Filologia ed esegesi del nuovo testamento

A.A. 2025/2026
9
Crediti massimi
60
Ore totali
SSD
L-FIL-LET/06
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di avviare gli studenti a un approccio scientifico agli scritti neotestamentari attraverso tre indirizzi di apprendimento: 1) introdurre alla conoscenza critica della letteratura protocristiana, tanto canonica quanto extracanonica; 2) consentire agli studenti di riconoscere i caratteri paraletterari della più antica produzione testuale cristiana; 3) applicare a queste raccolte testuali i principali indirizzi metodologici elaborati dalle scienze bibliche.
Risultati apprendimento attesi
Al termine dell'insegnamento, lo studente sarà in grado di conoscere le principali dinamiche testuali, i rispettivi referenti contesti storici e i più significativi momenti della storia letteraria neotestamentaria; saprà riconoscere le difficoltà critiche poste di volta in volta dagli scritti conservati in questa raccolta, riconducendole, sincronicamente, alle peculiarità del testo e, diacronicamente, alla storia della tradizione in cui esse si inseriscono; saprà autonomamente scegliere e impiegare la strumentazione critica più adeguata per far fronte efficacemente alle peculiarità denunciate da questi scritti.
Corso singolo

Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.

Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Secondo semestre

Programma
Titolo: «L'iscrizione, con il motivo della condanna, diceva: "Il re dei giudei"» (Mc 15,26). La costruzione tipologica della cristologia sinottica.

La storia del cristianesimo inizia con la proclamazione di un annuncio, all'indomani della Pasqua di Gesù: "Gesù è il Cristo". Il nucleo di questo kerygma racchiude insieme una cristologia e una chiave esegetica. In esso, infatti, si affermano simultaneamente due principii: il rabbi Gesù di Nazareth, che è morto sulla croce e il cui sepolcro è stato rinvenuto vuoto dalle sue discepole, è "il consacrato", "l'unto" ("Messia", Cristo") in vista dell'esercizio della regalità nel Regno di Dio; ogni volta che le Scritture annunciano, profetizzano o descrivono il "Cristo" stanno annunciando, profetizzando e parlando di Gesù, il Nazareno. Questi due teologumeni ("affermazioni teologiche"), benché correlati, non sono coincidenti, poiché l'uno restituisce il primo nucleo cristologico della predicazione apostolica, mentre l'altro istituisce un'interpretazione delle Scritture.
A far da raccordo tra questi diversi significati del kerygma cristiano primitivo, fu chiamato l'uso della tipologia: con questo termine si intende un peculiare modello esegetico che riconosce nelle pagine del Primo Testamento prefigurazioni e profezie («tipi») di ciò che in Gesù (e nelle prime comunità di credenti) si è realizzato («antitipi»). Attraverso questo schema esegetico, dunque, l'affermazione cristologica fondamentale poteva dirsi sostenuta dall'enorme patrimonio scritturistico - normativo, storico e profetico - custodito per secoli da Israele: "Gesù è il Cristo", ritenevano i primi cristiani, "secundum Scripturas".
Il corso di Filologia ed esegesi del Nuovo Testamento dell'a.a. 2025-2026 vuole attirare l'attenzione degli studenti sull'incidenza esercitata da questo peculiare strumento esegetico nella genesi e nella composizione dei tre vangeli sinottici (in ordine cronologico, secondo Marco, Matteo e Luca).
Lo sviluppo del corso seguirà tre Parti Argomentative:
I Parte Argomentativa: Dalla predicazione di Gesù alle prime aggregazioni testuali (le fonti della "tradizione paolina", della "tradizione sinottica" e della "tradizione d'archivio"): contesto e caratteri distintivi degli esordi della prima scrittura cristiana (da Paolo alla crisi degli anni '60).
II Parte Argomentativa: dai Sinottici alla nascita di una "letteratura" cristiana. Dalla cultura para-letteraria delle origini alle prime evidenze di una "letteratura cristiana": riforma, disciplina e sopravvivenza dei primigeni caratteri della scrittura cristiana (dgli anni '70 del I secolo agli anni '30 del II secolo).
III Parte Argomentativa: il ruolo della tipologia nella genesi del "genere letterario" evangelico e nella composizione dei Sinottici.
Nella prima Parte del corso verrà presentato il ruolo giocato dalla testualità, prima, e dallo scrivere, poi, nella vicenda del rabbi Gesù di Nazareth e della prima predicazione della sua Pasqua. Costituiranno argomento di specifica analisi il contesto in cui videro la luce i primi scritti cristiani, le loro finalità religiose e le caratteristiche di tipicità documentaria (ciò che li rende peculiari dal punto di vista obiettivo, non contenutistico) che li isolano dal panorama storico-letterario del mondo antico. La descrizione di questi marcatori si accompagnerà alla presentazione delle metodologie e della strumentazione critica elaborate specificamente dalla filologia e dall'esegesi bibliche per impostare l'analisi scientifica di questi complessi documenti.
Nella seconda Parte si presterà particolare attenzione alla c.d. "questione sinottica", l'esito probabilmente più vistoso della primigenia prassi cristiana della scrittura, della lettura, della produzione e circolazione dei manoscritti. Parallelamente si discuterà il progressivo emergere, anche nella produzione cristiana, di caratteri tipicamente letterari, cercando di motivare questo processo di revisione e contenimento della prima cultura cristiana del testo scritto.
Particolare attenzione verrà prestata all'approccio insieme critico-letterario e storico-critico della Formgeschichte.
Infine, l'ultima Parte Argomentativa sarà dedicata alla presentazione del tema della tipologia, da un duplice punto di vista: quello genetico - mostrando come la nascita del "genere letterario evangelico" sia in larga parte riconducibile all'esercizio di questa prassi di lettura dei testi biblici - e quello esemplificativo, considerando un dossier di tipologie sinottiche che verrà discusso in classe.
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
Le lezioni verranno erogate facendo principalmente ricorso a una didattica frontale (non sono tuttavia escluse le possibilità di esercitazioni e di lavori di gruppo). La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata.
Materiale di riferimento
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE GENERALI
A sostegno della frequenza e della preparazione d'esame, tutti gli studenti devono dotarsi di:
* un'edizione della Bibbia a scelta tra:
- La Bibbia di Gerusalemme, Bologna (EDB) 2009;
- E Dio disse La Bibbia. Nuovissima versione dai testi originali, Cinisello Balsamo (San Paolo) 2007;
Gli studenti con curriculum antichistico, inoltre devono integrare quanto già segnalato con:
* Nestle - Aland, Novum Testamentum Graece, Stuttgart (Deutsche Bibelgesellschaft) 2012 (28ma edizione).
I testi appena elencati verranno impiegati durante la discussione dell'esame.

