Letteratura teatrale della grecia antica

A.A. 2018/2019
9
Crediti massimi
60
Ore totali
SSD
L-FIL-LET/02
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
Conoscenze: l'obiettivo è condurre gli studenti a una conoscenza e a una comprensione sicura della tragedia e della commedia attiche, delle loro forme e strutture, del ruolo da esse svolto nel contesto culturale e politico della polis ateniese. Tale conoscenza muoverà dalla lettura diretta di ampi brani dei due drammi che sono oggetto del corso, integrata da una serie di riferimenti agli altri drammi a noi pervenuti.
Capacità: al termine del corso, ci si attende che gli studenti abbiano sviluppato la capacità: 1) di leggere in originale i testi discussi a lezione, controllandone le valenze linguistiche e culturali e inserendoli nel loro contesto; 2) di accostarsi in autonomia agli altri testi della tragedia e della commedia attiche, grazie a una acquisita competenza tecnica e metodologica; una competenza che consente: a) il riconoscimento dei codici - letterari e teatrali - sottesi ai testi; b) il confronto intratestuale e intertestuale (con il corpus della tragedia e della commedia, in prima istanza, ma anche più in generale con la tradizione letteraria della polis); c) l'uso sicuro dei principali strumenti bibliografici e degli altri strumenti informatici (lessici, database) utili per lo studio del teatro greco.
Risultati apprendimento attesi
Non definiti
Corso singolo

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Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Informazioni sul programma
Argomento del corso: "Tragedie ma non troppo": la drammatizzazione del mito tra tragedia "anomala" e dramma satiresco (60 ore; 9 cfu)

Unità didattica A (20 ore; 3 cfu): Una tragedia poco tragica: l'Alcesti di Euripide
Unità didattica B (20 ore; 3 cfu): Una "tragedia scherzosa": il Ciclope di Euripide
Unità didattica C (20 ore; 3 cfu): Una tragedia "parodica": il Reso di [Euripide]

Il corso è rivolto: a) agli studenti del Corso di laurea magistrale in Filologia, letterature e storia dell'antichità; b) agli studenti del Corso di laurea magistrale in Lettere moderne; c) agli studenti del Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche; d) agli studenti del Corso di laurea triennale in Filosofia.

Presentazione del corso
Il corso si propone di mostrare come la drammatizzazione del mito (che è il tema fisso della tragedia attica: tragedie di argomento storico furono prodotte solo nei primi decenni del V secolo) non si traduca necessariamente in trame luttuose; soprattutto Euripide, drammaturgo sperimentatore e anti-convenzionale, dà spazio a versioni alternative del mito o a varianti epicoriche o a miti dalla forte componente folklorica, producendo tragedie "leggere", almeno apparentemente prive di quelle cupe atmosfere che nella percezione comune contrassegnano la performance tragica. È il caso dell'Alcesti, una tragedia "a lieto fine" la cui trama ha l'incanto trasognato della favola bella, e che proprio per questo è stata considerata una "non tragedia". È il caso, a maggior ragione, del Ciclope, che è un dramma satiresco, appartiene cioè a quel genere intermedio tra tragedia e commedia che gli antichi definivano "tragedia giocosa": e in effetti il Polifemo euripideo è un personaggio grottesco, ridicolo nelle sue assurde pose di sofista dilettante. Peraltro, sia l'Alcesti sia il Ciclope ammettono - e forse esigono - anche una lettura "seria", attenta alle tensioni profonde che i finali lieti non riescono a cancellare. Il Reso, poi, è una tragedia assolutamente anomala, per l'impianto scenico (l'intera vicenda si svolge di notte) e per la connotazione quasi-comica dei personaggi. Una teoria recente vuole che il dramma sia stato composto da un teatrante (un attore o un regista), desideroso di produrre un testo di forte impatto spettacolare e impreziosito da una "coloritura" euripidea. Che si accetti o no questa ipotesi, il Reso rimane un unicum nel gruppo delle tragedie attiche pervenute: un dramma che, pur rispettando formalmente le norme del genere, si proietta al di fuori dell'universo tragico.

Prerequisiti
Il corso presuppone la conoscenza del greco classico e prevede la lettura in originale dei testi compresi nel programma d'esame. Gli studenti che non conoscono il greco sono invitati a frequentare il corso della prof.ssa Marina Cavalli, incardinato nel Corso di laurea in Scienze dei beni culturali.

