Lingue scandinave 3
A.A. 2019/2020
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di affrontare questioni di linguistica scandinava fornendo strumenti metodologici di base per l'approccio scientifico. Il livello finale dell'apprendimento linguistico corrisponde a B2 nella lingua scandinava scelta. Si consoliderà lo sviluppo di una competenza passiva in tutte le lingue scandinave.
Risultati apprendimento attesi
Lo studente sarà in grado di individuare problemi di linguistica scandinava facendo ricorso agli adeguati strumenti metodologici per affrontarne l'analisi. Nella lingua scandinava scelta lo studente svilupperà capacità di comprensione scritta e orale e produzione scritta e orale pari al livello B2. Sarà anche in grado di comprendere le altre due lingue scandinave a un livello intermedio.
Periodo: annuale
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
annuale
Programma
Il corso monografico (prof. V. Dell'Aquila) si svolge nel II SEMESTRE secondo un calendario che sarà pubblicato sul sito Ariel.
L'argomento del corso è: "Lessico e metafora: esercizi di lessico e lessicografia scandinava". Il corso si articola in due parti: 1) una come lezione frontale in cui si introducono alcuni concetti fondamentali per l'approccio teorico e pratico al lessico comparato, come "dizionario, lessico, lessicografia, terminologia; contatto linguistico, prestito, calco; composto, polirematica, idiom; metafora ecc."; 2) l'altra in forma seminariale in cui gli studenti creeranno un piccolo lessico (tematico) plurilingue (danese, norvegese, svedese, italiano e in una o due altre lingue conosciute o studiate dagli studenti). Per il lessico si userà un software apposito.
Il corso ha come scopi quelli di 1) familiarizzare gli studenti con i dizionari (monolingui e bilingui); 2) introdurli attivamente alla lessicografia (informatizzata); 3) far prendere coscienza della semantica delle parole in modo comparativo; 4) accrescere il lessico delle lingue studiate; 5) scoprire i meccanismi della creazione lessicale.
L'approccio contrastivo permetterà agli studenti di rafforzare la propria competenza passiva in tutte e tre le lingue scandinave.
Si ricorda che il corso è integrato da esercitazioni (di durata annuale), per le quali si rimanda all'apposita scheda. Lo studente sceglierà la stessa lingua del I e del II anno: danese (dott. A. Lindegaard), norvegese (dott. K. Skogen) o svedese (dott. A. Brännström).
Il corso prevede l'acquisizione obbligatoria di 9 cfu.
Il programma del corso è valido fino a febbraio 2021.
L'argomento del corso è: "Lessico e metafora: esercizi di lessico e lessicografia scandinava". Il corso si articola in due parti: 1) una come lezione frontale in cui si introducono alcuni concetti fondamentali per l'approccio teorico e pratico al lessico comparato, come "dizionario, lessico, lessicografia, terminologia; contatto linguistico, prestito, calco; composto, polirematica, idiom; metafora ecc."; 2) l'altra in forma seminariale in cui gli studenti creeranno un piccolo lessico (tematico) plurilingue (danese, norvegese, svedese, italiano e in una o due altre lingue conosciute o studiate dagli studenti). Per il lessico si userà un software apposito.
Il corso ha come scopi quelli di 1) familiarizzare gli studenti con i dizionari (monolingui e bilingui); 2) introdurli attivamente alla lessicografia (informatizzata); 3) far prendere coscienza della semantica delle parole in modo comparativo; 4) accrescere il lessico delle lingue studiate; 5) scoprire i meccanismi della creazione lessicale.
L'approccio contrastivo permetterà agli studenti di rafforzare la propria competenza passiva in tutte e tre le lingue scandinave.
Si ricorda che il corso è integrato da esercitazioni (di durata annuale), per le quali si rimanda all'apposita scheda. Lo studente sceglierà la stessa lingua del I e del II anno: danese (dott. A. Lindegaard), norvegese (dott. K. Skogen) o svedese (dott. A. Brännström).
Il corso prevede l'acquisizione obbligatoria di 9 cfu.
Il programma del corso è valido fino a febbraio 2021.
Prerequisiti
Il corso, che si tiene parzialmente in lingue scandinave, i materiali e la bibliografia d'esame presuppongono una competenza iniziale di livello B1 in una lingua scandinava.
Metodi didattici
Il corso adotta i seguenti metodi didattici: lezioni frontali; discussione in classe di fenomeni linguistici; attività pratiche in classe e individuali; studio individuale di bibliografia critica.
Inoltre, il corso è integrato da esercitazioni, per le quali si rimanda all'apposita scheda.
Inoltre, il corso è integrato da esercitazioni, per le quali si rimanda all'apposita scheda.
