità culturali in ottica di comparazione, ma soprattutto di dialogo inter-intraculturale, con particolare attenzione al pensiero di Raimon Panikkar. L'intraculturalità e l'interculturalità sono due istanze teoriche e anche pratiche che appaiono imprescindibili oggi e entrambe necessarie, specie in un contesto di perverso economicismo, di tecnocrazia, di collasso climatico e pandemico, di pensiero unico globalizzante e di crisi antropologica e dell'istruzione. Siamo in un passaggio planetario con possibilità trasformative, ma anche drammatico se non proviamo ad invertire la rotta di un sistema sempre più "monologico", autoreferenziale e predatore. In particolare l'intra-culturalità è ancora poco tematizzata e non ha il rilievo scientifico che meriterebbe. Con intra-culturalità si intende un movimento di ritorno creativo e critico alle proprie radici. Naturalmente le radici che interessano qui sono quelle occidentali, in particolare europee, perché è questo la parte di mondo in cui ci situiamo. Si tratta di una discesa profonda nelle nostre tradizioni, per scoprirle molto più vaste, variegate e pluralistiche di quello che forse siamo abituati a credere; si tratta anche di riscoprire l'aspetto simbolico di alcuni tratti della propria tradizione, per troppo tempo misconosciuti. Forse la parola Occidente è troppo concettualizzata e generica. Si danno piuttosto molti Occidenti, anche radicalmente diversi. Alcuni sono dimenticati, perduti. È importante riscoprirli. L'intraculturalità è anche un "andare dentro" (intra), un assaporare esistenzialmente (non solo nozionisticamente o concettualmente) la dimensione culturale, un andare verso se stessi (come il lek leka biblico, traducibile e generalmente mai tradotto: "vai verso di te") e verso il mondo.
L'interculturalità è invece un movimento di aperture ad altre cosmovisioni, diverse dalla nostra: in primis l'Oriente (anche se ogni sapienza del mondo è chiamata a dare il suo contributo). Dice la scoperta dell'altro, dell'alterità, che diventa esperienza di rivelazione (non solo dell'altro ma anche di "un me" sconosciuto, che non sapevo esistesse). Nessuna tradizione, da sola, per quanto grande, ha tutte le risposte alla sfida dell'oggi: serve dialogo, imprescindibile ed indispensabile, e reciproca crescita. Questo secondo movimento è interculturale (e anche inter-/intra-religioso). Il tutto comporta una revisione profonda dell'idea di "identità", che appare costitutivamente aperta, pur se con sue situabili radici. Esemplificazioni testuali specie da grandi classici occidentali e/o per attraversamenti tematici sui due assi individuati.
Dobbiamo aprirci ad altri universi culturali. Quello tecnologico-tecnocratico si fa sempre più ingombrante. Sono altre culture anche quella dei bambini e del principio-arte.
Il corso prevede una parte di lezioni frontali e una parte di dialogo e rivisitazione seminariale con gli studenti, utilizzando metodi partecipativi come la lettura dialogale e la comunità di ricerca. Per altro la lezione frontale sarà sempre attenta al dialogo e ai riscontri degli studenti e, viceversa, la parte dialogale servirà per approfondire i contenuti del corso, in un circolo virtuoso. III trimestre.
L'interculturalità è invece un movimento di aperture ad altre cosmovisioni, diverse dalla nostra: in primis l'Oriente (anche se ogni sapienza del mondo è chiamata a dare il suo contributo). Dice la scoperta dell'altro, dell'alterità, che diventa esperienza di rivelazione (non solo dell'altro ma anche di "un me" sconosciuto, che non sapevo esistesse). Nessuna tradizione, da sola, per quanto grande, ha tutte le risposte alla sfida dell'oggi: serve dialogo, imprescindibile ed indispensabile, e reciproca crescita. Questo secondo movimento è interculturale (e anche inter-/intra-religioso). Il tutto comporta una revisione profonda dell'idea di "identità", che appare costitutivamente aperta, pur se con sue situabili radici. Esemplificazioni testuali specie da grandi classici occidentali e/o per attraversamenti tematici sui due assi individuati.
Dobbiamo aprirci ad altri universi culturali. Quello tecnologico-tecnocratico si fa sempre più ingombrante. Sono altre culture anche quella dei bambini e del principio-arte.
Il corso prevede una parte di lezioni frontali e una parte di dialogo e rivisitazione seminariale con gli studenti, utilizzando metodi partecipativi come la lettura dialogale e la comunità di ricerca. Per altro la lezione frontale sarà sempre attenta al dialogo e ai riscontri degli studenti e, viceversa, la parte dialogale servirà per approfondire i contenuti del corso, in un circolo virtuoso. III trimestre.
Prerequisiti
Non richiesti particolari prerequisiti, se non interesse e passione
Metodi didattici
Lezione frontale, dialogo dialogale, comunità di ricerca etc.