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE e programma d'esame per STUDENTI FREQUENTANTI

I Parte
* Un testo A SCELTA tra:
- H.Y. Gamble, Libri e lettori nella chiesa antica. Storia dei primi testi cristiani, Brescia (Paideia) 2006;
- W.G. Kümmel, Il Nuovo Testamento. Storia dell'indagine scientifica sul problema neotestamentario, Bologna (EDB) 2010;
- D. Marguerat, Introduzione al Nuovo Testamento, Torino (Claudiana) 2004;
- W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, Bologna (EDB) 20152 [adatto per gli studenti con solida preparazione filologica].
* Appunti e materiali distribuiti durante il corso.

II Parte
* J.N. Aletti, Il Messia sofferente. Una sfida per Matteo, Marco e Luca, Brescia (Queriniana) 2019.
* Appunti e materiali distribuiti durante il corso.

III Parte
* N. Füglister, Il valore salvifico della Pasqua, Brescia (Paideia) 1976, pp. 317-346.
* Appunti e materiali distribuiti durante il corso.

Per il conseguimento dei 6 c.f.u. è obbligatoria la frequenza e lo studio dei materiali indicati per le prime due Parti;
Per il conseguimento dei 9 c.f.u. è obbligatoria la frequenza e lo studio dei materiali indicati per tutte e tre le Parti.

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE e programma d'esame per STUDENTI NON FREQUENTANTI

I Parte
* Un testo A SCELTA tra:
- H.Y. Gamble, Libri e lettori nella chiesa antica. Storia dei primi testi cristiani, Brescia (Paideia) 2006;
- W.G. Kümmel, Il Nuovo Testamento. Storia dell'indagine scientifica sul problema neotestamentario, Bologna (EDB) 2010;
- D. Marguerat, Introduzione al Nuovo Testamento, Torino (Claudiana) 2004;
- W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, Bologna (EDB) 20152 [adatto per gli studenti con solida preparazione filologica].

II Parte
* J.N. Aletti, Il Messia sofferente. Una sfida per Matteo, Marco e Luca, Brescia (Queriniana) 2019.
* N. Füglister, Il valore salvifico della Pasqua, Brescia (Paideia) 1976, pp. 173-234.

III Parte
* P.R. Tragan, La preistoria dei vangeli. Tradizione cristiana primitiva, Sotto il Monte (Servitium Editrice) 1999.
* N. Füglister, Il valore salvifico della Pasqua, Brescia (Paideia) 1976, pp. 317-346.

Per il conseguimento dei 6 c.f.u. è obbligatorio lo studio dei materiali indicati per le prime due Parti;
Per il conseguimento dei 9 c.f.u. è obbligatorio lo studio dei materiali indicati per tutte e tre le Parti.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Il corso mira a presentare con efficacia, mediante il ricorso all'analisi critica dei testi, le specificità, sotto il profilo critico e storico, dei caratteri para-letterari della primigenia tradizione scrittoria cristiana (in buona parte identificabile con la raccolta degli scritti del "Nuovo Testamento"), richiamando il valore paradigmatico e l'influenza che essa esercitò sulla successiva storia letteraria e del pensiero.
Con particolare riferimento all'impiego degli strumenti metodologici e critici elaborati dalle discipline filologico bibliche ed esegetiche del Nuovo Testamento, il corso vorrebbe abituare lo studente a orientarsi nell'analisi critica di questa documentazione.
L'esame finale avviene attraverso un'interrogazione orale che mira a saggiare le capacità critiche e le nozioni acquisite dal candidato.
La valutazione, espressa in trentesimi e comunicata al termine di ciascuna prova, viene composta prestando attenzione ai seguenti parametri:
1) capacità di ragionamento critico (valutazione critica del documento; valutazione critica della letteratura scientifica studiata; capacità di articolare criticamente la propria opinione; capacità analitica; capacità deduttiva);
2) rigore metodologico (conoscenza dei fondamenti metodologici della disciplina; capacità di impiego della metodologia adottata);
3) conoscenza delle nozioni fondamentali della disciplina (cognizione nozionistica; organizzazione delle nozioni in un quadro di conoscenza ordinato);
4) efficacia espressiva (capacità di impiegare la lingua italiana; capacità di esprimersi in modo puntuale e non allusivo; capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza; acquisizione di un lessico specialistico).
Moduli o unità didattiche
Parte A e B
L-FIL-LET/06 - LETTERATURA CRISTIANA ANTICA - CFU: 6
Lezioni: 40 ore

Parte C
L-FIL-LET/06 - LETTERATURA CRISTIANA ANTICA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Docente/i
Ricevimento:
Giovedì, ore 14,15-17,15 (previo appuntamento)
In presenza: Sezione di Filologia classica, via Festa del Perdono 7.