Materiale di riferimento
Lo studente frequentante, oltre agli appunti del corso monografico, dovrà studiare un numero di testi e/o preparare il commento ad un lemma usando il programma apposito. I testi saranno scelti nella bibliografia seguente, in cui a ciascun titolo è attribuito un punteggio fra parentesi quadre (da 1 a 3). Il commento ad un lemma attraverso il software vale 3 punti e deve essere concordato con il docente. La somma complessiva dei punteggi (testi più eventuale esercizio) deve essere uguale o superiore a 7.
Per gli studenti non frequentanti la somma dei punti dovrà essere uguale o superiore a 9.
Bibliografia:
- Berruto G. 2009: "Confini tra sistemi, fenomenologia del contatto linguistico e modelli del code switching", in Iannàccaro G., Matera V., "Lingua come cultura", Milano: UTET, pp. 3-34 / [2]
- Dell'Aquila V., Giovannini M., Scetti F. 2017: "Pour une typologisation des néologismes en ladin", in "NEOLEX" 1 (https://revues.univ-lyon3.fr/elad-silda/index.php?id=332) / [1]
- Depecker L. 2015: "How to build terminology science?", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 34-44 / [1]
- Faber P. 2015: "Frames as a framework for terminology", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 14-33 / [1]
- Iannàccaro G. 2000: "Per una semantica più puntuale del concetto di dato linguistico: un tentativo di sistematizzazione epistemologica", in "Quaderni di Semantica" 41/1: 21-49 / [3]
- Iannàccaro G. 2009: "Le belle parole. Appunti di purismo", in "Mondo Ladino" 32: 45-66 / [2]
- Laurén C. 1999: "Swedish special languages in the 20th century and their investigation: A survey", in Hoffmann L. et al. (eds.), "Fachsprachen/Languages for Special Purposes", Berlin-New York: de Gruyter, pp. 1558-1564 / [1]
- Löckinger G., Kockaert H.J., Budein G. 2015: "Intensional definitions", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 60-81 / [2]
- Roche C. 2015: "Ontological definition", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 128-152 / [2]
- Sambre P., Wermuth C. 2015: "Associative relations and instrumentality in causality", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 101-127 / [2]
- ten Hacken P 2015: "Terms and specialized vocabulary", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 3-13 / [1]
Esercizio:
Analisi di uno o più lemmi utilizzando il programma apposito (da concordare con il docente) / [3]
Si ricorda che il corso è integrato da esercitazioni, per le quali si rimanda all'apposita scheda.
Per gli studenti non frequentanti la somma dei punti dovrà essere uguale o superiore a 9.
Bibliografia:
- Berruto G. 2009: "Confini tra sistemi, fenomenologia del contatto linguistico e modelli del code switching", in Iannàccaro G., Matera V., "Lingua come cultura", Milano: UTET, pp. 3-34 / [2]
- Dell'Aquila V., Giovannini M., Scetti F. 2017: "Pour une typologisation des néologismes en ladin", in "NEOLEX" 1 (https://revues.univ-lyon3.fr/elad-silda/index.php?id=332) / [1]
- Depecker L. 2015: "How to build terminology science?", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 34-44 / [1]
- Faber P. 2015: "Frames as a framework for terminology", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 14-33 / [1]
- Iannàccaro G. 2000: "Per una semantica più puntuale del concetto di dato linguistico: un tentativo di sistematizzazione epistemologica", in "Quaderni di Semantica" 41/1: 21-49 / [3]
- Iannàccaro G. 2009: "Le belle parole. Appunti di purismo", in "Mondo Ladino" 32: 45-66 / [2]
- Laurén C. 1999: "Swedish special languages in the 20th century and their investigation: A survey", in Hoffmann L. et al. (eds.), "Fachsprachen/Languages for Special Purposes", Berlin-New York: de Gruyter, pp. 1558-1564 / [1]
- Löckinger G., Kockaert H.J., Budein G. 2015: "Intensional definitions", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 60-81 / [2]
- Roche C. 2015: "Ontological definition", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 128-152 / [2]
- Sambre P., Wermuth C. 2015: "Associative relations and instrumentality in causality", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 101-127 / [2]
- ten Hacken P 2015: "Terms and specialized vocabulary", in Kockaert H., Steyrs F. (eds.), "Handbook of Terminology", Amsterdam-Philadelphia: Benjamins, pp. 3-13 / [1]
Esercizio:
Analisi di uno o più lemmi utilizzando il programma apposito (da concordare con il docente) / [3]
Si ricorda che il corso è integrato da esercitazioni, per le quali si rimanda all'apposita scheda.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si compone di una prova scritta e una prova orale.
La prova scritta comprende: 1) prova di ascolto: ascolto di un brano da file audio e risposte scritte a domande (c. 30 min.); 2) comprensione scritta: lettura di brani con domande (c. 45 min.); 3) produzione scritta: breve saggio (200-220 parole) su un tema prestabilito (c. 2 ore). Nella sola parte 3 è consentito l'uso del dizionario monolingue.
