Orto Botanico di Brera

Orto di Brera - Arboreto
Fiori orto botanico
Visitatori all'orto botanico di brera

L’Orto Botanico di Brera - situato nel centro di Milano, adiacente alla facciata sud dello storico Palazzo da cui prende il nome - è parte di Grandi Giardini Italiani (il network che riunisce giardini pubblici e privati tra i più belli d'Italia), della BGCI, la Botanic Gardens Conservation International e della Rete degli Orti Botanici della Regione Lombardia. L’Orto Botanico di Brera è un Museo, ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia.

L'Orto è sede di attività didattiche e di ricerca di ambito scientifico, storico, artistico e dell’educazione alla valorizzazione e al rispetto del patrimonio culturale, anche grazie a progetti e collaborazioni con altri enti e musei, e offre alle scuole di ogni ordine e grado una ricca scelta di itinerari di visita educativi scientifici e interdisciplinari.

Regolarmente aperto al pubblico, ad ingresso gratuito, grazie anche a eventi e aperture straordinarie, offre la possibilità di scoprire la sua incantevole bellezza con programmi di visite guidate, laboratori, presentazioni di libri, incontri, caffè scientifici, spettacoli e corsi di acquerello botanico.

Direttore: Prof. Martin Kater

Orto Botanico Brera
Via Brera 28 / Via privata F.lli Gabba 10
20121 Milano - Italy
[email protected]


Orari di apertura:
1 novembre - 31 marzo
lunedì-sabato (non festivi) ore 9:30-16:30 

1 aprile - 31 ottobre
lunedì-sabato (non festivi) ore 10-18 

La storia

Luogo di meditazione e di coltivazione per i padri Umiliati fin dal XIV secolo e poi per i Gesuiti, dal XVI secolo, la sua istituzione quale Orto botanico di Brera risale al 1774-1775 nel contesto dell’azione di rinnovo e fondazione di enti pubblici di formazione e ricerca voluto dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, che fece di Palazzo Brera un vivace centro culturale della Milano del secondo Settecento, riferimento per l'arte, le lettere e le scienze. Fu a lungo sede di alta formazione in farmacia e medicina, in particolare centrata sulla coltivazione di specie medicinali.

In epoca napoleonica, con la crescente introduzione di specie ornamentali ed esotiche, l’Orto si è caratterizzato più per gli aspetti decorativi, per tornare successivamente alle sue originarie finalità educative. Da allora l’Orto ha subito alterne vicissitudini fino al 1935, quando fu annesso all'Istituto Superiore di Agricoltura che, sotto il Ministero della Pubblica Istruzione, lo ha reso competenza dell’Università degli Studi di Milano che tutt'ora lo gestisce.

Sul finire degli anni ’90, un importante restauro conservativo ha consentito di ripristinare l’antico disegno settecentesco che insisteva sui primi due settori dell’Orto. Nel 2018, la riqualificazione dell’arboreto ha completato l’azione di restauro dello storico giardino.  

Le collezioni

L’Orto svela al visitatore il suo carattere di giardino storico, mostrando ancora oggi l’impianto originale voluto dal suo fondatore e primo Direttore Fulgenzio Vitman: tre i settori separati da due vasche ellittiche.

I primi due settori sono occupati da una fitta successione di aiuole, caratterizzate da microclimi specifici, che accolgono le collezioni di specie medicinali, tintorie, alimentari e per altri usi. Il terzo settore è l’arboreto, dove svettano due maestosi esemplari di Ginkgo biloba.

Mentre alcune aiuole ospitano numerose specie medicinali di varie famiglie, altre sono dedicate a tematiche di interesse o uso preminente, come piante alimentari, tessili e da carta, tintorie, o alla riproduzione di ambienti particolari, piante mediterranee, di ambiente arido o umido, la cui collocazione si deve al rispetto del microclima delle diverse aree del giardino.

Le piante sono raggruppate in base alla famiglia o all'ordine di appartenenza, con particolare attenzione alle famiglie tra le più ricche di specie della nostra flora, Asteraceae, Apiaceae, Lamiaceae, etc.

Non mancano piante rare o conservate per diffondere e promuovere la tutela della biodiversità e in particolare delle piante autoctone lombarde, quali il Garofano dei certosini (Dianthus carthusianorum) e la Felce regale (Osmunda regalis). 

Tra le grandi alberature - diverse cresciute anche in sedi insolite o tra le aiuole - spiccano i patriarchi dell’Orto, due Ginkgo biloba di 2 secoli e mezzo di vita, simbolo del giardino.