Filologia ed esegesi del nuovo testamento

A.A. 2023/2024
9
Crediti massimi
60
Ore totali
SSD
L-FIL-LET/06
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di avviare gli studenti a un approccio scientifico agli scritti neotestamentari attraverso tre indirizzi di apprendimento: 1) introdurre alla conoscenza critica della letteratura protocristiana, tanto canonica quanto extracanonica; 2) consentire agli studenti di riconoscere i caratteri paraletterari della più antica produzione testuale cristiana; 3) applicare a queste raccolte testuali i principali indirizzi metodologici elaborati dalle scienze bibliche.
Risultati apprendimento attesi
Al termine dell'insegnamento, lo studente sarà in grado di conoscere le principali dinamiche testuali, i rispettivi referenti contesti storici e i più significativi momenti della storia letteraria neotestamentaria; saprà riconoscere le difficoltà critiche poste di volta in volta dagli scritti conservati in questa raccolta, riconducendole, sincronicamente, alle peculiarità del testo e, diacronicamente, alla storia della tradizione in cui esse si inseriscono; saprà autonomamente scegliere e impiegare la strumentazione critica più adeguata per far fronte efficacemente alle peculiarità denunciate da questi scritti.
Corso singolo

Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.

Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Secondo semestre

Programma
Titolo: Un «vangelo non solo in parola» (1Tess 1,5). La prima lettera ai Tessalonicesi: il più antico scritto cristiano pervenuto.

Scritta verosimilmente tra il 50 e il 51 e.v., 1Tess viene considerata abitualmente dalla critica il più antico scritto del "Paolo autentico" e, del pari, il più antico documento cristiano pervenutoci.
L'analisi di questa breve lettera permette di apprezzare criticamente le peculiarità del primo accesso cristiano alla scrittura e di rilevarne più agevolmente i caratteri para-letterari.
Le peculiarità formali e le difficoltà critiche poste da 1Tess (l'unitarietà della sua redazione; le sue discontinuità retoriche; le peculiarità lessicali dello scritto) verranno presentate contestualmente ai suoi principali snodi tematici (con particolare attenzione al concetto di "vangelo", che qui per la prima volta compare; al rapporto tra kerygma, profezia apocalittica e teologia escatologica; al profilarsi dell'antitesi paolina tra carisma e morale) per abituare lo studente a una lettura complessa dei prodotti testuali protocristiani.
Il profilo tipico e antitendenziale di questo primo prodotto testuale cristiano - e, complessivamente, di tutta la prima scrittura cristiana - ha reso necessario impostare un approccio critico a questi testi capace di contemperare la cognizione dei presupposti storico-teologici entro i quali tali documenti vennero composti (quale motivazione delle peculiarità testuali di tali scritti) con l'adeguata nozione delle loro peculiarità testuali (quale presupposto ermeneutico per scongiurare il rischio di fraintendimenti del contenuto teoretico).
Lo sviluppo del corso seguirà tre Unità Argomentative:
I Unità Argomentativa: Dalla predicazione di Gesù alle prime aggregazioni testuali (le fonti della "tradizione paolina", della "tradizione sinottica" e della "tradizione d'archivio"): contesto e caratteri distintivi degli esordi della prima scrittura cristiana (da Paolo alla crisi degli anni '60).
II Unità Argomentativa: dai Sinottici alla nascita di una "letteratura" cristiana. Dalla cultura para-letteraria delle origini alle prime evidenze di una "letteratura cristiana": riforma, disciplina e sopravvivenza dei primigeni caratteri della scrittura cristiana (dgli anni '70 del I secolo agli anni '30 del II secolo).
III Unità Argomentativa: 1Tess e le circostanze della prima scrittura cristiana.
Nella prima Unità verrà presentato il ruolo giocato dalla testualità, prima, e dello scrivere, poi, nella vicenda del rabbi Gesù di Nazareth e della prima predicazione della sua Pasqua. Costituiranno argomento di specifica analisi il contesto in cui videro la luce i primi scritti cristiani, le loro finalità religiose e le caratteristiche di tipicità documentaria (ciò che li rende peculiari dal punto di vista obiettivo, non contenutistico) che li isolano dal panorama storico-letterario del mondo antico. La descrizione di questi marcatori si accompagnerà alla presentazione delle metodologie e della strumentazione critica elaborate specificamente dalla filologia e dall'esegesi bibliche per impostare l'analisi scientifica di questi complessi documenti.
Nella seconda Unità si presterà particolare attenzione alla c.d. "questione sinottica", l'esito probabilmente più vistoso della primigenia prassi cristiana della scrittura, della lettura, della produzione e circolazione dei manoscritti. Parallelamente si discuterà il progressivo emergere, anche nella produzione cristiana, di caratteri tipicamente letterari, cercando di motivare questo processo di revisione e contenimento della prima cultura cristiana del testo.
Particolare attenzione verrà prestato all'approccio insieme critico-letterario e storico-critico della Formgeschichte.
Infine, l'ultima Unità Argomentativa sarà dedicata alla lettura al commento di 1Tess: l'analisi crittica del testo, l'ermeneutica dei sui contenuti e la descrizione del suo Sitz im Leben (contesto vitale) di questo documento sono finalizzate a ricostruire le fonti, i contesti, le ragioni, le finalità e i contenuti di questa prima pagina della cultura cristiana del testo e della scrittura.
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
Le lezioni verranno erogate facendo principalmente ricorso a una didattica frontale (non sono tuttavia escluse le possibilità di esercitazioni e di lavori di gruppo). La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata.
Materiale di riferimento
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE GENERALI
A sostegno della frequenza e della preparazione d'esame, tutti gli studenti devono dotarsi di:
* un'edizione della Bibbia a scelta tra:
a) La Bibbia di Gerusalemme, Bologna (EDB) 2009;
b) E Dio disse La Bibbia. Nuovissima versione dai testi originali, Cinisello Balsamo (San Paolo) 2007.
Gli studenti con curriculum antichistico, inoltre devono integrare quanto già segnalato con:
* Nestle - Aland, Novum Testamentum Graece, Stuttgart (Deutsche Bibelgesellschaft) 2012 (28ma edizione).
I testi appena elencati verranno impiegati durante la discussione dell'esame.