La prova orale consiste di due parti: 1) un colloquio in lingua scandinava con il cel o lettore madrelingua su un tema corrispondente ai contenuti delle esercitazioni (c. 15 min.); 2) un colloquio (in italiano o in lingua scandinava, a scelta dello studente) con il docente sui contenuti del corso monografico (c. 20-30 min.). Nel colloquio in lingua (1) lo studente dovrà dimostrare di sapersi esprimere e interagire al livello richiesto. Il colloquio sul corso monografico (2) prevede domande di tipo generale e su ognuno dei testi letti dallo studente e la valutazione delle attività pratiche svolte in classe; il colloquio mira a verificare la conoscenza e la comprensione dei testi letti, la capacità di riflessione critica e personale sulle tematiche proposte, l'uso della terminologia specifica.
Lo studente è libero di scegliere se sostenere prima l'esame scritto o prima quello orale. Le due parti dell'esame orale devono essere sostenute nello stesso appello.
L'esame scritto e il colloquio in lingua sono valutati con una votazione espressa in lettere (da A=ottimo ad E=sufficiente; F=non superato). Gli esiti degli esami scritti sono resi noti sul sito Ariel. Il colloquio sul corso monografico è valutato in trentesimi. Il voto complessivo è espresso in trentesimi e tiene conto dell'esito del corso monografico (50%) e delle altre prove (50%).
Gli studenti che frequentano regolarmente le esercitazioni (almeno il 75% delle ore per ogni semestre) possono sostenere i test 'parziali' alla fine di ogni semestre (dicembre e maggio); tali test parziali sostituiscono l'esame scritto. I contenuti e la struttura dei test parziali sono simili all'esame scritto (vedi sopra). Il voto è quello attribuito al test parziale di maggio.
Lo studente ha facoltà di rifiutare il voto dell'esame scritto e/o dell'esame orale (nel caso dell'esame orale l'esito verrà verbalizzato come "ritirato"), ripetendo la prova in un appello successivo.
Gli studenti internazionali o Erasmus incoming sono invitati a prendere tempestivamente contatto col docente. Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
La prova scritta comprende: 1) prova di ascolto: ascolto di un brano da file audio e risposte scritte a domande (c. 30 min.); 2) comprensione scritta: lettura di brani con domande (c. 45 min.); 3) produzione scritta: breve saggio (200-220 parole) su un tema prestabilito (c. 2 ore). Nella sola parte 3 è consentito l'uso del dizionario monolingue.
La prova orale consiste di due parti: 1) un colloquio in lingua scandinava con il cel o lettore madrelingua su un tema corrispondente ai contenuti delle esercitazioni (c. 15 min.); 2) un colloquio (in italiano o in lingua scandinava, a scelta dello studente) con il docente sui contenuti del corso monografico (c. 20-30 min.). Nel colloquio in lingua (1) lo studente dovrà dimostrare di sapersi esprimere e interagire al livello richiesto. Il colloquio sul corso monografico (2) prevede domande di tipo generale e su ognuno dei testi letti dallo studente e la valutazione delle attività pratiche svolte in classe; il colloquio mira a verificare la conoscenza e la comprensione dei testi letti, la capacità di riflessione critica e personale sulle tematiche proposte, l'uso della terminologia specifica.
Lo studente è libero di scegliere se sostenere prima l'esame scritto o prima quello orale. Le due parti dell'esame orale devono essere sostenute nello stesso appello.
L'esame scritto e il colloquio in lingua sono valutati con una votazione espressa in lettere (da A=ottimo ad E=sufficiente; F=non superato). Gli esiti degli esami scritti sono resi noti sul sito Ariel. Il colloquio sul corso monografico è valutato in trentesimi. Il voto complessivo è espresso in trentesimi e tiene conto dell'esito del corso monografico (50%) e delle altre prove (50%).
Gli studenti che frequentano regolarmente le esercitazioni (almeno il 75% delle ore per ogni semestre) possono sostenere i test 'parziali' alla fine di ogni semestre (dicembre e maggio); tali test parziali sostituiscono l'esame scritto. I contenuti e la struttura dei test parziali sono simili all'esame scritto (vedi sopra). Il voto è quello attribuito al test parziale di maggio.
Lo studente ha facoltà di rifiutare il voto dell'esame scritto e/o dell'esame orale (nel caso dell'esame orale l'esito verrà verbalizzato come "ritirato"), ripetendo la prova in un appello successivo.
Gli studenti internazionali o Erasmus incoming sono invitati a prendere tempestivamente contatto col docente. Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
L-LIN/15 - LINGUE E LETTERATURE NORDICHE - CFU: 9
Lezioni: 60 ore
Docenti:
Dell'Aquila Vittorio, Meregalli Andrea
Turni:
Docente/i
Ricevimento:
Giovedì h. 14 (dal momento che il docente non dispone di uno studio proprio, si raccomanda di mandare un'email per concordare un appuntamento)
Dipartimento di Lingue, letterature, culture e mediazioni. Piazza S. Alessandro, 1