Materiale di riferimento
Bibliografia di riferimento per frequentanti
Gli studenti devono scegliere due libri tra le seguenti combinazioni (anche se una scelta tra le prime due combinazioni è altamente consigliata):
a) 1. R. Panikkar, La nuova innocenza. Innocenza cosciente, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-76; 111-122; 189-198; 229-258).
2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 27-83; pp. 296-377.
b) 1. B. Amoroso, L'apartheid Globale. Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica, Castelvecchi, Roma 2017.
2) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018.
c) 1. G. Pasqualotto, Filosofia e globalizzazione. Intercultura e identità tra Oriente e Occidente, Mimesis, Milano-Udine 2011, pp. 1-132.
2. R. Panikkar, Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-142).
d) 1. A. Sen, Identità e violenza, Laterza, Bari 2008, pp. 1-219.
2. M.C. Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, il Mulino, Bologna 2011, pp. 1-170 opp. R. Mancini, Trasformare l'economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche, Franco Angeli, Milano 2014, pp. 9-96.
e) 1. Ferretti G. - R. Mancini (a c.), Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009, pp. 1-211.
2. E. Dussel, La pedagogica della liberazione. Ed. Ferv, 2004, pp. 1-104; 153-183 (scaricabile gratuitamente http://enriquedussel.com/DVD%20Obras%20Enrique%20Dussel/Textos/11-3/liberazione.pdf)
Bibliografia di riferimento per non frequentanti: 3 testi a scelta su questi 4 proposti [il primo di Panikkar è obbligatorio; sceglierne 2 degli altri 3 proposti).
1. R. Panikkar, La nuova innocenza. Innocenza cosciente, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-76; 111-122; 189-198; 229-258).
2. Scelta tra: a) 2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 296-377; oppure b) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018, pp. 1-159.
3. G. Vacchelli, Dante e i bambini, 2019, pp. 1-96.
Gli studenti devono scegliere due libri tra le seguenti combinazioni (anche se una scelta tra le prime due combinazioni è altamente consigliata):
a) 1. R. Panikkar, La nuova innocenza. Innocenza cosciente, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-76; 111-122; 189-198; 229-258).
2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 27-83; pp. 296-377.
b) 1. B. Amoroso, L'apartheid Globale. Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica, Castelvecchi, Roma 2017.
2) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018.
c) 1. G. Pasqualotto, Filosofia e globalizzazione. Intercultura e identità tra Oriente e Occidente, Mimesis, Milano-Udine 2011, pp. 1-132.
2. R. Panikkar, Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-142).
d) 1. A. Sen, Identità e violenza, Laterza, Bari 2008, pp. 1-219.
2. M.C. Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, il Mulino, Bologna 2011, pp. 1-170 opp. R. Mancini, Trasformare l'economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche, Franco Angeli, Milano 2014, pp. 9-96.
e) 1. Ferretti G. - R. Mancini (a c.), Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009, pp. 1-211.
2. E. Dussel, La pedagogica della liberazione. Ed. Ferv, 2004, pp. 1-104; 153-183 (scaricabile gratuitamente http://enriquedussel.com/DVD%20Obras%20Enrique%20Dussel/Textos/11-3/liberazione.pdf)
Bibliografia di riferimento per non frequentanti: 3 testi a scelta su questi 4 proposti [il primo di Panikkar è obbligatorio; sceglierne 2 degli altri 3 proposti).
1. R. Panikkar, La nuova innocenza. Innocenza cosciente, Jaca Book, Milano 2002 (pp. 1-76; 111-122; 189-198; 229-258).
2. Scelta tra: a) 2. G. Vacchelli, Ri-leggere le scritture al crocevia di più tradizioni. Panikkar, ermeneutica inter-intraculturale, simbolo e liberazione, Ed. Simple, Macerata 2019, pp. 296-377; oppure b) G. Vacchelli, Dante e la selva oscura, Lemma Press, Bergamo 2018, pp. 1-159.
3. G. Vacchelli, Dante e i bambini, 2019, pp. 1-96.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
- Frequenza obbligatoria secondo la percentuale abituale
- Partecipazione attiva e dialogica
- Esame finale scritto (nel possibile), con due domande (scala 0-30): valutate la chiarezza-pertinenza espositiva, e la completezza dei contenuti (relativi al corso e ai libri letti). Una domanda riguarderà il corso, la seconda i libri assegnati.
- Partecipazione attiva e dialogica
- Esame finale scritto (nel possibile), con due domande (scala 0-30): valutate la chiarezza-pertinenza espositiva, e la completezza dei contenuti (relativi al corso e ai libri letti). Una domanda riguarderà il corso, la seconda i libri assegnati.
SPS/07 - SOCIOLOGIA GENERALE - CFU: 3
Lezioni: 20 ore
Docente:
Vacchelli Gianni
Turni:
-
Docente:
Vacchelli Gianni