Indicazioni bibliografiche e programma d'esame per STUDENTI FREQUENTANTI
I Parte
* Un testo A SCELTA tra:
1. H.Y. Gamble, Libri e lettori nella chiesa antica. Storia dei primi testi cristiani, Brescia (Paideia) 2006 (Introduzione allo Studio della Bibbia. Supplementi 26);
2. W.G. Kümmel, Il Nuovo Testamento. Storia dell'indagine scientifica sul problema neotestamentario, Bologna (EDB) 2010 (Economica EDB);
3. D. Marguerat, Introduzione al Nuovo Testamento, Torino (Claudiana) 2004 (Strumenti 14);
4. W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, Bologna (EDB) 20152 (Studi biblici 70) [adatto per gli studenti con solida preparazione filologica].
* Appunti e materiali distribuiti durante il corso.
II Parte
* R. Fabris, 1-2 Tessalonicesi, Milano (Paoline) 2014 (I Libri Biblici - Nuovo Testamento 13), pp. 13-174.
* Appunti e materiali distribuiti durante il corso.
III Parte
* Appunti e materiali distribuiti durante il corso.

Per il conseguimento dei 6 c.f.u. è obbligatoria la frequenza e lo studio dei materiali indicati per le prime due Unità;
Per il conseguimento dei 9 c.f.u. è obbligatoria la frequenza e lo studio dei materiali indicati per tutte e tre le Unità.

Indicazioni bibliografiche e programma d'esame per STUDENTI NON FREQUENTANTI
I Parte
* Un testo A SCELTA tra:
1. H.Y. Gamble, Libri e lettori nella chiesa antica. Storia dei primi testi cristiani, Brescia (Paideia) 2006 (Introduzione allo Studio della Bibbia. Supplementi 26);
2. W.G. Kümmel, Il Nuovo Testamento. Storia dell'indagine scientifica sul problema neotestamentario, Bologna (EDB) 2010 (Economica EDB);
3. D. Marguerat, Introduzione al Nuovo Testamento, Torino (Claudiana) 2004 (Strumenti 14);
4. W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, Bologna (EDB) 20152 (Studi biblici 70) [adatto per gli studenti con solida preparazione filologica].
II Parte
* R. Fabris, 1-2 Tessalonicesi, Milano (Paoline) 2014 () I Libri Biblici - Nuovo Testamento 13), pp. 13-174.
* R. Pesch, La scoperta della più antica lettera di Paolo, Brescia (Paideia) 1987 (Studi biblici 80).
III Parte
* P.R. Tragan, La preistoria dei vangeli. Tradizione cristiana primitiva, Sotto il Monte (Servitium Editrice) 1999.

Per il conseguimento dei 6 c.f.u. è obbligatorio lo studio dei materiali indicati per le prime due Unità;
Per il conseguimento dei 9 c.f.u. è obbligatorio lo studio dei materiali indicati per tutte e tre le Unità.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Il corso mira a presentare con efficacia, mediante il ricorso all'analisi critica dei testi, le specificità, sotto il profilo critico e storico, dei caratteri para-letterari della primigenia tradizione scrittoria cristiana (in buona parte identificabile con la raccolta degli scritti del "Nuovo Testamento"), richiamando il valore paradigmatico e l'influenza che essa esercitò sulla successiva storia letteraria e del pensiero.
Con particolare riferimento all'impiego degli strumenti metodologici e critici elaborati dalle discipline filologico bibliche ed esegetiche del Nuovo Testamento, il corso vorrebbe abituare lo studente a orientarsi nell'analisi critica di questa documentazione.
L'esame finale avviene attraverso un'interrogazione orale che mira a saggiare le capacità critiche e le nozioni acquisite dal candidato.
La valutazione, espressa in trentesimi e comunicata al termine di ciascuna prova, viene composta prestando attenzione ai seguenti parametri:
1) capacità di ragionamento critico (valutazione critica del documento; valutazione critica della letteratura scientifica studiata; capacità di articolare criticamente la propria opinione; capacità analitica; capacità deduttiva);
2) rigore metodologico (conoscenza dei fondamenti metodologici della disciplina; capacità di impiego della metodologia adottata);
3) conoscenza delle nozioni fondamentali della disciplina (cognizione nozionistica; organizzazione delle nozioni in un quadro di conoscenza ordinato);
4) efficacia espressiva (capacità di impiegare la lingua italiana; capacità di esprimersi in modo puntuale e non allusivo; capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza; acquisizione di un lessico specialistico).
L-FIL-LET/06 - LETTERATURA CRISTIANA ANTICA - CFU: 9
Lezioni: 60 ore
Docente/i
Ricevimento:
Giovedì, ore 14,15-17,15 (previo appuntamento)
In presenza: Sezione di Glottologia, via Festa del Perdono 7.