Risultati di apprendimento
Conoscenze: l'obiettivo è condurre gli studenti a una conoscenza sicura del teatro attico, del suo sviluppo storico, delle sue forme e dei suoi generi, del ruolo da esso svolto nel contesto culturale e politico della polis ateniese. Tale conoscenza muoverà dalla lettura diretta di ampi brani dei tre drammi che sono oggetto del corso, integrata da una serie di riferimenti agli altri drammi a noi pervenuti.
Competenze: al termine del corso, ci si attende che gli studenti abbiano sviluppato la capacità di leggere in originale i testi discussi a lezione, controllandone le valenze linguistiche e culturali e inserendoli nel loro contesto, e di accostarsi in autonomia agli altri testi del teatro attico, grazie a una acquisita competenza tecnica e metodologica. Questa competenza riguarda: a) il riconoscimento dei codici - letterari e teatrali - sottesi ai testi; b) il confronto intratestuale e intertestuale (con il corpus della tragedia e della commedia, in prima istanza, ma anche più in generale con la tradizione letteraria della polis); c) l'uso sicuro dei principali strumenti bibliografici e degli altri strumenti informatici (lessici, database) utili per lo studio del teatro greco.

Indicazioni bibliografiche
Unità didattica A
- Il teatro attico di V secolo. Manuali consigliati: D. Susanetti, Il teatro dei Greci, Roma (Carocci) 2003; G. Zanetto, Il teatro, in A. Capra - F. Conca - G. Lozza - A. Pizzone - G. Zanetto, Alla fonte delle Muse, Torino (Bollati Boringhieri) 2007, pp. 111-142; G. Mastromarco - P. Totaro, Storia del teatro greco, Milano (Mondadori Education / Le Monnier Università) 2008.
- Lettura in originale di Euripide, Alcesti, vv. 1-76, 280-392, 606-740, 747-860; lettura in traduzione italiana dell'intero dramma (in edizione commentata). Edizioni consigliate: Euripide, Alcesti. Eraclidi, traduz. di N. Russello, introduz. di G. Zanetto, Milano (Oscar Mondadori) 1995; Euripide, Alcesti, a cura di D. Susanetti, Venezia (Marsilio) 2001; Euripide, Alcesti, a cura di G. Paduano, Milano (BUR) 1993.

Unità didattica B
- Lettura in originale di Euripide, Ciclope, vv. 1-40, 203-355, 375-482, 519-607, 663-704; lettura in traduzione italiana dell'intero dramma (in edizione commentata). Edizioni consigliate: Eschilo, Sofocle, Euripide, Drammi satireschi, a cura di O. Pozzoli, Milano (BUR) 2004; Euripide, Ciclope, a cura di M. Napoletano, introduzione di L.E. Rossi, Venezia (Marsilio) 2003; Euripide, Ciclope. Reso, a cura di G. Zanetto, Milano (Oscar Mondadori) 1998.

Unità didattica C
- Lettura in originale di [Euripide], Reso, vv. 1-86, 154-223, 379-526, 728-819, 906-961; lettura in traduzione italiana dell'intero dramma (in edizione commentata). Edizioni consigliate: Euripide, Ciclope. Reso, a cura di G. Zanetto, Milano (Oscar Mondadori) 1998; Pseudo-Euripide, Reso, a cura di G. Paduano, Milano (BUR) 1991.

Programma d'esame per studenti non frequentanti
Unità didattica A
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, lettura di D. Del Corno, I narcisi di Colono. Drammaturgia del mito nella tragedia greca, Milano (Cortina) 1998.

Unità didattica B
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, lettura di L. Paganelli, Il dramma satiresco. Spazio, tematiche e messa in scena, "Dioniso" 59 (1989), pp. 213-282.

Unità didattica C
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, lettura di V. Liapis, Rhesus revisited: the case for a fourth-Century Macedonian context, "The Journal of Hellenic Studies" 129 (2009), pp. 71-88.

Avvertenza
Gli studenti internazionali o Erasmus incoming sono invitati a prendere tempestivamente contatto col docente titolare del corso. Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.

01/08/2018
Prerequisiti
L'esame è una prova orale, che consiste in un colloquio sui testi e sui temi trattati a lezione (e oggetto del corso). Il colloquio si propone di accertare che lo studente abbia letto in originale i passi in programma e sia in grado di tradurli e commentarli con autonomia critica, mettendoli in rapporto con le problematiche letterarie a essi sottese.
Moduli o unità didattiche
Unita' didattica A
L-FIL-LET/02 - LINGUA E LETTERATURA GRECA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Unita' didattica B
L-FIL-LET/02 - LINGUA E LETTERATURA GRECA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Unita' didattica C
L-FIL-LET/02 - LINGUA E LETTERATURA GRECA - CFU: 3
Lezioni: 20 ore

Docente/i
Ricevimento:
giovedì, 10.30 - 13.30, previo appuntamento (richiesto con mail all'indirizzo [email protected]). Gli studenti che preferiscono un colloquio a distanza possono concordare una videochiamata Teams o Zoom mandando una mail al docente.
Filologia Classica - Cortile Legnaia - Primo piano